Cap57 La vendetta di Alex...

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Alex ♥

"Ah...il mio orsacchiotto. Quanto amo prendermi cura di lui."

Siamo stati accoccolati e ci siamo baciati per non so quanto tempo.

Ma per adesso voglio farlo aspettare, anche se quella che freme a ogni suo tocco sono io.

"Accidente a lui..."

Per fortuna il campanello ha suonato sul più bello, e anche se un pò riluttante (visto che lo desidero da morire) sono scesa dal letto, gli ho rimboccato le coperte e sono andata ad aprire la porta.

<<Alex...>> Maggy si fionda dentro e mi abbraccia come se non mi vedesse da un secolo.

<<Ciao Maggy.>> Dico abbracciandola a mia volta.

<<Come stai?>> Mi chiede guardandomi dalla testa ai piedi.

<<Ehm...bene.>> Dico un pò in imbarazzo.

Phil supera la sorella di qualche passo e si posiziona davanti a me.

<<Ciao Al.>> Dice e mi stampa un bacio sulla guancia.

"Eh?"

<<Giù le mani dalla mia ragazza Phil. >> Sento la voce di Kev provenire da dietro di noi.

"Che ci fa lui in piedi?!?!"

Per la miseria questi prima o poi mi fanno impazzire.

<<Beh amico lo sai che io sono più bello di te.>> Afferma Phil sorridendo.

Si avvicina a Kevin e gli dà una pacca sulla spalla e il mio ragazzo sorride con una smorfia di dolore stampata in faccia.

Lo conosco fin troppo e so che sta fingendo di stare bene invece sta male, se quella meldetta febbre si togliesse non mi preoccuperei tanto,

Richiudo la porta e li faccio accomodare nel piccolo salottino.

<<Non credo proprio. >> Risponde Kev con un espressione divertita.

<<Maggy non dimenticarti che devi dirmi quella cosa.>> Sussurro alla mia amica mentre andiamo a prendere qualcosa da bere in cucina.

Mi sembra così naturale andare avanti e indietro per tutta la casa, proprio come se fosse mia.

"Proprio come se fosse nostra."

<<No, non ha più importanza. >> Dice con un gesto della mano come se volesse scacciare via il pensiero.

<<Ah no...>> Le afferro la mano e l'avvicino di più a me per non farmi sentire dai ragazzi.

La cucina non è molto grande, ma è deliziosa, sopratutto perché Kevin l'ha ridipinda di un verde meraviglioso.

Ho notato che sta ristruttando anche il piano di sopra, ma non gli ho chiesto ancora niente, anche perchè non ho ancora preso una decisione se andare a vivere o meno con lui e in più non ne ho parlato ai miei genitori.

"Anche se lo desidero da impazzire."

<<Devi raccontarmi tutto...>> le dico guardandola dritto negli occhi. <<Sei mia amica giusto? Allora devi dirmi la verità. >>

Mi guarda negli occhi e il suo sguardo diventa serio.

<<Si. Ti racconto tutto. Ma non adesso.>> Dice.

Prendiamo tè freddo per noi e uno caldo per Kevin che ha ancora la febbre alta.

<<Hai denunciato il tizio che ti ha tagliato la strada? >> Domanda Phil guardando Kevin.

Il mio fidanzato diventa cupo e guarda il suo amico un pò triste.

Con me non ha voluto parlare dell'incidente anche se io ho provato a fargli delle domande.

Che cosa ha provato, come si è sentito e perché era in macchina.

Ma non ho insistito più di tanto, se lui lo desidera sono qui.

<<No.>> Dice soltanto.

<<Perché? Devi farlo, devi...>> Continua Phil agitando le mani.

<<No, non voglio più pensare a questa storia.>> Risponde Kev quasi urlando e con uno sguardo pieno di rabbia e paura massaggiandosi la mano infasciata.

<<Ma...>> Phil fa per parlare ma io lo interrompo.

<<Ecco il tè e i biscotti al cioccolato.>> Affermo posando il vassoio sul piccolo tavolino di fronte al divano dove sono seduti.

"Maledizione...!"

<<Kevin perché non indossi i calzini?>> Domando accigliata al mio fidanzato.

Lui mi guarda confuso e agita la testa con i capelli scompigliati e con solo la connettiera e i pantaloni della tuta indosso.

<<Devi metterti qualcosa, vado a prenderti la felpa. Hai la febbre Kev e non puoi andare in giro per casa mezzo nudo. Ti ho portate anche le ciabattine a forma di orso perché non le metti sono così deliziose.>> Dico tutto d'un fiato mentre e mi dirigo in camera da letto.

Premdo tutto l'occorrente e vado di nuovo nel salottino, gli infilo la la felpa dalla tssta senza fargli male e poi le ciabatte a forma di orsacchiotto.

"Come sono carine."

<<Grazie mammina.>> Afferma Phil con una vocina da femminuccia.

Lo guardo male e mi siedo di fianco a Kevin.

<<Grazie amore.>> Dice tenero e dolce come lo zucchero filato.

<<Oh...prego.>> Rispondo abbassando lo sguardo e arrossendo.

"Voglio solo che stia bene!

Con un braccio mi copre le spalle e mi stringe più vicino a se, poi mi stampa un piccolo bacio sulla fronte e io gli sorrido.

<<Con Tanya hai risolto Kevin? >> Dice Phil.

Al solo semtire quel nome mi vengono i brividi, non sto certo insinuando che la causa del nostro litigio sia lei, ma no so perché sono certa che se Tanya non ci fosse sarebbe tutto più semplice.

<<Ehm si.>> Risponde Kevin in imbarazzo.

"Ah si...e come avresti risolto?"

Gli dico con lo sguardo.

<<Ti amo e lo sai.>> Sussurra stringedomi la mano.

"È sincero, lo vedo nek suo sguardo..."

Ma Tanya mi dà sui nervi.

<<Come hai risolto amico? >> Domanda Phil mangiucchiando un biscotto al cioccolato.

Kevin prende un sorso del suo tè e guarda il suo amico così accigliato che per poco non lo brucia con sguardo.

<<Ehm, Phil te lo spiego un'altra volta.>> Afferma il mio ragazzo guardando Phil torvo.

<<Oh no no. Voglio sapere anche io come hai risolto.>> Le parole mi escono di bocca all'improvviso senza neanche rendermene conto.

<<Le hai detto che deve starti lontano e che se si mezzo in mezzo di nuovo è morta... >> Dico tutto d'un fiato.

Poi Phil, con un altro biscotto tra le mani, interviene.

<<Già, e che il trucchettto di essere stata violentata è stato veramente crudele da parte sua.>> Dice guardando prima Kevin, che mima una sorta di "No no sta zitto idiota" con le labbra, poi guarda me e spalanca gli occhi guardando la mia espressione piena d'ira.

<<Non lo sapeva?>> Domanda di nuovo rivolto a Kev.

Maggy gli sferra un pugno sul braccio che lo fa sussultare.

Senza pensarci due volte mi alzo di scatto, prendo le chiavi del cottage ed esco fuori chiudendo la porta in modp che nessuno possa fermare il mio intento.

"Quello di vendicarmi...!"

<<Alex...>> Sento Kevin che prova ad aprire la porta senza riuscirci.

<<Piccola che intezioni hai? Aprila porta perfavore.>> Mi chiede dolcemente ma con un pò di agitazione nella voce.

<<Quando avevi intenzione di parlarmi di tutto questo Kevin? >> Gli domando incazzata.

"Si perché sono maledettamente incazzata."

Kevin... >.<

"Cazzo, Alex ci ha chiusi dentro...ed è arrabbiata!"

Non le avevo ancora parlato di quello che è successo con Tanya, ma non perché non volessi, è solo che non c'è stato il tempo e non mi andava di rattristarla di nuovo proprio ora che sembra felice.

<<Te lo avrei detto. >> Le dico cercadno di convincerla ad aprire questa maledetta porta.

<<Ah, bene. Visto che tu non me ne hai parlato. Vado da lei, così gliene dico quattro. Deve togliersi dai piedi.>> Dice con voce roca e piena di rabbia.

<<Alex vai e rompile il naso.>> Urla Maggy da dietro si me, mentre Phil cerca qualcosa per aprire la porta.

Guardo Margareth truce e lei mi fa un mezzo sorriso.

<<Piccola ascolta, aprimi ti prego. Parliamone, lascia che ti spieghi...>> Cerco di parlare ma lei mi interrompe prima del che possa finire.

<<Voglio solo parlarle Kev, una volta per tutte deve lasciarci in pace. Io ti amo e lei deve rassegnarsi.>> Dice con voce più calma, non riesco a vedere la sua espressio perché c'è la porta che ci divide.

"Cazzo, aprimi amore..."

Non posso permettere che le succeda qualcosa, come quando si sono picchiate e Alex ha riportato un graffio allo zigomo e dei lividi.

"E cazzo non posso permettere che succeda ancora."

<<Al anche io ti amo. Ma non andare. Apri questa cazzo di porta. Piccola.>> Affermo cercando di restare calmo, ma non ricevo una sua risposta.

"Cazzo, già è andata via...!"

Sento un fitta atroce all'addome e sento la testa che mi gira.

<<Cazzo Phil non potevi stare zitto.>> Dico al mio amico guardandolo dritto negli occhi.

Sembra che non appena le cose vadano bene deve per forza succedere qualcosa che rovini tutto.

<<Mi dispiace amico, credevo che ne avevate parlato.>> Afferma per difendersi mentre gironzola per casa in cpn in mano un cacciavite.

<<Non, non...preoccuparti fratello, sono un idiota, avrei dovuto parlarle. Ma non volevo rovinare tutto. Non di nuovo...ma con lei mi sembra sempre di sbagliare, non che si sia mai lamentata ma io mi sento così...così...>> Prima che finisco di parlare Phil mi interrompe.

<<Inutile? Stupido? Non all'altezza? >> Dice con un mezzo sorriso.

<<Lo so amico. Ci sono passato...>> Afferma sedendosi di fianco a me.

<<Davvero non so che fare, le ho chiesto di venire a vivere con me ma lei non mi ha dato una risposta, e...>> Cerco di dire ma Maggy mi interrompe.

<<Allora volete continuare a compiangervi addosso o volete fare qualcosa per fermare Alex? >> Domanda Maggy puntellandosi i fianchi con le mani.

"Sono così fottutamente stanco...e la mia piccola è in pericolo. Cazzo...O forse lo è Tanya? "

Alex >.<

"Lei vuole la guerra...che guerra sia..."

Cammino velocemente perché sono sicura che Kevin in un modo o in un altro mi raggiungerà e non mi darà la possibilità di parlare con Tanya.

"Voglio solo parlare. Per ora...!"

Mi fermo davanti alla porta della sua casa e alzo il mano a pugno per bussare alla porta, non so perché ma sento che mi sta tremando e il cuore mi batte fortissimo.

Busso timidamente.

L'adrenalina è andata a farsi benedire e ora ho quasi paura, ma solo un pò.

Se sono qui è per difendere il mio amore e la mia relazione con Kevin, non ho intenzione di parlare o di arrabbiarmi con tutti quelli che non approvano il nostro amore, ma Tanya...

"Maledetta Tanya..."

Lei deve sentirne quattro da me per come si è comportata, per come ha abbindolato il mio ragazzo.

La porta si apre e vedo Tanya con una faccia che dice chiaramente....(Si...so leggere anche il linguaggio del viso.)'che ci fai qui brutta stronza?'

<<Devo parlare con te.>> Dico fissandola negli occhi.

<<Vattene...>> Afferma accigliata. Così dicendo fa per chiudere la porta.

La blocco con entrambe le mani e i miei occhi si fanno pieni d'ira.

La spingo più forte e lei indietreggia.

<<Ma che cazzo...?>> Fa per parlare ma la precedo, anche se è di qualche centimetro più alta di me la puntello con un dico e la fisso con rabbia e rancore nei suoi confronti.

"Sono incazzata...e cazzo se prova a toccare il mio Kevin giuro che la uccido...!"

<<Ascoltami bene. Io non so le cose che hai passato, i problemi che hai avuto o le persone che ti hanno fatto del male. Ma so una cosa...>> Mi guarda quasi divertita ma non me ne curo più di tanto, continuo a parlare e attiro la sua attenzione con un'altra spinta.

Scosta la mia mano da se schiaffeggiandola, ma non mi spavento, tengo lo sguardo fisso nel suo, il mento alto e i pugni chiusi.

"Pronta all'attacco in caso di pericolo..."

<<Perché non ti togli dai piedi...o vuoi fare di nuovo a pugni. Ma sappi che questa volta non ci sarà Kevin a proteggerti...>>

"Ma se la prima volta le ho quasi rotto il naso...!!!!"

<<Credi davvero che lui provi qualcosa di importante per te. Sei proprio un'illusa. Lui tornerà con me.>> Dice con quella sua stupida voce stridula.

<<A causa tua ho quasi perso la persona che amo di più al mondo. Per causa tua Kevin ha rischiato di morire. Credi davvero che torni con te dopo tutto il male che gli hai fatto? Hai finto per tutto questo tempo di essere stata violentata. Sai quanto ha sofferto perché si sentiva in colpa, lo sai?... Ah no come fai a saperlo. A te non importa di niente e di nessuno, tu non sai che cosa significa amare. Tu non sai che vuol dire prendersi cura di qualcuno, stringerlo tra le braccia e sentire il suo calore e il suo respiro e pregare che si riprenda al più presto possibile, perché vederlo in quelle condizioni ti spezza il cuore...>> Con una spinta con entrambe le mani la scaravento al muro e sento un verso di dolore uscirle dalla bocca.

<<Tu non hai un cuore, tu non hai mai amato Kevin. Riesci solo a vedere te stessa, a pensare solo a te stessa fregandotene degli altri. Ma sai che ti dico...io conosco Kevin e so che lui ti ha amata davvero e tu gli hai solo spezzato il cuore. Sai cosa ho fatto io l'ho ricostruito, ho ricostruito quel cuore a pezzi, l'ho amato, mi sono presa cura di lui, e il mio primo pensiero è rivolto sempre e solo al mio Kevin. Perché lui è mio e tu devi stargli lontano. E ora Kevin mi ama e io ama lui. Lo amo da starci male. E farei di tutto per renderlo felice. E se ucciderti è un modo per riprendermi il mio Kev per sempre e di proteggere il mio amore, allora non mi faccio scrupoli...>> Le prendo il colletto della maglietta e la tiro appena per avvicinarmi di più a lei.

<<Tu non lo capisci ma con le tue bugie gli fai sempre più del male. Io so cosa significa sentirsi abbandonati, sentirsi soli, l'ho provato sulla mia pelle. Ma se continui così finirai per soffire da solo senza nessun aiuto da parte di nessuno.>> Gli sussurro a denti stretti.

Nei suoi occhi si leggono così tanti sentimente difficili da decifrare.

Non metto in dubbio che abbia sofferto, che ne abbia passate tante, ma fare del male agli altri per la proprio felicità, dividere due persone che si amano, costringere Kevin a stare con lei anche se in fondo lei non prova alcun sentimento nei suoi confronti.

Questo mi fa incazzare, mi fa perdere la testa e mi fa crescere un sentimento di odio.

<<Alex...>> Una voce mi fa sussultare.

"Proprio quella..."

La voce di colui che mi sono innamorata, di cui non posso fare a meno, la persona più dolce e gentile che conosco, ma anche così tremendamente imbronciato e testardo.

Il ragazzo che sogno la notte e che vivo di giorno, quello che che mi fa palpitare il cuore così forte che temo possa scoppiarmi nel petto.

"Il mio solo ed unico amore...Kevin."

Entrambe, sia io che quella strega di Tanya, ci giriamo di scatto, ed eccolo lì...con i pantaloni della tuta e una felpa con su scritto amo la mia ragazza ( gliel'ho comprata quando ci eravamo lasciati, l'ho vista in un negozio e ho pensato a lui) e con le ciabatte pelose a forme di orsacchiotto.

Mi spunta un sorriso sulle labbra.

"Come si fa a non amare un ragazzo del genere? Farebbe di tutto pur di proteggermi."

Poi mi rivolgo di nuovo a lei e stringo di più la stretta sulla sua maglietta.

<<Me la pagherai Tanya,  non credere che sia finita qui...>> Le sussurro.

Kevin ♡

"Cazzo, fottuta rabbia, fottuta Tanya....porca misera..."

Vedere Alex con quella faccia minacciosa mi fa incazzare ed eccitare allo stesso momento...

Cazzo, mi sento un pervertito ma ogni volta che vedo la mia ragazza mi viene così duro da farmi male.

"Anche ora, che sono preoccupato..."

Con molti sforzi sono riuscito ad uscire dalla finestra e ho corso come u  matto per raggiungerla, tanto che Phil e Maggy sono rimasti indietro.

La vedo dalla porta aperta della casa di Tanya, con le mani a pugno che stringono la maglietta della strega schiacciata al muro.

L'ho chiamata da lontano e si sono girate entrambe, poi Al le ha detto qualcos'altro.

Mi avvicino alla porta quasi correndo ma prima di arrivare mi ritrovo le braccia di Alex che mi stringono forte e io faccio altrettanto pogiando la faccia sulla sua testa.

"La mia piccolina."

<<Al...mi hai fatto prendere un colpo...>> Sussurro e lei mi abbraccia più forte.

<<Ti amo Kevin.>> Dice con un filo di voce.

Tanya ci guarda dalla porta, nel suo sguardo c'è odio, ma non solo.

La sua espressione è piena di paura, di restare da sola, di aver perso l'unica persona che forse le mai voluto veramente bene.

"Si, perché il mio non era amore, era affetto, le volevo bene...ma il vero amore l'ho conosciuto solo con Alex."

<<Andiamo a casa.>> Le dico dolcemente,  lei mi guarda con gli occhi pieni di lacrime, fa un cenno di si con la testa e si pulisce via le lacrime con il dorso della mano.

<<Si. Stai male e devi riposare.>> Mi dice prendendomi la mano.

Alex dà un'ultima occhiata verso Tanya e lei chiude la porta sbattendola forte.

La mia piccola avvolge un braccio da dietro la mia schiena e io sulle sue spalle in modo da stare appiccicati come due piccioncini.

<<Cosa le hai detto?>> Le chiedo stampandole un bacio sul capo.

<<Niete di relativamente importante Kev. Non preoccuparti. >> Risponde dolcemente.

<<A no?>> Chiedo.

<<Un giorno la perdoneremo.>> Dice soltanto con un mezzo sorriso.

<<Come tu hai perdonato me?>> Dico aumentando la stretta.

"Ogni volta che penso a quello che ho fatto, ogni volta che..."

<<Come tu perdonerai tuo padre...>> Dice interrompendo i miei pensieri.

<<Come scusa?>> Domando aggrottando la fronte.

<<Hai sentito cosa ho detto.>> Afferma prendendomi il collo della felpa e avvicinandomi sempre di più a se.

Mi fissa negli occhi e un velo di lacrime li ricoprono.

<<Perché piangi?>> Le chiedo con uno sguardo preoccupato.

"Basta con le lacrime..."

<<Non lo so. So solo che ti amo. Ti amo tanto. Cucciolino mio. E tutto passerà. >> Mi prende il viso tra le mani e mi bacia, un bacio amorevole.

Uno di quelli che mi fa capire quanto mi ama e quanto si prenderà cura di me.

<<Anche io ti amo.>> Le dico stringendola più forte.

<<Lo so.>> Risponde.

<<A si?>> Le chiedo sorridendo.

<<Si, è scritto sulla tua felpa....>> Sorride e mi stampa un bacio sul naso.

<<Vieni qui, non prendere freddo.>> Dice alzandosi sulle punte e mettendomi il cappuccio della felpa, anche se fa un caldo che si muore.

Poggia le sue labbra sulla mia fronte e mi guarda preoccupata.

<<Hai di nuovo la febbre alta. Non vedo l'ora che ti passi Kev.  Un pò mi sento in colpa...>> Dice abbassando lo sguardo.

Le alzo il mento per guardare i suoi occhi.

<<Non devi sentirti in colpa, siamo qui. Io e te. Forse ne abbiamo passate tante e sarà difficile riprenderci da questa settimana piena di dolore che abbiamo provato. Ma Alex guardami....>> Le dico indicando lo stato in cui sono conciato.

<<Già, le ciabattine ti stanno proprio bene.>> Sorride.

<<Siiii, sono magnifiche. Ma io intendevo altro.>> Dico abbracciandola.

<<Al, ti amo così tanto che sono uscito dalla finestra pur essendo pieno di lividi, ho corso in ciabatte perché temevo che avresti ucciso la mia ex, e che ti fosse successo qualcosa, e ora sono qui a tenerti stretta per paura che tu possa scappare a gambe levate...>> Le dico mentre entrambi ridiamo come due matti.

Mi stringe le braccia al collo e mi stampa teneri baci su entrambe le guance.

<<Non scapperò mai da te. Non posso scemotto. Tu sei mio.>> Mi dice sfiorando la mia bocca con la sua.

<<E tu sei mia...>> Immergo una mano nei suoi capelli e spingo la sua bocca contro la mia in un bacio famelico e intenso.

La mia lingua tra le sue labbra che accarezza dolcemente la sua, Alex affonda le mani nei miei capelli e mi stringe di più a se.

Mi stacco di pochissimi millimetri da lei.

<<Torniamo a casa piccolina. >> E così dicendo le prendo la mano e riporto la mia dolce scimmietta a casa.

"In quella che sarà la nostra casa..."

Alex ♥

La giornata è passata così velocemente che quasi non mi sono accorta delle ore che sono passate.

Ho fatto pulizie da sopra a sotto, Kev è bravo in un sacco di cose ma in quanto casalingo lascia un pò a desiderare.

A Kevin sale la febbre sempre di più e non so che fare per fargliela abbassare.

Gli ho messo un piccolo asciugamano bagnato con acqua fredda sulla fronte, gli ho preparato un brodo di pollo e gli ho fatto mangiare tanta frutta.

Ma niente, maledizione, quella cavolo di febbre non si vuole togliere.

Sfoglio il libro delle ricette che Kevin ha in cucina e cerco qualcosa da preparare per cena.

"Perché lui abbia un libro di cucina, ancora non l'ho capito...ma da Kev ci si può aspettare tutto..."

Cioccolatino è in salone, gli ho avvolto così tante coperte intorno che sembra un involtino gigante.

"Cucciolino..."

<<Pollo al curry con patate al forno. Mmh dovrebbe essere buono.>> Dico tra me e me.

Faccio per prendere gli ingredienti dal frigorifero ma due mani forti mi stringono.

"Ah peggio dei bambini. "

Mi giro tra le sue braccia e lui mi guarda con un sorrisino divertito.

<< Kev...>> Non mi da il tempo di parlare che le sue labbra sono già sulle mie, mi prende tra le braccia e mi fa sedere sul bancone della cucina.

<<Devi mangiare. Cazzo, Alex. >> Dice tra un bacio e l'altro.

<<Stai scomparendo...>> Afferma.

Le sue mani vagano per tutto il mio corpo, sotto la maglietta, sfiorando la mia pelle.

Mi lascia una scia di baci su tutto il collo e poi mi mordicchia il lobo dell'orecchio.

<<Kev...>> Sospiro lentamente mentre lui continua con la sua stupenda tortura.

<<Ascoltami bene scimmietta...>> Sussurra.

Sorrido al ricordo della nostra settimana perfetta...

"Scimmietta...che amore..."

<<Ti ho preparato un bagno caldo. Ora tu vai lì e ti rilassi, perché hai bisogno di riposare...>> Dice dolcemente.

Agito la testa in un frenetico no.

<<No, Kev devo preparare la cena e tu devi riposare...>> Mi interrompe con un bacio.

<<No, tu vai a farti un bagno, io ordino una pizza e un bel dolce al cioccolato. Sei stanca e non dire che non è la verità.  Piccolina non costringermi a spogliarti, perché sai che non ho alcun problema a farlo...>> Dice con un sorriso malizioso.

Lo spingo via di qualche centimetro.

<< Ma sei tu quello malato e io non posso riposare se tu non stai bene.>> Gli dico sfiorandogli la guancia con il dorso della mano.

<<Allora lo faremo insieme.>> Propone divertito dalla mia espressione un pò imbarazzata.

<<Ehm no...>> Dico scendendo dal bancone.

<<Allora va...>> Mi spinge via teneramente con una sculacciata sul sedere.

<<Si si, vado...>> Gli dico.

Dopo un bagno perfetto, caldo e profumato, mangiamo la pizza e il dolce al cioccolato.

Visto che siamo entrambi sfiniti ci mettiamo a letto anche se sono solo le sette di sera, ma a noi non importa ci accoccoliamo sotto le coperte e io lo abbraccio e lo coccolo come un orsacchiotto teneroso.

<<Dobbiamo scegliere i mobili per il piano di sopra.>> Dice serio accarezzandomi la schiena da sotto la t shirt che gli ho rubato dopo il bagno.

<<Li devi scegliere tu...>> Rispondo già sonnecchiando.

<<Ma presto verrai a vivere qui...>> Dice lui con voce bassa.

Mi accoccolo di più a lui e mi sento stringere più forte contro al suo petto, mentre la sua mano accarezza i miei capelli.

<<Ti amo...>> Sento che sussurra.

E così chiudo gli occhi e mi immergo in quel sonno profondo che mi manca da una settimana.

Dimentico tutto, i giorni difficili, il sonno perso, le paure e i timori, Tanya e tutto il resto.

"Ora nei miei sogni c'è solo lui...il mio unico ed inimitabile amore...Kevin."

Salveeeeeee bellissime...

Lo so lo so, ci ho messo più del dovuto...

Ma eccolo qui...

Spero che vi sia piaciuto...

Un bacio
La vostra Lina
Ah dimenticavo...
Grazie a tutte...ho visto visto che ci sono delle nuove lettrici e mi rendete sempre più fiera della mia storia.
GRAZIE DI CUORE ♥ ♡
Vi voglio bene...


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