Quattro

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"Cosa cazzo mi è saltato in mente?"

Questo si chiese ,Izuku, quando finalmente Katsuki si addormentò al suo fianco...

Si....era figo...era bello dirgli di andare a vivere con lui...che non lo avrebbe abbandonato...che non lo avrebbe mai lasciato...

Ma era sicuro di quello che stava per fare?

Katsuki era, da sempre, la persona più orgogliosa, testarda, puntigliosa ed ossessiva-compulsiva ,che conoscesse...

E lui voleva, sul serio, portarlo a vivere da lui?

In quella cacofonia di colori, e disordine, che era la sua casa?

Izuku si guardò intorno, districandosi dall'abbraccio dell'omega, e sgranò gli occhi terrorizzato...

Bianco....

Bianco asettico, ed acciaio, ricoprivano le poche pareti che erano decorate....

La cabina armadio era, anch'essa, tutelata da una porta di un freddo materiale grigio ed in fondo a destra, subito dopo il comò, le scarpe erano sistemate in ordine cromatico...

Izuku impallidì, pensando ai lavori che doveva fare, al solo pensiero di quanto avrebbe urlato mettendo piede in casa sua...

Si allungò, per quanto le braccia dell'omega glielo consentissero, e prese il cellulare decidendo, per prima cosa, di inviare un messaggio alla ragazza che gli dava una mano con le pulizie e chiedendole, cortesemente, se potesse concentrarsi sulla cucina e sulla camera degli ospiti...

Avuto conferma da lei mandò un'altro messaggio, rivolto a sua madre, chiedendole di preparargli della carne e delle verdure e che sarebbe passato a prendere tutto prima di mezzogiorno...

Quando sua madre rispose, tuttavia, le inviò un'altro messaggio chiedendole di prendere anche del formaggio e della frutta....

Katsuki non amava particolarmente i latticini ma ,il calcio, sarebbe stato importante per lo sviluppo del.....

Izuku si bloccò, con il cellulare in mano, ed il suo sguardo ricadde nuovamente sul ragazzo al suo fianco....

Guardò il suo viso, ancora arrossato, e fece scendere gli occhi fino alla curva dei fianchi per poi guardare il suo ventre....

Non c'era nessun feto da proteggere....

Se avesse assunto, o no, calcio e vitamine non avrebbe fatto differenza....

Cancellò l'ultima parte del messaggio e si passò una mano sul volto deglutendo a fatica..

Era realmente pronto per questo?

Era pronto per andare con lui, in quella clinica o ospedale, e porre fine a quella vita?

Insomma...non era mica colpa del bambino se quei due, presi dal calore, avevano fatto una cazzata no?

In fondo anche lui, all'epoca, era stato il frutto di un aborto fallito...

Una volta aveva sentito sua madre parlarne, con Mitsuki, e dirle che suo padre voleva che lei abortisse....

Per questo quando era ancora al secondo mese era scappata e si era creata una nuova vita, ed una nuova identità, insieme al suo bambino...

Si....Izuku era figlio dell'amore...ma solo quello di sua madre....

Invece, quel piccolo indifeso, non avrebbe mai sentito nessuno amarlo....non avrebbe mai sentito una favola della buonanotte o cosa si provasse quando ti accarezzano i capelli o la guancia...

Non avrebbe mai sentito nessuno sussurrare che gli voleva bene o che li avrebbe protetto....

Izuku aveva Inko.... Katsuki aveva Izuku....

Ma, per quella piccola vita, non ci sarebbe stato mai nessuno....

Il verdino inviò, l'ultimo messaggio, e posò il cellulare sul comodino per poi stendersi nuovamente a letto...

Probabilmente avrebbe dovuto tornare sul futon.... probabilmente l'attimo di debolezza, di Katsuki, era già passato e lo avrebbe ucciso trovandolo li....

Ma il suo lato, da Alpha, al momento non riusciva in nessun modo ad allontanarsi da quel letto e quando il biondo si girò, dandogli la schiena, si sdraiò dietro di lui appoggiando di nuovo la mano sul suo ventre...

Prese a rilasciare il suo odore, facendo vibrare appena la gola, in modo che la vibrazione si propagasse fino alla sua mano e, dunque, sul ventre del biondo....

Ed accarezzando dolcemente quegli addominali, ancora duri, chiuse gli occhi immaginando di accarezzare quelle piccole manine non ancora formate....

E gli disse che gli voleva bene , anche se non sarebbe mai nato, e che anche il suo papà gliene voleva....

Solo che, al momento, non era abbastanza grande, o forte, per poter affrontare la sua nascita...

Ma che avrebbe pensato sempre a lui, o lei, con dolcezza...e che forse, un giorno, sarebbe tornato nella sua vita dopo essersi reincarnato....

La sua mente, attutita dal sonno e dai recenti avvenimenti, lo portò in un limbo di dormiveglia....

Si ritrovò in una grande distesa, completamente verde, dove un ruscello scorreva placidamente....

Ed una bambina, dagli enormi occhi rossi, giocava rincorrendo le farfalle...

Izuku camminò, verso di lei, e la vide saltellare allegramente finché non riuscì ad afferrarne una....

La vide correre, verso di sé, e sorridere felice

X:" GUARDA!!! "

Izuku si inginocchiò, di fronte a lei , e la vide schiudere le mani per fargli vedere quella bellissima farfalla...

Le ali , quasi trasparenti, erano di una bellissima tonalità di rosso e le sbatteva lentamente come se non fosse minimamente spaventata da loro

X:" è bella vero?"

Izuku annuì, guardando la bambina con dolcezza, e tese una mano

I:"...si ...si lo è....ed anche tu lo sei..."

La bambina sorrise di nuovo ma poi, abbassando lo sguardo sulla farfalla , iniziò a chiudere le manine

X:"... è... è per questo che deve morire?"

Le labbra del verdino si schiusero, come a voler rispondere, ma la farfalla era già morta ai loro piedi e la bambina piangeva, immobile, di fronte a lui....

E quando Izuku allungò una mano, per consolarla, alzò gli occhi rossi sui suoi

X:"...non lasciarmi morire...."

Uno strato di sudore, ed il tremore incontrollato del suo corpo, fecero risvegliare Izuku che scattò a sedere sul letto...

Katsuki era ancora al suo fianco, addormentato, quando lui mise i piedi a terra e corse velocemente in bagno...

E fu solo quando si inginocchiò davanti al water , e rimise il pranzo, che si permise finalmente di crollare....

Perché si...era vero...

Izuku era lì ed avrebbe rispettato la decisione di Katsuki... qualunque essa fosse....

Ma ,nella sua mente, poteva già sentire il sangue di quella vita spezzata tra le sue mani....

E l'alpha, dentro di lui, ringhiò con tutta la forza che aveva

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