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Non poteva farsi trovare in quelle condizioni...

Questo pensò Eijirou mentre inciampava nel suo stesso accappatoio, caduto ormai a terra, e voltava lo sguardo impanicato per la stanza...

Fino ad individuare un paio di vecchi pantaloni della tuta ed infilarli velocemente mentre Izuku bussava di nuovo

E:" u-un...un attimo! Coff coff"

Una vecchia maglia a mezze maniche venne infilata , non curandosi del fatto che avesse persino dei buchi da quanto l'aveva usata per allenarsi, ed un cassetto venne spalancato e rinchiuso velocemente per poi tirare un calcio all' asciugamano, facendolo finire sotto il comò, e caracollandosi a letto coprendosi fino al naso con il piumone rosso sangue

E:" A... Avanti..."

Il cuore di Eijirou quasi esplose quando vide la maniglia abbassarsi, dopo aver sbloccato con un tasto l'apertura della porta, e quando una zazzera verde  fece capolino sulla porta si sentì quasi morire

I:" t...t-tutto bene Kirishima kun?"

Izuku si guardò intorno velocemente, soffermandosi a malapena sui poster di Crimson Riot e sulla collezione di vinili, per poi posare lo sguardo sul ragazzo steso a letto con tanto di mascherina calata sul volto

I:" stai male?"

Eijirou annuì velocemente, forse fin troppo velocemente, deglutendo a vuoto quando sentì la serratura della porta scattare e vide Izuku camminare a piccoli passi verso di lui

E:" cre...mmh...credo di avere qualche linea di febbre. N-non...non dovresti stare qui..."

Le iridi verdi del minore si soffermarono sul suo viso, che poteva vedere solo in parte a causa della mascherina e del piumone, mentre lentamente sollevava un sacchetto ed approcciava un timido sorriso

I:" non ti ho visto a cena ieri sera e..e nemmeno stamattina a colazione... Ho pensato di portarti qualcosa da mangiare"

E:" grazie Midobro puoi..ehmmm..puoi metterlo sulla scrivania e...si beh...io poi lo mangerò ok?"

Silenzio...

Il silenzio calò tra i due velocemente, con Izuku che dondolava su sé stesso in palese disagio ed Eijirou che si sentiva una merda perché lo stava letteralmente sbattendo fuori dalla stanza, prima che il viso del verdino si abbassasse verso il tappeto rosso e che posasse il sacchetto sulla scrivania

I:" io... i-io ero venuto per parlare un po' con te Kirishima kun ma.. m-ma se stai male io dovrei... andarmene?"

Una domanda diretta...

Una domanda diretta fatta con gli occhi celati dai riccioli scuri, che Eijirou aveva sognato di stringere tra le mani solo pochi minuti prima, e lo stomaco del rosso che quasi si crepava nel vedere quell'espressione afflitta e quella tensione a tenere le spalle del verdino rigide ed immobili

Avrebbe voluto alzarsi e dirgli che gli aveva mentito...

Avrebbe voluto con tutte le sue forze dirgli che aveva solo paura, di ciò che gli stava succedendo, e che era solo per colpa sua se adesso entrambi si sentivano così a disagio nel poco spazio che li divideva...

Ma come poteva farlo?

Quello che aveva fatto per quasi tutta la notte, il piacere che aveva provato usandolo come un mero oggetto, nei suoi pensieri, lo facevano sentire inadeguato ed estremamente disgustoso...

Come avrebbe potuto giustificare quella cosa?

Come avrebbe potuto ancora guardarlo in faccia, o sorridergli come se nulla fosse, dopo che lo aveva sporcato in quel modo?

Eijirou strinse le lenzuola ai propri fianchi, conficcando le dita nella stoffa fin quasi a strapparla, e distolse lo sguardo facendo sentire il verdino ancora più a disagio e fuori posto

E:" i-io...io mi riprenderò presto..."

Poche parole...

Pochissime parole arrivarono alle orecchie di un sempre più teso Izuku , che spostò il piede a disagio e si massacrò le mani strette dietro la schiena, per poi annuire lentamente e tirare le labbra in un sorriso nervoso

I:" o-ok...a-allora io me ne vado Kirishima kun...io...c-ci...ci vediamo a.. uhmmm...si...ci vediamo..."

La mano del verdino si sollevò in un simil saluto, il gomito a malapena piegato e la mano davanti al viso ancora rivolto verso il pavimento, mentre gli occhi rossi di Eijirou si chiudevano sentendo dolore a livello quasi fisico...

E continuò a tenerli così il rosso, biglie cariche di un fuoco che non sapeva nemmeno come gestire, socchiuse ed incollate sulla schiena del minore che si stava avvicinando alla porta

Mi dispiace...

Questo avrebbe voluto dire il rosso per fermarlo, per riuscire a passare un po' di tempo in più con lui, ma si costrinse a mordersi le labbra sentendo ancora sulla lingua il sapore ferroso del proprio sangue

Izuku camminò fino alla porta, sempre a testa china, per poi fermarsi di fronte ad essa e stringere i pugni lungo i fianchi irrigidendosi completamente

I:" sai...forse quando ho pensato a te per gli allenamenti mi... m-mi sono dimenticato di una cosa..."

E:" c-che...che cosa?"

Izuku girò il viso, ormai carico di un dolore talmente palese da far irrigidire completamente il rosso, per poi sorridere tristemente e piegare il capo verso sinistra

I:" ho dimenticato di chiederti se tu fossi d'accordo..ho.. h-ho dato per scontato che tu lo avresti fatto ma forse mi sbagliavo..."

Le mani di Eijirou si strinsero ancora di più sul piumone, afferrandone un pezzo nelle dita con il Quirk quasi attivo, e la sua faccia sbucò fuori dalle lenzuola mentre anche la schiena si tendeva

E:" co...cosa stai cercando di dirmi?"

Il sorriso triste si allargò ancora di più sul viso di Izuku, che sollevò gli enormi occhi verdi ad osservare il rosso sul letto, per poi scuotere la testa e girarsi verso la porta

I:" chiederò a Shinsou kun di sostituirti..."

La maniglia si abbassò, creando uno spiraglio di luce sul volto stravolto di Eijirou, ed Izuku fece un passo verso l'esterno tirandosi dietro la porta

Ma rimase gelato su sé stesso, immobile come una statua di sale, quando la voce di Eijirou lo raggiunse ancora una volta

E:" Resta fermo"

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