Cap9 L'appuntamento <3

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Alex ♥

<< Papà. >> Urlo dalla mia stanza.

Sono da un bel pò davanti allo specchio. Mi sono alzata alle sette stamattina. È domenica e Kevin mi ha invitata per uscire e stare insieme tutta la giornata, vuole che ci conosciamo meglio e lo voglio anche io. "Sono decisa a raccontargli tutto di me." Sono un pò agitata ma sono certa che andrà tutto bene.

<< Cosa c'è cucciola? >> Risponde mentre entra in camera mia.Il suo sguardo è curioso.

<< Allora? >> Dico girando su me stessa. << Cosa me pensi del mio vestito? >> Gli chiedo con il mio miglior sorriso.

<< Dove devi andare? >> Mi chiede curioso.

<< Esco. >> Sorrido. << Alora? >> Lo incito a dirmi cosa pensa del mio vestito.

È beige, lungo fin sopra al ginocchio e senza spalline. È di un tessuto morbidissimo e molto leggero visto che fa caldo, all'orlo ha una piccola decorazione in pizzo. Si lo so forse è un pò esagerato ma voglio essere carina per Kevin.

<< Non resti a pranzo? Vengono tutti,  i nonni, gli zii... >> Lo fermo prima che si metta a chiacchierare invano.

<< No, esco. Allora sii sincero... se tu fossi un ragazzo più o meno della mia età, vedendomi con questo vestito,  cosa penseresti? >> Gli chiedo gironzolando per la stanza in cerca di un paio di orecchini.

Non sentendo la sua risposta lo guardo. Sembra terrorizzato. "Oddio chissà cosa sta pensando!"

<< Che sei uno schianto. >> Risponde mia madre affacciandosi alla porta. "Oh si certo!"

<< Davvero? >> Dico battendo le mani e saltellando come una bambina a cui hanno dato delle caramelle.

<< No, no, e poi no. Tu esci con un ragazzo? Ma se sei la solo una bambina. >> Io e mia madre ci giriamo entrabbe accigliate. Mio padre si fa piccolo piccolo. Fa sempre così, è convinto che sia ancora una bambina, quando si metterà in testa che sono cresciuta.

<< Ho diciannove anni.  E poi siamo solo amici e andiamoa  prendere solo un gelato. >> Dico cercando di tranquillizzarlo.

<< Jo smettila. La nostra bambina ha un appuntamento >> Annuncia mia madre dondolando sui talloni. Arrossisco. Ora cominciano.

Per fortuna dopo qualche minuto Teddy mi salva almeno da mia madre. Perché comincia a chiamarla per fare colazione.

La mamma esce dalla stanza. Mi siede di fianco a mio padre e appoggio la testa sulla sua spalla.

<< Sei arrabbiato? >> Gli chiedo un pò preoccupata.

<< No. >> Dice soltanto.

<< Ascolta papà se non vuoi che vada allora resterò qui. Non voglio fare niente contro il tuo volere. E solo che devo convincerti che che sto crescendo.  È solo un appuntamento. >>

<< Mi avevi promesso che se ci fosse stato di più me lo avresti detto.  >> Dice quasi mettendo il broncio. Sorrido e lo guardo negli occhi. Faccio un profondo respiro e sorrido.

> Gli spiego. Poi il suo sguardo si fa più serio.

> Sospira. > Mi chiede. "Questa mi ha spiazzata!" Ma decido di dirgli la verità.

> Dico arrossendo. >

> Mi dice e comincia a fare un elenco infinito di cose per cui devo stare attenta.

> Gli chiedo per essere sicura.

> Dice sospirando. >

> Gli stringo le braccia al collo quasi soffocandolo e gli stampo un bacio sulla guancia.

"Ho un appuntamento..."

Kevin ♡

"Un appuntamento." Beh non è proprio uno dei migliori appuntamenti ma è un inizio. Finalmente mi sono deciso. Ieri ho scritto un messaggio ad Al è l'ho invita a stare tutta la giornata insieme. Sono nervoso, è strano perché io non sono mai nervoso, e non so cosa mettere. Camicia o t shirt, jeans scuri o chiari. Mi gingillo per un quarto d'ora nella stanza senza concludere niente di buono.

"Ho deciso...annullo l'appuntamento." Mi butto di nuovo sul letto, sono ancora in pigiama prendo il telofono e compongo il numero.

"Chiamo o non chiamo? Chiamo o non chiamo?"

> Mi chiede mia madre entrando all'improvviso nella mia stanza. Ho solo un grande obbiettivo nella mia inutile vita andare via da questa casa, vivere da solo o con la ragazza che amo. Sospiro. Si la ragazza che amo.

> Dico restando sdraiato.

> Mi punta con l'indice quasi in segno di avvertimento.

> Mi giro dall'altro lato del letto.

> Mi chiede. Come al solito vuole sapere gli affari miei.

> Sbuffo. >

> "Bene ci mancava il giochino indovina con chi esce quello sfigato di Kevin. " > "Ma come fa a saperlo?"

> Non mi fa finire la frase.

>

Sbuffo di nuovo, ora mai con mia madre faccio soo questo, e mi rigiro di nuovo nel letto.

> La mamma riesce a capire lontano un miglio quando c'è qualcosa che non va.

> Mi chiede sedendosi sul letto e accarezzandomi un braccio.

> Le dico. "Lo ammetto fosse stato con un'altra ragazza non glielo avrei detto...ma in questo caso ho bisogno di un consiglio."

> Allarga la bacco in un sorriso esagerare enorme. >

> Mi interrompe. La sua espressione è sorpresa.

> Dice quasi gridando.

>

> Inizia a rovistare nei miei vestiti. La mia stanza è un caos. Poi tira fuori una camicia di una tonalità verde scura con dei quadratini un pò più chiari.

> Prende un paio di pantaloni neri e le mie nike verdi.

>

Mi infilo in bagno non so come ma mia madre riesce a farmi cambiare idea in un baleno.

> Mi chiede urlando. > Chiedo un pò confuso. Sono uscito tante volte con altre ragazze,e non ho mai comprato niente.

> La sento andare via dalla stanza, esco e mi guardo allo specchio. "Beh...niente male."

> Mi porge una piccola scatolina verde la apro e dentro c'è una collana. È molto lunga con un ciondolo a forma di cuore intrecciato con dei filamenti di ferro.

> È molto bello, sono sicuro che ad Al piacerà tanto.

> Dice agitando la mano.

> Le dico.

> Mi risponde. Faccio un respiro profondo e mi siedo sul letto.

> Mia madre che tranquillizza me per un appuntamento. Non avrei mai creduto di arrivare a questo punto.

> Dico senza prendere fiato. Sono terrorizzato.

> Mi dice sorridendo.

La guardo negli occhi e vedo un velo di malinconia, mi raccontato un sacco di volte come si sono conosciuti lei e mio padre. Lui l'ha salvata in un incendio quando lavorava ancora come viglie del fuoco.

> Sospiro e ripeto nella mia mente tutto quelloche mi ha detto la mamma.

> Mi dice e si dirige alla porta.

> Le dico e si gira di scatto per guardarmi. >

> Si avvicina e mi stampa un bacio sulla guancia.

"Non vedo l'ora che lei sia qui. "

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