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La domenica era un giorno decisamente importante per la famiglia di Cassandra che amava riunirsi per stare insieme. Le tre ragazze si prepararono nel suo appartamento mentre i ragazzi sistemavano le ultime cose fuori posto della festa della notte prima. Beth era nervosa perché Alec continuava a chiamarla a telefono nonostante lei avesse rifiutato ogni chiamata. Non sopportava l'insolenza di quel ragazzo.

Infilò un maglioncino bordeaux, un paio di jeans e gli stivaletti e poi andò ad aiutare Seth, Mark e Patrick. Non era rimasto quasi più nulla da fare se non portar fuori la spazzatura, ma Cassandra aveva detto che l'avrebbe fatto dopo essersi allacciata le scarpe. Isabelle era pacata come sempre con una camicetta, un pantalone nero e i mocassini.

La casa dei nonni di Cassandra era molto grande ed era pronta ad accogliere chiunque. Era una villetta con circa dieci stanze circondata da un bellissimo giardino all'inglese. La nonna era una donna abbastanza anziana molto dolce. Aveva i capelli argentei e un viso che sembrava averne passate troppe. Suo marito era un vecchietto arzillo che girava per la casa con un bastone per sostenersi. Moltissimi anni prima aveva subito un incidente stradale. Era in macchina con l'intera famiglia, composta dalla moglie in dolce attesa e dai tre figli, quando un'altra automobile gli piombò addosso.
Egli rimase zoppo per tutta la vita, l'unico figlio maschio morì e anche la moglie perse il bambino. Una vera tragedia per la famiglia, anche se le due figlie avevano contribuito a farli risollevare. Avevano donato loro quattro nipoti fantastici. Cassandra era figlia unica ed aveva due cugini maschi e una femmina che però erano tutti fuori città, chi per motivi di studio chi per altro.

A pranzo erano arrivati anche i suoi genitori, felici di conoscere i coinquilini della figlia pazzoide.

"Spero che non sia stata un problema tutto questo tempo" si scusò la madre per la figlia mentre si lamentava perché non faceva nulla.

"Veramente a Londra abbiamo i nostri turni, quindi non scampa" spiegò Seth, che aveva catturato simpatia più di tutti. Naturalmente Mark era apparso subito come il burlone del gruppo, mentre Isabelle era entrata nelle grazie della padrona di casa. Doveva esser stata una donna di molta classe, al tempo, e la sua casa ne era l'esempio.

Bethsabea era leggermente nervosa e quindi si limitò a sorridere tutto il tempo e a staccare il cellulare che continuava a suonare.

Mentre il padre di Cassandra mostrava loro la fontana sul retro del giardino, Beth sbuffò spegnendo definitivamente il cellulare.

"Dovresti dare una possibilità a quel povero ragazzo" esordì l'uomo mentre tornava all'interno. Probabilmente aveva ragione, ma lei non voleva accettarlo.

Sentiva di non essere completamente padrona di sé quando lui si trovava nelle vicinanze, e questo la terrorizzava. L'unica cosa di cui era da sempre stata sicura era la padronanza del suo corpo, e ora che anche questa era stata messa a repentaglio si sentiva fragile, esposta, come se il mondo stesse per risucchiarla. E lei non lo voleva.

Lui, dal canto suo, provava qualcosa che non aveva mai sentito prima. La goffaggine della ragazza era pura sensualità, lo sguardo impacciato il miglior eccitante e quando le sue guance si tingevano di rosso era qualcosa di decisamente migliore di qualsiasi sguardo sexy. Sembrava una donna in carriera in alcuni momenti, in altri una persona troppo poco sicura di sé. A volte dava l'impressione di essere una bimba e ciò lo affascinava.

Aveva iniziato a tormentarla telefonicamente perché voleva assolutamente invitarla a cena, ma non era sicuro che avrebbe accettato.

Lei, invece, era infastidita dal comportamento sfacciato di lui. E ad ogni modo non avrebbe accettato alcun invito a cena, tantomeno da lui.

Stette sul portico a riflettere fin quando Isabelle non la mandò a chiamare perché era pronto.
I pranzi erano assolutamente distruttivi: si mangiava qualsiasi ben di dio, nonostante gli inglesi non facessero pranzi molto corposi, poiché si festeggiava un grande ritorno, non solo quello dei genitori di Cassandra che erano stati brevemente fuori città, ma soprattutto quello dell'amata nipote, che si sarebbe trattenuta in città per un bel po' di tempo.

Nonostante Londra e Manchester non distassero molto, Cassie non tornava a casa da tempo perché durante il weekend l'accademia teneva degli stage gratuiti per gli allievi a cui solitamente partecipava. La danza era ciò che  le riusciva meglio, ciò che più le piaceva, l'unico modo per parlare di tutto ciò che a parole non si può dire. E una loquace come lei aveva troppe cose non dette che volteggiavano insieme ai suoi giri alla seconda.

Bethsabea, invece, era tutt'altro che loquace. Raramente diceva ciò che provava, ed in ogni caso sotto sforzo, perché la maggior parte delle volte nemmeno lei era consapevole delle proprie emozioni. Non amava confidarsi o, più in generale, attirare l'attenzione su di sé, e anche per questo motivo Alec la urtava. La infastidiva il modo in cui riusciva a metterla sotto una cattiva luce anche dicendo semplicemente le cose come stavano, perché era capace di trovare difetti in tutto, anche se poi non se ne curava.

"Cassandra, ma vuoi smetterla di conciarti così?! Si gela!" sbuffò la nonna esasperata osservando per bene la nipote. Le maggiori preoccupazioni di una nonna sono il cibo e il freddo, e Cassandra non soddisfaceva al meglio a nessuno delle due, facendo spazientire la povera donna.

"Nonna ma fa caldo!" replicò  la nipote, urtando anche l'arzillo anziano che le tirò affettuosamente il bastone sulle gambe. C'era un bellissimo affiatamento tra i due anziani di casa e l'atmosfera era decisamente amorevole. Anche quando i cinque intrusi lasciarono la villa per prendere il treno si lasciarono alle spalle un quadretto familiare che avrebbe potuto essere d'esempio per le altre.

Il viaggio sembrò più veloce rispetto a quello dell'andata, e all'arrivo, in stazione, Bethsabea trovò una "spiacevole" sorpresa.

N.d'A.
Una sorpresa mooolto spiacevole, ovviamente! 😉
Che ne pensate di Beth? Vengono fuori molti più aspetti del suo carattere che affronteremo man mano 🌱
flyerthanwind

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