Un amore illegale

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Zefira
Antea stava dormendo con i capelli sparsi per tutta la federa del cuscino,mi avvicinai con cautela e senti un rumore provenire dal bagno,decisi di andare a guardare.
Aprii leggermente la porta ma una voce dietro di me esclamò.
"Hey..." disse ancora assonata
"Hey,come stai?"risposi cauta avvicinandomi al letto
"Bene,sono solo tanto stanca,ho bisogno di riposare.."disse lei,ed intui che volesse che me ne andassi.
"Okay,ti lascio stare"dissi dirigendomi verso la porta di uscita della sua camera,ma mi fermai sul ciglio della porta.
"Hai visto Ade per caso?"chiesi curiosa.
"No.."disse lei titubante
"Hai idea di dove possa essere?"domandai sospettosa,aspettai una decina di secondi prima di una risposta da parte sua
"Sarà con qualche ragazza,probabilmente"disse lei guardandomi fissa negli occhi.
"Okay,a domani,riposati"dissi con il sorriso stampato in faccia ed uscii.

Antea
Quando finalmente Zefira se ne fu andata,mi alzai ed aprii la porta del bagno e trovai di fronte a me il mio ragazzo,cioè,Ade.
*
21 Settembre
Oggi era il compleanno del mio gemello,Atlas,dato che io sono nata circa un minuto dopo di lui ed ormai era scattata la mezzanotte, perciò questo bellissimo giorno era tutto dedicato a lui,l'ultimo giorno dell'estate.
Come colazione,Zefira gli fece trovare un enorme torta e tutti noi ad urlargli "tanti auguri" appena sveglio.
Il sole splendeva più del solito,almeno a me pareva così forse perchè collegavo tutto al compleanno del mio amato fratello,gli volevo davvero tanto bene.
Durante ogni lezione era presente la canzone di tanti auguri che rimbombava per la stanza,dopo un pò il tutto divenne imbarazzante per Atlas,finalmente era maggiorenne,poteva fare ciò che voleva anche io avrei potuto una volta giunta la mezzanotte ma mancavano ancora un bel pò di ore.
Dopo la fine delle lezioni Tecla andò a distrarre Atlas mentre Zefira,Athos,Ade ed io andammo a preparare la festa a sorpresa.
Io e Zefira posizionammo delle decorazioni per tutta la stanza nel mentre Ade e Athos accoglievano gli invitati tra cui nostro padre,per fortuna questa volta non aveva portato Salazar,penso che abbia capito che la sua presenza non è ben gradita.
Le persone continuavano ad arrivare e mancava poco al ritorno di Atas e Tecla,perciò cominciammo a posizionarci tutti,io ed i miei fratelli ci posizionammo dietro al tavolo imbandito di bevande,dolciumi e svariati snack.
Spegnemmo la luce e dopo 5 minuti varcarono la porte due figure,una più minuta e l'altra più alta e possente,accendemmo la luce ,la gente si alzò e gridammo tanti auguri.
Gli occhi di Atlas esprimevano gratitudine,gioia e felicità,nel mentre cominciò ad abbracciare tutti gli invitati ed a ringraziarli noi ci incamminammo verso di lui.
"Hey ragazzi, avete fatto tutto questo per me?"disse lui sorpreso e con un sorriso che faceva invidia a tutti
"Si,è un traguardo importante Atlas,non riaccadrà mai più" dissi ricambiando il suo sorriso e lui ci abbracciò con euforia.
La serata trascorse tranquillamente,i regali erano tutti acatastati in un angolo della sala,erano talmente tanti da superarmi in altezza.
Passai tutta la serata da sola in angolo anche se volevo parlare con Ade ma era sparito,perciò andai a cercarlo.
Aprii tutte le porte delle nostre camere ma niente,andai in corridoio e lo trovai a parlare con una ragazza dai lunghi capelli biondi,era a dir poco bellissima, a quanto pareva si stavano intrattenendo con un discorso stimolante dato che stavano entrambi scherzando amabilmente.
Capii che ero di troppo,ma rimasi li, a guardarli intensamente;un fastidio divampò nel mio torace,i miei respiri erano sempre più intensi.
Ero ad un passo dal andare fuori di testa ma non capivo il perchè, mi trattenni dal impulso di utilizzare il mio potere e sbatterla contro un muro fino a fargli perdere i sensi, con cautela ritornai aprii la porta.
"Antea" la voce di Ade ribombò silenziosa per il corridoio,feci finta di non sentire e chiusi la porta.
Dopo alcuni minuti la porta si riaprì,i capelli neri gli circondavano il volto come una cornice con un quadro,i suoi occhi erano fissi su di me anche se ero dall'altra parte della stanza.
Per un attimo la musica si fermò quando incrociammo le nostre iridi, ma poi distolsi subito lo sguardo e mi diressi verso al tavolo delle lecornie,presi un tramezzino ed andai verso camera mia ma qualcuno mi bloccò sul ciglio della porta.
"Hey"disse lui
"Hey" dissi imbarazzata
"Sono uno dei ragazzi che hai sfidato oggi" disse lui entusiasto,era un ragazzo abbronzato con capelli castani e gli occhi verdi,me lo ricordavo a malapena.
Durante i vari combattimenti pensavo a tutt'altro.
"Ah,piacere,suppongo"dissi titubante,notai che dietro a lui c'era Ade,ma che voleva fare?.
Ade allungò la mano fino ad appoggiarla sulla spalla di quel ragazzo,si avvicinò lentamente al suo orecchio, non sentii cosa gli disse per via della musica ma nulla di carino dato che lo fece scappare a gambe levate.
Sentivo i suoi occhi puntati addosso,invece i miei fissavano la maniglia della porta ,la sua mano si posò sul mio mento,un tocco così delicato che non pareva fosse lui,mi alzò il mento costringendomi a guardarlo negli occhi,erano a dir poco bellissimi ma il mio cervello continuava a ripensare a quando l'avevo visto con quella ragazza.
Perchè lo stava facendo?
La mia mano scivolò sulla sua,la strinsi e la tirai via con un gesto tenace;lui non era sorpreso da quel gesto.
Presi la maniglia della mia stanza,aprii la porta tanto quant bastava per farmi passare lasciando fuori Ade,richiusi la porta e mi sedetti sul letto fissando la porta sperando che entrasse anche se con il gesto di prima gli avevo fatto intendere tutt altro.
Mangiai il mio tramezzino,rimasi in camera mia finchè gli ospiti non se ne fossero andati.

Ade
La voglia di entrare in camera sua e confessargli tutto continuava a farsi strada dentro di me,ma sapevo di aver fatto qualcosa di sbagliato nei suoi confronti quella sera,l'unico problema è che non sapevo cosa.
Quando gli ospiti se ne andarono,cominciai a mettere apposto tutto dato che i miei fratelli erano stanchi,quel gesto che stavo facendo io nei confronti dei miei fratelli mi diede una sensazione strana,non ero abituato ad essere così disponibile per qualcuno.
Mancava mezz'ora a mezzanotte e quindi tra poco sarebbe stato il compleanno di Antea e volevo essere il primo a farle gli auguri anche se non credo che abbia voglia di vedermi.
Andai nella mia camera,mi sdraiai sul letto e fissai il soffitto,non riuscivo a dormire,era appena scattata la mezzanotte,mi alzai lentamente dal letto e spalancai la porta.
Davanti alla mia porta trovai Antea che era sul punto di bussare.
"Hey lunetta,buon compleanno"dissi dolcemente,cercando di farle ritornare il sorriso.
"Grazie.."disse lei con lo sguardo verso il basso ed un tono titubante.
"Neanche tu riesci a dormire?"mi chiese posando le sue iridi su di me.
"Si.."risposi
"Penso che andrò a dormire fuori,magari trovo un pò di pace,ti va di unirti a me?"mi propose,rimasi alquanto sorpreso ma accettai.
Portai con me due coperte e due cuscini cosi da essere i più comodi possibili,ci addentrammo nel bosco e ci venne a far visita la lupa che ci condusse in un ampio spazio ma per arrivarci bisognava oltrepassare un ponte molto bello;era fatto interamente di legno di ciliegio.
Aiutai Antea a posizionare le coperte ed i cuscini,c'era la luna piena quella notte,era tutto così poetico.
Ci sdraiammo sulla coperta e fissammo il cielo stellato finchè il silenzio non si ruppe con la domanda di Antea.
"Allora, quella ragazza era una tua amica o qualcosa di più?"
"No,era solo una ragazza antipatica che mi ha intrappolato in un discorso interminabile,perchè?"chiesi,un pensiero cominciò ad invadere prepotentemente la mia mente.
"No niente,non l'avevo mai vista.."non fece in tempo a continuare che la interruppi
"Sei gelosa?"gli chiesi e ci mettemmo entrambi seduti,allarmati dalla risposta,cominciai a ridacchiare dal nervoso,avevo ansia,le mani tramavano,gli occhi mi bruciavano,tutto questo per paura di una singola risposta che poteva cambiare tutto;redicolo,no?
"E se lo fossi?.." Disse lei fissandomi con occhi dolci e tremanti,smisi subito di ridere e la guardai.
"Senti,approposito di questo,volevo dirti una cosa.."dissi prendendo un lungo respiro,lei era immobile,gli occhi le brillavano sotto la luce del sole,una ventata di vento passò in quel momento ed i suoi capelli si mossero con leggerezza.
"Io...penso in continuazione a te,se tu non sei al mio fianco,io non so nemmeno come respirare....., so che questo può sconvolgerti...,ma tu mi piaci ed anche tanto"dissi e mi alzai di conseguenza non ricevendo una risposta,cominciai ad incamminarmi verso il ponte.
"Ade.."una flebile voce mi vece voltare,lei era in piedi e lentamente si stava avvicinando a me.
Ormai era ad un passo da me,la sua mano si posò sulla mia guancia,aveva un tocco talmente delicato.
"Anche tu...,mi piaci.." Disse lei,quella frase mi rincuorò,posai la mia mano sulla sua e cominciai a baciargli il palmo.
"Quindi..cosa.."chiese lei
"Potrei avere l'onore di essere il tua ragazzo,lunetta?"chiesi cercando di essere il più romantico possibile.
"Siiii"disse lei felicissima,mi saltò in braccio,cominciò a baciarmi con passione ed io la strinzi a me,non volevo più lasciarla andare.
All'improvviso sentii un pizzichio sul polso e fui abbastanza certo che anche Antea lo sentii,entrambi guardammo il nostro polso sinistro,si era presentato una specie di tatuaggio a forma di cuore.
"Penso che questo sia il segno delle anime gemelle.."disse lei
"Sono contento che sia tu"
"Anche per me"disse sorridendo,cazzo che bel sorriso che aveva.
*
Ade
Mi sdragliai su letto con la mia ragazza,che bello poterla chiamare così,mi strinsi a lei ed Antea si girò verso di me.
"Allora...,come è andato il torneo?"mi chiese
"Bene,bene, ho distrutto tutti in pochi secondi"dissi da sbruffone per poi cominciare a ridere,la sua risata era contagiosa,non c'era suono più piacevole da udire.
La baciai sulla fronte e mi alzai per ritornare in camera mia, si alzò anche lei e mi abbracciò da dietro,mi girai nuovamente verso di lei,gli presi quei bellissimi fianchi e la strinsi a me,la baciai lentamente e la guardai per l'ultima volta negli occhi prima di aprire la porta.
Ma appena la aprii si presentò davanti ad essa una figura femminile dai capelli castani e gli occhi scuri,Zefira.
Mi guardò con gli occhi spalancati,sconciertata da ciò che vedeva.
"Zefira.."disse Antea dietro di me
"Zefira,so che adesso andrai da papà e farai espellere uno di noi due ma fa si che sia io,Antea non se lo merita"
"Zitto Ade"disse lei con tono severo e fermo.
"Non mi aspettavo una cosa del genere da nessuno dei due,cosa pensavate?"disse lei decisamente arrabbiata,gli mostrai i nostri polsi.
"Siamo anime gemelle,Zefira,capisci"dissi,mentre Antea mi stringeva il braccio,sentivo la sua paura.
"La cosa mi interessa gran poco,siete andati contro la legge"disse per poi andarsene molto probabilmente da nostro padre.
Abbracciai Antea mentre lei singhiozzava tra le mie braccia.

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