Anyone but you

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Era trascorso un mese da quando Jungkook e Greta si erano trovati costretti, per colpa di un'alzata di testa di lui, a fingere di essere una coppia e le cose erano state piuttosto difficili sin da principio.

Molte fan non avevano preso bene l'idea che lui fosse fidanzato e si erano premurate di farlo notare, più volte al giorno, con adorabili insulti sul profilo Twitter ed Instagram personale di Greta.

Quel giorno era però Jungkook ad essere preoccupato e con lui l'intero gruppo; era infatti venuto fuori un audio in cui lui diceva alcune cose sconce ad una ballerina con cui aveva avuto un mezzo flirt mesi prima, e che probabilmente voleva i suoi quindici minuti di fama.

Namjoon fece entrare Greta nel dormitorio, la tensione era decisamente palpabile.

-Jungkook?- chiese lei al leader.

-è nella sua stanza con Jimin, stiamo facendo parecchia fatica a farlo calmare- ammise lui preoccupato.

-ci sta..- fece lei sospirando.

-sicura di volerlo fare con questa modalità? ti esporresti molto- le chiese lui per l'ennesima volta.

-facciamo questa cazzo live e basta.- fu la risposta di Greta.


Jimin prese il suo tablet e fece vedere la live anche a Jungkook, che continuava a sussultare a causa dei singhiozzi accanto a lui.

-vedrai che andrà bene, ascolta- gli disse.

Jungkook sollevò lo sguardo ed iniziò ad ascoltare quello che lei stava dicendo.

-concludo ricordando a tutti, e tutte che Jungkook è un ragazzo di poco più di vent'anni, che ha passato la sua intera giovinezza ad allenarsi, provare e farsi il culo, per ottenere quello che ha ora. E trovo imbarazzante che ancora oggi, si ricorra ad un mezzo di screditamento come questo; la vita sessuale dei personaggi famosi non vi appartiene, così come non vi appartiene quella del vostro dentista. L'autodeterminazione è un concetto semplice ed inalienabile. Nell'ultimo mese alcuni di voi mi hanno scritto cose orribili, augurandomi addirittura di morire, solo perchè stiamo insieme, perchè ho messo le mani sul vostro principe azzurro. Dicendomi che non lo merito, perchè lui è una creatura, cito le vostre parole, "creatura celestiale"; troppo pura per me. La purezza non è di questo mondo, abbiamo tutti commesso errori.

Lo stesso uomo che ora tacciate di sessismo per aver fatto un commento spinto ad una ragazza con cui è stato, è la creatura pura che io non devo azzardarmi a toccare.

Fatevi un'esame di coscienza per piacere.- disse Greta e dopo pochi istanti Namjoon e Jin sospesero la live.

-spero di trovare qualcuno che mi protegga e mi faccia eccitare allo stesso tempo come Greta, anch'io prima o poi- disse Jimin cercando di farlo sorridere.

Jungkook uscì dalla sua stanza come una furia, lasciando Jimin completamente a bocca aperta, non aveva idea di cosa gli fosse preso.

-non avresti dovuto farlo- disse a Greta dopo averla raggiunta in soggiorno dove stava prendendo le sue cose per tornare a casa sua e scambiava due battute con Hobi.

-prego non c'è di che- gli disse sospirando.

-vieni con me- le rispose afferrandola per il polso e strattonandola verso per far si che lo seguisse.

-Jungkook lasciami andare, sono stanca e vorrei tornare a casa mia.- disse Greta cercando di mantenere la calma, anche se sentiva che le sarebbe stato difficile.

Lui si voltò verso di lei e tirandola sempre per il polso la fece capitolare tra le sue braccia, stringendola a sé più forte che poteva e poi scoppiò nuovamente a piangere.

-perchè s..seii così bb-buona con me?- le chiese tra un singhiozzo e l'altro.

-ohh Santa merda... ma sei serio?! non l'ho fatto perchè sono buona, l'ho fatto perchè mi infastidisce l'ipocrisia e in parte perchè mi dispiaceva non poter aiutare- gli disse.

-a me meraviglia ancora tantissimo che sia stato Namjoon a chiedertelo e che tu abbia accettato- disse Jin.

-Nam è ok- disse Greta.- posso riavere il mio corpo ora, ed una maglietta asciutta?- aggiunse mentre Jungkook si spostava e la lasciava nuovamente respirare.

-resta qui stasera- le disse Tae.

-non voglio disturbare e poi non ho nulla per cambiarmi- rispose Greta all'invito inaspettato di Taehyung.

-sono sicuro che riusciremo a trovare un pigiama per te- le disse.

-sì, dai almeno ci saremo sdebitati per averti fatta venire fin qui- aggiunse Namjoon guardandola.

-e io ti farò fare una maschera.. la tua pelle ha bisogno di respirare- le disse Hoseok.

-odio le maschere..- sospirò Greta alzando gli occhi al cielo.

Jungkook aveva sciolto il loro abbraccio forzato ma continuava a tenerle la mano, si sentiva uno schifo per tutto quello a cui la stava esponendo, i messaggi d'odio, le frecciatine sul suo aspetto, era tutta colpa sua.

La serata trascorse tranquillamente e tra una battuta e l'altra tutta la tensione venne stemperata poco a poco.

Greta stava cercando di prendere sonno, faceva sempre fatica ad addormentarsi in un letto che non era il suo.

Sentì la porta della stanza aprirsi e accese l'abat jour sul comodino.

-Jungkook, che ci fai qui?-

-volevo parlare con te- le disse - posso?- aggiunse indicando il letto.

-è il tuo letto...hai insistito tanto perchè dormissi qui- disse lei sollevandosi a sedere.

-io non voglio che sia per finta noona... quello che hai fatto per me oggi, io.. ecco io non ci credo che fosse soltanto per amicizia- le disse.

Greta avrebbe voluto che il pavimento sotto di loro si aprisse e inghiottisse lei ed il letto su cui stavano seduti; non poteva certo dirgli che l'aveva fatto perché si sentiva in colpa per aver rubato foto dai loro cellulari un anno prima.

Trovandosi alle strette, dovette prendere una decisione alla svelta.

E prese quella sbagliata.

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