Capitolo 21: I draghi

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La bolla si ferma a pochi metri da me, vedo una figura all'interno, è un drago piccolissimo e viola, è raggomitolato, sembra addormentato. Mi avvicino lentamente, sento una forza sovrannaturale attirarmi e non posso fare a meno di dirigermi verso di essa, mi sta richiamando e non posso oppormi. Allungo le mani aperte a coppa per accogliere quella piccola creatura e la bolla che lo racchiude si ferma sulle mani, galleggiando.

Sento lo stupore dei miei compagni e Senja racconta a Daffodil che è proprio così che Yasur lo ha scelto, in mezzo a tutte le streghe presenti quel giorno, la bolla di Yasur ha cercato e trovato proprio lui. Sento Delichon stupefatto e Sebastian non ha la forza di parlare. E' il folletto a rompere il silenzio per prima "Ma sei una strega? Non lo sapevo! Non lo sapevo proprio!!"

Nemmeno io lo sapevo, non l'ho mai saputo a dire la verità e non lo so nemmeno adesso. Tutto ciò che sta succedendo sorprende per prima me. La bolla che racchiude il drago si assottiglia e scompare, il piccolo drago si sveglia e si appoggia alle mie mani, sbadiglia come un cucciolo impaurito e mi guarda negli occhi incuriosito. Mi azzanna violentemente la mano, lo lascio cadere per il dolore lancinante ma lui dispiega le ali e vola, mi attacca sputando fuoco ma è ancora troppo piccolo per ferirmi. Vola via, ma il dolore rimane.

Mi guardo la mano e vedo che sanguina copiosamente, il sangue mi scorre anche sulle braccia fino ad arrivare al gomito e poi cade a grandi gocce a terra colorando di rosso quella distesa di giallo. Si avvicina Daffodil per prima ma viene fermata da Delichon che estrae dalla sua cintura delle foglie di erba che mette sulla ferita "Fermeranno il sanguinamento e dovrebbero diminuire anche il dolore. Non sprechiamo un incantesimo di guarigione solo per un taglietto"

Lo guardo stupefatta. Un taglietto? Non ho mai visto così tanto sangue uscire da una ferita. Cerco spiegazioni negli occhi dei miei compagni ma loro sono ancora più sorpresi di me, anche Senja non sa darsi una spiegazione, non ha mai visto un drago attaccare una strega... evidentemente non sono una strega.

Ancora una volta è il folletto a rompere il silenzio "Ma allora sei una strega o no? Di solito questo non accade alle streghe. Ma non accade nemmeno alle non streghe. Allora?"

Delichon si innervosisce e la zittisce subito "Taci creatura ottusa! Ti sembra questo il momento di questionare?"

Clynis si azzittisce infastidita, ma rimane accanto alla mia spalla e guarda la mia ferita rimarginarsi.

Ci incamminiamo in quella terra tutt'altro che ospitale e più ci addentriamo tra i vulcani e più l'ambiente si arricchisce di crateri, rocce e colonne di lava solidificata. C'è sempre una strana foschia dall'odore pungente e per questo siamo sempre all'erta, potrebbero attaccarci da un momento all'altro e noi vederli troppo tardi.

Sebastian cammina silenzioso con la spada sguainata e di fianco a lui Senja cammina con passo corto ma tranquillo. Alla mia destra c'è Cathy con l'arco in mano e alla mia sinistra Daffodil che si guarda intorno, dietro di me salta Delichon non particolarmente preoccupato e sulla mia spalla mi tiene compagnia la piccola Clynis.

Un ruggito attira la nostra attenzione e tutti noi alziamo lo sguardo, un immenso drago di fuoco vola sopra di noi appoggiandosi ad alte colonne di lava che ci sovrastano, ogni volta che le tocca con i lunghi artigli, le rocce si disgregano e cadono verso di noi, obbligandoci a correre da una parte e dall'altra per evitarle. Non sembra averci visto e non sembra che abbiamo attirato la sua attenzione. Mi soffermo a fissare le sue scaglie infuocate e devo ammettere che quella creatura è straordinariamente bella.

Un altro drago sonnecchia su un'altra roccia ma viene svegliato dal passaggio del drago di fuoco. Si accorge di noi e soffia una lingua di fuoco nella nostra direzione, scarto sulla destra e mi accorgo che è riuscito a bruciarmi una piccola ciocca di capelli, Clynis sulla mia spalla mi sussurra "Te l'avevo detto che qui è troppo pericoloso per te, i tuoi amici ti hanno messa in pericolo". Il drago non ci attacca e riprende a dormire.

Intenti a guardare il drago che dorme non ci accorgiamo che dalle nostre spalle un altro drago nota la nostra presenza, ruggisce, ci spaventiamo e ci nascondiamo nella crepa di una roccia, lui vola raso terra per cercarci, lo sentiamo respirare forte. Con un ringhio gutturale riprende il volo e scompare all'orizzonte

"Non possiamo andare avanti così, è troppo rischioso" dice Daffodil

"Ve l'avevo detto io, qui ci sono troppi draghi" interviene Clynis con la sua vocina irritante, sento Delichon innervosirsi ma non dire nulla

"Posso provare a fare un incantesimo di occultamento" Senja prende il suo libro di magie e inizia a dire parole sconosciute, poco a poco non vedo più Cathy e Sebastian, immagino stia accadendo la stessa cosa a me "Bene, ha funzionato! Ma non durerà per troppo tempo, siete in tre e l'energia della magia è divisa per tre. Ma per un po' potremo muoverci senza preoccupazioni"

Usciamo dalla spaccatura della roccia nella quale ci eravamo rifugiati e abbastanza velocemente cerchiamo di raggiungere una zona con meno densità di draghi, o per lo meno, con più densità di nascondigli. Corriamo e la mia attenzione viene attirata dalla visione di una delle creature più belle ed eleganti che mi sia mai capitato di vedere in vita mia. Sulla cima di un'altra roccia vedo un drago di ghiaccio. 

La sua natura così in contrasto con l'ambiente circostante mi distrae così tanto che senza accorgermene infilo un piede in una pozza di acqua bollente, il dolore mi fa urlare e tutti si fermano per capire cosa mi è successo, ma non possono saperlo perché non mi vedono. Calmo il respiro, quanto meno ci provo e spiego loro cos'è successo. Non possiamo fermarci, siamo in una zona piuttosto pianeggiante, senza luoghi dove nasconderci e l'incantesimo svanirà da qui a poco. Senja mi chiede di salirgli sulle spalle e mi trasporta per un pezzo di strada.

Raggiungiamo una grotta, finalmente, Senja annulla l'incantesimo e finalmente posso vedere la mia gamba. E' rossa e gonfia e ha un'enorme bolla di siero proprio sotto la pianta del piede, mi accorgo subito che è un'ustione molto grave. Daffodil impone le sue mani sulla mia ferita e cerca di guarirmi ma questa volta la luce che esce dalle sue mani non mi avvolge, ma viene assorbita dalla roccia che ci circonda. Sorpresi ci guardiamo in giro, poi mi vengono in mente le parole di Tom: quando lui era nel castello di Dianthus non poteva usare la magia perché veniva assorbita dalle pareti.

"Roccia magica, assorbe tutta la magia che si trova in sua prossimità. Non possiamo fare nulla" sentenzia Senja "Non posso nemmeno fare un incantesimo di occultamento qui, non funzionerebbe"

"Io ho una soluzione" interviene Delichon "Mi serve l'erba dal fiore viola, fa riassorbire in poco tempo ogni genere di ustione. Purtroppo non ce l'ho qui, ma la possiamo cercare. E' piuttosto comune su Miharo Heimi e nel bosco ne ho vista moltissima"

"Come fai Deli, uscire da qui è troppo pericoloso" si preoccupa Daffodil

"Non se tu vieni con me. Con i tuoi scudi di luce mi puoi proteggere, comunque non subiremo attacchi troppo violenti, siamo creature magiche"

"Hai ragione, andiamo subito. Rientreremo prima che sia buio" e si incamminano alla ricerca dell'erba magica

"Siamo inutili qui" dice Sebastian scrollando la testa "Senja che ne dici se usciamo da qui, ci fai un altro incantesimo di occultamento e perlustriamo la zona? Sapere dove andare è sempre meglio che avere sorprese!"

Questa volta il mago era d'accordo con Seb e uscirono frettolosamente dalla grotta.

"Vengo anch'io" interviene Cathy raggiungendoli e mi lasciano sola nella grotta con il mio dolore.

Sola nel posto più pericolosa dell'universo e impossibilitata a muovermi.

L'unica rimasta con me è Clynis che si adagia delicatamente sul mio ginocchio e guarda l'ustione "Proprio brutta, fa male?" annuisco con una smorfia di dolore, lei sorride ma la vedo realmente dispiaciuta. Con le sue minuscole manine mi accarezza la pelle sana intorno all'ustione ma non sento nessun sollievo, solo un delicatissimo solletico. Poi si gira e mi guarda in modo triste "Hai messo a repentaglio la tua vita per venire fin qui. C'è una strada molto più sicura di questa, senza draghi e senza sorgenti di acqua bollente, senza nebbie e vapori pungenti. Le dune sabbiose sono una scorciatoia per arrivare senza problemi fino a Bölvaður Skógur. Non so perché i tuoi amici abbiano insistito così tanto per venire di qui. Solo le streghe possono uscire da qui senza danni" e scosse la testa.

La guardavo con tenerezza, così piccola e simpatica, con il cappello buffo e i ricciolini che uscivano e le contornavano il viso. Le sorrido e rifletto su quello che ha appena detto. Effettivamente sapevamo da sempre che questa era la strada più difficile e pericolosa, da subito sapevamo che avremmo messo in pericolo la nostra vita... perché non mi hanno parlato dell'altra strada se Clynis mi dice che non ha pericoli ed è più corta? Cosa volevano provare passando di qui?"

Lei continuò come se mi avesse letto nel pensiero "Secondo me pensano che tu sia una strega e volevano metterti alla prova per vedere cosa nascondi. Se i draghi ti fanno del male non sei una strega, altrimenti sì. E c'è da dire che il piccolo drago che ti è venuto incontro appena siamo arrivati lascia in sospeso parecchi punti di domanda. Loro sono convinti che tu sei una strega e che stai nascondendo delle cose"

La sua spiegazione era plausibile, ma loro sono i miei amici... affranta rispondo "Forse hai..." ma vengo interrotta da Daffodil e Delichon che rientrano con un sorriso:

"E' stato meno difficile del previsto, guarda qui" e mi mettono la pianta magica sulla ferita.

Pochi istanti e sento subito un incredibile sollievo.

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