BELLA's Story

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13 novembre,
Erano passati 2 mesi da quando Edward era sparito. Due mesi meravigliosi ... fino a due settimane prima: avevo un ritardo mostruoso. Di almeno 3 settimane e non avevo il coraggio di dirlo a nessuno, tantomeno a Jacob. E ci pensavo ora, lì, sotto la doccia calda in un mese tanto freddo in cui ormai nevicava spesso e non mi stupiva più tanto come la prima volta.
Sbuffai e uscì dalla doccia di malavoglia e prima di avvolgermi nell'accapatoio osservai il mio riflesso nello specchio. Sembravo immutato, avevo tagliato leggermente i capelli e nulla di visibile spiegava il mio mostruoso ritardo. Ero sempre stata precisa come un orologio svizzero e adesso questo ... mi avvolsi nell'accappatoio e un scarica di nausea mi colpì in pieno e mi piegai sul water a rimettere. C'era sicuramente qualcosa che non andava. Ma non volevo pensarci. Mi vestì in fretta ma i jeans fecero fatica ad entrarmi, dovetti trattenere il fiato per chiudere la cerniera e il bottone che non sembrava intenzionato a entrare nell'asola corrispondente. Infilai la felpa porpora e la giacca chiudendo le stringhe delle Vance nere. Scesi di sotto a bere un bicchiere d'acqua, il sapore di vomito mi riempiva la bocca. Quel giorno dovevo fare la spesa e avrei visto Jake sul tardi, a cena. Mia madre René voleva conoscere il mio fidanzato ed ero contenta di questo, Jake era adorabile e sarebbe piaciuto molto anche a lei. Presi dal barattolo nella credenza i soldi e feci una lista veloce delle cose che mi servivano per la cena che avevo in mente di preparare. Poi uscì di casa, salì sul pick-up e andai verso la scuola, durante quel venerdì. Durante il tragitto pensai che avrei potuto parlare con Angela o Jessica, ma il fatto era che mi vergognavo delle eventuali domande che avrebbero potuto farmi. Non ero una facile ma amavo il mio fidanzato e ... ed ero preoccupata di essere incinta. Decisi allora di non dire nulla ma di comprare con i miei soldi un test.

La mattinata passò in fretta ma prima di fare motoria tornai a vomitare. Quando l'ultima campanella suonò ero praticamente già fuori stretta saldamente alla giacca scura.
Saltai sul pick-up e presi la strada principale. Venti minuti più tardi entrai nella farmacia dove Kelly una mia compagna di corso faceva la bolla con la gomma al bancone. Deglutii. 'Nessuno ti può giudicare' dissi tra me mentre andavo al bancone con passo deciso.
-ehi Bella, che ti serve?- mi chiede allegramente.
-ehm ... un test di gravidanza- dissi piano.
-tutto okay?- mi chiede. Annuisco e me lo passa. -7.50- dice. -puoi farlo ora sul retro- con disgusto le passo i soldi e prendo la scatola.
-lo faccio a casa. Devo essere lucida- dico. -non dire a nessuno che mi hai visto- la supplico sapendo come fanno in fretta a viaggiare le informazioni in quella stupida cittadina.
Esco ed entro nel ipermercato subito a fianco con il test nello zaino. In una mezzora trovo tutto quello che mi serve e mentre sono in fila per la cassa mi arriva un messaggio:
Jake♥~ non vedo l'ora di vederti sta sera. Ti amo tanto.
Con un nodo allo stomaco gli rispondo: ♥♡ anche io♡♥
Infilo poi il telefono in tasca e comincio a caricare la roba.

Sono le 5, Charlie non é ancora a casa e ne approfitto per andare al bagno a fare il test. Le istruzioni dicono che dopo che lo si è sottoposto ad un campione di urina ci verranno dai 5/6 minuti e se comparirà un + in rosso sarò sicuramente incinta al 80 percento. Faccio tutto molto precisamente e meticolosamente. Lo prendo in mano ed esco dal bagno durante i 5 minuti e suonano alla porta. Vado nel panico totale e ho paura che sia mamma. Sbircio ed é lei. -aspetta mamma, sono mezza nuda, mi stavo preparando- dico.
-amore pensavo di andare a fare un giro o di parlare un po- mentre lo dice sono corsa a impacchettare le prove in un sacchetto per il frigo e cerco dove nascondere il tutto. -è una buona idea ... un minuto soltanto- dico e salgo di sopra e metto il sacchetto sotto al cuscino. Poi scendo e le apro. La faccio accomodare e preparo uno dei suoi tè famosi ai frutti di bosco e lime. Parliamo per una mezzoretta e io friggo nel desiderio di scoprire il risultato.
-Bella, amore, tutto bene?- mi chiede. Annuisco bugiarda. -sì è che devo controllare una cosa e ...- non mi fa finire che appoggia le mani sulle mie ginocchia.
-vai a fare quel che devi- dice- io ti aspetto qui- ringrazio il cielo che non sia ansiosa, qui, altrimenti sarei nei guai fino al collo. Le sorrido, grata e salgo di sopra, tiro fuori il test, lo guardo e lancio un incosciente urlo isterico.

Passano, settimane, mesi ... all'ultimo dell'anno sto ad una festa con il clan Quiliutte e Billy. Sono abbracciata a Jacob e gli accarezzo i capelli tagliati alla cavolo. Spero che il mio baby prenda da lui e mentre gongolo percepisco un calcetto. Sobbalzo appena ma sono felice. Ad aprile io e Jake avremo un piccolo cucciolo. E dico cucciolo perché Jacob è un licantropo quindi anche il bambino lo sarà.
-quindi Bella, fiocco rosa o azzurro?- mi chiede Sam. Sorrido e mi sollevo appena.
-non lo voglio sapere!- dico decisa. -tanto il nome lo ho già scelto in entrambi i casi e così anche l'eventuale nomignolo- dico. -James- annuncio.
-e se è femmina?- mi chiede Paul. -James- ripeto. Loro mi guardano male. -so che è strano ma potreste chiamarla Jamie o Jam, il suo nome resterebbe comunque James- loro rimangono in silenzio. -non sono voglie se ve lo state chiedendo ... è solo che sono molto legata a quel nome, mi permette di ricordare cosa é davvero importante, come Jake, un clan, una famiglia che ti ama e dove ci si protegge a vicenda- dico e alzo il succo di mirtilli. -io proporrei un brindisi alla famiglia- dico.
Loro alzano i bicchieri con lo champagne. -alla famiglia e al povero o povera James che ha una madre così- dice Quil.
-ehi! Stai parlando della mia ragazza, sta attento a cosa dici!- dice Jake. -al mio amore e all'arrivo di mio figlio che spero tanto sia una femmina da poterla straviziare-
Ridiamo e cominciano a fare il conto alla rovescia. -a noi e ad un anno migliore di quello passato ma stupendo come gli ultimi mesi- dico e quando dicono "buon anno" io sto limonando col mio bel lupo.

Gennaio, freddo ma sopportabile
Febbraio, lo odio e la nausea è continua ... non mi vedo i piedi Jake
Marzo, il dottore dice nascerà per metà maggio. Calcia continuamente.
Aprile ... perché ho le contrazioni? Bella domanda ... e perché andiamo in ospedale di tutta fretta, io, Charlie e René?

È il 15 di aprile e sono all'ottavo mese da due giorni eppure ho le contrazioni ogni 20 minuti e sono le due del mattino ... sono stanca. I dottori dicono di fare con calma e riposarmi il più possibile ma non ci riesco, il dolore è lancinante ma Jacob è vicino a me, con pure l'aria terrorizzata da totano lesso e la cosa mi tranquillizza un poco.

5.50 ... il silenzio è di casa. Solo io, bagnata passata ogni tanto mi lagno stringendo il lenzuolo del letto d'ospedale. Verso le 4 mi si sono rotte le acque e non riesco più a camminare e restare impalata su un letto mi sta distruggendo. Le contrazioni sono ogni due minuti ma non sono dilata abbastanza e dicono ci vorrà ancora molto tempo

6.30 dice l'orologio a muro. Rido e Jacob mi guarda dall'alto al basso.
-devi andare a scuola- dico ed entrambi ridiamo. -resti o fai lo studente con la testa qui?- gli chiedo. Mi accarezza il viso e mi struscio contro la sua mano calda. Lo guardo aspettando una risposta.
-non vado da nessuna parte amore, resto qui sia adesso come anche quando sarà uscito- sorrido e mi bacia. Ricambio subito.
-credo di avere l'imprinting con te- dico ridacchiando tra me.
-magari è così- dice e si siede al mio fianco sul letto. È caldo ma piacevole. Si apre la porta e sobbalzo, poi guardo lui. -pensavo avessi voglia di un amica, anche se è stato difficile trovarla, all'inizio non mi voleva credere- dice Jake e prima che possa fare o dire qualcosa ecco l'ennesima contrazioni che mi fa urlare a squarciagola. Jacob mi accarezza la schiena mentre mi spompo di ossigeno e quando è finita cado di peso sul cuscino ormai umido.
-dovresti risposarti- mi dice lui. -diglielo anche tu- dice a Alice e Rosalie sulla porta.
-sì Bella, devi riposare. Bevi ...- sembra quasi un ordine e dalla borsa Alice estrae un bicchiere di mocaccino. Sorrido e accetto.
-racconta ... come sei finita incinta?- mi chiede Rose che sembra felice di questa svolta.
Sorseggio la bevanda familiare e guardo mamma che sonnecchia sul divanetto dal lato opposto della stanza. La mora folletta Alice saltella sulla sedia al mio fianco e la bionda bellissima Rosalie su bracciolo di essa. -beh non è stata una scelta. Stavamo ad una festa e ci siamo ubriacati. Il mattino dopo ci siamo messi insieme anche se avevamo già battezzato il suo letto crudelmente ... e abbiamo continuato a farlo .. e farlo ... e farlo e a novembre ho scoperto di aspettare un figlio- dissi senza dire cose troppo incriminanti.
-wow ... che ragazzaccia che sei- dice Alice e tutti scoppiamo a ridere.
-come se non lo fosse sempre stata- dice Rose. -nessuno fronteggia un vampiro con la netta idea di essere in vantaggio se non si é una ragazzaccia-
Faccio una pernacchia e sento l'ennesima contorsione, giramento del bambino. -Jake, chiami la dottoressa ho una brutta sensazione e voglio sentire qualcuno che mi dice che sono ansiosa soltanto-
A quel punto mi bacia sulla fronte ed esce dalla stanza. -era una scusa o ...?-
-scusa per cosa Alice?- chiedo.
-non so tipo per chiedere cose che il tuo fidanzato é meglio che non sappia- dice come se non le importasse.
-in questo momento voglio solo che questo bambino nasca, il resto dopo- dico.

-il bambino ha il cordone ombelicale intorno al collo devo incidere un po più profondamente se vogliamo che nasca senza che gli si sia spezzato il collo- la dottoressa ha ragione ma sto male al solo pensiero. Mamma, Jake e le due sorelle Cullen sono intorno a me e comincio a spingere a gambe spalancate con una certa difficoltà tecnica. Spingo ... spingo e per le 8 del mattino ecco che esce ... James.
Sorrido del risultato appena ottenuto e mentre visitano la mia creatura dico a Jacob di non perderla di vista.

Riprendo le forze, credo e mi accorgo di essermi addormentata solo quando mamma mi scuote con forza.
-tesoro, dobbiamo fare una scelta piccola e tu devi pensare razionalmente-
Mi affetto a rispondere. -non darò mio figlio in adozione mamma, Jacob non me lo perdonerebbe mai. Sono un'adulta mamma, voglio prendermi le mie responsabilità. Posso farcela, davvero- dichiaro e lei ridacchia.
-oh amore, lo so che non lo farai e so anche che ami Jake e che sarai una brava mamma ma non è questo quello di cui dobbiamo parlare- la cosa mi sorprende ma resto in ascolto.
-perché la devi chiamare proprio James? Insomma puoi scrivere sul certificato, Jamie e tra virgolette James. Ma è una bambina sul serio pensi che sarebbe felice che i compagni la prendano in giro perché ha un nome da maschio?-
Ci penso e prima che possa risponderle ecco che arriva Jacob con la bambina tra le braccia. Mi sbraccio subito per poterla prendere e appena è nelle mie braccia scoppio a piangere. La osservo ed è bellissima. Ha il mio colore della pelle e il mio naso. Gli occhi del padre e i ciuffi scuri sulla testolina. Mi guarda curiosa, non piange e ha la manina posata sul mio collo. Cerco di riprendere un po di dignità mentre entrano Rose ad Alice ma non ci riesco. È troppo bella e a stento riesco a credere che lo ho fatta io, che è mia ed é così perfetta. Una cosettina che non avrei mai immaginato di amare tanto e nemmeno di volere. Eppure sono felice perché so che sarò il suo cielo e che nessuno sarà più importante di me e Jacob per lei. Lei é la mia principessa. Il miracolo che hanno avuto due incoscienti.
-come la chiamerete?- mi chiede Rose che si avvicina a guardala.
-lei é Jamie Ella Black, Rose ed è bellissima- la bacio sulla tesolina e so che se anche sarà difficile farò tutto quello che è meglio per Jamie. Per mia figlia.

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