Hogwarts Express

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La neve di febbraio si era ormai dissolta dall'immenso parco di Hogwarts all'improvviso, tutta in una volta, come se l'incantesimo che la teneva incollata al terreno si fosse spezzato di punto in bianco. La routine era tornata, erano state ripristinate le lezioni di Cura delle Creature Magiche e di Erbologia, nonché gli allenamenti di Quidditch. Tutto sembrava star tornando lentamente alla normalità e anche i pettegolezzi si stavano dissipando, seppure molto lentamente. Gli studenti si erano resi conto dell'infondatezza di quelle affermazioni dati i comportamenti di Rose e Scorpius e anche i rispettivi genitori si erano intromessi affinché fosse rilasciata un'altra versione, questa volta veritiera.

Le vacanze di Pasqua erano ormai alle porte e le liste di coloro che si sarebbero fermati ad Hogwarts erano già state consegnate agli insegnanti. Non restava altro che mettersi in viaggio per la stazione di Hogsmeade. Seline e James avevano convocato tutti i prefetti, dunque si erano riuniti nella stessa carrozza.

«La sorveglianza del treno sarà a cura degli stessi studenti sia adesso che durante il viaggio di ritorno, oltre me e James ci saranno Weasley, Weasley, Paciock e Paciock. Niente se, e niente ma. Le persone che non ho nominato faranno meglio a chiudersi in carrozza e non uscirne finché non saremo arrivati a Londra» disse Seline, decisamente molto nervosa e particolarmente strana.

Il suo atteggiamento austero e altolocato l'aveva abbandonata, anche se solo per un istante, e aveva mostrato le sue profonde occhiaie e le unghie delle mani mangiucchiate; così era molto più simile alla ragazza che ad Halloween piangeva in un cubicolo del bagno.
Sempre che fosse davvero lei, con quella maschera poteva essere letteralmente qualunque studentessa di Hogwarts.

«Perché solo Grifondoro e Tassorosso?» domandò prontamente Molly, che era stata aspirante Caposcuola e che detestava la tirannia della Goth.

«Perché io ho deciso così e non si discute, Weasley» la freddò la mora, mentre uno sconcertato James Hutcherson la guardava meravigliato, incapace di replicare.

Per quanto il carattere irascibile della Caposcuola fosse noto a tutti, lei aveva sempre unito un cortese distacco negli interventi che avevano a che fare col suo ruolo, impegnandosi, se non altro, a non risultare troppo sgarbata. In quel caso, invece, non solo si era rivelata dispotica, ma anche molto sgarbata nei confronti di una sua compagna di scuola.

La distanza tra Hogwarts e il villaggio era breve, indi per cui pochi minuti dopo quella conversazione tutti scesero dalla carrozza e iniziarono a sistemare i bauli nei vagoni del treno. Rose affidò il suo ad Albus e Lucy, un po' preoccupata in realtà, dopodiché iniziò a cercare Kelzar per la ronda.

Sebbene non concepisse quei turni di sorveglianza, al contrario di sua cugina possedeva una buona dose di amor proprio e non era nelle sue intenzioni far arrabbiare la Goth. E siccome l'aveva vista fin troppo contrariata, si limitò ad eseguire gli ordini senza fiatare.

«Meglio che iniziamo a passeggiare» disse il Grifondoro non appena si incontrarono. Si conoscevano praticamente da sempre poiché i loro genitori erano stati amici fin dai tempi di Hogwarts e il professor Paciock era il padrino di suo cugino Albus.

«Ho letto la lettera di tua madre sulla Gazzetta, era una bomba» disse, riferendosi all'articolo in cui Hermione, a nome suo, di Ron e dei coniugi Malfoy, smentiva quanto detto dalla giornalista e la accusava di calunnie e dichiarazione del falso.

«Sa essere terribile quando ci si mette» confessò Rose, ridendo di gusto al ricordo di alcuni passaggi di quell'articolo ben riuscito. La giornalista aveva dovuto scusarsi pubblicamente dopo essere stata sollecitata dalla Gazzetta per evitare altri incidenti diplomatici ed era stata soprannominata la nuova Rita Skeeter.

«Credo che non scriverà articoli per un bel po' di tempo» continuò Kelzar per oltrepassavano una carrozza, apparentemente tranquilla, per passare alla successiva.

Seline doveva aver terrorizzato tutti dato che nessuno si aggirava tra i corridoi alla ricerca dei propri compagni di casa o di parenti e amici.
Stavano per oltrepassare anche quella seconda carrozza, apparentemente tranquilla, quando udirono uno schianto e il vibrare della porta. Uno degli scompartimento era oscurato dalla tenda e non si udivano rumori al suo interno, ma lo schianto era qualcosa sbattuto contro la porta.

Rose e Kelzar sussultarono, preparandosi ad entrare e privare qualche studente imprudente di una buona manciata di punti, ma non riuscivano aprire la porta.

«Bloccata» disse nervoso Kelzar estraendo la bacchetta dai pantaloni per fare un incantesimo, ma doveva esserci qualche impedimento. La porta rimase sigillata mentre dall'interno un silenzio inquietante si alternava a rumori di oggetti gettati contro di essa e le sue vibrazioni.

Rose batté sullo scompartimento più volte, minacciando di chiamare i Caposcuola se non gli avessero aperto immediatamente, ma ottenne solo un silenzio assordante come risposta. Non sapeva perché, ma sentiva che lì dentro c'era qualcosa che non andava. L'ultima volta che era stata vittima di quella spettrale assenza di suoni, lei e Scorpius erano stati attaccati da uno psicopatico con strani ideali razzisti che li aveva quasi sopraffatti. Se Teddy non avesse udito tutto quel trambusto probabilmente sarebbero stati sconfitti. Magari rapiti, chissà, o forse addirittura uccisi in nome di un ideale malato.

«Kelzar, prepara la bacchetta, ho intenzione di sfondare questa porta» disse Rose, consegnando anche la propria arma al compagno per evitare di spezzarla in un eventuale colluttazione.

Colpì ripetutamente la porta con un calcio, ma questa sembrava incantata per restare in piedi e Rose perdeva forza ed equilibrio ad ogni nuovo colpo.

«Oddio, c'eri quasi!» esclamò Kelzar quando l'ennesimo calcio andando in centro fece traballare la porta sui cardini e udire qualche rumore in più, seppure ovattato.

Rose aveva il fiatone ed era allo stremo delle forze, ma decise di tentare un ultimo colpo, questa volta con la spalla. Nei telefilm babbani che guardava sempre nonno Granger, un uomo era incaricato di aprire le porte con un oggetto grande e pesante, ma in una sua assenza ci si gettavano con le spalle. La ragazza si armò di tutta la forza di cui era capace e colpì con violenza la porta, convinta che non avrebbe ceduto. Quando con sorpresa si scardinò, non riuscì a rimettersi in equilibrio, franando con essa addosso a un personaggio non ben identificato.

«Rose!» l'esclamazione di Kelzar si udì forte e chiara, così come le voci concitate degli studenti all'interno dello scompartimento.

«Cazzo, l'ha steso» disse qualcuno; Rose non ne seppe distinguerne la voce, intontita dal dolore per la forte botta che aveva preso cadendo insieme alla porta e rimbalzandovi sopra.

«Brisen, stai bene?» domandò un'altra voce, questa volta femminile, alla ragazza che stava in piedi contro il finestrino e che era stata risparmiata dalla porta per una manciata di centimetri.

Rose si rimise in piedi, rotolando giù dalla porta e grugnendo di dolore per i lividi che, già se lo sentiva, le stavano colorando il corpo di un forte color porpora, e scoprì che all'interno dello scompartimento vi erano i fratelli Zabini e Astrid Goyle.

Brisen, attaccata al finestrino, aveva i capelli scompigliati e gli occhi sbarrati dalla paura, mentre suo fratello Kyle, poco distante, zoppicava e probabilmente aveva un braccio rotto a giudicare dal modo innaturale in cui era piegato. Astrid sembrava illesa ma spaventata a morte e osservava insistentemente la porta da cui era rotolata giù Rose. Kelzar seguì per un attimo il suo sguardo, giusto in tempo per vedere una mano scomparire e la porta impattare con il pavimento.
Era di nuovo la Voce.



N.d'A.

Secondo voi per quale incantesimo Rose e Kelzar non riescono ad udire cosa succede all'interno? Lo so che lo sapete ^^
Anyway, anche in questo capitolo c'è un po' di azione, questa volta però i bersagli non sono Rose e Scorp ma Serpeverde purosangue, dunque la teoria più accreditata si sta rivelando veritiera... ma sarà tutto?

Fatemi sapere cosa ne pensate, ci tengo tantissimo a sapere cosa potrei migliorare e come potrei farlo. Intanto vi annuncio che i prossimi capitoli saranno più tranquilli ma ricchi di indizi, per cui aguzzate la vista!

Luna (ah in tutto ciò ho cambiato modo di firmarmi perché ho finalmente trovato un nome che mi entusiasma troppo)

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