Cap34 La mia ragazza un pò...ubriaca. @.@

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Kevin *-*

La musica mi rimbomba nelle orecchie, non ho bevuto molto perché almeno una pesona sobria ci deve essere, e quello sono io.

"Solo io."

Rajy dopo aver bevuto ed essersi fatto anche una o più sigarette, si è accasciato su un divanetto del locale, ed è già da più di un'ora che russa come un camionista. Molti del mio gruppo dell'accademia sono andati via all'hotel a dormire, altri invece sono andati in qualche camera d'albergo per rendere la serata più movimentata.

Rajy, Alex e io siamo rimasti a ballare con un paio di amici della scuola, Margareth e suo fratello Phil, stranamente hanno deciso di non seguire Tanya per andare in giro, ma hanno preferito starsene con noi.

Li ho presentati ad Alex e lei ne è rimasta molto contenta tanto che ha preso Margaret per mano e sono andate a ballare.

Entrambe hanno bevuto non so quanti drink, e visto che Al non è una che beve molto al terzo giro già era un pò brilla.

<<Hey Phil sono le due, troviamo le ragazze e torniamo all'hotel?>> Dico al mio amico.

Io e Phil ci conosciamo dai tempi delle superiori ha qualche anno più di me ma è un bravo ragazzo. Sono miei vicini di casa e lui lavora anche come meccanico all'officina di suo padre per pagare l'attrezzatura per l'accademia. Ultimamente non ci siamo sentiti molto, un pò perché con la mia nuova relazione non ho avuto molto tempo, un pò perché lui è uno dei ragazzi che frequenta il gruppo della strega e quindi se lei non vuole...

Comunque sia anche io una volta facevo parte di quel gruppo ed è per questo che eravamo buoni amici.

Ora spero seriamente che la nostra amicizia diventi di nuovo come prima.

<<Si, troviamo quelle ubriacone...>> Dice con un mezzo sorriso.

È sempre stato un tipo poco chiaro, nel senso che mi è sempre stato difficile capire se le sue erano battute oppure no.

Phil non è certo come gli altri, è sempre stato un vero amico anche se non parla molto, lui te lo dimostra con i fatti.

Dopo che hanno diagnosticato un tumore al padre e la madre si è suicidata, lui si è rimboccato le maniche e si è preso cura della sorella.

Margareth è una ragazza sveglia che adora studiare, non è certo timida come Al ma, neanche una stronza come Tanya. Spesso mi chiedo come una ragazza intelligente possa frequentare gente come Tanya, ma pensandoci anche io una volta ero nel suo giro, e so che cosa significa voler bene a qualcuno che non sa ricambiare.

Ci facciamo largo tra la folla, che è dimiuta in confronto a quando siamo arrivati, e troviamo le ragazze.

Margareth balla con un tizio molto più basso di lei che sembra uno gnomo.

"Deve essere molto ubriaca per ballare con un tizio come quello."

"Alex, Alex? Dov'è Al?"

Mi dirigo verso Margareth.

<<Hey dov'è Al?>> Le chiedo cercando di restare calmo. La ragazza si guarda intorno e la sua espressione diventa preoccupata.

<<Era qui un minuto fa...>> Dice staccandosi dal tizio con uno strattone.

"Non sembra affatto ubriaca."

<<Stavamo ballando e mi sono distratta solo per un secondo.>> Dice continuando a guardarsi intorno.

Phil mi guarda per un secondo.

<<Maggy vai a vedere in bagno, io vado verso il bancone, Kev vai a vedere fuori. >> Guarda storto la sorella e mi dà una pacca sulla spalla.

<<Ok...>> Così dicendo Margareth si dirige verso il bagno.

<<Cazzo.>> Stringo le mani a pugno. <<Non avrei dovuto perderla di vista.>> Dico più a me stesso che ai ragazzi.

<<Sta tranquillo amico...>> Mi calma Phil. <<Chissà dove si è cacciata era un pò ubriaca, la ritroveremo. Rajy vai a vedere nel guardaroba.>> Phil si dirige verso il bancone, mentre Rajy verso il guardaroba.

Uscendo attraverso di nuovo la poca folla e mi guardo intorno. Sento il cellulare vibrare, è Margareth.

~In bagno non c'è. ~ Dice soltanto.

"Dove sei finita, piccola."

Un altro messaggio, questa volta è Rajy. 

~Il guardaroba è vuoto.~

"Merda, dove cazzo sei...?"

Il buttafuori mi fa uscire, non fa molto freddo l'arrivo dell'estate si avvicina sempre più.

Mi guardo in torno e vedo un bel pò di gente, chi fuma, chi chiacchierare, ma di Al neanche l'ombra.

Il cellulare mi squilla. È Phil.

~Hey amico al bancone non c'è. L'hai trovata?~

~No.~ Rispondo velocemente.

<<Kevin...>> Qualcuno urla il mio nome da non molto lontano.

Cerco di capire da dove proviene la voce.

<<Kevin.>> Sento di nuovo e poi una risata. Due braccia mi stringono da dietro con in mano un paio di tacchi alti.

"Alex..."

Faccio un sospiro di sollievo e il mio cuore riprende a battere.

<<Al...>> Sussurro tra me e me.

<<Ma ciao cucciolo...dove sei stato? >> Borbotta schiacciando la guancia contro la mia schiena.

<<Tu dove sei stata? Eravamo nel locale e sei scomparsa! >> Le dico un pò accigliato.

Si stacca e si posiziona di fronte a me. Ha le guence rosse e gli occhi un pò lucidi, il colore verde risalta più del solito, il vestito e un pò tirato sopra ed è a piedi nudi. Il piccolo braccialetto che le ho regalato scintilla alla sua sua caviglia.

Si avvicina lentamente con uno sguardo malizioso, si morde il labbro e con la punta dell'indice mi tocca il naso.

<<Scusa...>> Sorride.

"Non è brilla, ma è ubriaca."

I suoi modi un pò sbarazzini e goffi mi fanno ridere.

"È così carina."

Invio un messaggio ai ragazzi per dire he ho trovato Al.

<<Torniamo all'hotel? >> Chiedo stringendola per i fianchi.

<<No, no...>> Sorride e si stacca lentamente da me. Si mantiene in piedi a mala pena e barcolla. Le tengo una mano.

<<Si, sei ubriaca.>> La canzono sorridendo.

<<Ubriaca? Pff, non sono ubriaca.>> Fa un gesto plateale con la mano e inizia a camminare.

<<Al, dove vai?>> Le corro dietro.

<<A fare il bagno...>> Dice ccon disinvoltura. Cammina più in fretta.

"Eh?"

<<Se torniamo alla nostra camera puoi fare il bagno.>> Allunga il passo e comincia quasi a correre.

<<No, no...>> Dice mettendo il broncio. Butta via le scarpe e io gliele raccolgo.

Nel momento stesso che mi rialzo da terra dopo aver preso i tacchi la vedo che si sta avvicinando ad un fontana piena d'acqua.

"Ecco dove voleva fare il bagno!!"

<<Al che intenzioni hai? >> La raggiungo e cerco di trattenerla ma lei si stacca subito.

Ride, non credo di averla mai vista ridere così.

<<Ti amoooo...>> Dice prolungando la finale, e schioccandomi un bacio sulle labbra.

<<Da brava piccola torniamo a casa.>> Cerco di convincerla.

<<Noo, Kev.>> Mette il broncio e sale sul muretto della fontana.

<<Vuoi davvero fare il bagno? >> Chiedo con un mezzo sorriso.

<<Si.>> Fa un cenno deciso con la testa.

<<E se lo facciamo all'hotel,  da soli, io e te.>> Le sussurro salendo sul piccolo muretto di mattoncini.

Scende dal muretto ed entra con i piedi nell'acqua, con le mani mi schizza e poi ride.

Mi passo le mani nei capelli.

"Come diavolo la riporto all'hotel?"

<<No, facciamolo ora...>> Barcolla qualche passo e si avvicina un pò a me.

Fa per togliersi il vestito.

<<Dammi una mano Kev...>> Prima che possa combinare qualcosa immergo i piedi nell'acqua e la tengo ferma.

<<Vuoi farci arrestare tesoro? >> Mi abbraccia e mi bacia con foga, sento il sapore dei drink e il suo viso è caldissimo.

<<Mi vuoi bene Kev? >> Mi domanda sporgendo il labbro inferiore all'infuori.

<<Ti amo Al. Te lo sei dimenticato?>> Le chiedo cercando di portarla fuori dall'acqua. Mi tiene stretta la camicia e non ha intenzione di muoversi.

<<Tanya è una maledetta puttana.>> Aggrotta la fronte e io la guardo sorpreso, non solo per il tono della sua voce ma anche perché lei non ha mai imprecato davanti a me.

<<Lo so. Ma ora usciamo di qui che fa freddo e tu sei ubriaca.>> Dico sorridendole.

<<Non sono ubriaca. Io la odio. E tu sei tutto mio...>> Comincia a camminare avanti e indietro nella poca acqua della fontana schizzando qua e la con i piedi.

Un poliziotto si avvicina a noi a passo felpato.

<<Hey,voi due...uscite subito di lì. >> Grida verso di noi.

La piccola piazza è praticamente vuota e per fortuna nessuno si cura di guardare noi.

"Cazzo..."

<<Al, dobbiamo uscire di qui.>> La prendo in spalla e la faccio uscire.

<<Kevin...ihihi...mi sa che sei nei guai...>> Dice una volta che le ho fatto poggiare i piedi a terra.

"Io sono nei guai?"

Mi sfilo il cardigan e glielo metto sulle spalle. Lei sorride.

<<Grazie cucciolone. >> Afferma con troppa eccitazione e quasi urlando, poi mi da un pizzicotto sul sedere.

Il poliziotto si avvicina e ci guarda male.

<<Fa parlare me, non dire neanche una parola. O sei nei guai.>> Sussurro ad Al in un orecchio.

<<Buonasera. Posso sapere che stavate facendo?>> Chiede spostando gli occhi da me alla mia ragazza e poi ancora a me.

<<Buonsera...ehm..>> Cerco di rispondere ma Alex mi interrompere.

<<Buonasera...>> Sorride e fa il saluto militare.

"Maledizione!!!"

<<Stavamo facendo il bagno...si unisce a noi? >> Chiede guardando il poliziotto. Lui aggrottando la fronte e la fissa.

<<Signorina lei è ubriaca?>> Domanda con voce ferma. L'uomo è abbastanza alto e muscoloso quasi il triplo di me.

<<Pfff, nooo, non sono ubriaca...>> Dice accigliata.

<<Signore?>> Una parola, gli è bastata una parola e già ho capito tutto.

<<Salve, siamo qui da quasi una settimana e stasera siamo usciti e lei ha bevuto un pò. Non è molto abituata.>> Spiego questo molto velocemente mentre Alex mi tira una gomitata nello stomaco.

<<Ho detto che non sono ubriaca. Se non la smetti di ti lascio, visto che il signore qui è molto carino...>> Incrocia le braccia. E guarda maliziosa il poliziotto.

<<Come scusi?>> L'uomo sembra quasi offeso.

<<Lei è molto sexy...non è certo bello come il mio fidanzato...sa lui mi ha chiesto di fare sesso ma io ho detto di aspettare e lui ha detto si. Odio la sua ex ragazza...>> Le tappo la bocca con una mano.

<<Forse dovrei portarvi alla centrale.>> Dice serio guardando me. Al mi morde la mano.

<<Siiii, ci mette le manette?>> Urla unendo i polsi come per farsi mettere le manette.

Il poliziotto la guarda sgranado gli occhi.

<<La prego signore, è ubriaca non sa quello che dice...>> Supplico l'uomo.

<<Io non...>> Interrompo Al prima del tempo.

<<Sta zitta, un'altra parola e ti sculaccio qui davanti a tutti. >> Sussurro. Si irrigidisce e mi guarda.

Ma non sembra affatto spaventata, anzi si morde il labbro e mi sorride maliziosa.

Il poliziotto ci chiede i documenti e noi glieli porgiamo, mentre lui li controlla Alexandria non fa altro che muoversi e toccarmi il sedere.

<<Bene. Tornate all'hotel che è molto tardi. Signor Anderson stia attento alla signorina e cerchi di farla riprendere. Signorina Smith...>> Volge lo sguardo alla mia ragazza che lo guarda sorridente.

<<Si...>> Dice.

<<Si faccia preparare qualcosa per il dopo sbornia.>>

Finalmente ci lascia andare, porto la mia ragazza barcollante in camera, ha chiacchierato per tutto il tragitto senza smettere un solo secondo.

Mi guarda con uno strano scintillio negli occhi, misto tra sbronza e "ho voglia di sesso".

Senza neanche accorgermene mi ritrovo sbattutto alla porta con lei che mi sbottona la camicia e mi bacia il petto.

<<Al che stai facendo?>> Chiedo senza fiato.

"Cazzo, devo trattenermi. È ubriaca. "

<<Sesso...>> Sussurra.

<<Voglio fare sesso proprio come lo hai fatto con Tanya. >> Dice tra un morso e un altro.

Mi irrigidisco,  le prendo le spalle.

<<Kevvvvv...>> Si lamenta. <<Lasciami....>>

<<Sei ubriaca. Dobbiamo dormire.>> Gli sussurro a pochi centimetri dalla faccia.

<<No.>> Sorride e cerca di baciarmi, ma io mi sposto prima del tempo.

<<Non fare la cattiva ragazza oppure ti sculaccio piccola.>> La minaccio.

<<Non lo faresti mai.>> Mi provoca. Sento la sua mano premere la mia erezione. Il respiro si ferma e il cuore sembra esplodere. Lei sembra incurante e sicura di se. Troppo sicura.

"Non è Alex che parla ma è l'alcol. "

<<Non mettermi alla prova.>> Le dico sfiorandole una guancia con le labbra.

<<Com'era scopare con Tanya Kev? >> Mi domanda stringendo ancora di più il mio membro tra le mani.

"Sento quasi dolore..."

<<Smettila Al. Smettila di giocare.>> Le dico con voce roca e la fisso con insistenza.

<<Tu vuoi solo quella puttana, ammettilo. Kevin...dillo.>> La provocazione arriva forte e chiara, la sbatto al muro con più violenza di quanto avessi voluto.

Le tengo i polsi stretti con una mano sopra la testa.

Le alzo il vestito fino a scoprirle gli slip di pizzo neri che le lasciano scoperto gran parte del sedere.

<<È questo quello che vuoi?>> Le chiedo con voce roca.

<<Si...>> Afferma.

<<Allora te lo darò...>> Così dicendo apro la mano e le sferro un colpo secco sul sedere.

<<Ah...>> Sussurra a denti stretti. La parte lesa inizia a diventare rossa.

La sposto e l'avvicino al letto.

<<Togliti il vestito, io vado in bagno a mettermi il preservativo. Vuoi scopare?>> La fisso, lei mi guarda indecisa sul da farsi.

Annuisce.

<<Bene. Fa quello che ti ho detto.>> Così dicendo entro in bagno. Faccio avanti e indietro nel poco spazio.

"Ma che cazzo sto facendo...credo di aver bevuto troppo anche io."

In questo momento lei non sa quello che vuole, domani non ricorderà niente di stasera e poi io non voglio fare l'amore con una ragazza ubriaca. Mi sfilo la camicia e i jeans e resto solo in boxer.

Mi sciacquo la faccia e apro la porta.

Sono rimasto così tanto chiuso in bagno che Alex già si è addormenta.

È sdraiata su un lato e stringe il mio cuscino, si è tolta il vestito ed è rimasta solo con le mutandine.

"Il mio povero amico lì sotto sta tentando il suicidio. Ma non ne ha il coraggio..."

Prendo una mia canotta, tolgo il cuscino tra le braccia di Alex cercando di non guardare (beh ci provo almeno, è pur sempre la mia ragazza) e gliela infilo. Alzo le coperto e la copro coricandomi di fianco a lei.

La mia piccola mi abbraccia forte e si tiene stretta al mio petto.

<<Ti amo Kevin. >> Sussurra nel sonno.

<<Ti amo anche io tigrotta.>>

Sorrido tra me e me sperando che l'indomani mattina sia io che la mia piccola non sofriremmo troppo il dopo sbornia.

Heyyyy :)

Ecco a voi il capitolo ♥

Ditemi come vi è sembrata Alex un pò brilla :)

Spero che vi faccia un pò ridere...

Comunque sia grazie come sempre e vi voglio bene.

Un grande bacio Lina ♡♥♡♥

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