16.Diploma

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng


Dazai

Questa è l'ultima volta che percorrerò i corridoi della scuola, che respirerò odore di sudore e gesso, che le mie scarpe scivoleranno sul linoleum consumato da migliaia di passi. Il brusio si fa sempre più forte man mano che procedo. Posso intravedere i tabelloni appesi dietro ad una ventina di teste. Una ragazza piange, la conosco anche se non ricordo il nome.

Mi avvicino silenziosamente, cerco il mio nome col battito accelerato. Dovrei essere tranquillo, sono sempre andato bene a scuola eppure ho le mani sudate. Le sfrego contro i pantaloni. 

Eccomi! Sono ufficialmente diplomato con... con lode! Questo davvero non me l'aspettavo. Rileggo per sicurezza, magari ho confuso la riga con il nome sotto. Eh no sono proprio io.

Cerco il cellulare in tasca. Gliel'ho promesso.

Scatto una foto un po' sfocata ma si comprende cosa c'è scritto e la invio.

Chuuya risponde immediatamente :

"Secchione di merda lo sapevo!"

Anche lui è alla sua scuola per i risultati, non ho il coraggio di chiedergli se li ha già visti. Si è impegnato tanto non può essere bocciato. Ti prego fai che non lo sia. Chiudo gli occhi e faccio respiri profondi cercando di calmare il cuore che batte all'impazzata.

Torno sui miei passi per uscire all'aperto e respirare un po' di aria fresca di smog.

Il cellulare emette un suono.


Chuuya

Quanto odio questo posto, l'ho detestato fin dal primo giorno, puzza di piscio e vomito. Seguo un gruppo di ragazzetti rumorosi sperando che sappiano dove sono esposti i tabelloni.

Giungiamo alla fine di un corridoio che avrò percorso mille volte con la voglia di scappare, ora invece accelero il passo consapevole che se è andata bene non mi vedranno più. Dalla ressa posso dedurre che quelle bacheche contengono la nostra condanna, o assoluzione, dipende dai casi.

Cerco di farmi largo spintonando e alla fine scorgo il mio nome.

Rileggo un'altra volta l'esito quasi incredulo.

Sono passato!

Faccio una paio di passi indietro per allontanarmi dalla folla, ancora non ci credo.

Il cellulare vibra nella tasca della tuta. Lo prendo meccanicamente ancora scosso e fisso il nome apparso: Bambi. Cazzo è vero ci siamo scambiati i numeri e ci siamo promessi di mandarci la foto del risultato. Che deficiente me ne ero scordato.

Ha preso la lode. Ah piccolo genietto. 

Ora è il mio turno di onorare la promessa, torno verso i tabelloni spintonando un po' di ragazzetti e mi scontro con Pietro. Cazzo. Lui avrei preferito non vederlo proprio.

Mi lancia uno sguardo schifato e se ne va senza insulti o cazzotti. Strano.

Per curiosità cerco il suo nome. Ah! incredibile, è stato bocciato! Se me ne fossi accorto prima l'avrei perso per il culo.

La foto. Cazzo mi stavo dimenticando. Inquadro il mio nome col risultato e scatto. Intravedo una ragazzina tutta lentiggini con cui ero uscito un paio di volte. Lei mi saluta con "complimenti" e prima che possa allontanarsi la blocco.

«Scusami, puoi scattarmi una foto?»

Mi guarda un po' confusa e poi annuisce.

Mi posiziono davanti a tutta la gente in coda che cerca il proprio nome e preparo il miglior dito medio della storia scolastica.

Spedisco entrambi gli scatti a Bambi.




Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro