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U:" Deku kun! Hai terminato gli ultimi compiti di Present Mic?"

I:" mmh mmh"

U:" hai visto quanto erano difficili? Anche Todoroki kun ha avuto difficoltà a finirli!"

S:" a dire il vero ho avuto molte più difficoltà con quelli di Eraser"

U:" ma dai! Quelli erano semplicissimi! Tu Iida kun? Con cosa hai avuto problemi?"

T:" con nessuna materia! Il trucco sta nell'organizzazione e nella...."

U:" si si.. nell'organizzazione e nella preparazione! Lo sappiamo! Ma tu ,Deku kun?"

I:" mmmh..."

Un pezzo di brioche ormai secco in mano...

Lo sguardo perso, come se fosse lì soltanto con il corpo, e l'espressione smarrita

Deku è seduto al solito tavolo, con gli amici di sempre seduti intorno a lui, ma la sua testa continua a vagare senza freni

Ripensa agli allenamenti segreti che sta facendo...

Ripensa a quando, l'ultima volta, è riuscito a rimanere fermo dopo un ordine di muoversi o a muoversi dopo un ordine di blocco...

Ripensa all' after-care*, dopo l'ultimo allenamento, e ripensa alle braccia di Kirishima che lo avvolgono tenendolo stretto e protetto...

Ci ha pensato per ore a quei momenti...

Ha ripensato per ore ed ore a come si era sentito per la prima volta davvero protetto ed, in un certo senso, libero.

Ed anche ora che ha i suoi amici intorno, intenti a distrarlo dato che notano che qualcosa lo sta turbando, non può fare a meno di far scivolare le iridi verdi per tutta la mensa alla ricerca di quel rosso che sta popolando i suoi sogni da diversi giorni...

Non sono sogni particolari ed anzi, conoscendo la natura e la particolare predisposizione mentale di un Sub, si è quasi sorpreso che quei sogni non fossero più particolari o spinti ...ma li aveva comunque fatti no?

Ed avrebbe voluto chiedere a Kirishima se anche lui stesse bene, se anche per lui fosse tutto sotto controllo e, soprattutto, che non stesse subendo il contraccolpo di quei comandi spezzati ed annullati di continuo...

Ma non riusciva ad incrociarlo da nessuna parte, in classe perché era troppo impegnato ed al di fuori perché era sempre circondato dalla bakusquad, e questo dubbio gli stava macerando ormai il cervello...

Perché non si faceva più vedere?

Perché non era in mensa?

Perché aveva saltato anche la cena?

La testa di Izuku si mosse un'altra volta, sbirciando il tavolo occupato da Katsuki e dal resto della banda, per poi abbassarsi e guardarsi le mani

E se stesse male?

Questo si chiese Izuku mentre si alzava dal tavolo, sotto lo sguardo sbigottito dei suoi amici, e si avvicinava a grandi falcate alla porta della mensa...

Deciso a chiarire almeno questo dubbio...

...una volta per tutte...

~°~

Il corpo di Eijirou era avvolto in un asciugamano mentre, con rabbia, si frizionava i capelli dopo l'ennesima doccia che era stato costretto a fare...

Si sentiva sporco e per quanto fosse consapevole che quella sporcizia, quelle macchie, erano solo nella sua testa, non riusciva in nessun modo a controllarsi ed a darsi una calmata...

Era diventato un animale...

Perennemente teso, nervoso ed eccitato, passava le ore chiuso in camera a sfogare il più possibile quel desiderio osceno che gli strisciava nelle vene e che lo rendeva cieco e sordo al mondo esterno...

Aveva rischiato più volte di toccarsi persino in classe, nel bel mezzo della lezione, ed in mensa la tortura era amplificata a dismisura dato che non c'era nemmeno il freno della responsabilità a tenerlo calmo...

Era disumano...

Quel desiderio costante, quella voglia continua di averlo tra le braccia, sulle gambe, sulla lingua...sotto di lui...era disumano..

Non era per questo che si stavano allenando...

Non era questo il suo ruolo...

Lui era stato assoldato solo per insegnargli a resistere ed a diventare più forte...niente di più...

Un giorno Midoriya avrebbe trovato il suo Dom e sarebbe stato con Lui che avrebbe imparato anche il resto di quella strana dinamica che gli stava rovinando la vita...

Un pugno si schiantò sul muro della camera, finendo di distruggere un pezzo di intonaco che era già traballante per gli altri che aveva tirato, ed Eijirou strinse i denti sollevando il capo verso il soffitto

I denti appuntiti furono accarezzati dalla lingua rossa e bollente, creando anche una piccola linea insanguinata dal sapore ferroso, e l'asciugamano tornò ad alzarsi sul bacino facendolo quasi bestemmiare...

Due...tre...

Altri quattro pugni seguirono il primo, aprendogli squarci sanguinanti sulle nocche ed andando a bagnare di rosso il calcestruzzo ormai a vivo, ed Eijirou posò la fronte su quel buco ricominciando a respirare velocemente...

Il viso di Izuku apparì davanti ai suoi occhi, inginocchiato davanti a lui e con gli occhi grandi e lucidi ad osservarlo, e la mano si strinse su quell'erezione strozzandola e stringendo con cattiveria prima di iniziare a muoverla..

Perché era così che lo immaginava...

Lo immaginava doloroso..forte..una piacevole tortura data da qualcuno che non era facile da piegare...da dominare...

E questa cosa lo eccitava da morire...

Ripensò alla determinazione scritta a chiare lettere su quel viso, quando si era rifiutato di obbedire, e la mano scattò più velocemente fino a ritrovarsi quasi a gemere per il dolore...

Le gambe tremarono...

Il respiro accelerò ancora di più...

I denti si strinsero ed un ultimo pugno, ancora più forte, andò a crepare il muro nell'esatto momento in cui uno schizzo bianco lo sporcò poco al di sotto...

Facendogli riprendere fiato, da quella follia, e facendogli chiudere gli occhi ormai esausto...

Per poi farli spalancare quando alcuni colpi sulla porta lo fecero trasalire...

Sentendo la voce di Izuku, al di fuori, e facendolo affrettare a togliersi l'asciugamano...

Per pulire quel disastro...prima che fosse troppo tardi ...

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