stelle nascoste

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✴✴stelle nascoste✴✴
Non mi risponde subito;
-ho ... Ehm, delle cose da fare Jam, torno promesso ma non ora. Devo smettere di nutrirmi di incestuosi scambi di sangue. Voglio migliorare, non sono simpatico dopo che mi nutro. Non voglio avere la tentazione e voglio capire se tu sarai felice con me o no. Metti il telefono allo orecchio ...- disconnettono la modalità "vivavoce" e lo metto allo orecchio. -ok- dico.
-Jamie non voglio più essere la ragione del tuo male, non voglio, non lo posso più sopportare. Migliora per te stessa se lo vuoi fare, ma tu sei perfetta in ogni modo. Ed io ti amo per questo- dice
-anche io Edward- dico.
-Jamie tornerò e nessuno mi impedirà di farlo e quando lo farò cominceremo una vita insieme. E sarà per sempre. È una promessa mio amor. Non ti chiedo di ricordarmi ma solo di non fare scelte affrettate. Da te sarà scritto l'inizio di noi-
Sento che sto piangendo.
-Edward, no ...- ripeto. Il mio cuore sta soffrendo in un modo assurdo, è come se lui ci stesse saltando sopra, ovviamente mentre urla come un matto. Non voglio che sparisca dalla mia vita perché sento che potrei arrivare a odiarlo o peggio dimenticarlo.
-Jamie, ascoltami, non ho mai fatto cose giuste se non quando quel giorno ti ho riportato da tua madre. E successivamente ho iniziato a sbagliare peggio di chiunque altro. Devo sapere, Jamie se i miei sbagli potrebbero intralciare i miei desideri, i tuoi bisogni e la nostra vita. Voglio sapere se i miei sbagli si possono perdonare o se mi odierò per non esser capace di assumermi le mie responsabilità-
Lo voglio supplicare ma non so come si fa, voglio sbattere i piedi a terra ma so che non servirebbe per riportarlo da me.
-tornerò, Jamie, lo farò davvero e nemmeno la morte me lo impedirà, quindi fidati, lo farò sempre e sì, ti veglierò e ti penserò tutte le notti mandandoti tutta la fortuna, la forza e la felicità di questo mondo. Tornerò Jamie, lo farò ma non ora o magari nemmeno domani ma mi presenterò alla tua porta e mi farò prender a cazzotti se è quello che merito- rido mente penso di non fargli notare che mi sto chiedendo come farò a smettere di piangere. -ti amo e non sono un depravato e nemmeno un pedofilo- ridiamo. -sono sincero, spero mi perdonerai per tutto il tuo odio di sei anni a questa parte- dice. -perché non posso fare a meno di te, non più-
-Edward- mi lagno. -sempre- dico cercando di ricordare quello che si dicono sempre mamma e papà.
-sì piccola, sempre. Ah ... Sto a Londra, ora, ti scrivo promesso. Ma mi sa la prossima o quella dopo ancora di settimana mi sa che mi sposto. Alice ti dirà dove inviare la lettera se ti va di rispondere- dice e mi asciugo le lacrime. -ok- dopo poco mettiamo giù e mi butto tra le braccia di Jasper.
↔◀▶↔
Durante l'estate mi vengono organizzati vari incontri con ragazzi e ragazze che sono già alle superiori. Alice a due settimane dall'inizio, organizza un party con alcune ragazze che entrano in I°C come me. Quando entro nel salone della grande bianca casa Cullen, occhi su occhi mi guardano.
Io con dietro mamma non sembro delle più adulte e nemmeno delle più coraggiose.
-Jam ...- attira la mia attenzione Jasper. Mi fa segno di andare da lui. Lo faccio senza pensarci nemmeno. Le ragazze si stanno tipo facendo la manicure e io spero solo di poter scappare. Jasper mi porta di sopra e davanti allo studio poi sorride;
-mamma e le zie non devono sapere nulla, ok? Il mio computer, nelle e-mail con il nome di "e-a-m-c"- annuisco e quando sono dentro corro al display dell'azzurro Apple di Jasper.
Faccio come mi ha detto e sorrido è un video di Edward. Compare lui tutto sorridente.
-ciao principessa ..- dice appena schiaccio "play". -ti manco? A me tu tanto. Scusa se in questi ultimi mesi non mi sono fatto molto sentire, ma ...- sembra perplesso. -ma il mondo oscuro ha dei problemi molto grossi e ..-
Aspetto; -.. è come se avessi trovato pane per i miei denti. La crisi sta aumentando, sempre più persone ne sanno del mondo oscuro e i volturi, i plenilunii e le dita di forbice con le loro varie ed eventuali discendenze e casate a seguire sono un po in ansia, non so se comprendi ma l'allerta è altissima. Per un po forse avverranno cose strane, magari tu o Jesse che siete già abbastanza vicini all'età dello sviluppo portese percepirne la grandezza. Magari ci saranno incrementi di poteri o creature che andranno e verranno dai nostri due territori per andare verso il nord, verso Alaska e il polo.- lo chiamano e sembra turbato, poi torna su di me; -Per questo te lo sto dicendo, perché così sarai pronta in caso di bisogno. Mi raccomando di non perdere la testa di restare il più possibile nell'ombra e se la situazione diventasse ingestibile verrei a prendere la mia famiglia o ... chiunque avessi il compito di portare qui: a Asgard.- abbassa lo sguardo mettendosi le mani nei capelli. -Jamie, forse per un po è davvero meglio che non ci sentiamo, ad Asgard non tollerano più di tanto i mezzi umani, ma la mia promessa è immutabile. So bene che ti chiedo tanto ma ne sto parlando con te perché avevo bisogno di renderti partecipe, ma non raccontare nulla a Bella, a Jacob, nemmeno a Jasper- Torna a girarsi, ha l'aria sempre più preoccupata. -ora vado, piccola- dice -scrivimi Jam, aspetto tue notizie- lo schermo diventa scuro. So che devo tornare alla mia realtà. Esco dallo studio e Jazz mi sorride. Torno di sotto e comincio a fare conoscenza.

Dall'incontro faccio amicizia con Indigo Kurt, una moretta liscia che è stranamente puntigliosa e lei mi fa conoscere Kim Verd, una rossa roccia ancora più puntigliosa.

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