36°capitolo

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Quella sera a casa, Bernard, non era lo stesso, tutto gli dava fastidio; i figli che urlavano mentre giocavano e la moglie che cercava di coinvolgerlo per farli stare zitti, mentre preparava la cena. Era così nervoso che per la prima volta rimproverò con cattiveria i bambini:  "Smettetela! Finitela di far casino se no stasera andate a letto senza cena!". Non avevano mai sentito il loro padre perdere la pazienza; sgridarli, si, ma poi si metteva a ridere con loro. Quel tono aggressivo e minaccioso non piacque per niente alla moglie che gli chiese cos'avesse; non era proprio da lui comportarsi così!
Chiese perdono ai bambini e alla donna inventando che aveva avuto gravi problemi da risolvere al lavoro ed era stanchissimo. Tutto ritornò normale: i bambini ripresero a giocare però alla donna un dubbio le era rimasto.
Non era la prima volta che aveva avuto dei problemi ed anche gravi ma non si era mai comportato così: detto da lui una volta che chiudeva la porta di casa lasciava il lavoro fuori. Perché stavolta non era stato così?
La moglie non gli fece domande però da quella sera iniziò ad osservarlo.
Era giunta l'ora di andare a dormire. Bernard non riusciva a chiudere occhio cercava però di non muoversi troppo non voleva svegliare la moglie; non voleva farle capire che era ancora nervoso.
Quella notte era stata interminabile, la mattina non arrivava mai!
Dalla finestra entrarono le prime luci dell'alba quando la sveglia suonò. Non sapeva quanto fosse riuscito a dormire perche' lo faceva a tempi alternati, sapeva solo che non vedeva l'ora di uscire di casa per poter sentire Giustine.
Quella mattina cercò di essere come sempre; il suo cuore palpitava dall'agitazione, però riuscì a star calmo nonostante i bambini urlassero. Un saluto veloce alla donna ed ai figli e poi uscì.
Una volta entrato in macchina, mandò un messaggio a Giustine ma prima guardò l'ora perché voleva essere sicuro che fosse da sola. Le scrisse:
" Devo parlarti, devo spiegarti, fammi sapere se puoi e se posso chiamarti!" e lo spedì.
Non attese molto che gli arrivò la risposta, lo aprì: bianco, come la sera precedente.
Era solo rabbia o l'aveva persa? Quel pensiero lo tormentava, ma, Giustine avrebbe avuto tutte le ragioni.

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