Un pic-nic con un ospite inaspettato

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Atlas
La prima settimana passò velocemente per fortuna e finalmente c'erano i due giorni di riposo, anche chiamato weekend.
Dormii fino alle dieci,cosa che Zefira e Antea non sapevano fare. Zefira era fissata con l'allenamento infatti si allenava anche durante il weekend,non so come faceva, io personalmente non ci sarei riuscito, ma si doveva pur allenare per il campionato di tiro al cuscino; apparte gli scherzi dovrei cominciare anche io ad allenarmi come lei.

Appena mi svegliai,mi alzai con molta calma,mi sfregai gli occhi,non so perchè mi bruciavano tantissimo, avevo i capelli e scompigati ma di quello non mi preoccupavo molto, e per finire in bellezza avevo un dolore lancinante alla schiena.

In seguito uscii dalla stanza e trovai Tecla in tuta seduta su un puff a leggere un libro sull'oblio, mi sedetti vicino lei per fargli un pò di compagna mentre cercavo di capire se era la vita reale o stavo ancora dormendo.
"Buongiorno dormilione,è finito il letargo?"esordì lei in tono scherzoso.
"Si,perchè?Ti sono mancato?"risposi io in tono altrettanto scherzoso e alla fine scoppiammo a ridere.
"Stanotte ho sentito molti rumori dalla tua camera"mi informò Tecla
"Che genere di suoni?"
"Ho sentito abbiare,squittire e miagolare"
"Ah,strano,l'unica volta che mi è successo è stato quando si è risvegliato il mio potere"
"Secondo me tutta questa situazione è fin troppo strana per essere coincidenza"
"Concordo"
"Cambiando discorso,è meglio se faccio colazione o pranzo?"dissi affamato
"E se facciamo un brunch,come gli americani?"
"Buona idea e magari puoi invitare il tuo caro Stevan" ammisi
"Hey ragazzi,tutto ok?"disse Athos,arrivato all'improvviso e si era pure svegliato prima di me,lo notai dal fatto che era già vestito con la tuta.
"Si,ma perchè sei già vestito?Quando ti sei svegliato?"risposi,divagando sulla questione dei miei poteri
"Sono andato a correre,ho iniziato ad allenarmi per i giochi dei discepoli"disse Athos soddisfato,Tecla ed io ci guardammo sbigottiti e poi guardammo Athos,scoppiò a ridere per le nostre faccie e anche noi cominciammo a ridere.
Athos ha una risata veramente contagiosa,lo informammo della nostra idea e lui piacque subito.
In seguito lui andò a rinfrescarsi ed io andai a cambiarmi,indossai una maglietta a maniche corte,molto più grande della mia solita taglia e dei bermuda di jeans in stile baggy,stavo veramente bene in questi vestiti,erano comodi ed ero vestito bene.
Mi sistemai i capelli,per quanto potessi sistemarli e andai subito da Tecla che era lì ad aspettarmi. Inseguito si unì a noi anche Athos ed andammo tutti nella cittadina di fianco all'accademia.
Il villaggio sembrava fatto dal mondo delle favole,c'erano diversi edifici con forme singolari ed altri avevano delle decorazione sui balconi delle finestre che a parer mio dovevano essere esposti in un museo.
"Allora, la pasticceria è da quella parte"disse Tecla indicando una strada con un negozio che emanava un profumo delizioso,e ti faceva venire l'acquolina in bocca.
"Bene,chi va in pasticceria?"chiese Athos
"Bho,penso che ci andrò io"disse Tecla e ci consegnò la lista della spesa,io dovevo andare dal macellaio mentre Athos in panetteria.

Tecla
Lasciai Athos e Atlas da soli mentre io mi dirigevo in pasticceria e vidi molti bambini che giravano con un lecca lecca,tutte quelle famiglie potevano vivere lì perchè avevano frequentato l'accademia ed erano soppravissuti a missioni suicide e quindi gli veniva offerto di vivere lì ma alcuni preferivano vivere nel mondo mortale come la mia famiglia.
La città era ricoperta da una specie di cupula invisibile che serviva appunto per proteggere le strutture e gli abitanti,ogni anno una strega aggiunge uno strato di protezione sempre più potente.
Entrai nella pasticceria ed alcuni dolci mi fluttuarono davanti e mi dovetti abbassare di colpo,il pavimento era fatto di pan di zenzero.
:"Buongiorno cara,cosa posso fare per te?"mi disse il pasticcere,aveva un sorriso gigantesco stampato in faccia
"Buongiorno a lei, vorrei una dozzina di croaissant,un'altra dozzina di biscotti ed una Sacher,per favore"
"Certo cara"mi disse con tono amorevole,tirò fuori un cestino e ciò che avevo chiesto volò sopra la mia testa e si depositò nel cestino,adoravo questo genere di magia.
"Ecco a te Tecla,sono 24,90 euro"
"Tieni" e gli porsi il giusto numero di soldi
"Grazie"disse
"Grazie a te" dissi,presi il cestino e mi diressi fuori dalla porta,passeggiai per un pò da sola ed arrivai davanti ad una chiesa piena di dettagli,di fronte a essa c'era una fontana e la fonte dell'acqua proveniva dalla statua di Demetra che teneva sottobraccio un vaso ed in testa aveva uno chignon con dei fiori su esso.
Nell'acqua erano presenti dei pesciolini rossi,erano graziosi,intorno alla fontana c'erano delle panchine e mi sedetti.
Dopo un pò vidi Atlas e gli andai in contro in mano aveva un sacchetto con un bel pò di bacon,affettati ed aveva pure preso del burro e del formaggio.Athos arrivò dietro di noi facendoci prendere paura e lui si mise a ridere ed anche lui aveva un sacchetto pieno di pane e c'erno anche delle uova,per fortuna a casa avevamo da bere.
Tutti e tre insieme ritornammo a casa ridendo e scherzando.
Appena arrivammo vedemmo Antea ed Ade che stavano parlando ed era da qualche giorno che non lo facevano.
:"Che bello siete ritornati a parlarvi" dissi io sorridente
"Si,è stato proprio bello ritornare a parlare insieme" disse Ade senza distogliere lo sguardo da Antea,lei invece si limitò a fare un sorriso imbarazzato e a guardare le sue scarpe.
:"Avete bisogno di aiuto ragazzi?" Disse Antea
"Si pensavamo di fare un brunch tutti insieme fuori ,nel prato" disse Athos
"Che bella idea,allora comincio a cucinare,pensate voi ad apparecchiare?"
"Si" rispondemmo
"Se vuoi io ti aiuto a cucinare" si offrì Ade
"Come preferisci,a me va più che bene,grazie"disse Antea,poi allungò la mano per prendere i sacchetti ma Ade ci arrivò prima e li trasportò fino in cucina,Antea sorrise per quel gesto così affettoso e se ne andò anche lei in cucina,mentre noi tre ci dirigemmo verso il campo che si stagliava intorno all'Arena.
Atlas e Athos trasportavano le cose per apparrecchiare ed incominciammo a prepare il pic nic.

Ade
Mi svegliai e tutto ciò a cui pensavo era Antea,non avevo più parlato con lei da martedì e mi mancava,era l'unica con cui stavo bene ed avevo rovinato tutto.
Avevo in mente di far ritornare le cose come prima anche se in realtà volevo di più.
Mi vestii con dei pantaloni della tuta grigia e una maglietta nera attillata,uscii dalla mia camera e vidi Antea che ammirava il paesaggio fuori da una finestra e nel mentre si raccolse i capelli con un accessorio a forma di fiore rosa le dava un aria da tipica giornata al mare.
Andai verso di lei e l'abbracciai da dietro,ma lei non mi rivolse nessuno sguardo.
:"Buongiorno lunetta"dissi, si girò e mi guardò negli occhi
"Buongiorno fumatore seriale" disse lei innervosita
"Sei ancora arrabbiata perchè avevo quella sigaretta?"chiesi
"Beh sarebbe strano non esserlo,non credi?E poi, da quando fumi?"disse lei alzando la voce
"Hai ragione,ho fumato solo una volta,te lo prometto"
"Perchè l'hai fatto?"chiese lei
"Stavo male per averti fatto stare di merda,che era soltanto una conseguenza del mio comportamento da bambino"dissi
"É stato un pensiero profondo,ma la prossima volta scusati subito ed in modo sincero"mi disse accarezzandomi la guancia
"Quindi siamo ritornati come prima?"chiesi
"Mhm ci penserò" disse lei in tono scherzoso e cominciammo a ridere,ero così felice di essere ritornato a parlare con lei e l'abbracciai di nuovo.
Successivamente condivedemmo ciò che ci era successo in questi tre giorni,mi racccontò principalmente della lupa e di come stava perdendo il controllo sui lupi,rimasi veramente sorpreso,era stata davvero corraggiosa ed aveva condiviso quel segreto colo con me.Io gli raccontai del mio sogno con l'orco che per poco mi ammazzava e gli raccontai di ciò che era accaduto a Tecla quella sera,lei rimase in silenzio a pensare,capii che aveva connetto tutti i punti,il suo ragionamento era quasi completo,soltanto che non voleva farmi sapere di cosa si trattasse.
Percepii la sua paura e gli strinsi la mano,lei mi guardò,mise la testa sulla mia spalla ed rimenemmo così per un pò.
:"Ti va di andare in biblioteca a fare un giro e la smettiamo di pensare a queste cose per ora?"chiesi,cercando di creare un sorriso sul suo volto
"Si mi piace come idea"disse lei.
Ci alzammo e cominciammo a dirigerci verso la biblioteca ed appena arrivammo aprii delicatamente la porta e feci passare Antea,lei mi sorrise facendomi scaldare il cuore.
Entrammo ed era stranamente calmo,come se in biblioteca qualcuno avesse il permesso di respirare perchè se no sentivi una bella sinfoni di"Shhhhhh" e la bibliotecaria dietro con un manganello pronta all'attacco.
Ci sedemmo al solito tavolo lungo 20 metri.
:"Cosa ti piacerebbe leggere oggi?"mi chiese Antea
" Bho non saprei,andiamo a vedere?" Proposi,ci alzammo e ci dirigemmo alla sezione horror,sono sorpreso che ci siano altri libri oltre a quelli di scuola in quella libreria.Cominciammo a vedere quale libro poteva essere quello giusto da leggere e passammo un eternità in quell'ala della biblioteca e perciò tornammo nella nostra stanza.Continuammo a parlare ancora per un pò ed inseguito arrivarono Atlas,Athos e Tecla.

Antea
Il comportamento che Ade ha adottato quest'oggi mi piace molto,sta dimostrando quanto è dispiaciuto e adoro come mi tratta.
Ade trasportò i sacchetti in cucina e tirò fuori tutto l'occorrente,io presi un grambiule ed appena Ade cominciò a guardarmi,iniziò a ridere.
:"Che c'è?Non ti piaccio?"gli chiesi in modo ironico e presi anche un cucchiaio di legno e lui continuò a ridere sempre di più
"Ahahahah,sembri una bellissima chef,soprattutto con quel grambiule con scritto 'miglior padre del mondo' " disse lui tra una risata e l'altra ed in quel momento avevo realizzato che avevo preso il grambiule sbagliato ed ero talmente imbarazzata che mi girai dalla parte opposta di Ade.Presi una padella e cominciai a cucinare il bacon ed in seguito le uova,nel mentre Ade disponeva i biscotti,il pane tagliato a fette ed i croaissant su dei piatti.
Zefira entrò in cucina,non l'avevo vista per tutta la mattina.
"Hey Zefira, dove sei stata per tutto questo tempo?"chiesi preoccupata
"Ero ad allenarmi,scusate"Disse lei
"Stai bene?"chiesi
"Si tranquilla,Come mai Ade ti sta aiutando?Cosa succede?Come mai tutto questo cibo?"chiese lei
"Tecla,Atlas e Athos hanno deciso di fare un brunch,spero che ti piaccia l'idea"dissi
"Si ,mi piace molto,avete chiamato anche nostro padre?"Chiese Zefira
"No,se vuoi puoi farlo tu"
"Ok,allora vado nel suo ufficio a chiedergli"disse Zefira e se ne andò,alcuni minuti dopo tornarono tutti e tre i nostri fratelli che traspoartarono il cibo caldo fino al pic-nic che avevano organizzato e andammo tutti insieme nel posto in cui avevano preparato tutto. Una tovaglia enorme era distesa sul prato con tovaglioli  e bicchieri di carta con due bottiglie di succo all'arancia e due di acqua.
Posizionammo il cibo sulla tovaglia e Zefira arrivò giusto in quel momento con nostro padre ed un altro ragazzo...
"Hey ragazzi miei,come state?Come è stata la prima settimana di scuola?"ci chiese con tono paterno
"Bene,ma veramentre traumatico"rispose Athon
"Chi sarebbe lui?"chiese Ade in tono scontroso
"Ah,questo ragazzo al mio fianco,si chiama Salazar,mi sta aiutando a mettere apposto il mio ufficio ed in cambio può frequentare l'accademia,è un bravo ragazzo"disse,Zefira si era messa di fianco a me,fissava Salazar ed era completamente sbiancata,io rimasi altrettanto sorpresa.
Tutti si sedettero tranne io,Zefira , Ade e Salazar.
:"Ragazzi sedetevi,vado io a parlare con lui"ci sussurò Zefira,fecimo segno di acconsenso e ci andammo a sedere.
Due minuti dopo arrivò pure Zefira e Salazar.
:"Allora ragazzi,chi ha cucinato tutto questo?"Chiese nostro padre
"Scommetto Antea,Zefira era troppo impegnata ad allenarsi e magari stava cercando di uccidere qualcuno" disse Salazar fissando intensamente Zefira
" Bella questa,Ahahhaha"disse,il resto del brunch tutti rimasero in silenzio a mangiare, per fortuna i primi che se ne andarono furono appunto Salazar e nostro padre,cominciammo tutti a discutere su quante probabilità c'erano ed io chiesi a Zefira se stesse bene,annui e poi se ne andò senza nessuna spiegazione.

Zefira
Andai ad allenarmi come sempre e rimasi nell'Arena per praticamente tutta la mattinata ed avevo la sensazione che qualcosa di inaspettato stava per succedere ed infatti quel brunch si trasformò in un vero e proprio incubo.
Per tutta la sera rimasi in camera mia ad ascoltare musica,pensare fino a quando non trovai un foglietto sulla finestra con su scritto 'non ti libererai così tanto facilmente di me,il peggio deve ancora arrivare-S'.Un brivido salì lungo alla schiena,non avevo intenzione di preoccupare nessuno ma avevo bisogno di distruggere quell'essere,sono stufa di questa "persecuzione".
Antea venne a chiedermi ogni mezz'ora come stavo ed io gli rispondevo bene ma non era così,nessuno può stare bene con un pericolo in circolazione,ma non potevo fare niente adesso perciò andai a dormire,almeno,ci provai.

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