Cap6 Studio Fotografico

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Kevin ⊙.⊙

Dopo aver parlato con Alex ho fatto una doccia fredda e volce, mi sono vestito, camicia blu e pantaloni neri, sono sceso dall'hotel e ho preso un taxi.

Arrivato allo studio fotografico Madison, la mia collega, aveva già pronto una dose di caffeina per me.

"Dopo la notte insonne ne ho proprio bisogno. "

<< Giorno.  Nottataccia? >> Mi chiede Madison porgendomi la tazza con il liquido scuro.

Madison Callen non è molto alta, forse è anche più bassa di Al, porta gli occhiali e un carrè biondo e mosso.

È molto simpatica e carina, veste sempre molto bene e non ha mai niente fuori posto, la cosa che più mi ha colpito quando l'ho vista la prima volta è il modo in cui mi ha accolto allo studio senza neanche conoscermi.

Senza di lei credo che sarei diventata matto a causa della frenesia e del caos della città.

È una chiacchierona incredibile e cinque secondi dopo che ci siamo presentati ha iniziato a farmi un interrogatorio per sapere tutto della mia vita.

Così ha scoperto che sono fidanzato e che vivo lontano, da allora mi chiede di Alex e mi ha detto che un giorno vorrebbe conoscerla.

<< Buongiono anche a te, grazie... >> Dico prendendo la bibita . << Il lunedì è sempre così! >> Affermo con un sorriso forzato.

Ho parlato molto di Alex con Madison, siamo buoni amici, e ormai sa tutto della mia ragazza e dei miei amici.

Anche lei mi ha raccontato un pò della sua vita.

Ha sempre vissuto a New York e ha deciso di intraprendere la carriera fotografica perché il padre l'ha costretta, ma a lei non dispiace.

<< Immagino. Vedervi per così poco tempo... >> Proprio mentre sto per dire qualcosa il capo entra di soppiatto nel nostro ufficio.

Eleonor Duncan

Ecco, è a questo punto che non detto niente ad Alex,  lei mi ucciderebbe.

Eleonor è alta più di un metro e settanta, indossa solo vestiti super attillati e con la scollatura vertiginosa.

Ha lunghi capelli biondi e porta solo tacchi a spillo.

Lo ammetto è molto sexy, ma non di certo il genere di ragazza che potrebbe mai piacere a uno come me, chili di trucco in faccia, e vestiti costosissimi.

Nella mia mente c'è solo lei, con le sue scarpette, e le felpe troppo grandi, senza trucco, semplicemente lei per essere bella.

"Alex, la mia Alex. "

<< Abbiamo un servizio tra mezz'ora. Madison chiama le modelle, devono essere pronte tra cinque minuti... >> Afferma Eleonor senza neanche volgere lo sguardo verso la mia collega, ma fissa me con insistenza.

<< Kevin... >> Dice con un sorriso a trentadue denti. 

<< Ooh, come stai Kev? >> Si avvicina a me e mi abbraccia.

<< Eh, bene... >> Rispondo senza ricambiare l'abbraccio.

Alzo gli occhi al cielo e vedo Madison lanciarle uno di quegli sguardi di fuoco, se ci fosse Alex l'avrebbe uccisa.

Forse sbaglio a non dirle la verità, ma non voglio turbarla, non voglio che pensi che io sto con altre donne.

Io amo solo lei. Solo e soltanto lei.

<< Caro, com'è andato il fine settimana? >> Domanda Eleonor gurdandomi, tiene una mano sul mio petto e ha un sorriso malizioso stampato in faccia.

<< Bene, ho passato tutto il tempo con la mia ragazza. Mi è mancata molto. >> Le dico, noto che il suo sguardo cambia e diventa leggermente più acido.

"Beh, sono impegnato con la mia Al. Ho occhi solo per lei. "

Una finta risata le esce dalle labbra.

<< Beh, per fortuna il resto della settimana sei mio. >> Afferma avvicinandosi sempre di più a me.

<< Madison ci lasci un momento. >> Più che una domando è un ordine.

Vedo Madison farsi paonazza, e credo che a stento riesca a trattenersi dal tirarle dietro qualcosa.

<< Certo. Kevin ci vediamo dopo. >> Così dicendo esce dalla stanza neanche notare i miei sguardi di supplica per restare qui con noi.

"Non mi va proprio di stare da solo con lei."

Non che abbia mai lontanamente pensato a lei diversamente da un capo.

Ma proprio perché è un mio superiore temo di poter fare qualcosa di sbagliato, come dirle che non mi interessa lei perché ho già una ragazza che amo, in questo caso sarei fuori da qui nel giro di pochi secondi.

<< Stai benissimo oggi. >> Sospira.

Siamo rimasti noi due soli mi tiene sempre la mano sul petto e la muove lentamente.

"Cazzo, ma che vuole questa maledetta..."

A ogni suo passo in avanti faccio un passo indietro, fino a ritrovarmi incollato al muro, lei con indosso solo un abito striminzito.

"Vorrei che Alex fosse qui, maledizione. "

Vorrei che questa fottuta distanza non mi remdesse così vulnerabile e idiota, si perché sono un maledetto idiota.

<< Eleonor...ecco, io ho una ragazza. Sono due anni che stiamo insime e... >> Non finisco di parlare che il suo indice si posizione sulle mie labbra.

<< Io ottengo semore quello che voglio.... >> Sussurra stringendosi di più a me. << E ti voglio. >> Non ho il tmepo di ribattere p, o di dire qualcosa che lei è fuori dalla porta, sento solo il rumore dei suoi tacchi che sbattono contro al pavimento.

La gionata passa lentissima sembra non finire mai.

Ho solo bisogno che arrivi la pausa pranzo perché devo sentire la voce della mia piccina.

Salve ragazze spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Se vi va commentare e ditemi i vostri pareri.
Acdetto anche le critiche è ovvio.
Ho notata che le persone che seguivano la storia sono diminuite se avete consigli vi prego scriveteli pure...
Mi farebbero molto piace...voglio migliorare.
Grazie...
Lina ♥♡

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