Capitolo 1

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

NUOVO CASO

L'Agenzia Investigativa Smith & Co. sorgeva nel cuore della città di Enigley, in Nevada, nascosta dietro una facciata discreta, in una via laterale poco frequentata. 

Non c'erano insegne lampeggianti né vetrine luccicanti; l'unico indizio della sua esistenza era una piccola targa di ottone incisa con eleganza accanto all'ingresso, oltre al biancore dei suoi esterni e l'imponenza dell'edificio su due piani.

Una volta oltre la soglia, si apriva un mondo di misteri e investigazioni. L'interno era un labirinto di stanze e corridoi, ognuno dedicato a un aspetto diverso del lavoro investigativo.

C'erano stanze per l'analisi forense, con tavoli diffusi di attrezzature scientifiche e microscopi; stanze per le interviste, con pareti foderate di schermi e telecamere nascoste; e stanze per la ricerca, con scaffali pieni di libri e documenti.

Tra di esse, il laboratorio scientifico all'avanguardia.

Al centro di tutto ciò, in una stanza più grande e luminosa rispetto alle altre, si trovava il cuore pulsante dell'agenzia: l'ufficio di Jackson Smith, il fondatore e capo investigatore.

La sua scrivania era un monumento all'ordine e alla precisione, con file di documenti ordinati e penne impeccabilmente allineate. Dietro di lui, una parete intera era tappezzata di mappe e grafici, mostrando i casi attivi e le indagini in corso.

Accanto a Jackson sedeva la sua squadra di investigatori, con vari talenti e specializzazioni. C'erano Tommaso e Faust, maestri nell'arte della tecnologia e dell'hacking informatico, riconoscibili dai loro tatuaggi distintivi: un serpente per Tommaso e un ragno per Faust. 

Poi c'era Margaret, la sua leale sorella, una detective instancabile il cui impegno e dedizione non conoscevano mai sconfitta; Edoardo e Charles, una coppia dinamica padre-figlio con un passato nel mondo del crimine, specializzati nelle operazioni più rischiose. 

A supportare il gruppo c'erano Carlo, il fratellastro di Tommaso, esperto in automobili tanto come lo era nel campo di spionaggio, e Adriano, il geniale scienziato del gruppo, seguito dal suo compagno Vittorio, le cui buone maniere risultavano spesso fondamentali negli interrogatori.

Dall'altra parte, a diffondere buone notizie sul gruppo e aiutare nei casi di necessità, c'erano i due fratelli giornalisti toscani Justin e Jonathan Valente.

Elisabeth, invece, non faceva più parte del gruppo, aveva deciso con David di vivere la vita che aveva sempre desiderato, tra amore, coccole e affetto del suo nuovo compagno.

Infine, dietro la schiena di Jackson, si trovava Steven Stuart, il suo fidanzato, che in quel momento era impegnato a massaggiargli la schiena nuda mentre lui si concentrava davanti a una pila di fogli riguardanti un caso in corso.

Li sfogliava con sguardo concentrato, e Steven, con abilità e premura, massaggiava i muscoli tesi del suo collo e delle spalle, «Un po' più a sinistra», suggerì, senza distogliere lo sguardo dai fogli.

Steven spostò le dita, concentrandosi sui punti di tensione che Jackson gli aveva indicato. 

«Così?».

«Perfetto», rispose Jackson, sollevando lo sguardo per cogliere il piacere di quel tocco.

«Allora? Cosa ne deduci dai campioni rinvenuti sulla scena del crimine?», domandò Margaret.

Jackson prese un momento per organizzare i pensieri, poi cominciò a esporre le sue conclusioni.

«I campioni raccolti confermano le nostre ipotesi iniziali», disse, mantenendo un tono calmo ma sicuro, «Siamo di fronte a un caso complesso, ma abbiamo abbastanza elementi per procedere. Tommaso, Faust, voglio che analizziate questi dati e cerchiate eventuali tracce digitali che possano condurci al colpevole».

I due annuirono, mentre Carlo li squadrò con gelosia.

«Tranquillo», gli si rivolse Faust con ironia, «Non me lo scopo nella tua macchina».

Carlo emise un grugnito sarcastico, «Meglio per te», rispondendo con un sorriso beffardo.

«Ordine! Non siamo qui a discutere del vostro triangolo amoroso!», sbuffò Justin.

Margaret, intanto, cominciò a prendere appunti sul suo taccuino mentre ascoltava attentamente le istruzioni di Jackson, «Ho già programmato alcune interviste con i testimoni e farò del mio meglio per ottenere tutte le informazioni possibili, anche se abbiamo capito chi è l'assassino».

Jackson annuì approvando.

«Mi fido di te, Margie, farai la cosa giusta», disse con fiducia, cercando di non gemere tanto da mostrare come gli stesse piacendo il massaggio.

Steven invece sentiva la tensione sciogliersi sotto le sue dita mentre sfiorava la schiena di Jackson, mantenendo lo sguardo fisso sui documenti che stavano esaminando.

A poco a poco, il respiro di Jackson si fece più lento e regolare, segno che il massaggio stava producendo il suo effetto rilassante. Steven si concentrò allora sui punti di tensione più critici, applicando la giusta pressione per alleviare la rigidità muscolare.

Un piccolo gemito lo abbandonò, quando Jackson si interruppe per prendere un respiro profondo, sentendo i benefici del massaggio di Steven. Si girò leggermente per guardare il suo fidanzato negli occhi, un sorriso di gratitudine si dipinse sul suo volto.

«Grazie, corvetto», disse con voce calda, «Sei davvero il migliore».

Steven sorrise dolcemente, sentendosi appagato nel vedere Jackson più rilassato e sereno. 

«È un piacere, amore mio», rispose e lo baciò a stampo, «Sono qui per te, sempre».

Mentre Steven e Jackson condividevano quel momento di intimità, gli altri membri dell'agenzia osservavano. Tommaso alzò un sopracciglio, facendo un gesto con le mani come se stesse dirigendo un'orchestra immaginaria. 

«Wuhu», fece un verso, accennando a un applauso ironico, «Che romanticismo, ragazzi. Forse dovremmo mettere una tenda intorno a voi per dare un po' di privacy».

Faust sorrise, scuotendo leggermente la testa, «Taci, Tommaso».

«Colpa di Jackie, che si mette in bella mostra con gli addominali sudati!», gemette Justin.

Jonathan sorrise, aggiungendo scherzosamente, «Dovremmo prendere in considerazione l'installazione di una tenda rossa con luci intermittenti, per creare un'atmosfera più romantica».

Carlo alzò un sopracciglio, osservando con un sorriso malizioso, «Scommetto che sarebbe un grande successo su Instagram. Hashtag: Ufficio Romantico, considerando che qui dentro si fa tutto che lavorare sul serio...».

«Onore! Re Carlo ha dettato giusto comandamento!», esultò Vittorio Terzo, alzando in alto la mano in segno di venerazione e applaudendo in seguito.

Tommaso rise, scuotendo la testa con un ghigno, «Forse dovremmo tenere un'asta per raccogliere fondi per la nostra nuova iniziativa di massaggio in coppia. Potrebbe essere una fonte di entrate aggiuntive per l'agenzia».

Edoardo e Charles si unirono al coro.

«Che ne dici, papà? Dovremmo unirci alla fila per il massaggio?», domandò Charles al padre.

Edoardo lo fissò con intensità, poi sbuffò e mise le braccia conserte, «Cha, calmati».

Margaret scosse la testa, «Davvero, ragazzi? Non potete lasciare che due persone si godano un momento di intimità senza fare battute?».

«Bado alle ciance! Mettiamoci all'opera per risolvere questo caso. Dai, finora ne abbiamo risolti di più difficili, un omicidio in un night-club non è da nulla...», disse Jackson.

Improvvisamente, il suono del campanello interruppe il momento giocoso e Faust si offrì di andare ad aprire la porta nell'ingresso. Di fronte a lui si presentò un giovane postino, probabilmente intorno ai trentadue anni, non molto alto, che gli consegnò una busta.

«Per voi, signori, arrivederci», disse con gentilezza, prima di allontanarsi.

Faust prese la busta dalle mani del postino con un cenno di ringraziamento e chiuse la porta dietro di lui. Dopodiché tornò nell'ufficio con la busta ancora sigillata tra le mani.

«Cos'è?», chiese Jackson, alzando lo sguardo dalla scrivania.

Faust si avvicinò alla scrivania e porse la busta, «Una consegna per noi».

Jackson la prese e la osservò per un momento, poi la aprì con cautela. 

Estrasse il contenuto, una lettera, e cominciò a leggere: "Cari detectives Smith e Company, Sono a conoscenza dei vostri talenti investigativi e ho bisogno del vostro aiuto. Ho un caso che potrebbe interessarvi, ma per risolverlo dovreste alloggiare per un periodo a Mistown, considerando che l'omicidio è avvenuto lì. Vi lascio l'indirizzo il mio numero qui sotto. Chiamatemi il più presto possibile. Cordiali saluti, James Brown, investigatore di Mistown".

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro