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Erano già passate alcune settimane dall'ultima volta che si erano visti, dato che a causa del lavoro frenetico di entrambi non riuscivano a trovare il modo per far coincidere i loro momenti liberi.

Greta era nel suo ufficio e stava finendo di controllare un paio di cose dopo la riunione con lo staff di quel giorno, si sentiva davvero stanca e se non si fosse trattato di cose urgenti avrebbe lasciato tutto alla settimana seguente, tornando a casa per godersi il weekend in pace, dato che in azienda non c'era più nessuno tranne le guardie notturne.

Quando il suo cellulare iniziò a vibrare guardò chi fosse con la coda dell'occhio e vide che era Jungkook, non aveva tempo per lui in quel momento, ma si era ripromessa di essere il più disponibile possibile in ogni caso.

-sono ancora in ufficio- esordì rispondendo alla chiamata.

-ma sono le dieci di sera passate noona- disse Jungkook guardando dal sedile della sua auto verso l'ufficio di lei.

-credi che non lo sappia...- gli rispose risentita.

-spegni le luci di quel maledetto ufficio e scendi dai, sono qui sotto- le disse.

-non ho finito Jungkook, è roba importante, non posso scendere adesso- gli rispose.

-allora salgo io- fece lui riattaccando senza lasciarle il tempo di ribattere.

Greta imprecò un paio di volte e poi chiamò l'interno della portineria per comunicare alla guardia di farlo salire.

Jungkook entrò nell'ufficio di lei scortato dalla guardia, che li lasciò soli non appena Greta gli fece cenno di andare.

-sembri molto stanca noona- le disse guardandola preoccupato.

-non che tu sia un fiorellino in questo momento- gli rispose lei.

-non fare la stronza, io sono preoccupato che tu ti possa stancare troppo, dovresti andare con calma- le disse avvicinandosi a lei.

-ne avrò ancora per una mezz'ora almeno, sicuro di voler restare qui?- gli domandò.

-possiamo accorciare i tempi se ti do una mano a fare qualcosa?- le chiese lui.

-puoi fotocopiare questi contratti ed inserirli lì dentro- disse lei indicandogli uno schedario aperto alla sua destra.

-agli ordini- le disse prendendo il blocco dei contratti dalle sue mani e dandole un bacio sulla fronte.

-hai cambiato profumo?- chiese Greta incuriosita, dato che trovava il profumo che lui aveva addosso in quel momento molto gradevole.

-è di Namjoon, avevo finito il mio e non riesco ad uscire se non mi metto del profumo, allora ho preso il suo.. ti piace?- le chiese.

-molto- rispose lei onestamente.

-allora metterò sempre questo- gongolò il giovane, regalandole un sorriso a trentadue denti.

-non devi farlo, se a te non piace non devi farlo per me- disse lei.

-sappiamo entrambi quanto i tuoi gusti siano difficili, inoltre questo profumo non mi da problemi con la mia rinite, quindi...-

-quindi hai intenzione di fare di testa tua come sempre- concluse lei.

Jungkook le sorrise e si mise a fotocopiare i contratti come lei gli aveva chiesto, sperando così di poter finire prima di mezz'ora.

Notò un gioco in pausa sullo schermo del computer accanto alla scrivania di Greta e si avvicinò incuriosito.

-è nuovo?- le chiese.

-non so quando potrà vedere la luce del sole... non ho mai tempo per sistemare i livelli e tutto il resto- disse lei e Jungkook notò il rimorso nella sua voce.

-perchè non ci lavoriamo insieme nel weekend?- le propose.

-ma la vostra promozione?-

-abbiamo questi due giorni liberi, è per questo che sono venuto da te stasera, speravo saremmo potuti stare insieme.- le disse.

-sei sicuro di voler passare due giorni interi a guardarmi imprecare in mutande davanti al mio gioco?- fece lei firmando l'ennesimo foglio.

-se mi garantisci che sarai in mutande, sì- le disse.

-cretino...- fece lei.

-avere la mia ragazza in mutande per casa, è un lusso che non mi sono mai potuto permettere ed ho sempre invidiato da morire ai ragazzi della mia età- le disse.

-quando dici queste cose mi fai sempre sentire di merda per te- gli disse Greta sincera guardandolo negli occhi.

-noona, non volevo rattristarti- le rispose.

-sai cosa? andiamo a casa, lunedì finirò questa roba- gli disse apponendo l'ultima firma prima di alzarsi dalla sedia.

Jungkook fu contento di vederla comportarsi in quel modo, non voleva renderla triste con quello che aveva detto, ma doveva ammettere almeno con sé stesso che lei si stesse davvero impegnando a mantenere la promessa che gli aveva fatto di essere una buona fidanzata, o qualsiasi cosa fossero loro due.

Una volta lasciato il suo ufficio, ed essere salita in auto con Jungkook; Greta si rese conto che quella fosse in effetti la prima volta che loro due restavano soli, dopo la loro chiacchierata nel suo appartamento settimane prima, e non era certa di sapere che cosa lui si aspettasse da quel weekend insieme.

-dovrei almeno passare dal mio appartamento per prendere qualcosa di pulito da utilizzare in questi due giorni- gli disse.

-ti ho comprato della biancheria prima di passare da te-

-cosa? scusa ma come sai la mia taglia?- fece lei interdetta dato che non ne avevano mai parlato e di questo era sicura.

-quando abbiamo dormito insieme in Giappone... mentre tu eri sotto la doccia ho sbirciato nella tua valigia- ammise arrossendo.

-sei un pervertito- disse lei scuotendo la testa incredula e leggermente indispettita dal fatto che lui avessi ficcato il naso nelle sue cose.

-la valigia era aperta...- cercò di giustificarsi lui.

-e allora? e poi immagino il tipo di intimo che avrai comprato..- commentò sarcastica.

-guarda- fece lui allungandole una scatola.

Greta la aprì senza troppe cerimonie convinta di trovare al suo interno qualcosa di scomodo ed altamente provocante, ma il suo pensiero venne smentito dalla realtà in pochi istanti; quello che le aveva preso Jungkook infatti erano due completi molto semplici, ed aveva scelto due colori che avrebbe preso anche lei, controllò la taglia ed il tessuto e ne fu soddisfatta.

-so che hai la pelle delicata e non volevo che il pizzo ti desse fastidio... mi sono trattenuto dal prenderne uno molto bello, ma volevo che fossi a tuo agio con me- le disse.

-mi piacciono, grazie - fece Greta prima di sporgersi a dargli un bacio sulla guancia.

-non sei fisicamente andato in un negozio a prenderli spero?- gli domandò pensando alle possibili ripercussioni mediatiche se la cosa fosse trapelata.

-ho controllato su internet ed ho fatto andare il mio manager a prendere quello che volevo- le disse ridacchiando.

-che c'è da ridere?- brontolò accigliata Greta.

-tu... eri preoccupata per la mia reputazione, sbaglio?-

-qualcuno dovrà pur preoccuparsene- gli rispose seria prima di voltarsi a guardare fuori dal finestrino.

Jungkook decise di non aggiungere altro e smise di punzecchiarla, ma la scoperta che  lei fosse preoccupata per lui l'aveva inorgoglito parecchio quella sera.


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