Il grande giorno

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Zefira

Passarono talmente velocemente quei quindici giorni che dividevano me dal inizio del torneo e questo pomeriggio,nell'Arena, si terrà appunto questo avvenimento.
La luce del sole era leggermente più debole delle altre giornate, aprii la finestra e l'aria entrò prepotente dentro la mia stanza, guardai il cielo notando che era grigio e minacciava di piovere.
In seguito preparai il mio zaino affinchè non avessi tutte le materie che disponevo quel giorno
Uscii dalla camera con calma,presi la sacca dove all'interno erano presenti i miei vestiti per l'inizio dei giochi di conseguenza scelsi degli abiti sportivi.

Con passo leggiadro mi diressi verso la caffetteria, continuai a guardarmi intorno per vedere se c'era la tetra presenza di Salazar.
Più la giornata continuava più il cielo era pronto a piovere,invece per me,più le ore passavano più l'ansia aumentava,anche avendo fatto molteplici volte questo torneo qualcosa alludeva nell'aria.
Passeggiando verso l'aula di chimica incrociai gli occhi con una persona assai sgradevole.
"Buongiorno Avatar"disse lui con sguardo divertito,ma lo ignorai ed andai avanti finchè un ragazzo assai più gentile ed educato mi rivolse la parola.
Cominciammo a conversare allegramente ma uno sguardo disprezzante cadde su di noi ed anche la campanella per l'inizio dell'ora successiva,dunque dovetti andare velocemente nell'aula.
Di certo era una lezione impegnativa ma interessante, per fortuna rammentai che era l'ulltimma ora di questo fatitico mercoledì.
Il tempo passava lentamente,le lanciette andavano indietro invece che avanti,guardai fuori dalla finestra per tutta la durata dell'ora,in lontananza si presentavano tuoni e fulmini propotenti spezzavano il cielo come un sasso tirato con prepotenza sul vetro.
I rumori dei tuoni continuarono ad invadere il silenzio della stanza,era rilassante ma faceva anche paura,ma la lezione continuò senza indugi e la professoressa era alquanto seccata dal fatto che la mia attenzione si rivolgeva verso l'esterno più che che alla lezione,infatti mi rimproverò e mi chiamò alla lavagna,mi domandò di spiegare l'argomento di cui aveva parlato per tutta l'ora.
Mi alzai dal banco,con passo pesante andai verso la professoressa,stranamente ero tranquilla ma comunque avevo bisgno di cercare degli occhi di un amico.
Arrivata al cospetto della professoressa Beverly ,mi girai verso la classe ed i miei compagni avevano l'espressione attenta con occhi fissi su di me mentre io cercavo gli occhi di una sola persona ma che purtroppo non c'era. Cominciai a sbiascicare qualcosa e molto sopprendentemente era giusto ma il mio bellissimo discorso venne interrotto dalla campanella dell'ultima ora.
Andai in mensa per nutrirmi adeguatamente tra circa un ora e mezza avrei cominciato a tirare pugni e calci contro i miei opponenti,mangiai in fretta dato che dovevo scaldarmi prima dll'avvenire.
Arrivai all'Arena in men che non si dica e cominciai a scaldarmi facendo un pò di straetching finchè non sentii una voce provenire alle mie spalle.
"Oh,chi si rivede"disse una voce maschile e profonda, mi girai a vedere chi fosse anche se avevo già un idea al riguardo. Ed infatti avevo ragione.
"Ciao"risposi secca e mi alzai verso di lui.
"Come mai così di cattivo umore? É arrivato quel periodo del mese?"disse lui con tono provocatorio.
"Ah,perchè a te no,Salazar?" Chiesi io stando al gioco
"Ahahah,divertente avatar"disse scherzoso
"Grazie,lo so"
"Il ragazzo con cui parlavi sta mane,è il tuo nuovo ragazzo?"chiese lui,perchè me lo stava chiedendo? Perchè gli interessa se mi odia?
"No,perchè?"chiesi curiosa ma con un tono da menefreghista
"Così,per sapere"disse distogliendo lo sguardo
"Ah,ok,allora se hai smesso di opportunarmi io continuerei a scaldarmi"
"Ok,io vado a mangiare, a dopo avatar"dopo quella frase se ne andò finalmente ed io procedei con ciò che stavo facendo anteriormente dal suo arrivo.

Atlas
Il giorno più importante dell'intero anno era ormai arrivato ma di certo sapevo che neanche quest'anno avevo la possibilità di vincere o almeno finchè c'era ancora Zefira in gioco.
Nei corridoi la gente si era data ai festeggiamenti,tutti erano emozionatissimi all'idea dei tanto attesi giochi e quest'anno si erano iscritti anche i primini,degno di nota devo dire.
Per fortuna che per far iscrivere Tecla ai giochi nostro padre ha deciso di rimandare di un anno è troppo pericoloso per chiunque vi partecipi.

Tecla
Alzandomi dal letto mi resi conto che giorno era e divetai subito ansiosa nom sapevo cosa sarebbe successo ma sicuramente niente di buono dato che il cielo non prometteva bene. Lasciai quel pensiero in un angolo della mia mente e cominciai a prepararmi.
Appena uscii in corridoio ,tutto sembrava più tetro, le lanterne appese al soffito erano più fioche del solito ed erano presenti meno studenti del solito.
Per un attimo vidi un'ombra vicino alle scale della torre di astronomia e mi avvicinai ad essa,aveva una forma particolare,orecchie appuntite muso massiccio ed era appeso al soffito come un pippistrelo.
Non feci in tempo a scoprire chi fosse che improvvisamente mi ritrovai Stefan davanti,dallo spavento sussultai ed una minuscola ciocca di capelli si collocò davanti al mio viso; Stefan me la spostò delicatamente.
Cominciammo a ridere per l'imbarazzo,finchè non rompè il ghiaccio ed iniziammo a parlare.
"É il grande giorno " confessò lui decisamente ansioso
"Eh già"dissi
"Parteciperai anche tu al torneo?"gli chiesi
" A quanto pare si"confermò con esitazione,in seguito ci incamminammo per le scale per andare ad astrologia
"Pronto per i giochi?"chiesi per continuare la conversazione
"Non proprio,più che altro,oggi che dovrebbero essere tutti gioiosi per l'inizio dei giochi,invece sono tutti seri" disse lui con lo sguardo perso
"Si,hai ragione,sono fortemente convinta che qualcosa di non molto buono si stia aggirando per l scuola"dissi e mi accorsi che eravamo arrivati davanti ala'aula di astrologia.
"Bene siamo arrivati" disse rivolgendomi un sorriso ed entrammo in classe,la maggior parte dei banchi erano vuoti,non c'era mai stato così tanto silenzio in quell'aula. La lezione si dovette sospendere dato che nemmeno l'insegnante si era presentato. Perciò andai in caffetteria dato che non avevo ancora fatto colazione e da quanto ho potuto vedere molti miei coetanei fare lo stesso.
Al suono assordante della campanella mi diressi verso la prossima lezione la quale,questa volta,si svolse;le altre ore si svolsero tortuosamente a causa del temporale che stava minacciando di iniziare ed anche per le svariate assenze degli insegnanti.
Tuttavia arrivarono le 15:00 l'ora in cui tutti i partecipanti al torneo,dunque indossai qualcosa di confortevole ed adeguato perciò mi misi degli short abbastanza larghi ed una maglietta anch'essa larga di colore blu scuro così da potermi muovere con più facilità.
Mio padre ci introdusse alla platea con calma uscimmo uno alla volta,uscii per ultima e solo in quel momento realizzai quante persone partecipassero realmente.
Erano presenti oltre 200 persone,cominciai ad avampare ed a guardarmi in giro in cerca di qualcosa che mi mettesse a mio agio,purtroppo non lo trovai da nessuna parte e perciò decisi di chiudere gli occhi e di focalizzarmi su ciò che stavo facendo lì.
Sentii prendermi la mano,alzai gli occhi e vidi che er Athos

Athos
Notai subito l'ansia negli occhi di Tecla,sapevo che tutta quella ansia era a causa di un trauma avuto da piccola ed ho sempre cercato di essere non solo suo fratello ma anche il suo migliore amico da questo punto di vista.
Dopo l'introduzione da nostro padre tutti i partecipanti si divisero verso i vari punti dove si svolgeranno le varie prove.
Io e le persone che desideravano affrontarmi andammo in un campo totalmente desolato.
"Allora ragazzi che ne dite di giocare ad acchiapparella?"dissi io per iniziare il torneo.
I ragazzi erano un pò spiazzati dal modo in cui l'avevo detto ma una ragazza aguerrita e tonica di corporatura si fece avanti.
"Va bene,cominciamo,marmocchio"disse aggressiva,da quel momento capii che mi sarei divertito,era una vera sfida.
Cinque ragazzi alle mie spalle cercarono subito di prendermi, anche se erano stati cauti sentii comunque le vibrazioni dei loro passi attraverso il suolo,un insegnamento di mio padre.
Quando furono abbastanza vicini feci un salto in aria ed una capriola finendo così alle loro spalle.
"Hey calmi,prima vi devo spiegare come funziona" dissi formulando una smorfia sul mio viso.
"Allora,molto semplice,chi viene toccato da me sarà eliminato,chi resisterà di più potrà passare al prossimo turno. Solo 5 verranno fatti passare,per gli altri c'è un buffet abbondante per la consolazione"dissi con aria di superiorità.
"D'accordo marmocchio"disse lei con aria di sfida.
La terra si pieghò sotto i suoi piedi e divenne talmente elastica da poterci saltare sopra come su un trampolino ed è anche ciò che fece la ragazza in questione che saltò verso la mia direzione.Tirai fuori il bastone e lo utilizzai,mi ripresentai alle spalle di tre ragazzi alle mie spalle spingendoli tutti in avanti così la giovane si sarebbe trovata davanta non un solo ragazzo ma ben tre ed erano anche eliminati.
Ben presto ne rimasero solo dieci.
"Bene bene,molto bravi,adesso buona fortuna a chi rimmarrà in piedi"dissi,cominciai a tele trasportarmi dietro ad ogni giocatore,uno dopo l'altro cadderò sotto al mio tocco tranne una.
Quella ragazza che all'inizio mi stuzzicava con tanto ardore precedette i miei movimenti,modellò la terra affinchè un muro di terra si stagliò dietro di lei e poi un altro,ed un altro ancora finchè un enorme pezzo di terra mi arrivò in viso,caddi a terra e lei si stagliò sopra di me.
"Mhm,e tu dovresti essere uno dei discepoli?"disse.
Un calore intenso cominciò a spargersi su tutto il mio corpo,non ebbi neppure bisogno di utilizzare il mio bastone che i miei riflessi reagirono a quella sfacciatezza ed a quella rabbia che si stava sprigionando in me. Mi girai su me stesso,ancora a terra,buttandola così per terra,mi alzai in piedi,mi avvicinai con calma,impugnai il bastone e glielo porsi alla gola.
"Non osare mai più di dubitare di noi discepoli,capito signorina di sta minchia?"dissi in tono aggressivo,mi inginocchiai e la tocchai con la punta di un dito sul naso e me ne andai.

Zefira
Ormai in campo a sfidarmi nel parkour non c'era più nessuno anche perchè dopo codesto percorso dovevano affrontarmi,dalla noia cominciai a contemplare le nuvole.
"Hey Avatar,hai ancora forza di sfidarmi?"disse una voce profonda alle mie spalle,mi voltai verso essa,sapendo già chi fosse.
"Come vuoi,Salazar"dissi e cominciò subito ad attaccarmi con dei rami spuntati fuori dal terreno,io li schivai con destrezza ma uno riuscì a prendermi e cominciò a trascinarmi verso di lui,sentii tutti i sassi che mi rigavano la schiena.
Arrivata a 10 centimetri da lui gli tiro un calcio cercando di ritornare in piedi,il rame si ritraee e cominciai ad attaccarlo con pugni di fuoco ed a lanciarli sassi finchè non mi prese per il polso e mi sbatte su una colonna.
Un dolore atrcoce comincia a dilagnarsi sulla mia schiena,lui mi teneva stretto il polso e si avvicinava sempre di più al mio viso,la colonna era gelida,una goccia scese lentamente sul mio viso e comincio a piovere prepotentemente.
"Allora,chi ha vinto?"disse lui supponendo che ormai avesse vinto.
"Io"risposi,mentre numerose goccie si stagliarono su di lui attaccandosi alla sua pelle,si compattarono tutte fino a diventare un enorme goccia e divenne una specie di cella d'acqua.
Lo lasciai dentro la bolla per un minuto mentre continuava ad alzarsi verso il cielo ed all'improvviso lo lasciai cadere per terra.
"Mi sa che ho decisamente vinto io,non credi?" Dissi mentre lui era spiaccicato a terra che cercava di alzarsi.
"Riprenditi" dissi ironica e me ne andai in camera a farmi una doccia per poi riunirmi con i miei fratelli.

"Hey ragazzi come è andato al torneo"chiesi tranquilla,notando che Antea e Ade non erano presenti.
"Benissimo,li ho distrutti tutti"disse Atlas alzandosi in piedi imitando dei colpi di box
"Si,è stato facile,mi sono divertita"disse Tecla,sorpendondomi di quel commento.
"Te, Athos?"chiesi notando che stava giocherellando con le dita,aveva uno sguardo perso e pienseroso.
"Si si tutto bene"disse rimanendo molto vago.
"Avete visto Ade e Antea?"chiesi
"Saranno nelle loro camere"disse Tecla con tono gentile,andai a bussare alla porta di Antea ma non rispose,aprii la porte e vidi...

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