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A:" Riproviamo! Kirishima concentrati..."

Le mani serrate...

Il torace gonfio che si alza e si abbassa ad ogni respiro..

Gli occhi rossi puntati in quelli verdi di Izuku, quasi canzonatori davanti a lui, ed una rabbia a malapena trattenuta che gli sta stritolando le vene..

Kirishima Eijirou è l'emblema stesso della forza e della furia in questo momento, concentrato al massimo per portare avanti quella cosa e finirla il prima possibile, ed è il primo a fare un passo in avanti e quasi ringhiare

E:" I...inginocchiati..."

I piedi di Izuku restano fermi, senza il minimo sforzo, ed Aizawa si ritrova a sbuffare dietro al rosso facendo qualche passo avanti e scuotendo la testa

A:" no ..così non va proprio! Ci devi provare seriamente! Devi SENTIRLO! devi...volerlo..."

La testa di Eijirou si scuote, cercando di scacciare dalla mente il ricordo di ciò che aveva fatto in camera il giorno prima , per poi tornare ad irrigidirsi sulle gambe ed a stringere i pugni

E:" inginocchiati!"

Un leggero tremore scuote le gambe del verdino, a malapena sufficiente per farlo traballare, ed il rosso fa' un passo indietro vacillando

E:" n-non...non lo posso fare..non lo posso..."

Un'altro sbuffo viene dalla gola del corvino, che si ritrova costretto a legarsi i capelli dalla disperazione, prima di battere le mani e spezzare quel minimo di tensione che serpeggiava ancora tra i suoi studenti

A:" Si può sapere quale diamine sia il problema? Sei un Dom no? Allora perché non vuoi aiutare un tuo compagno di classe?  È semplice! Devi sentire di volerlo mettere in ginocchio e poi..."

E:" ALLORA LO FACCIA LEI NO? PERCHÉ NON LO FA' LEI?"

È troppo tardi quando Eijirou si accorge di aver parlato ad alta voce, esponendo uno dei suoi dubbi più grandi, ed è troppo tardi anche per sfuggire all'espressione del suo insegnante che scuote la testa ed alza un pezzo di labbro

A:" pensi che non sia stata valutata come opzione ? Ma sono un insegnante, sono un Dom da troppi anni e se si dovesse venire a sapere che cerco di controllare un mio studente, fosse anche solo per aiutarlo, rischierei il posto di lavoro se non addirittura la galera... Abbiamo pensato a te perché sei ancora in una fase acerba ed è più semplice calibrare le vostre reazioni e..."

E:" semplice? Non è... n-non è semplice! Io non voglio controllare un mio compagno! Io non lo voglio costringere in ginocchio!"

Un sopracciglio nero si sollevò sulla fronte del corvino, esponendo un'espressione parecchio interrogativa, per poi scuotere le spalle e sospirare per l'ennesima volta

A:" e sia... Domani parlerò con Shinsou Hitoshi, della sezione C, e gli chiederò di..."

I:" no"

La voce di Izuku fece fermare l'insegnante dal parlare, facendo sollevare anche lo sguardo di Eijirou immediatamente, ed il verdino camminò in avanti tirandosi via i guanti della divisa

I:" ci può lasciare dieci minuti da soli Sensei?"

A:" io non credo che..."

I:" per favore..."

Le spalle di Aizawa si abbassarono, dando al suo corpo l'espressione di uno che non sapeva cosa fare, finché il verdino non sorrise pienamente e si avvicinò ulteriormente a lui

I:" le prometto che non userò più il metodo di ieri...ho capito i miei errori e so che non è giusto costringere Kirishima kun a fare qualcosa che non vuole... Ma ho bisogno di parlare con lui, in privato, almeno per un po'... È possibile?"

Aizawa assottigliò lo sguardo, guardando prima uno e poi l'altro, per poi chinarsi a raccogliere le bende di cattura ed allontanarsi dalla palestra...

Il silenzio iniziò immediatamente a riempire l'aria, rotto solo dal respiro veloce di Eijirou, ed Izuku finì di sfilarsi i guanti gettandoli successivamente a terra

I:" sai...quando la mia natura da Sub è stata diagnosticata ho pensato, per un momento, di togliermi la vita..."

Gli occhi di Eijirou si sbarrarono, mentre il verdino si sedeva di fronte a lui, per poi andarsi a sedere di fronte quando Izuku gli indicò lo spazio sul materassino

I:" ero un quirkless, un debole, una nullità nella scala sociale e, per giunta, è arrivata questa diagnosi a rendermi ancora più miserabile di ciò che ero"

E:" tu non sei...tu non sei miserabile Midobro! Sei fortissimo e..."

I:" sette...."

E:" c-cosa?"

Izuku sorrise, ma con un sorriso che non comprendeva gli occhi, per poi sollevare lo sguardo e guardare il rosso diritto negli occhi

I:" per sette volte sono stato costretto al suolo... Per sette volte sono stato rigirato come una bambola e per sette volte, sette, mi sono sentito talmente tanto debole ed inutile da farmi valutare anche l'idea di togliermi la vita... Io ho bisogno del tuo aiuto per non sentirmi più così...ho bisogno di sapere cosa si prova ad essere un Sub ma nelle mani di qualcuno che non mi farebbe MAI del male..."

E:" allora perché non hai chiesto aiuto a Bakubro? Lui è tuo amico e siete amici da anni e...."

I:" cinque.... Cinque, delle sette volte in cui mi sono sentito inferiore ad uno scarafaggio, è stato lui a farmi sentire così... E per quanto io sappia razionalmente che non è più la persona delle medie, e che mi rispetta, la sola idea di farmi dare un comando da lui mi... m-mi fa paura..."

Eijirou abbassò lo sguardo, sentendosi mortalmente in colpa per quello che aveva fatto il giorno prima e pensando che sarebbe stato disgustato anche da lui se solo lo avesse saputo, prima di rialzarlo quando la mano di Izuku sfiorò la sua in una lenta e fugace carezza

I:" cos'è che ti fa così tanta paura?"

E:" io non voglio... i-io non voglio costringerti a..."

I:" ma sono io che te lo sto chiedendo... Sono io a chiedertelo Kirishima kun... Per favore... aiutami... Puoi farlo?"

Un groppo di saliva venne deglutito rumorosamente dal rosso , che annuì piano, prima che Izuku si rialzasse in piedi e gli tendesse la mano

I;" proviamo un'altra volta?"

Eijirou annuì, tirandosi in piedi con il suo aiuto, per poi chiudere per qualche secondo gli occhi e riaprirli di scatto

E:" Inginocchiati "

La bocca di Izuku si aprì, lasciando uscire un lento sospiro, e le sue gambe si piegarono docilmente al suolo tenendo sempre le iridi verdi puntate nelle sue

Mentre Eijirou si leccava le labbra, avanzando di un passo, ed alzava il mento

E:" Vieni"

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