42 - Inviti

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Hilary

Aprile

Mi sorprendo di me stessa ogni giorno di più.

Dopo mille riflessioni, ho deciso di dare una possibilità a Eve.

Mio padre mi ha parlato molto di lei negli ultimi giorni, mi ha raccontato di come l'ha conosciuta.

Eve lavora alle ferrovie, dove mio padre fa il meccanico.
È stata assunta alla biglietteria qualche mese fa.

Era impacciata e timida, non parlava con nessuno inizialmente.

Proprio per il suo carattere riservato, mio padre inizialmente non l'ha notata, poi una sera l'auto di Eve era rimasta in panne poco prima di tornare a casa e mio padre si era reso disponibile per darci un'occhiata.

Era un problema da poco, in breve tempo era stato risolto.

Lei per sdebitarsi della sua gentilezza l'aveva invitato a bere qualcosa, e si sa, da cosa nasce cosa e così si sono piaciuti immediatamente.
Mio padre mi ha confessato che aveva davvero voglia di una persona vicino, non condivido le sue necessità, però ho accettato di darle una possibilità ugualmente.
Con i miei tempi.

Eve è poco più giovane di lui, ha 35 anni ma se li porta davvero molto bene, non ce che dire.

Pratica sport da tutta la vita, corre chilometri su chilometri ogni mattina.
Partecipa alla maratona di New York, va in palestra.
Osserva la dieta, non beve, non fuma.

È tutto ciò che non era mia madre.

Non è affatto facile.

_________________________

Sto riordinando la mia stanza quando mio padre irrompe senza bussare.
Odio quando lo fa, ma ho l'impressione che non stia nella pelle, è emozionato.
Deve dirmi qualcosa.

"Che impegni hai per stasera?" mi dice, facendosi spazio nel mio disordine.
Ultimamente non ho avuto molto tempo da dedicare alla mia stanza, specialmente con i test d'ingresso per i college di medicina.

"Non ho impegni, perché mi chiedi?"

Un po' sono terrorizzata.

"Eve organizza un evento di beneficenza a teatro. Ti ho raccontato di quanto è presa dal sociale..."

L'amabile Eve.
Che tenera...

"Posso rifiutare?" sono sarcastica, ma non bugiarda.

Mio padre mi guarda storto, pare sia un po' offeso.
Mi dispiaccio del mio tono e mi obbligo a risolvere la mia maleducazione.

"Di che si tratta?" mi fingo interessata.

"Eve è fondatrice dell'associazione di beneficienza per i senzatetto.. Questa sera ha organizzato un concerto di beneficienza, si cena.. Il ricavato sarà devoluto interamente alla causa.. Mi ha chiesto se avevi piacere a partecipare.."

Ripenso a Brad.
Mi aveva invitato a vedere un film al cinema, ma forse sarebbe il caso che conoscesse la mia famiglia ormai.
Dopo tutto sono mesi che ci frequentiamo.

"Ok, posso portare una persona con me??" gioco le mie carte, mio padre non potrà rifiutare la mia offerta se scelgo di venire.
Ha troppo a cuore Eve, farebbe di tutto perché partecipassi a questa serata.

Anche accettare le mie condizioni.

"Chi hai intenzione di portare?" mi chiede, mi sembra sorpreso.

"Un amico...un buon amico.." sono vaga, ma mio padre capisce al volo.

"Non mi hai detto che ti vedi con qualcuno Hilary.. Perché mi tieni all'oscuro dalla tua vita?"

La domanda mi sembra stupida, dal momento che lui ha fatto lo stesso per mesi e se non lo avessi sorpreso a letto con Eve, forse ancora non saprei nulla della sua esistenza nella vita di mio padre.

"Papà, ho 18 anni... Non posso stare a raccontarti ogni cosa che faccio..."

Mio padre sbianca, credo che abbia frainteso.

"Tu non hai.. Tu non hai fatto..." è in preda al panico, si sta riferendo al sesso, ci giocherei una mano.

"No, papà, no!!!!" sono sempre in difficoltà ad affrontare con lui certi argomenti, ma alla fine si finisce sempre per accertarsi che io sia ancora vergine.

Come che fosse un suo problema.

Non sono più una bambina, ma per alcune cose mio padre mi vede ancora come una dodicenne.

"Bene.. Sono contento sia così.. In ogni caso, se questa persona è importante per te, va bene che tu la porti... Ma ti prego, vieni. Eve sarebbe felice ed anche io."

Con quell'ultima battuta mi lancia un occhiata complice e lascia la mia stanza, chiudendosi la porta alle spalle.

Prendo il mio cellulare, sono ore che non lo controllo.
Ho un SMS.

<<che film vorresti vedere? Ti prego.. Non quello con i vampiri che brillano..>>

Brad ha sempre questa vena cinica che amo e odio allo stesso tempo.
Quando lo costringo a guardare film romantici rimane nervoso per ore.

<<ho una controproposta.. Ti andrebbe di andare ad un concerto di beneficienza? Abito elegante e champagne...si mangia chic...>>

Le mie dite slittano rapide sulla tastiera.
Mi aspetto una rispostaccia.
Qualche minuto dopo, il cellulare emette un piccolo suono sul comodino.

<<di che si tratta? Sai che io non indosso praticamente mai abiti eleganti...>>

Rido.
Ho visto una sola volta Brad in smoking e per un soffio non sono svenuta.
Questo ragazzo tende troppo spesso a sottovalutarsi.

<<la donna di mio padre.. Ha organizzato una serata.. Vorrebbero che andassi, ma da sola non ne sarei in grado.. Vieni con me..>>

Mi gioco la carta della piccola donna indifesa.
So che lo fa impazzire.

<<d'accordo.. Ok.. A che ora devo passare da te?>>

Amo questo ragazzo

Rispondo velocemente a Brad che la serata di beneficienza sarà alle 21 e mi metto alla ricerca di qualcosa di elegante da indossare.
Non ho nulla, a parte l'abito della madre di Brad.

Non credo che sia un abito adatto per la serata.

Chiamo Maggie, forse saprà consigliarmi qualcosa.

"Hilary!! Che succede?"

Ha la voce rotta, forse ho interrotto qualcosa.

"Ciao Maggie.. Ascolta.. Hai qualcosa di elegante da prestarmi? Questa sera mio padre conoscerà Brad e vorrei essere perfetta... È una serata che richiede qualcosa di luminoso..."

La conosco, il suo piccolo cervello tutto fare starà già macchinando su qualcosa di sensazionale.

"Wow, è un ottima notizia... Finalmente! Senti... Puoi passare da me un momento? C'è Larry ma si farà i suoi interessi una mezz'ora.. Ho qualcosa per te, sono certa che ti piacerà!"

Sapevo che la mia migliore amica mi avrebbe salvata.

"Ok, mi metto qualcosa di comodo e arrivo!" riaggancio, spero non voglia farmi indossare il tutù del suo saggio di danza come all'ultimo ballo della scuola.

________________________

"Guardati! Non sembri nemmeno tu!"

Mi squadro allo specchio.
Effettivamente fatico a riconoscermi, ma non mi dispiace questo abito.

Maggie mi gira attorno, è compiaciuta del suo operato.
L'abito ha ancora il cartellino attaccato, questo vestito è nuovissimo e anche parecchio costoso da quello che vedo.

È un po' succinto, ma non lo trovo volgare.
Per fortuna io e Maggie portiamo la stessa taglia, anche se io ho un po' più seno.

"Mi piace, si..." forse do l'impressione di non essere molto entusiasta, ma sto ancora cercando di abituarmi.
Non mi sono mai vista così donna.

"Ma scherzi?.. Questo abito è una bomba.. Lo avevo comprato per il battesimo di mio cugino.. Poi mi ero presa l'influenza e non ero potuta andare. Ricordi??"

Maggie giocherella con il piccolo strascico.
È davvero un vestito molto elegante, anche per un battesimo.
Maggie è così, ad ogni evento ha bisogno di distinguersi.

"Certo che lo ricordo..." faccio un mezzo giro per osservare come mi sta dietro.
Quello che vedo mi sorprende e non poco.

"Ecco, allora.. La smetti di essere così indecisa? Ti sta benissimo e io non ho occasione per indossarlo.. Quindi..."

Non ho scelta, Maggie ha già deciso per me.
Sono costretta ad accettare.

"Va bene, va bene.. Lo metto. Sei contenta?"

Maggie saltella per la stanza, finalmente si sente realizzata.

"Lo potrai anche tenere. Dal momento che lo indossi tu, è tuo..."

La solita generosa Maggie.

La ringrazio e l'abbraccio.

Se anche la serata si rivelasse un completo disastro, almeno mi rallegra l'idea di aver ereditato un abito da urlo.

E che urlo.

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