Cap16 Picnic con tanta dolcezza :)

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Alex ♥

···La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha. (Oscar Wilde)···

Grandi letterari e scrittori hanno cercato di descrivere che cosa sia la felicità, ognuno di loro l'ha definita in modi diversi in poesie, romanzi e novelle. In questo momento però sono del parere che la felicità sia qualcosa di indescrivibile, è umanamente impossibile descrivere le sensazioni che si provano quando si guarda negli occhi la ragione della nostra felicità.

Ed eccomi qui a fissare quegli occhi nocciola che si immergono nei miei.

"Vi starete chiedendo di chi sono?"

Beh...la ragione della mia felicità.

Guardo Kevin dalla fermata dell'autobus mi sta aspettando davanti al cancello dell'accademia. Mi viene incontro con passo svelto ha un sorriso strano stampato sul suo bellissimo viso. Indossa una t shirt nera e bianca a maniche corte, dei jeans stretti neri un pò schiariti sulle ginocchia e le sue solite nike.

Porta con se una sorta di borsone a tracolla, sembra un pò grande per portare una macchina fotografica.

"Forse il prof avrà assegnato qualche compito, ma con tutto ciò che è successo me lo sarò scordato."

<<Buongiorno.>> Gli dico sfoderando un bel sorriso, non appena si è avvicinato.

<<Giorno...>> Predendomi alla sprovvista mi schiocca un sonoro bacio sulle labbra come se fosse la cosa più naturale del mondo. Mi mordo il labbro inferiore e arrossisco. "Non è mica il primo bacio che mi dà. Che diavolo mi prende! "

Mi sento un pò a disagio e non so che cosa dire.

<<Si vede che ti sono mancato.>> Dice allargando il suo sorriso. "Da morire...cavolo mi sei mancato da morire." Annuisco appena anche se so che lo infastidisce quando non parlo.

<<Tutto bene?>> Faccio di nuovo un cenno di si con la testa.

Ogni volta che lo guardo, che lo sento vicino a me, che riesco a percepire il suo calore o il suo profumo il mio cuore prende a battere così forte da togliermi il respiro...il mio maledetto cervello va a farsi benedire. Ed eccomi qui ad annuire come un idiota a ogni sua domanda. Eppure ci siamo baciati, abbiamo parlato, ci sentiamo praticamente ogni secondo. Ma ogni volta che lui è accanto a me è come se fosse la prima maledetissima volta.

In un nano secondo scaraventa il borsone a terra e mi bacia con così tanta foga che sembra quasi che non mi vedesse da un anno. Sembra un bacio di appartenenza, di rivendicazione...è uno di quei baci che dicono "sei maledettamente MIA." (Beh un bacio da film.) Ricambio con tutto ciò che posso offrirgli, spinge la lingua contro i miei denti in modo da farmi aprire la bocca, e così faccio. Le nostre lingue si accarezzano dolcemente in movimenti brevi e lenti, entrambi cerchiamo di prolungare il bacio come se volessimo imprimere i nostri reciproci sapori tra le labbra e mescolarli in un esplosione di desiderio.

Si sposta lentamente da me e strofina il naso contro il mio.

<<Come fai a farmi sentire così?>> Gli chiedo con la bocca contro la sua.

<<Così come?>> Chiede sorridente.Gli stampo ancora teneri baci sulle labbra, sulle guance, sul naso.

<<Maledettamente felice>> Gli sussurro mordendogli il labbro inferiore e tirandolo appena. Lui mi stringe ancora più forte.

<<È la stessa cosa che vorrei chiderti anche io.>> Mi dice con voce roca.

"È così sexy...dovrebbero arrestare la gente cosi, potrebbero causare seri incidenti stradali attraversando la strada, oppure fremiti inarrestabili, infarti improvvisi e cervelli spappolati."

"Ok...sto dilagando."

Eppure non riesco a capacitarmi delle sensazioni che provo con la sua presenza, quando mi guarda con quegli occhi mi fa sentire protetta e allo stesso tempo nuda di ogni protezione che per anni ho costruito.

E se tutto questo finisse? E se lui un giorno si stancasse di me? E se tutto quello che ora credo di aver costruito con lui crollasse? Cosa ne sarebbe di me...

<<Ho un sorpresa per te, ma dovremmo saltare la scuola. A proposito perché sei venuta con l'autobus e non con l'auto? I tuoi si sono arrabbiati? Perché non mi parli? Sei arrabbiata con me?>> Continua a parlare e a farmi domande su domande e mi sta trascinando per mano non so dove. Mi blocco di soppiatto facendolo fermare, gli stringo le braccio al collo e immergo la testa nel lincavo del suo collo.

Kevin mette di nuovo il borsone a terra e mi abbraccia coccolandomi. Mi crogiolo nel suo abbraccio e sento che mi sta accarezzando i capelli. Sa di menta e muschio e del suo solito odore...di Kevin.

<<Mi piace il tuo profumo. >> Gli dico acarezzandogli il collo con la punta del naso.

<<Ho temuto di non rivederti più.>>

<<Piccola...>>Si scansa appena per guardarmi negli occhi. <<...non stavo scherzando quando ti ho scritto quel messaggio. Al ascoltami bene io provo dei sentimenti per te...>> Mi dice serio.

<<Anche io.>> Gli rispondo sicura di me.

<<Farei di tutto pur di stare con te.>> Mi bacia la fronte. Agito la testa in un energetico si.

<<Allora...dove mi porti di bello.>> Gli stampo un bacio sulla guancia e sorridente mi prende di nuovo per mano.

Kevin ♡

···Se dovessi scegliere tra il tuo amore e la mia vita, sceglierei il tuo amore, perché è la mia vita. (Jim Morrison)···

Guardare nei suoi occhi verdi e sentire il suo profumo, la sua pella accanto alla mia è come essere su una nuvola e vedere il mondo da un'altra prospettiva. Ogni piccolo sorriso che le spunta sulle labbra grazie a qualcosa che faccio io, mi rende maledettamente felice. "E cavolo io voglio essere felice."

Questi giorni senza di lei sono stati un inferno. Tra la febbre e l'incontro di pugilato...sorrido appena al pensiero...non abbiamo avuto molto tempo per noi. Oggi però recupereremo tutto il tempo perduto.

<< Devi dire ai tuoi che salti il corso oggi?>> Le chiedo trascinando Alex con me. "Mi piace tenerla per mano."

<<Oh si certo...così col cavolo che mi rivedi più.>> Dice sarcastica. Le stampo un ennesimo bacio sulle labbra, arrossisce nuovamente. Aggrotto la fronte.

<<Perché diventi rossa come un pomodoro, credevo che ormai fossimo abastanza...intimi.>> Le sussurro l'ultima parola in un orecchio, conoscendo il suo imbarazzo, mentre continuando a camminare.

<<Shh, ma che diavolo dici se qualcuno sentisse...>> Lascia la frase a metà e si guarda intorno come per controllare se qualcuno ci abbia sentiti.

"È così innocente. "

<<E poi non arrossisco. Sto bene con te, ma mi fai sentire...>> E si ferma.

<<Come?>> Le chiedo con un sorrisetto malizioso.

<<Strana. >> Dice alzando entrambe le sopracciglia e allontanandosi dalla mia stretta.

<<Strana...strana...strana...>> Ripetto tra me e me.

<<Si scemotto. STRANA.>> "Scemotto? È maledettamente dolce."

La guardo dalla testa ai piedi, cavoli non avevo notato il suo abbigliamento. "Wow è uno schianto, è sexy...fin troppo sexy e io sono geloso. Cazzo fottutamente geloso."

Si accorge del mio sguardo accigliato guardando il suo look. Indossa un maglioncino a righe bianche e nere con le maniche a trequarti...beh non è quello il problema...ma la minigonna di pelle che con un colpettino, e ripeto colpettino, di vento riesco a intravedere un pò troppo del suo corpo. "Beh io posso...ma gli altri non devono certo sbavare sulla mia ragazza."

<<Che c'è? Non ti piace la mia gonnellina? >> Mi chiede ignara della mia occhiataccia.

<<No.>> Dico quasi un pò troppo duramente. <<Cioè si mi piace, ma indosata solo quando stai con me e preferibilmente chiusi in una stanza dove nessuno può vederti fuorché io.>> Alza un sopracciglio sorpresa della mia affermazione. Poi sorride con un pò troppa enfasi.

<<Sei gelosooooo...?>> Mi chiede toccandomi il naso con la punta dell'indice.

<<No, non sono geloso.>> Le apro la portiera della mia auto e lei si accomoda, noto che la gonna si è alzata e intravedo la pelle della sua coscia, è liscia e sono certo che sia anche dolcemente morbida. "Vorrei poterla mordere... Cazzo Anderson riprenditi sembri un maniaco. "

Alex nota dove sono rivolti i miei occhi.

<<Ti piacerebbe eh???>> Prende la maniglia della portiera e la chiude favendomi la linguaccia, risvegliandomi dai miei pensieri.

Sul mio volto aleggia un sorriso esageratamente enorme.

Guido per un bel pò ma il tempo passa velocemente e anche molto bene, parliamo del più e del meno e ascoltiamo musica, maggiormente cose che piacciono a lei. Ogni volta che mandano in radio una canzone che conosce comincia a canticchiare e questo mi fa ridere.

Più il tempo passa e più mi rendo conto di quanto io tenga a lei. Ogni piccolo gesto mi fa sorridere e la sua dolcezza è adorabile.

"Voglio prendermi cura di lei."

Non so da dove mi sia uscito, semplicemente mi sono reso conto che questi giorni che non l'ho vista, dentro di me ho sentito un vuoto.

Arriviamo al piccolo fiume vicino alla città, non c'è quasi nessuno, solo pochi bambini che giocano e qualcuno che comincia con i primi tuffi in acqua.

<<Kevin ma è bellissimo.>> Mi guarda dolcemente.

Poi afferra il colletto della mia maglietta e mi bacia con foga...un bacio ardente che per poco non fi balzare il cuore fuori dal petto.

<<Grazie gelosono scemotto...>> Ride come una matta e poi scappa fuori dall'auto.

Scemdo anche io e prendo il borsone che ho portato e mi avvicino all'albero dove si è seduta Al. Mi siedo anche io accanto e lei poggia una mano e il viso sul mio petto.

Per la prima volta dopo una settimana sto finalmente bene.

<<Non sono geloso.>> Dico, anche se mi rendo conto che persino un bambino di tre anni capirebbe che sto mentendo.

<<Io si.>> Sorride. <<E anche tanto.>> La guardo sorpreso.

<<Non devi, puoi fidarti di me.>>

Le sue parole mi fanno ritornare alla mente che devo parlarle di Tanya.

<<Oohh certo che mi fido di te...e delle altre che non mi fido. Ma scusa allora posso indossare tutto ciò che mi pare...ad esempio sabato potremmo andare a ballare a ballare, ho un vestitino corto e super scollato che potrei usare visto che...>>

<<Si, cavolo si,sono maledettamente geloso...sei mia per la miseria e se qualcun'altro ti mette le mani addosso lo uccido.>> Le dico accigliato.

Ride, ride forte riesco a sentire le vibrazioni del suo corpo. Avvicina il suo viso al mio e mi accarezza una guancia. Poi si morde il labbro e mi bacia dappertutto teneramente.

<<Tutto mio...>> E ci sdraiamo sull'erba.

<<Facciamo il bagno nel fiume?>> Propongo.

<<Non pensarci neanche, prima di tutto perché sei stato male e secondo perché non ho il costume. >> Risponde agitando l'indice.

<<Peccato, la gonnellina è molto carina, ma guardarti con il costume...eehh>> Dico malizioso. Mi tira una pacca sul petto.

<<Pervertito...>> Sorride.

Poggio delicamente le mie labbra sul suo nasino ed emette un piccolo risolino.

"Perfetta..."

Alex ♥

Tutto è meravigliosamente perfetto. Il picnic, il panorama, Kevin...

Abbiamo appena finito di mangiare, la madre di Kev ha preparato un sacco di pietanze buonissime e non credo di aver mai mangiato cosi tanto.

Kevin tiene la testa sulle mie gambe e gli accarezzo la nuca immergendo le mani tra i suoi capelli. Gli ho chiesto di torglisi l'elastico e cosi posso accarezzare i suo riccioli scuri.

<<Kev...dormi?>> Gli chiede dolcemente. "Quanto è tenero il mio amore...amore."

<<Mh mh...>> Mi dice. <<Sveglissimo.>>

<<Ti va di venire a pranzo a casa mia?>> La butto così, su due piedi...i miei mi hanno minacciato.

"O ci fai conscere Kevin o niente più accademia. "

Si alza di scatto, sembra sorpreso anzi più che sorpreso. Mi guarda fisso negli occhi.

<<Non sei obbligato, se non vuoi capisco...e solo che i miei vogliono conoscerti, cioè mio padre.>> Dico tutto d'un fiato.

<<Tuo padre?>> Aggrotta la fronte.

<<Già...>> Alzo gli occhi al cielo. <<Ha detto che sembri un bravo ragazzo...ma io e te sappiamo che non è vero...e vuole conoscerti oppure non posso più venire all'accademia. >> Faccio un mezzo sorriso.

<<Ok...e io sono un ragazzo perfetto.>>Dice sorridendo.

<<Ok?>> Chiedo.

<<Verrò molto volentieri. Anche perché non posso rischiare di non averti più tra i piedi. >> Urlo di gioia.

<<Grazie. >> Gli salto addosso e finiamo sdraiati sull'erba, lui sotto e io sopra. Lo bacio con molta passione e lui ricambia...restiamo con le labbra incollate per un bel pò.

Quando i nostri respiri si calmano lentamente, Kevin si siede trascinandomi sulle sue gambe. Ha un'espressione seria in questo momento e sembra un pò teso.

<<Tutto bene? >> Gli chiedo aggrottando la fronte.

"Fino a un attimo fa sembrava rilassato."

<<Devo dirti una cosa...>> Quelle parole mi colpiscono, non so perché, so solo che sento che sta per succedere qualcosa.

"Qualcosa che non mi piacerà affatto."

Holaa ;)

Ecco il capitolo bellezze spero vi piaccia...♡♥

Piccole anticipazioni sul prossimo capitolo...? Naaah...

A presto...

Un bacio ♡♥♡♥

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