Cap48 Tre giorni senza Lui.

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Alex...

La stanchezza e il mal di testa non mi abbandonano da tre maledetti giorni.

Ma non riesco a dormire, non riesco a chiudere occhio perché quando lo faccio il mio primo pensiero è lui.

"Kevin. "

Da quando sono tornata non ho mangiato più niente il mio stomaco non vuole niente, i miei genitori sono preoccupati e quindi io ho cercato di fingere di avere la febbre.

Mia madre mi porta un mucchio di cibo che mi costringe a mangiare. Quando poi esce dalla stanza mi infilo in bagno e rigetto tutto,perché il mio corpo non lo accetta.

In questi giorni non sono andata a scuola, ma stamattina ho deciso di andarci.

Non solo perché non voglio perdere le lezioni visto che manca poco alla fine del corso, ma anche perché ho bisogno di parlare con Kevin.

"Solo per un minuto."

La mia unica speranza è di non vederli insieme o potrei morire.

Mi alzo a fatica dal letto e mi intrufolo nel bagno.

Guardandomi allo specchio vedo le occhiaie nere intorno agli occhi e sono bianca come un lenzuolo.

Mi sciacquo il viso con l'acqua fredda e mi lavo i denti, i capelli li lego in una treccia di lato un pò disordinato e mi stendo un velo di crema sul viso, anche se non ho molta voglia di sistemarmi.

Mi sposto di nuovo nella mia stanza e Teddy gia mi aspetta sul letto con un sorriso bellissimo stampato sul suo visino dolce.

In questi giorni non gli ho dato molta corda, ero giù di morale e allora l'ho trascurato.

<<Ciao funghetto.>> Gli dico prendendolo tra le braccia.

Lo faccio sedere sulle mie gambe e io mi accomodo sul letto.

<<Ciao sorellina. >> Dice triste. Sul suo visino si forma una smorfia di tristezza.

<<Che succede?>> Gli domando mentre giocherello con i suoi riccioli neri.

<<Non voglio andare a scuola oggi. Voglio stare con te. >> Dice mettendo il broncio.

Il mio piccolino, fa sempre così quando c'è qualcosa che non va.

<<Perché sei così triste? >> Domando stringendolo di più a me.

<<Perché lo sei anche tu.>> Risponde abbracciandomi forte.

<<Ma io non sono triste.>> Dico sorridendo appena.

<<Io ho te.>> Mi sdraio sul letto e me lo stringo al petto abbracciandolo forte.

In questi giorni ho cercato di evitare il mio fratellino, perché avevo paura di sfogare la mia tristezza su di lui. Ma solo ora, che lo tengo fra le mie braccia, capisco che l'unica cosa che mi fa stere bene è Teddy.

"Il mio funghetto."

<<Ti voglio bene cucciolino.>> Gli dico dandogli tanti baci sulle guance.

Lui ride e il cuore si riprende, ma solo un pochino.

<<Anche ioooo...>> Urla battendo le mani.

Mi infilo una felpa grande, anche se fa caldo, un paio di jeans e le mie solite scarpette abbiante alla felpa rossa.

Vado in cucina e vedo mio padre seduta al tavolo che aspetta la colazione e mia madre intanta a imburrare le fette di pane tostate.

<<Buongiorno. >> Dico avvicinandomi alla cucina per aiutare mia madre.

<<Buongiorno cara.>> Mi stampa un bacio sulla fronte e mi guarda preoccuparta.

Quando sono tornata abbiamo parlato, ho pianto tanto e poi lei, la mia mamma, ha alleviato il mio dolore.

<<Sto bene, mamma. Non ti preoccupare. Ok?>> Le dico sforzandomi di sorridere anche se dentro di me il dolore cresce giorno dopo giorno.

Ma ora devo pensare al suo pancione, non voglio che si preoccupi ne che si stressi, quindi fingo di stare bene.

Anche se il mio cuore ha quasi smesso di battere e mi sento morire dentro.

"Vorrei solo sentire la voce di Kevin. Sentire che sta bene."

Io e mio padre non abbiamo parlato molto, lui finge di essere arrabbiato, ma io so che sta male per quello che mi è successo.

"L'unico problema è che non sa che cosa dire o cosa fare."

Prendo i piatti che ho riempito e li posiziono uno davanti a Teddy e uno davanti a mio padre. Mi abbasso verso di lui e gli stampo un bacio sulla guancia.

<<Buongiorno papà. >> Gli sussurro teneramente.

Lui mi guarda e ricambia con un mezzo sorriso.

Gli occhiali tondi, troppo bassi sul naso lo rendono ancora più vecchio di quello che è, gli occhi verdi uguali ai miei sono pieni di preoccupazione.

"Il mio papà...gli voglio un bene dell'anima. "

<<Andrà tutto bene vedrai.>> Mi dice serio.

Quelle parole mi fanno riempire gli occhi di lacrime e mi mozzano il fiato.

Ho già pianto troppo ora ho bisogno di non pensare a lui.

<<Lo so, papà. >> Gli sorrido.

<<Fai colazione con noi.>> Chiede mia mamma, anche se più che una domanda sembra un ordine.

<<No, scappo che ho fatto tardi stamattina. >> Prendo una mela e facio per uscire.

<<Alex aspetta...>> Dice mio padre voltandosi sulla sedia.

<<Cosa c'è? >> Chiedo aggrottando la fronte.

<<Dovresti mangiare qualcosa, sembra che tu stia scomparendo. Sei dimagrita in questi giorni>> Afferma serio fissandomi.

<<Sto bene, non preoccuparti mangio qualcosa per strada. Ciao.>> Lo rassicuro, apro la porta e mi dirigo all'accademia.

Scendo dall'auto lentamente, Rajy ha detro che mi avrebbe apettato davanti al portone ma non lo vedo, quindi cammino piano perché non voglio rischiare di incontrare Kevin da sola.

<<Dov'è?  Dov'è quell'idiota? Ahh questa me la paga, gli spezzo le ossa...>> Rajy si precipita di corsa verso di me.

Lo fermo mettendogli le mani al petto.

<<No, Rajy ne abbiamo già parlato. Se io mi sono confidata con te e perché mi fido di te. Ma non devi fare niente.>> Lo canzono.

Rajy mi ha chiamata tutti giorni per sapere come stavo, si è arrabbiato e mi ha consolata dicendo che avrei trovato uno migliore di Kev.

"Ma io non voglio uno migliore di lui. Io voglio Kevin. "

<<Si ma lui merita di essere preso a calci nel culo.>> Dice con rabbia.

<<No. Devi tenerti fuori da questa storia. Ok?>> Lo avverto alzando l'indice verso di lui.

<<Al ma io...>> Scuote la testa.

<<No.>> Gli dico soltanto.

Finalmente dopo che si è calmato Rajy, entriamo nell'aula.

Gli sguardi di tutti si posano subito su di noi, anzi su di me e poi si spostano su Kevin.

"Vedo che la notizia è giunta velocemente. "

Anche io lo guardo per un nano secondo e lui fissa me.

Poi abbasso la testa e mi dirigo, insieme a Rajy, verso la nostra postazione.

Kevin è seduto di fianco alla strega, anche lui sembra esausto, e deduco dai suoi lineamenti stanchi che non ha dormito molto.

Indossa un maglioncino primaverile nero e i suoi jeans scoloriti, i capelli tirati indietro lo fanno sembrare più in ordine, ma la leggera barba sulle guance fa capire che in ordine non lo è affatto.

Ha lo sguardo fisso sulla sua macchina fotografica.

Noto che mi guarda e ogni volta che lo guardo anche io lui abbassa la testa di scatto. 

Io e Rajy ci sistemiamo sul tavolo da lavoro.

<<Rajy, devo parlare con lui. >> Dico rivolgendomi al mio amico.

<<Devo fargli capire che mi sta perdendo sul serio. Devo dirgli che sono felice per lui e che se lo desidera lo lascerò andare.>>Sussurro al mio amico mentre continuo a guardare il ragazzo che amo.

<<Cosa? Così lo perderai per sempre...anche se non lo sopporto non voglio vedervi divisi. >> Dice con tono della voce basso.

"Quanto adoro il mio amico..."

<<Lo so è un rischio. Ma io sono certa che lui mi ama ancora e se gli faccio capire che può perdermi per sempre forse aprirà gli occhi e tornerà da me.>> Gli sussurro.

Anche se sono molto scettica sul mio piano, voglio provarci.

Farò di tutto per tornare con lui.

Lui mi rende felice. E so che per Kev è lo stesso.

All'ora di pranzo quando quasi tutti sono usciti per mangiare mi avvicino a Kev che è ancora intento a lavorare su alcune foto.

Faccio un respiro profondo e mi posiziono di fianco a lui.

Non nota la mia presenza, allungo un braccio e gli tocca la spalla con la mano.

Riesco a percepire il suo calore, mi guarda negli occhi.

Tanya ci osserva dal portone principale, ma non mi importa.

<<Posso parlare con te? Ci vorrà solo un momento.>> Gli chiedo arrossendo.

Mi sento come il primo giorno, quando l'ho visto per la prima volta.

"Un sorriso mi spunta sulle labbra, la ricaccio indietro. "

<<Alex. Ci siamo detti tutto.>> Dice lui girando la testa di nuovo verso al banco.

Gli tocco la guancia con il palmo della mano e lo costringo a guardarmi negli occhi.

<<Voglio scusarmi con te. Usciamo solo un secondo, solo uno Kev. E poi ti lascerò andare.>> Con la punta del dito lo accarezzo delicatamente e i suoi occhi si rilassano fino quasi a chiudersi.

Sento un battito leggero del mio cuore, ho la bocca secca e un groppo in gola, gli occhi mi si riempiono di lacrime con vedo i suoi color nocciola.

Quegli occhi di cui mi sono innamorata alla follia, di cui non posso faee a meno.

<<Ti prego. >> Lo imploro.

<<Va bene.>> Mi dice.

Poi si alza, mi prende per mano e ci dirigiamo fuori.

Quel contatto, quel piccolo comtatto mi fa nascere dentro di me una piccola speranza.

"Ora devo solo sperare che il mio piano funzioni."

Holaaa bellezze... :)

Ecco il capitolo...come vi è sembrato? 

Spero vi sia piaciuto...

Passo dopo passo qualcosa di bello deve pur succede no??

Beh speriamo...

Baci Lina...=)

A domani per il prossimo capitolo ♥♡

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