Incazzato rosso

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Dopo l'intrusione della Voce nella scuola, la sorveglianza era stata raddoppiata e i turni dei prefetti terminavano alle dieci, dopodiché i Tiratori Scelti pattugliavano il perimetro e i corridoi di Hogwarts, armati di doppia bacchetta e autorizzati ad usarle entrambe.

Lo scontro con Rose e Scorpius era stato diffuso nella sua versione ufficiale dal preside, il quale aveva tuttavia omesso parte dei dettagli, raccontando solamente il succo della vicenda. I due protagonisti, d'altra parte, non ne parlavano con piacere, e i loro amici e cugini li proteggevano da occhi indiscreti e studenti estremamente curiosi.

La fama si introduceva anche a Hogwarts, arrivava a volte con gli studenti, ma altre si infiltrava tra le pagine della Gazzetta del Profeta e vi restava finché non trovava la sua vittima.

«ROSE WEASLEY» una voce tuonò dietro il quadro della Signora Grassa, che non si mosse di un millimetro ma lasciò il buco del ritratto perfettamente sigillato.

Rose, seduta sul divano più vicino al camino in compagnia di Lily e Hugo, stava leggendo distrattamente il Manuale Avanzato di Incantesimi nel tentativo di ricordare una fattura di particolare complessità, e sussultò quando udì il suo nome. Sapeva che era Malfoy a chiamarla, avrebbe riconosciuto la sua voce squillante e fastidiosa in mezzo a molte altre, ma qualcosa le diceva che temporeggiare non era la soluzione giusta. Si alzò dalla poltrona e si diresse velocemente verso l'entrata della Sala Comune, costringendo la Signora Grassa ad aprire il passaggio.

«Al diavolo!» esclamò Scorpius, facendo una poco elegante linguaccia alla donna indignata prima di spingere Rose dentro e urlarle nuovamente addosso.

«Hai visto che ha scritto?» domandò iracondo fornendole una copia della Gazzetta del Profeta, probabilmente il numero in cui doveva uscire la loro intervista.

Rose non l'aveva letto, dunque strappò il giornale dalle mani di Scorpius e prese posto allo stesso tavolino su cui molti mesi prima avevano dato di matto, iniziando a leggere ad alta voce.

«Attacco ad Hogwarts: Coinvolti due studenti

Rose Weasley e Scorpius Malfoy, intervistati per diffondere la loro versione dei fatti, si confessano alla Gazzetta del Profeta

I due ragazzi sono stati attaccati da un mago, presumibilmente esterno alla scuola, il quale li ha colti separatamente. A quanto pare i due si erano appena divisi in seguito a una lite amorosa qu... CHE COSA?!» sbottò la Rossa, scattando in piedi. Il volto, completamente paonazzo, era della stessa tonalità dei capelli, mentre le orecchie le stavano letteralmente andando a fuoco.

«E questo è solo l'inizio» continuò Scorpius prendendo un'altra copia della Gazzetta abbandonata sul tavolo e riprendendo a leggere.

«La scintilla tra loro sarebbe scoppiata solo quest'anno, in seguito alle loro frequenti uscite notturne, ma pare si conoscano dall'età di undici anni» lesse con disprezzo un paio di righe più in basso, la rabbia che gli deformava i lineamenti.

«Una coppia insolita, Malfoy-Weasly, che sia la ribellione di una sedicenne verso la sua famiglia o il tentativo del figlio di un Mangiamorte di inserirsi nell'alta società? No ma dico scherziamo?!» replicò con una smorfia di disgusto dipinta in volto Rose, la rabbia che le obliterava i sensi e le impediva di pensare in maniera razionale.

«Mio padre non è più un Mangiamorte!» esclamò Scorpius indignato, dando fuoco alla copia della Gazzetta che aveva tra le mani. Rose gli diede man forte, riducendo anche la propria in cenere, mentre si torturava le mani facendosi scrocchiare tutte le dita.

«A mio padre verrà un infarto» replicò la Rossa mentre estraeva la bacchetta -da cui fuoriuscivano scintille pericolosamente rosse- per appellare pergamena e calamaio e inviargli un gufo il più in fretta possibile.

«Ho già scritto a mio padre, ma dubito possano fare qualcosa» disse Scorpius, disperdendo i brandelli della Gazzetta e incenerendone anche gli ultimi frammenti.

Rose non ricordava di averlo mai visto così arrabbiato, neanche quando l'aveva pesantemente insultato. A quanto pareva l'orgoglio dei Malfoy era molto fragile quando si trattava di notizie di pubblico dominio; inoltre, non avere l'intera situazione sotto controllo doveva essere particolarmente snervante per uno come lui.

«Lo sapevo che dovevi lasciarmi Schiantare quella pazza!» esclamò Rose, puntandogli la bacchetta, ormai inoffensiva, sul petto.

«Oh certo, e magari lasciare che ti denunciasse e ti accusasse pubblicamente degli attacchi ad Hogwarts, razza di idiota» replicò, togliendosi la bacchetta di dosso e gettandola sul tavolino che li divideva.

Si guardavano in cagnesco, ma la loro rabbia non aveva nulla a che fare con loro due. Erano rabbie recondite, seppellite per troppo tempo. Era rabbia verso una società che l'aveva sempre esaltata solo per il suo cognome e verso una società che l'aveva sempre condannato solo per il suo cognome. Una società retrograda, incapace del progresso, in cui le vecchie radicate convinzioni sono dure a morire e in cui i buoni sono sempre i buoni e i cattivi non possono cambiare mai idea, ma quei due erano decisi a dimostrare il contrario, pur senza saperlo.

«Vieni, Malfoy, andiamo dal preside» disse decisa Rose, afferrandolo per un braccio sotto gli occhi indispettiti, curiosi e sconvolti degli studenti che avevano osservato la scena. Se fossero stati due studenti qualsiasi, quel gesto sarebbe passato inosservato; tuttavia erano una Weasley e un Malfoy, e per di più c'era un articolo sulla loro fantomatica storia d'amore sulla Gazzetta del Profeta, il giornale più venduto da sempre.

Avevano appena oltrepassato il buco del ritratto quando incrociarono Dominique e Colin mano nella mano. Dopo quelle scenate che aveva fatto, a Dominique non era servito molto tempo per conquistare il cuore di Colin. Se solitamente tutti le cadevano ai piedi dopo mezzo sguardo, a lui aveva dovuto rivolgere la parola affinché la notasse, talmente preso dallo studio che non si era accorto della sua esistenza. Dietro di loro, Lysander reggeva la borsa di Dominique e li seguiva nella Sala Comune, sicuramente incastrato dagli occhioni della bionda che lo sfruttava da sempre.

«Rosie!» esclamò eccitata quando li vide insieme, «Ma perché non me l'hai detto prima?! Sono tanto contenta per voi!» la abbracciò, lasciandola di stucco.

«Non stiamo insieme!» replicò la cugina indignata, scrollandosela di dosso con celerità. Malfoy, dietro di lei, era sempre più impaziente di chiudersi in una stanza e non uscirne più finché la sua posizione non fosse stata pubblicamente chiarita.

«Oh, capisco, è ancora una cosa privata» le fece l'occhiolino, trascinandosi il seguito nella Sala Comune e ridacchiando maliziosa contro la spalla di Colin.

Continuarono a camminare in silenzio, mentre parecchi studenti li indicavano al passaggio come se fossero stati una di quelle strane creature che Hagrid portava a lezione. E forse lo erano davvero, Rose Weasley e Scorpius Malfoy, inviperiti come non mai, che incedevano con sicurezza tra i corridoi.

«Amici miei» subentrò Albus, seguito da Lily e Fred. Quest'ultimo portava una pergamena tra le mani e Rose dubitava che ci stesse scrivendo un tema di pozioni.

«Che vuoi?» lo freddò Scorpius con un'occhiataccia, mentre Rose si occupava degli altri due cugini che trafficavano con la piuma incantata. Non era certa di voler sapere cosa ci fosse scritto, in effetti, per cui si limitò a dirgli di farla sparire e, magari, di sparire a loro volta.

«Abbiamo letto la Gazzetta» subentrò Hugo, percorrendo il corridoio di corsa per raggiungere il resto della famiglia e schierarsi dalla loro parte.

«Dovete dirci qualcosa?» domandò Lucy, spuntando da un punto imprecisato del mantello di Albus e facendo sussultare tutti i presenti. Scorpius e Rose le rifilarono due identiche occhiate taglienti prima di proseguire, sempre più adirati.

«Andate al diavolo!» esclamò Scorpius paonazzo, facendosi spazio con la forza in mezzo a loro, direttamente seguito da Rose, mentre Hugo lo canzonava con un poco sensato: «Avete visto la sua faccia, è proprio incazzato rosso».

N.d'A.
Perdonate l'attesa, ma ho preso la tonsillite (sì, ad agosto...) e con essa sono sopraggiunti febbre e mal di testa che mi hanno messa in k.o. tecnico.
Ora però mi sono ripresa, quindi conti di tornare ad aggiornare più spesso ⚡
Luna

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