IL GATTO NERO (Pov Lily Pov Simone)

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"Perché non le hai mai detto di non raccontare bugie?"

"Un vizio non va corretto per far piacere a qualcun altro, va corretto per far del bene a se stessi. Mentendo quella ragazza continuava a perdere un sacco di cose e se ne caricava altre sulle spalle, non se ne è mai accorta. Comprendi il perché di tutto questo?"

"No, non comprendo"

"Quella ragazza non si è mai preoccupata del fatto di perdersi qualcosa e di caricarsi sulle spalle altri pesi, a una persona del genere è perfettamente inutile dare consigli. "

(XXX-Holic )

Lily's Pov

Vedo sfumare l'immagine di Sabbath mentre torniamo indietro nel nostro mondo. Ora ci trovavamo nel giardino di Dozenith sotto un temporale. Sono disorientata. Non riesco ancora a percepire dove si trovano i passaggi dimensionali.

«La neve è diventata acqua» fisso le nubi scure.

«Abbiamo risolto anche questo problema» Marco alza lo sguardo al cielo e chiude gli occhi. Lascia che le gocce gli lavino il viso. 

Rimango a fissarlo, rapita da emozioni confuse, prima di accorgermi di quello che sto facendo. 

«È rimasta una sfera con le ali, che faccio?» la stringo dolcemente tra le braccia. Le gocce di pioggia sembrano evaporare prima di toccarla.

«Devi pensare ad un gatto, lui capirà e ne prenderà la forma» la voce di Dozenith giunge da dietro le spalle. Sussulto per la sorpresa e mi volto. È sotto il porticato della casa con Jemina ed Elisabetta.

Penso alla gatta della mia infanzia, che mi seguiva ovunque come un'ombra, e magicamente la ritrovo tra le braccia.

«Un bel gatto nero» Jemina le accarezza la testa.

«Bene ora possiamo tornare a casa» Marco apre il cancelletto facendo l'inchino a noi tre donne.

«Andate voi due. Noi rimaniamo qui ancora un po', giusto per controllare la ferita di Jemina» Elisabetta si avvia sorreggendola all'interno della villa. Ho nuovamente scordato che fosse ferita, non le ho chiesto nemmeno se le facesse ancora male.

Supero il cancelletto e sbatto il naso contro la schiena di Marco che si è fermato di colpo sul marciapiede.

«Cosa c'è?» chiedo stringendo il gattino. Le farà bene prendere tutta quest'acqua? Ora che si è trasformata il pelo è zuppo.

Sbircio oltre la sua schiena e vedo Alberto fermo sul lato opposto della strada. Il suo volto una maschera di rabbia. Ci ha visto apparire dal nulla?

«Non so cosa sia accaduto tra di voi mentre ero ai Caraibi. Ma sappi una cosa Marco: non rinuncerò facilmente a lei» la sua voce è carica d'ira. 

«Fai come credi, ma puoi dormire sonni tranquilli perché tra di noi non è successo niente» così dicendo Marco si incammina verso casa senza nemmeno salutarmi.

Le sue parole scavano un solco nel cuore, il dolore è così acuto che non mi accorgo nemmeno che Alberto se ne è andato. Perché improvvisamente provo questi sentimenti?


Entro nell'appartamento barcollando. Da quando ho visto Alberto un sapore aspro mi riempie il palato e continue scariche mi scorrono sotto pelle. Sono felice di trovare Simone in stanza.

 «Cosa ti è successo? Anzi no, prima vai a farti una doccia calda e poi mi racconti tutto. Scendo giù alla cucina a rubare un po' di latte per il nostro nuovo convivente» 

L'adoro.

«...ma quando lui gli ha risposto così»  ho raccontato a Simone cosa è successo al parco con Alberto e poi davanti alla nostra pensione, tralasciando ovviamente il viaggio. Nel racconto Marco è venuto a prendermi perché Jemina si era ferita ad un gamba, dopotutto questo era vero. Mi sento in colpa nei suoi confronti. Simone è sempre stata onesta con me e ora mi ritrovo a mentirle.

«Insomma mia cara ti sei innamorata» sorride mentre spara a zero.

«Cosa?» diversi fili sono aggrovigliati nel mio animo, non riesco a distinguere le emozioni che vi risiedono. Ansia, stupore, senso di colpa e... amore?

«Oh cielo Lily! Si vede lontano un miglio che sei cotta di Marco! Dai! Al bar quando Alberto ti ha preso la mano tu non hai guardato lui, hai cercato Marco con lo sguardo!»

Colpita. Ripenso a come mi ha curato, alla sua gentilezza, a come mi ha cullato mentre piangevo e alla sensazione delle sue piume sulle dita. Il mio cuore si scalda. Una piccola fiamma nel petto.

«Cosa credi che non ti conosca?» continua Simone.

Rimango in silenzio a riflettere «Mi sono presa una bella cotta, questo è vero, ma non credo sia amore»

«Oh Lily, diamo tempo al tuo cuore di guarire dalle ferite e ti accorgerai di ciò che provi»

Nel silenzio della notte ripenso a quanto accaduto oggi, non riesco a dormire per le troppe emozioni provate. L'immagine che ho visto allo specchio crea in me sentimenti contrastanti, quel corpo mi fa sentire potente: posso volare libera nel cielo! Nello stesso tempo accentra l'attenzione di tutti per la sua diversità, non appaio più come un essere umano: le zampe pelose mi fanno sentire ancora più brutta di quando sono nel mio aspetto normale. Il vestito che indosso su un bel corpo sarebbe provocante, invece così è quasi ridicolo e non riesco a comprenderne la funzionalità. Questo aspetto risveglia emozioni sepolte nel profondo del mio animo e mi sento inquieta, riflette la mia paura di essere un mostro.

Vecchie ferite bruciano così esposte allo scoperto.


Simone's Pov

Sento Lily muoversi nel letto inquieta, vorrei chiederle se va tutto bene ma non riesco a trovare le parole adatte. È successo qualcosa mentre ero via, qualcosa che l'ha cambiata nel profondo, non so ancora se in bene o in male. La scoperta del passato dei suoi genitori deve averla scioccata più di quanto ha osato ammettere ma sento che c'è altro che mi sta tenendo nascosto. Da tempo ho imparato ad aspettare, l'ultima volta che l'ho forzata a confidarsi si è chiusa a riccio ed è diventata vittima di un manipolatore. Non voglio che ciò si ripeta.

Sono certa che non abbia avuto l'influenza, Jemina al telefono sembrava sempre titubante come se temesse di riferirmi più del dovuto.

Stasera poi è tornata a casa evidentemente sconvolta, era così pallida da sembrare un fantasma e stringeva tra le braccia quel gattino che pareva più sperduto di lei.

Questa strana sensazione di inquietudine che provo non è dovuta solo al legame che sta istaurando con Marco, o lo strano comportamento ossessivo di Alberto. Il suo stesso portamento è cambiato: le spalle non sono più incassate, cammina a schiena dritta e non abbassa lo sguardo quando incontra occhi sconosciuti. Persino la voce è diversa, il tono è più vivace e riesce a rispondere alle provocazioni facendo delle battute. Un tempo si sarebbe zittita e rimpicciolita fino a scomparire dalla vista.

Una nuova Lily sta emergendo pian piano e non sono sicura di esser capace di affrontare il suo cambiamento. Per molto tempo sono stata la sua ancora di salvezza, senza di me si è sempre sentita sperduta e sola. Ora pian piano si sta staccando, sento il suo bisogno affievolirsi lentamente. Dovrei esserne felice eppure... eppure dentro di me sono triste.

Sono egoista. Lily ha trovato un nuovo nido, uno più grande che include molte più persone. Sono felice per lei. Devo esserlo. Anche se questo significa restare all'oscuro di certi aspetti della sua nuova vita.

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