Capitolo 2: La prima volta...

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Giunti al conto e dopo esserci alzati, la tensione che avevo nascosto dietro le parole e i discorsi sessuali con lui, fa capolino come un pugno nello stomaco. Di lì a poco sarei andata a letto con un (quasi) sconosciuto.

Per molte persone può sembrare irrilevante, soprattutto per chi ha già fatto sesso, ma per una ragazza o una donna che non l'ha mai fatto, non è così facile calmare i nervi.

Provo a mascherare il tutto con sorrisi, ma il mio viso è sempre stato piuttosto trasparente quando si tratta di emozioni e stati d'animo.

La disinvoltura con cui lo avevo baciato prima sembra un lontano ricordo. Il suo sguardo mi brucia sulla pelle e faccio fatica a mantenere il contatto visivo.

Usciamo dal ristorante, e lui mi sfiora il viso, infilandomi la mano tra i capelli e l'altra sulla vita.

"Sei sicura?" mi chiede.

"Sì," sussurro, cercando di suonare più sicura possibile. Annuisce, mi stringe a sé, posa le labbra sulle mie e mi bacia prima dolcemente, poi con la lingua. Nonostante il suo ritmo lento, è sensuale ed eccitante. Continua ad approfondire il bacio finché non percepisce che mi sto rilassando.

Si stacca dalle mie labbra, e mi ritrovo eccitata, più calma e con una voglia crescente di infilarmi nelle sue lenzuola. Mi prende per mano e dice: "Andiamo."

Una volta a casa sua, si dirige in camera con la luce accesa. Agli uomini eccita vedere il corpo nudo della donna con cui stanno per andare a letto, che sia una relazione seria o un'avventura. Ci baciamo di nuovo e lui passa al collo, succhiando poi i lobi delle orecchie.

La mia mano destra stringe la sua vita, avvicinandolo ancora di più a me, mentre l'altra è tra i suoi capelli, ormai spettinati dal mio tocco. La mia testa ciondola, inclinata, ora a destra ora a sinistra, e poi indietro. Non si arrende e io, ormai completamente rilassata, mi sento eccitata e desiderosa di farmi sbattere contro il muro.

Lo so, può sembrare strano, ma ricordi quando ti ho detto che ho sogni e desideri mai espressi? Ecco, questo è uno di quelli.

La mia bocca aperta lascia uscire gemiti ogni volta che lui mordicchia, lecca e succhia esplorando il mio corpo. Lo eccita, e posso sentire il suo pene indurirsi contro di me. Questo mi dà un senso di orgoglio e mi fa sentire meno insicura riguardo alle preoccupazioni che avevo: Sarò capace di farlo eccitare? Sarò brava abbastanza? Lui ha più esperienza, e io nessuna....

Queste ansie iniziano a svanire, mentre mi giro per permettergli di toccarmi meglio e di esplorare di più.

Il suo pene eretto si appoggia contro il mio sedere, e io lo strofino eccitata, facendolo gemere. Con una mano mi palpa il seno, mentre l'altra scivola giù, sotto la mia biancheria intima ormai fradicia. Mi masturba con le dita dritte, sfiorando il clitoride con il palmo, e solo dopo infila un dito dentro di me, seguito da un secondo.

Sento il calore diffondersi tra le gambe, la mia eccitazione è tale che persino l'entrata del mio ano è bagnata. Mi strofino contro il suo pene come una gatta in calore, mentre lui mi morde il lobo dell'orecchio, e io sospiro ancora. Sono vogliosa, ho bisogno di sentirlo ovunque, su di me e dentro di me.

Dopo un po', mi gira e mi bacia di nuovo, spingendo le sue dita dentro la mia bocca, abituandomi alla sensazione.

"Assaggiati," mi ordina, con la voce roca di desiderio.

Ci baciamo ancora, e io mi chiedo se devo fargli un pompino. Allora gli slaccio la cintura dei pantaloni, lo guardo negli occhi e gli chiedo: "Vuoi che...?"

Scuote la testa. "Non adesso."

Non so se intenda "non ora" oppure "non oggi, visto che ti devo sverginare", ma non insisto.

Mi spoglia lentamente, lasciandomi in intimo, e lo stesso fa lui. Quando vedo il suo corpo, sento l'eccitazione crescere e i muscoli della mia vagina contrarsi. La voglia di leccare ogni angolo dei suoi addominali, soprattutto la "V" che porta lì, in basso, diventa quasi irresistibile.

Ha ancora gli slip, e intravedo il suo pene uscire leggermente. Mi prende un po' di panico, perché so che sarà la mia prima volta e la sua dimensione mi fa temere che possa farmi male.

Lui solleva il mio viso e mi rassicura: "Non preoccuparti. I preliminari non sono finiti qui."

Ah, ok, penso. Quindi c'è speranza che faccia meno male? So che più sei bagnata e rilassata, meno dovrebbe far male. Cerco di rilassarmi di nuovo.

Mi sfila le spalline del reggiseno e inizia a succhiare i capezzoli, prima uno poi l'altro.

"Adoro le tue tette. Mi fanno impazzire," sussurra mentre continua a succhiarle e a palparle con desiderio.

"Stringi più forte e succhia di più," lo incito, desiderosa di intensificare il piacere, e lui mi fa gemere. Il mio bacino si muove spinto da un impulso irrefrenabile. Mi sento troppo vestita con il reggiseno, così lo tolgo in fretta. Poi, desiderando un contatto più intimo, infilo la mano nei suoi slip.

"Continua, non fermarti," gli sussurro. Mentre si dedica ai miei seni, ormai suoi, io massaggio il suo pene, desiderando di assaporarlo.
Infatti, di riflesso mi lecco e inumidisco le labbra.

Dato che non mi piace solo ricevere, ma voglio anche dare, gli tiro leggermente i capelli per farlo sollevare e sussurro: "Non voglio solo ricevere. Dimmi come devo succhiartelo."

Desmond rimane sorpreso dalla mia richiesta, ma accetta con un sorriso. Si mette a pancia in su e io, da sopra di lui, gli sfilo gli slip, prendo in mano il suo membro e inizio a masturbare tutta la sua lunghezza.

Avevo visto qualcosa di simile in uno di quei video porno - che non consiglio affatto per imparare a fare sesso, pieni di finzioni e gemiti esagerati.
Uso la mia saliva per lubrificare il suo membro, poi me lo infilo in bocca, fin dove i conati me lo permettono.

"Vai piano, non c'è fretta," mi dice. E io penso: Chi corre? Ma ho il suo pene in bocca, ne desidero uno da anni, perciò non voglio perdere tempo a rispondergli. Piuttosto, alle sue parole, un gemito esce dalle mie labbra.

"Ti piace?" continua lui, e io rispondo con un mugugno, senza togliermelo dalla bocca. Lui ride. Solo allora mi fermo, me lo sfilo e gli chiedo: "Perché ridi? Non ti piace?"

"Sì, sì, mi piace," risponde.

"Posso continuare o vuoi che mi fermi?" lo fisso con un sopracciglio sollevato, un po' infastidita.

Lui si solleva e sussurra contro le mie labbra: "Avevi proprio voglia di succhiare un cazzo, eh?"

Alla sua provocazione fingo di non capire, "Non so di cosa parli..." dico, ma entrambi ci sorridiamo.

"Vorrei continuare, se non ti dispiace." lo stuzzico.

Lui mi bacia con passione e risponde "Non mi dispiace affatto." Poi si stende di nuovo.

Riprendo e ricomincio. La saliva scivola lungo il suo pene, lo prendo di nuovo in bocca, lo massaggio lentamente, gli allargo le gambe e comincio succhiando i suoi testicoli. Poi lo lecco dalla base fino alla punta.
Non mi fermo. Ho troppa fame per smettere di ciucciarlo.

Geme forte. "Sicura che non hai mai fatto un pompino?"
Sorrido interiormente, mentre continuo a stimolarlo con la mano e con la bocca.

Mi rimetto sopra di lui e, col suo pene in bocca, accelero il ritmo, aumentando la pressione e alternando i movimenti della lingua tra la punta e la sua lunghezza. Le sue mani afferrano le lenzuola, i gemiti diventano più intensi, segno che il piacere è sempre più vicino al limite.

"Si, così," sussurra con voce gutturale. La mano destra scivola tra i miei capelli, guidandomi nei movimenti che preferisce.

Mi delizio nella sensazione di controllo. Mi sento potente, desiderata, e immersa in questa connessione fisica.

Dopo qualche istante, Desmond mi ferma con un lieve movimento delle mani. "Aspetta, fermati un attimo," dice con un sorriso complice e un respiro affannato. Mi tiro su, asciugandomi la bocca e lo guardo curiosa, chiedendomi cosa stia per fare.

"Voglio che tu venga prima di me," sussurra, facendomi capire che ora è il mio turno. Mi prende dolcemente per i fianchi e mi fa sdraiare sulla schiena, e con le gambe divaricate.

I ruoli si invertono. Io sotto e lui sopra. Inizia a succhiare, leccare il collo, le orecchie, per poi scendere ai seni e baciare la pancia, succhiare il ventre, le cosce interne e la mia vagina, comprese le labbra e il clitoride. I miei sospiri gli fanno capire che mi piace, e continua ancora per un po', aumentando la mia eccitazione.

"Sei incredibilmente attraente e bravo... maledizione!", penso tra me e me, sospirando. Un altro sospiro, più profondo e udibile, esce dalla mia bocca quando infila la lingua dentro la mia vagina, sfiorando il clitoride col naso. La sensazione mi travolge, facendomi aggrappare alle lenzuola, mentre il piacere si intensifica.

"Afferra le cosce, non farmi scappare" lo prego con la voce tremante dal piacere.

"Oh, non scapperai, perché se lo farai ti tirerò un bel paio di sculacciate." si pronuncia concentrato a esplorare la mia intimità. È deciso e non ammette obiezioni.

"Cos... cosa?" Il panico s'insinua in me, facendomi allontanare un attimo, ma lui mi tiene ferma e non mi lascia andare.

"Oh sì, Isy. Sei nel mio letto e a casa mia. Ti farò mia e, nel mentre ti darò qualche sculacciata." Le sue parole fanno aumentare il mio battito. Il panico nei miei occhi si trasforma in desiderio.
Per il panico è responsabile la mia mente, per il desiderio è responsabile la mia vagina. E mo' cosa faccio? Penso.

In ogni caso capisce la mia voglia.

"Non puoi... non l'ho mai fatto," gli dico esitante.

"Non hai mai fatto nemmeno sesso. Vuoi sperimentare o no?"

Annuisco, anche se un tantino insicura. "Allora lasciami fare. Non sarà troppo forte, tranquilla."

Sento il mio corpo rispondere e la mia vagina contrarsi. Magnifico! È evidente che nonostante il mio cervello abbia delle resistenze, il mio corpo ha preso il sopravvento.

"Per una ragazza che non ha mai fatto sesso e che gli è piaciuto succhiare il mio cazzo, sono sicuro che sei una gran porca e non riuscirai a fare a meno delle sculacciate," dice, con un ghigno sulle labbra.

Sebbene sia una persona che vuole tenere sempre tutto sotto controllo, questa volta, nonostante i dubbi, voglio lasciare che sia lui a condurre.

"Ora fammela leccare. O preferisci che smetta?" Lo guardo con le sopracciglia corrucciate, realizzando che mi sta provocando come avevo fatto io.

"Sei il Benvenuto," rispondo, e appena mi rendo conto di ciò che ho detto, mi copro il viso con le mani imbarazzata. Che GAF...

"Lo sapevo," dice sorridendo, per poi infilarsi tra le mie gambe e iniziare a leccarmi. La sua lingua esplora ogni piega della mia pelle, raccogliendo il mio succo. Si concentra sul clitoride, dapprima con delicatezza, per poi intensificare la stimolazione. Quando lo fa troppo direttamente, sento un po' di fastidio, così copre il clitoride con le grandi labbra, alternando la pressione e i movimenti della lingua. Quando i miei gemiti si fanno più intensi, aumenta la velocità.

Le mie mani prima stringono le lenzuola, poi afferrano i suoi capelli, e una lo spinge più vicino alla mia intimità. Succhia il clitoride mentre, con una mano, mi penetra prima con un dito, poi con un altro. Continua imperterrito finché i miei spasmi non gli fanno capire che sto per venire. Tremando, mi lascio andare. Il piacere diventa così intenso che mi travolge.

Si solleva, mi bacia con ferocia e io ricambio con la stessa intensità. Poi, con le gambe aperte lo invito a entrare. Lui si infila il preservativo e percepisco il glande sfiorare l'entrata della mia vagina.

"Farà male la prima volta, ma poi ti piacerà," mi avverte. Lo sapevo ma annuisco comunque, cercando di mantenere la calma mentre lui mi bacia. Il dolore però, quando entra, si fa sentire, e mi irrigidisco.

"Rilassati, Isy, altrimenti ti farò più male." Facile a dirsi che a farsi!

Cerco di respirare, ma il panico sale. Lo stringo a me e lui prova a distrarmi succhiando e leccandomi, ma la mia mente è in tumulto. "E se ti sporco il lenzuolo? E se..."

Lui si ferma e mi guarda negli occhi. "Non importa, lo laverò," dice con dolcezza. Però le lacrime iniziano a colarmi sul viso, perché sento la voce di mia madre nella testa che giudica ogni mia scelta e azione.

Desmond, vedendomi così, si prepara a uscire, ma io lo blocco. "No, no... non uscire."

"Guardami, piccola," dice dolcemente. Ahia! È solo sesso Isy!
Il suo tono di voce mi calma, e quando continua a parlare, riesce a rassicurarmi: "Sei al sicuro. Non mi importa se sporcherai il lenzuolo. Piuttosto lo butto." Le sue labbra si posano sulle mie mentre si infila di nuovo e con attenzione dentro di me. Il dolore è acuto così premo la testa contro il cuscino per tentare di sopportarlo. Lui bacia e lecca il mio collo, tenendomi ferma con una mano sul fianco.

A un certo punto disperata gli domando: "Sei entrato?" Lo so, questa frase non è sexy, ma capitemi voglio che si infili e basta.

"No..." Oh Mio Dio! Penso. L'agonia deve finire ORA.

Perciò gli prendo la mano dal mio fianco e la poso accanto alla mia testa e una volta distratto, senza riflettere e con una mossa decisa, afferro i suoi glutei sodi e lo spingo dentro di me. Boom!

Lui impreca sotto voce, mentre io cerco di respirare e rilassarmi. "Isy," mi ammonisce.

"Era l'unico modo per farmi meno male," rispondo con sincerità.

Rimane fermo per un attimo, poi inizia a muoversi e il dolore si trasforma gradualmente in piacere. Era ora!

"Posso andare più veloce?" chiede bramoso di avere di più. Annuisco.

Desmond accelera, e i suoi movimenti diventano più profondi e intensi, facendomi gemere forte ad ogni spinta. Il mio respiro si fa sempre più affannoso, il mio corpo si muove in sincronia con il suo, e il piacere che provo è così intenso da rendermi impaziente.

Lo sento ansimare contro la mia pelle, la sua eccitazione cresce. Mi stringe i fianchi con forza, guidando i miei movimenti mentre continuiamo a spingerci l'un l'altro sempre più vicino al limite. Ogni spinta è più vigorosa della precedente, ogni bacio più ardente, come se entrambi fossimo sul punto di esplodere.

Sento un'altra ondata di piacere sconvolgermi, questa volta ancora più intensa della prima. "Oh mio Dio... sto per venire di nuovo," sussurro a fatica tra i gemiti.

Desmond sorride, il suo viso è tirato dalla tensione del piacere, ma non rallenta. Anzi, i suoi movimenti diventano voraci, spingendomi oltre ogni limite. Mi aggrappo a lui, le mie unghie affondano nella sua schiena e mi lascio andare completamente, travolta da un altro orgasmo ancora più travolgente.

Il mio corpo trema violentemente sotto di lui, i muscoli si contraggono e un grido di piacere mi sfugge dalle labbra. Sono persa.

Desmond non si ferma, continua a muoversi dentro di me, il suo respiro è più affannoso e irregolare. So che anche lui è vicino. "Vieni per me," gli sussurro all'orecchio, in preda al l'orgasmo.

Con un gemito gutturale, lo sento irrigidirsi sopra di me e raggiungere il culmine. Il suo corpo si contrae e lo sento venire dentro di me, il suo respiro si mescola con i miei gemiti e il suo schizzo, al culmine del piacere, intensifica e prolunga il mio.

Rimaniamo fermi, entrambi esausti e con i corpi ancora intrecciati e ricoperti di sudore. I respiri si calmano e lui si lascia cadere dolcemente su di me, appoggiando la testa sul mio petto. Le mie mani scivolano sui suoi capelli, accarezzandoli mentre cerchiamo di riprenderci.

"Sei incredibile," mormora contro la mia pelle con voce bassa e soddisfatta. Sorrido, sentendomi appagata e vicina a lui.

Restiamo così per un po', godendoci il momento, senza bisogno di parole.

Dopo qualche istante, Desmond si solleva, poggiando le mani ai lati del mio viso. I suoi occhi mi scrutano, intensi, come se volesse leggermi dentro. Ci scambiamo uno sguardo carico di complicità e intimità. Poi, con un bacio lento e profondo, mi fa sentire ancora una volta tutta la sua passione.

Si stende accanto a me, il suo corpo caldo mi avvolge tirandomi verso di sé. I nostri respiri si mescolano, e il silenzio della stanza è interrotto dal suono lontano della città che si risveglia al di fuori.

Sento le sue dita che disegnano cerchi leggeri sulla mia pelle, un gesto di tenerezza che contrasta con la passione selvaggia di pochi minuti fa. Chiudo gli occhi, godendomi quel momento di calma, sentendo ancora le sensazioni che mi hanno travolto poco fa.

Desmond sospira, appoggiando la testa contro la mia. "Non avrei mai immaginato di poter provare qualcosa di così intenso," dice a bassa voce, con un tono che ha un qualcosa di vulnerabile.

"Nemmeno io," rispondo mentre le mie dita tracciano le linee dei suoi addominali. "È stato incredibile." Non riesco a trovare altre parole per descrivere ciò che ho appena sperimentato con lui.

Ci abbandoniamo al silenzio, un silenzio fatto di respiro e piccoli tocchi, mentre la stanchezza ci culla verso il sonno. Prima di chiudere gli occhi, mi sento in pace, come se nulla al mondo potesse turbare questo momento perfetto.

-

Note dell'Autrice

Ciao! Per chi non ha ancora avuto esperienze sessuali, questo capitolo potrebbe risultare utile. Fatemi sapere se è così; mi interessano molto le vostre opinioni!

Riguardo alla parte sulle sculacciate, voglio chiarire che, in questo contesto, il gesto è descritto come qualcosa che alcune donne trovano eccitante durante il sesso. In seguito, gli schiaffi diventeranno più intensi e il racconto assumerà una piega più erotica, esplorando anche aspetti psicologici per mostrare come i protagonisti esplorano insieme la loro sessualità.

Se cercate qualcosa di più audace, vi consiglio i miei due libri: "Un Indomabile Accordo" e "Una Indomabile Passione." Li trovi qui sotto.

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