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- Zant! - sussurrai, sporgendomi leggermente dalla porta.

Per essere una stanza del castello del regno del crepuscolo, era parecchio spoglia. Si vedeva che chi vi abitava aveva una vita semplice, per vivere in un castello.

Vi erano due letti ed un vecchio armadio polveroso, mentre davanti alla finestra stava un piccolo scrittoio, coperto di fogli.

Zant era seduto sul letto, mentre leggeva il contenuto di un foglio di carta stropicciato.

Alzò il viso verso di me, ed il suo sguardo spento sembrò illuminarsi all'improvviso - Midna! Che ci fai qua? Tuo padre non vorrebbe che tu ti mescolasse con quelli come me...

- Ssh, occhio non vede, cuore non duole! - risposi io, con un indifferente gesto della mano, come se stessi cercando di scacciare quel pensiero - Tanto lui è a fare non so quale conferenza con i maggiori rappresentanti del regno, quindi nessun problema! Tu invece?

- Tra mezz'ora devo iniziare a lavorare - sospirò lui - Da quando ho iniziato a studiare veramente le leggi Twili ho iniziato a salire d'importanza, sai? Mi fanno trascrivere alcuni testi, controllare documenti... il re si fida di più di me e mi paga un po' di più.

- Wow, la tua scalata al potere continua! - esclamai, sedendomi di fianco a lui e sbirciando il suo foglio - Questo invece che cos'è?

- Cos... oh niente! - disse lui, appallottolandolo e mettendolo nella tasca della sua veste con fin troppa fretta - Nulla di importante!

Lanciai un'occhiata inquisitoria a Zant, che evitò il mio sguardo, iniziando a torturarsi le mani - Mh... mi stai mentendo! Dai, cos'è?

Lui alzò gli occhi al cielo - A quattordici anni sei ancora curiosa come una bambina di sei...

- E tu a sedici sei ancora impacciato con le donne, cosa c'entra? Io voglio sapere! Il mio migliore amico non mi rivela i suoi segreti! Bah, guarda un po' con che persona falsa mi sono ritrovata!

Lui rise, ma tenne lo sguardo lontano da me - Ecco... è che è una sorpresa...

- Una sorpresa per me? - chiesi io, sporgendo leggermente il mio viso verso di lui - Cosa devo dedurre da ciò, Zant?

- Deduci quello che ti pare - rispose lui - Ora usciamo da qua, se mio padre entra e mi vede parlare con una nobile a cui non dovrei neanche baciare la punta dei piedi mi prende a legnate sulla schiena!

- Ma il tuo stato di servo non stava migliorando? - chiesi, facendo dondolare i piedi a qualche centimetro dal pavimento.

- Mio padre ha una mente all'antica, lo sai. Lui e le sue storie sul sangue blu! Per questo crede che non riuscirò mai a diventare qualcuno di importante abbastanza da far fiorire questo regno... eppure è già successo che qualcuno di umili origini avesse cambiato il mondo.

- Hai letto il libro che ti ho prestato, allora! - esclamai, mentre entrambi ci alzavamo in piedi - Com'è? Eh?

- Questa storia del mondo della luce è forte... secondo me è vero - affermò lui, parecchio convinto.

- Tu dici?

- Tutto può esistere! Perché non un regno di luce dove un eroe ha salvato il mondo con  un'Ocarina?

- Ragionamento giusto... ora andiamo però- lo presi forte per mano, iniziando a condurlo per i corridoi - Ho voglia di giocare a nascondino!

Non lo sentii distintamente, ma ero quasi sicura di aver sentito qualcosa del tipo - Ma che bambina... - detto però senza sarcasmo, sembrava come intenerito.

Continuai a correre, stringendo la mano perennemente congelata di Zant, senza più farmi domande riguardo a quel foglio che stava ancora lì, tra le sue tasche.

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