Cap58 L'incubo...

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Kevin...

La mia auto corre così veloce che le cose mi sfuggono dalla vista come vento, i freni non funzionano. Continuo a premere il freno ma non rallenta.

La pioggia scende incessante, fa freddo, la testa mi gira e il cuore mi scoppia nel petto.

"Alex...la mia piccola..."

È davanti a me, in piedi sulla strada, mi saluta con la mano e con il suo bellissimo sorriso.

"Piccolina mia..."

La macchina non si ferma, lei mi fissa senza distogliere lo sguardo dal mio per un solo secondo.

'Togliti dalla strada piccola, scappa.' Provo ad urlare ma lei non mi sente.

In tutti i modi cerco di fremare la mia maledetta auto.

Sono in panico, finirò per ucciderla.

Poi un'altra auto, non riesco a vedere il guidatore.

'O forse si, è quel bastardo di mio padre.'

La prende in pieno, la investe e lei cade, si accascia al suolo, l'auto scompare, Al scompare.

Mi ritrovo nel vuoto, il buio mi circonda, la pioggia ha cessato di battere.

Poi ricompare Alex, è a terra svenuta, il vestito verde che indossa è ricoperto di sangue.

Mi accascio di fianco a lei...

'Alex, Alex, ti prego apri gli occhi. Piccola no...' Provo a risvegliarla, urno nel buio ma nessuno mi sente.

Urlo, urlo a più non posso ma lei non mi risponde.

Non respira non reagisce.

'No...aiuto...'

La stringo forte, il gelo mi entra nelle ossa, le bacio tutto il viso, cerco di riscaldarla, le lacrime mi rigano il viso.

'Amore mio ti prego. Non lasciarmi, è stata tutta colpa mia...ti amo. Io devo morire, io...non tu piccola mia.'

Poi svanisce dalle mie braccia come polvere e inizio a camminare e a guardarmi intorno.

"Dove sei piccola?"

Alex... ♥

Mi sveglio di soprassalto, qualcosa mi spaventa.

"Kevin..."

Si sta agitando nel sonno, tiene la mani strette a pugno e si muove freneticamente.

"Un incubo. Oddio e ora cosa devo fare?"

Sta sudando e respira faticosamente.

Stringe il lenzuolo così forte che le nocche delle mani stanno sbiancando.

So che non dovrei svegliarlo, ma non posso vederlo in queste condizioni.

<<Alex...ti prego Alex.>> Sussurra con voce roca.

"Oddio...piccolo..."

<<Kevin, Kevin tesoro svegliati. Amore svegliati.>> Gli dico con voce bassa e sfiorando con entrambe le mani il suo braccio.

Cerco di spostarmi di qualche centimetro per non rischiare di essere colpita dai suoi bruschi movimenti.

<<Amore mio...svegliati maledizione.>> Lo scuoto un pò più forte.

<<Kev...>> Urlo.

All'improvviso lui si siede di scatto sul letto, con il respiro affannoso, gli occhi ancora assonnati e impauriti.

Come se non si non si fosse accorto della mia presenza gli sfioro un braccio con la mano.

<<Cucciolo...>> Sussurro.

Lui si gira di scatto verso di me.

<<Alexandria....>> Dice con voce roca.

Non usa mai il mio nome per intero, solo quando c'è qualcosa che lo turba.

Senza rendermene conto mi prende tra le braccia e mi fa sedere sul suo grembo immergendo il viso nell'incavo del mio collo.

<<Sono qui, sta tranquillo... va tutto bene. È solo un incubo.>> Gli sussurro accarezzando i suoi riccioli neri e impregnati di sudore.

Mi stringe più forte e io gli bacio dolcemente la guancia.

<<Stai bene?>> Gli domando dolcemente.

Cerco di restare calma, di consolare il suo dolore, cerco di fare tutto il possibile per fargli dimanticare tutto il male che c'è stato in questa maledetta settimana.

Ma non so cosa fare di preciso.

Quando avevo gli incubi da bambina mio padre mi abbracciava forte per ore e ore sussurrandomi parole dolci, mentre mia madre mi preparava un bagno caldo.

"Si forse è quello che ci vuole per Kevin."

Sento che lentamente si assopisce di nuovo tra le me braccia.

<<Kevin amore, sei tutto sudato. Ti va di fare un bagno caldo?>> Gli chiedo dolcemente.

Non riesco a vedere il suo viso perché mi tiene stretta a se, posso solo sentire il battito regolare cosi come il respiro.

Dopo qualche secondo si scansa di pochi centimetri da me dandomi la possibilità di guardare i suoi occhi stanchi e pieni di dolore.

"Che cosa avrà sognato?"

Gli accarezzo dolcemente una guancia con il dorso della mano e gli stampo un bacio sulle labbra che lui ricambia con un mezzo sorriso.

<<Si. Ma solo se tu lo fai con me.>> Afferma con voce bassa e ancora assonnata.

Gli sorrido teneramente e strofino il naso contro il suo.

<<Va bene...>> Gli rispondo.

"Tutto per alleviare questo maledetto dolore. "

Kevin ♡

Alex sta preparando un bagno caldo per entrambi, anche se lo ha già fatto prima.

Sono le due di notte, l'ho svegliata a causa del mio incubo, credo di averla spaventata perché non ha lasciato la presa del mio abbraccio neanche per un secondo.

È la prima volta che mi sono spaventato così tanto in vita mia, svegliarmi di soprassalto e trovarla lì di fianco a me è stato come se qualcuno mi avesse tolto un peso dalle spalle, come se qualcuno mi avesse dato nuova vita.

Mi ha tenuto forte tra le braccia senza farmi domande o chiedermi spiegazioni, mi ha semplicemente proposto di fare un bagno e io ho accettato con gratitudine.

"Ne ho proprio bisogno..."

Sento il rumore dell'acqua che scorre e il profumo del bagnoschiuma al cocco che Alex adora tanto.

Mi alzo dal letto lentamente, sento il freddo nelle ossa e i lividi mi fanno un male dell'anima.

"Cazzo...quando finisce questa maledetta tortura!"

Ma non è solo questo.

C'è qualcosa nel rapporto tra me e Alex che mi tormenta.

E come se io non mi sentissi perdonato da lei, per i miei errori, per averla lasciata, per averla fatta soffrire.

"Per averle spezzato il cuore."

Vorrei sentire uscire dalla sua bocca la parola perdono, perché ho come la convinzione che lei provi ancora rimorso nei miei confronti.

Mi dirigo in bagno e la vedo mentre versa il bagnoschiuma nell'acqua, si gira verso di me e mi guarda sorridendo.

<<Hey, vieni qui.>> Dice prendendomi la mano.

<<Stai meglio? >> Domanda stampandomi un bacio sulle labbra che ricambio stringendola a me.

<<Ora si. >> Rispondo staccandomi da lei.

Sorride e arrossisce, poi infila le mani sotto la mia felpa e me la sfila dalla testa con molta attenzione in modo da non farmi male.

Le sue labbra si posano sul mio petto, su tutte le mie ferite, alleviando, così, il dolore.

Dalla mia bocca esce un sospiro rauco e il cuore prende a battermi forte.

Sento il disagio tra di noi, le sue guance sono rosee e gli occhi sono fissi sul pavimento.

<<Perché non mi guardi?>> Le domando alzandole il viso verso di me.

<<Hai paura di me?>> Chiedo ancora non ricevendo una sua risposta.

<<No, non paura. E solo che...>> Mi stringe forte con le mani contro al mio petto che mi accarezzando dolcemente.

<<Mi sei mancato così tanto e ora stento a crederci che tu sia qui con me a tenermi stretta tra le braccia.>> Sussurra baciando la mia pelle con teneri baci sul collo.

<<Piccola, sono qui. Sono tuo...>> Le dico.

<<Girati...>> Le sussurro.

Alex si gira dandomi la schiena, prendo i lembi della mia maglietta e gliela tiro su sfilandogliela.

Non idossa il reggiseno ma solo un paio di mutandine nere con delle scimmiette gialle.

<<Non sono molto sexy in questo momento. >> Dice in imbarazzo.

<<Sei sempre sexy...e poi tu sei la mia scimmietta. >> Sussurro baciandole una spalla con le labbra semi aperte.

Le accarezzo i fianchi fino ad arrivare alla pancia, la sua pelle e morbida e liscia.

Le sue mano si posano sulle mie e lentamente le fa salire sempre più su fino ai seni, spingo la sua schiena contro al mio petto.

Le stringo i seni tra le mia e le mordicchio una spalla, Alex tira indietro la testa e la poggia sulla mia spalla.

<<Kevin...oddio...>> Dice in un sussurro.

<<Sei mia. Solo Mia...>> Sussurro scendendo ogni parola.

"Cazzo quanto mi è mancata..."

Alex ♥

Le sue mani mi infiammano la pelle, i suoi baci così intensi e ardenti.

La barba incolta mi graffia la pelle e mi provoca brividi su tutto il corpo, sento il calore del suo petto contro la mia schiena.

Fa scivolare le sue mani verso il basso e mi sfila via le mutandine abbassandosi.

<<Ah...>> Un verso di dolore fuoriesce dalle sue labbra.

<<Kev.>> Mi giro verso di lui e lo guardo.

È completamente nudo davanti a me, i suoi occhi sono di un colore intenso che non vedevo da tanto.

Cerco di coprirmi, lui mi alza il mento e mi costringe a guardarlo negli occhi.

<<Vieni...>> Mi porge la mano e mi fa sedere nella vasca, poi lui mi segue e si posiziona tra le mie gambe.

L'acqua è caldissima e il bagnoschiuma al cocco emana un profumo buonissimo.

Kev si stende contro di me e poggia la sua testa sulla mia spalla, prendo la spugna e la immergo nell'acqua per poi lavargli dolcemente la schiena e poi il petto.

Gli tiro il lobo e lui mi stringe la mia coscia con la mano.

<<Mi ami Al?>> Mi domanda il mio ragazzo girando la testa di lato.

<<Certo che ti amo.>> Gli rispondo aggrottando la fronte.

<<Ma perché me lo chiedi? Kev sai che ti amo.>> Dico insaponandogli i capelli.

<<Allora perché mi sembra che non sia cosi.>> Dice in un sussurro impercettibile.

<<Che vuoi dire?>> Domando confusa.

<<Alex, io sento come se tu non mi avessi perdonato.>> Mi dice voltandosi verso di me.

Se non fossi completamente nuda nella vasca insieme a lui, sarei più che incazzata del suo atteggiamento.

Ma in questo momento mi sento maledettamente a disagio.

<<Ti ho perdonato!>> Affermo quasi accigliata.

<<E allora perché non vieni a vivere con me? >> Mi domanda fissandomi negli occhi.

<<Oh, allora è questo il problema. Kev ho bisogno di pensarci. Tutto qui.>> Gli dico immergendomi ancora di più nell'acqua.

<<Se devi pensarci allora significa che c'è qualcosa che non va.>> Dice serio.

<<Qual'è il problema? Che diavolo ti prende?>> Gli chiedo quasi arrabbiata.

<<Non mi prende niente, cazzo Al. >> Dice soltanto.

Fa per alzarsi per uscire dalla vasca ma lo attiro di nuovo a me strattonando delicamente i suoi capelli.

Lo costingo a poggiare la testa di nuovo sulla mia spalla.

<<Parlami Kev. Dimmi che cavolo ti passa per la tua maledettissima testa. Dimmi che cosa hai sognato.>> Gli sussurro all'orecchio.

<<Ti amo e tu lo sai. Ma se continui con queste stupidagini sta tranquillo che non verrò ne ora e ne mai a vivere con te.>> Gli dico mordendogli forte la spalla. Tiro la pelle aggressivamente e lui si contorce dal dolore e stringe le mie cosce con entrambe le mani.

Gli tiro i capelli e gli faccio inclinare di più la testa.

<<Ti amo, ti amo, ti amo...quante volte devo dirtelo.>> Gli dico abbracciandolo, lui non mi risponde, si gira verso di me.

Il suo sguardo è serio, e nei suoi occhi si percepisce un sentimento che non risco a comprendere.

<<Non sei convinto Kev? Non sei convinto del mio amore, è questo che mi stai dicendo?>> Chiedo sussurrando.

Lui mi prende il viso con entrambe le mani.

<<No piccolina, no. Io so che tu mi ami tanto, lo so. Solo che voglio capire perché tu non mi hai urlato contro, perché non mi hai dato uno schiaffo, ne ti sei arrabbiata, come avrebbe fatto qualunque altra ragazza. Perché? Perché non mi urli in faccia che sono un fottuto bastardo, che sono uno stronzo. Cazzo qualunque cosa piccola...>> Dice tutto d'un fiato, il suo viso è teso e i suoi occhi mi fissano duri.

<<Io...io...non...>> Cerco di balbettare qualcosa ma non riesco a formare una frase sensata.

<<Forse non dovrei essere qui...>> Dico gurdandolo negli occhi.

<<Tu, tu...sai perché non ti ho urlato in faccia, Kev? Perché ti amo. Perché sono sicura del tuo amore. Perché hai già sofferto abbastanza, così come ho sofferto io. Ma evidentemente mi sbagliavo sul tuo amore.>> Faccio per alzarmi, ma lui mi blocca con entrambe le mano sui lati del mio corpo.

"In questo momento vorrei solo morire..."

Kevin ♡

"Cazzo, mi ha frainteso..."

Non volevo che Alex pensasse che non sono innamorato di lei, cazzo, io sono pazzo di lei.

"Follemente pazzo di lei."

Mi guarda già con gli occhi pieni di lacrime e le guance sono rosso fuoco, ho ancora i capelli insaponati e lei è così tremendamente bella.

L'acqua calda le ha arrossato la pelle, e i seni sono nascosti dalla schiuma.

"Cazzo è bellissima..."

<<Fammi uscire Kev.>> Afferma pingendomi con entrambe le mani sul mio petto.

<<No. Ti amo, ti amo. E lo sai. Il fatto è che non capisco...>> Cerco di dire ma lei mi interrompe.

<<Non capisci perché non vengo a vivere con te? È questo quello che vuoi dire. Non vengo a vivere con te Kev perché non ne ho parlato con la mia famiglia, perché ho un fratellino che mi adora a cui non riesco a staccarmi dall'oggi al domani, perché mia madre aspetta un bambino e ha bisogno di aiuto. Perché, Kevin, sono stata abbandonata già una volta e poi lo hai fatto anche tu. E come posso essere convinta che tu non lo faccia ancora?>> Dice con le lacrime che le rigano le guance e agita la testa.

Avvicino le mie labbra alle sue e le accarezzo dolcemente.

<<Ti amo, e non ti lascerò mai. Alex...io...io sto ristrutturando la casa solo per te. Beh per noi. E mi dispiace averti messo così tanta fretta io...>> Non mi lascia parlare e mi bacia intensamente.

Immerge le mani nei miei capelli e mi attira a se in un bacio passionale, infilo la lingua nella sua bocca e lei la accarezza dolcemente.

Mi morde il labbro e me lo tira forte, mi passa le mani su tutto il corpo e mi graffia la pelle con le unghie.

<<Mi piace la tua barba. Mi fa eccitare.>> Sussurra tra le mie labbra.

<<Allora non la taglio più. Piccola, cazzo ti desidero. Adesso. Ti amo scimmietta. Ti amo da morire. Non ho mai amato nessuno come amo te.>> Le dico dolcemente lasciando una scia di baci sul suo collo.

<<Allora smettila di fare l'idiota e amami ogni giorno di più. >> Dice guardandomi negli occhi.

<<Lo farò. Amore mio. Mi dispiace. >> Le dico baciandola ancora e ancora.

Dopo esserci asciugati per bene e messi qualcosa addosso ci siamo infilati sotto le coperte.

Alex si gira di schiena verso di me e io la avvolgo con un braccio in modo da tenerla stretta a me.

<<Sono arabbiata...>> Dice, anche se la sua voce è divertita.

La stringo di più tra le braccia e le bacio la guancia.

<<Vorrei svegliarmi tutte le mattine accanto a te e riaddormentarmi tra le tue braccia. Promettimi che ci penserai, che ne parlerai con i tuoi.>> Le sussurro dolcemente.

<<Solo se dipingiamo la casa insieme. >> Mi dice sorridendo.

"E così passiamo la notte..."

Tra un bacio, una carezza, accoccolati sotto le coperte a parlare di mobili, divani, temde e pittura colorata.

Heyyyy ♥♡♥♡♥
Ecco il capitolo...
Spero vi sia piaciuto...
Forse non è uno dei più belli...ma mi piaceva l'idea dell'incubo e del perdono nello stesso capitolo...
E prometto che il prossimo sarà più bello...
Come sempre ditemi cosa ne pensate...
Un bacio la vostra
Lina =)

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