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Nel mezzo della notte mi sveglio ansimante nel mio letto e mi devo mordere il labbro inferiore per trattenermi dall'emettere un urlo lancinate... un incubo, un altro.

Sempre lo stesso: un serpente che mi avvolge e mi sussurra frasi tenebrose, simili a minacce.

Mi alzo e noto con sollievo che nessuna delle mie compagne sembra essersi svegliata, faccio un profondo respiro e vado nella Sala Comune, so che non riuscirò più a prendere sonno e ho bisogno di una boccata d'aria.

La Sala Comune è silenziosa, è strano vederla così vuota, ma almeno non sono soggetto di strani sguardi guardinghi.

Mi siedo su una poltrona e mi prendo la testa tra le mani cercando di calmarmi.

<<Stella?>>

Appena sento pronunciare il mio nome alzo lo sguardo guardandomi intorno per capire chi sia stato a parlare e incrocio lo sguardo di Draco sulla soglia dell'ingresso, con ancora indosso la divisa, sembra essere appena tornato da qualche parte ma troppo stanco per immaginare che fosse a divretirsi con una ragazza. Sembra sfinito.

<<Draco?>>

<<Tutto bene?>>

Annuisco mettendoni dritta a sedere:<<Tu invece? Dove sei stato fino ad ora?>>

<<Gelosa di dove possa essere stato?>> prova a sembrare provocante, ma con l'effetto di sembrare ancora più stanco.

<<Sembri stanco>> ammetto.

<<Sembri preoccupata per me...>> ridacchia divertito.

Alzo le spalle:<<Sono seria, sembri stare male... e che ci facevi in giro dopo il coprifuoco?>>

Si avvicina e si siede accanto a me.

<<Ti assicuro che non vuoi saperlo>> stranamente non è malizioso.

<<Perché?>>

Si sfiora il braccio destro in maniera quasi percettibile e io annuisco capendo di cosa si possa trattare, forse ha ragione, forse non voglio saperlo.

Perchè meno cose so e meno ci sono dentro.

<<Non posso dirtelo>> sospira.

<<Tu invece?>>

<<Niente di grave... stupidi incubi>> sospiro.

<<Tipo?>>

Scuoto la testa:<<È una cosa stupida>>

<<Dai, al massino mi faccio una risata>>

Butto gli occhi al cielo:<<Serpenti>>

Lui mi guarda molto divertito.

<<Sei una Serpeverde che parla serpentese, erede di Serpeverde e hai paura dei serpenti?>>

Alzo le spalle facendo mezzo sorriso, effettivamente detta così sembro una completa deficente:<<Te l'ho detto che era una cosa stupida... ma sembrano così reali e quelle voci nella mia testa... sono terribili!>>

Improvvisamente smette di ridere e appena lo guardo in volto noto che è pietrificato.

<<Aspetta, sicura che sono sogni e non visioni? O sogni indotti?>>

<<Cosa sarebbero?>>

<<Qualcuno sa che capisci i serpenti e ti sta manipolando la mente... alcuni sono in grado di entrarti nella mente e farti vedere quello che vogliono>>

Lo guardo in volto per cercare di capire se è serio, e sembra esserlo.

<<Magnifico!>> sbuffo ironica.

<<Sta attenta>> mi ammonisce e io annuisco buttando la testa all'indietro.

<<Voglio tornare a quando il peggio che dovevo sopportare erano le tue battute>>

Lui incurva le labbra verso l'alto, ma il sorriso non raggiunge gli occhi.

Poi mi prende e mi fa poggiare la testa sul suo petto.

Probabilmente ci addormentiamo così, infatti quando il mattino dopo vengo svegliata dai raggi del sole che mi colpiscono in faccia siamo nella stessa identica posizione.

Il mattino dopo, prima dell'inizio delle lezioni incontro in corridoio Lumacorno, che appena mi vede sembra illuminarsi:<<Oh! Stavo cercando proprio te, Stella cara.>>

<<Buongiorno, è  successo qualcosa?>>domando preoccupata.

<<No, no. Sono solito organizzare un rinfresco per Natale con gli studenti più meritevoli e sarei lieto se venissi anche tu, sarebbe domani sera>>.

<<Ne sarei lieta>> sorrido a disagio, non è vero.

Ma rimane il mio insegnate di Pozioni, uno dei pochi a cui vado a genio, cosa dovrei dirgli?

<<Bhe, allora ti aspetto. Porta qualcuno con te, mi raccomando!>>

<<Ceramente>> sorrido.

Andare a una festa organizzata da Lumacorno non è il massimo dei miei desideri in questo momento, ma penso che andrò; non voglio aggiungere altri nomi alla lista delle persone che non mi vedono di buon occhio.

<<Cosa voleva Lumacorno?>> chiede Draco sedendosi accanto a me al tavolo Serpeverde.

<<Mi ha invitato a una stupida festa risevata ai suoi prediletti o qualocosa di simile>> spiego.

<<Ne ho sentito parlare>> 

Annuisco e prendo una fetta di pane tostato con la marmellata, appena ne metto un morso in bocca mi torna in mente il sogno di questa notte, il serpente che mi soffocava, che mi sigillava la bocca e mi sale un conato di vomito che mi costringe a riposarlo nel mio piatto.

E se Draco avesse ragione? E se fossero veramente visioni? Ma le visioni hanno un significato, no? Quale sarebbe il significato di tutto questo?

<<Sembri sconvolta>> 

Scuoto la testa e rivolgo lo sguardo verso l' alto frettolosa di cambiare argomento il prima possibile.

<<La posta!>> esclamo mentre una lettera cada davanti a noi, lui l' afferra, la apre e dopo avergli dato una sbirciata me la passa.

<<Tua madre non è molto d' accordo con il nostro piano>> afferma<<e non è affatto d' accordo che tu venga da me a Natale>>

Butto gli occhi al cielo non appena finisco di leggere la lettera in cui mia mamma ripete minimo cinque volte che non è d'accordo con me, che non si fida di Draco e in cui mi supplica di tornare a casa per Natale.

<<Forse ha ragione>> rifletto ad alta voce.

<<Mi odia>> afferma Draco <<anche se fosse d' accordo, non lo ammetterebbe mai.>>

<<Si>> confermo <<e vorresti darle torto?>>

Lui non risponde.

<<Comunque pensavo, che se dobbiamo fingere di stare insieme. Dovremmo farla sembrare reale questa ''relazione''>> dico abbastanza in imbarazzo e alza lo sguardo su di me attento.

<<Cosa suggerisci?>> chiede curioso.

<<Potresti venire con me a quella terribile festa di Lumacorno...>> suggerisco, rendendomi conto di ciò che ho detto solo dopo aver parlato.

Lui mi guarda e sembra in imbarazzo e a disagio:<<Ehm, non so se posso quella sera...>>

Alzo le spalle:<<Tranquillo non ti preoccupare>>

Non so nemmeno perchè glielo abbia chiesto, alla fine il nostro è solo un rapporto di convenienza.

<<No, seriamente. Vorrei venire con te, ma non posso>>

Mi sembra un pò la tipica scusa della serie del ''non è colpa tua, ma mia'' e di certo non è accettabile.

<<Tranquillo, non ti preoccupare ti ho detto. Non so nemmeno perchè te lo abbia chiesto>> ripeto.

Lui butta gli occhi al cielo, forse il mio tono sembra un pò discostante dalle mie parole.

<<Stella, veramente. Non sai quanto vorrei passare con te un pomeriggio normale, ma non posso quella sera. Un altra volta... quando vuoi>>

Annuisco, sono un pò delusa, forse una parte di me si aspettava che lui venisse con me, ma non ho tempo di preoccuparmi anche di questo.

Quindi mi alzo e vado via per le lezioni.

Alla festa, alla fine anche se di cattiva voglia ci vado, Cho mi ha trovato un suo amico che venisse con me: un ragazzo carino e simpatico con cui però non ho mai avuto un grandissimo rapporto, il più delle volte che gli ho parlato è stato in presenza di Cho.

Ma meglio di andarci sola e poi già prima di andarci ho stabilito che fingerò di non sentirmi molto bene in modo di poter tornare il prima possibile in camera mia.

Il fatto che dobbiamo vestire elegante mi ha dato la possibilità di diveritirmi con i vestiti e poter cambiare la mia solita e noiosa divisa con qualcosa di più originale.

Cerco di non essere troppo appariscente e scelgo un vestito nero, stretto sul petto e che cade morbido in vita, con un cinturino di pietre verdi in vita e con un scolo a V  sufficentemente profondo e anche esso tempestato delle spesse pietre verdi.

L'ho comprato in un negozio babbano con poco, lo amo... amo la loro moda, il loro stile, il loro continuo cambiamento.

Inutile dire, che rimango abbastanza sconvolta quando vedo Draco alla festa e non mi ci vuole molto a capire che non aveva alcuna intenzione di intrufolarsi, se avrebbe voluto avrebbe semplicemente accettato il mio invito.

<<è strano forte Malfoy>> afferma Luke io lo guardo un attimo per poi fare un segno di assenso senza aver ben capito le sue parole, sono ancora troppo confusa.

<<Tutto bene? Sembri stare male>>  chiede guardandomi in volto <<Sei bianca come un foglio>>

Decido di sfruttare l' occasione che mi si propone per scappare da questa situazione e annuisco.

<<Sto poco bene, penso che andrò via un pò prima... ti dispiace?>>

<<Ti acompagno?>> chiede e scuoto la testa.

<<Resta>>

Prima che possa ribattere o insistere sono fuori.

Mi dirigo velocemente nella sala Comune per metà vuota ma decido di non andare in camera, in modo da evitare domande sul perché sia tornata tanto presto, domande a cui, per l'appunto. Non ho voglia di rispondere.

Passa una mezzoretta prima che vedo apparire Draco sulla soglia di ingresso e appena incrocio il suo sguardo lui rimane pietrificato.

<<Non eri alla festa di Lumacorno?>>

Alzo le spalle:<<Sono tornata prima. odio questo genere di cose... tu invece che ci facevi in giro?>>

<<Niente>> miminizza con un gesto.

<<Fammi indovinare... cosa stavi facendo che non potevi dirmi?>>

<<E se veramente mi volevo intrufolare alla festa?>> suppone.

<<Perché avresti dovuto?>>

<<Se ti dico che ero lì perché mi sono pentito di non aver accettato il tuo invito, mi crederesti?>> chiede sedendosi accanto a me e io scuoto la testa.

<<No... crederei piuttosto che eri fuori a fare qualcosa che non dovresti e non vorresti fare e che hai usato la festa come copertura quando ti hanno beccato>> affermo secca e lui fa mezzo sorriso che però non arriva agli occhi.

<<Touchè>>

Accenno un sorriso e capisco improvvisamente cosa è cambiato in lui  rispetto all'anno scorso... qualcosa, nel suo sguardo, qualcosa di cupo che mostra l'ombra che lo persegue, che mostra qualcosa di incredibilmente umano in lui e di cui fino all'anno scorso non ne avrei creduto l'esistenza.

<<Però è vero>> sussurra dopo un lungo silenzio.

<<Cosa?>>

<<Che avrei voluto tanto venire con te questa sera>> sospira, poi si avvicina a me fino a far sfiorare le sue labbra con le mie.

Trenta secondi dopo non è più al mio fianco.

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