[I figli del diavolo]: Violet Vanja Aisling Kaminsky

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Nota: Mi scuso per non aver pubblicato la scheda prima, purtroppo in questi giorni ho avuto alcuni problemi personali e non ho avuto il tempo di poter scrivere.
Spero però che la scheda vada bene.

Xoxo Corvy.

~

[Nome]: 

Summertime, and the livin's easy
Bradley's on the microphone with Ras MG
All the people in the dance will agree
That we're well-qualified to represent the L.B.C
Me, me and Louie, we gonna run to the party
And dance to the rhythm, it gets harder

Me and my girl, we got this relationship
I love her so bad, but she treats me like shit
On lockdown, like a penitentiary
She spreads her lovin' all over
And when she gets home, there's none left for me

Summertime, and the livin's easy
Bradley's on the microphone with Ras MG
All the people in the dance will agree
That we're well-qualified to represent the L.B.C
Me, me and Louie, we gonna run to the party
And dance to the rhythm, it gets harder
(Harder, yeah, harder, yeah)

Oh, take this veil from off my eyes
My burning sun will, some day, rise
So, what am I gonna be doin' for a while?
Said, I'm gonna play with myself
Show them, now, we've come off the shelf

Summertime, and the livin's easy
Bradley's on the microphone with Ras MG
All the people in the dance will agree
That we're well-qualified to represent the L.B.C
Me, me and Louie, we gonna run to the party
And dance to the rhythm, it gets harder
(Harder, yeah, harder, yeah)

Evil, I've come to tell you that she's evil, most definitely
Evil, ornery, scandalous and evil, most definitely
The tension, it's getting hotter
I'd like to hold her head underwater
(Summertime)
(Ah, ah, ah)

Summertime, and the livin's easy
Bradley's on the microphone with Ras MG
All the people in the dance will agree
That we're well-qualified to represent the L.B.C
Me, me and Louie, we gonna run to the party
And dance to the rhythm, it gets harder

Violet Vanja Aisling

La fanciulla possiede ben tre nomi, scelti appositamente dai genitori per omaggiare la nascita della terzogenita, nonché unica figlia femmina della famiglia Kaminsky.

Il primo nome è stato scelto dalla genitrice, in un periodo della sua vita decisamente particolare.
Infatti, pochi settimane prima della nascita della piccola Violet, la madre di Yasemin morì prematuramente, recando un grande dolore alla figlia.
Proprio per questo, la (ex) signora Kaminsky decise- contro il desiderio del marito, che al contrario voleva darle un nome russo, in modo da richiamare alle origini della famiglia- di far ereditare alla piccola Violet il nome della sua defunta madre.
La nonna della ragazza si era rivelata, negli anni, una figura importante per i suoi figli, in particolare per Yasemin.
Attraverso la sua ambizione era riuscita a sistemare la propria famiglia, facendole guadagnare una posizione di rilievo all'interno della società;
Sua figlia si era sposata con l'erede di un grande clan ed aveva messo al mondo degli eredi sani e forti.
Violet e sua nonna condividono una personalità forte ma al tempo stesso fragile, debole, facile da poter manipolare se si riesce a scheggiare le loro corazze.

Tale nome deriva dal greco antico ion, il quale possiede ben due significati;
"Viola" e "fiore blu".

Nonostante sia stato scelto dalla madre, Violet adora il suo nome in quanto trova che sia semplice ed elegante al tempo stesso, senza risultare noioso o particolarmente ostico da scrivere o pronunciare.

Per quanti riguarda la questione dei diminutivi, la ragazza li detesta e non permette a nessuno, nemmeno al fratello, di utilizzarli.
Li trova stupidi e non comprende il motivo per cui qualcuno debba abbreviare il suo nome.

Il secondo nome è Vanja.

In origine doveva essere il primo nome della giovane Kaminsky, proprio per omaggiare le origini russe della famiglia del padre ma Yasemin, in seguito, decise di non rispettare il desiderio del marito e di far ereditare alla bambina il nome della madre.

Ovviamente Anton non gradì la scelta della prima moglie e solamente dopo ore di intesi litigi con quest'ultima, decise di lasciar correre e di aggiungere altri due nomi per la figlia.
Del resto, al signor Kaminsky non dispiaceva la scelta di Yasemin e credeva che l'accostamento dei tre nomi suonasse bene con il cognome.

Vanja è un nome che deriva dalla lingua ebraica, più precisamente dalla parola Yehoanan(Giovanni) e costituisce la controparte femminile del nome Ivan.

Il nome ha ben due significati, il primo è "Dio ha avuto misericordia" mentre il secondo è "dono del signore".

Anton scelse tale nome non solo per il motivo specificato precedentemente, ma anche perché voleva che la figlia avesse un nome raro, poco comune all'interno del territorio americano.

Quando Violet era una bambina, il padre era solito chiamarla con il secondo nome proprio perché non era mai riuscito ad accettare tale affronto da parte della ex moglie.

Fortunatamente per la figlia, Anton smise di chiamarla in tal modo quando comprese che ciò confondeva ancora di più la bambina.

Il terzo nome, invece, è Aisling.

Deriva dal termine irlandese "aisling" il cui significato, secondo diverse fonti, potrebbe essere "sogno" oppure "visione".

Yasemin decise di aggiungere tale nome perché da sempre aveva desiderato di avere una figlia femmina, in modo da poter crescere una sua perfetta copia e da utilizzarla sempre a suo piacimento.

Voleva che sua figlia fosse come lei;
Una donna elegante, bella, che riuscisse a manipolare gli altri, giocando sempre a favore della genitrice.

Desiderava che Violet fosse la spina nel fianco di suo padre, che fosse il suo tallone d'Achille, che quella bambina che aveva messo al mondo riuscisse a vendicare il suo orgoglio ferito, che umiliasse Anton proprio come lui aveva fatto con lei.

Violet doveva accontentare la sete di vendetta della signora Kaminsky, rinnegando tutto ciò che lega la giovane al padre, incluse le sue origini.

L'unica cosa, secondo Yasemin, che doveva collegare la figlia al padre doveva essere il cognome.

Aisling.

Un nome che Violet detesta con tutta sé stessa, proprio perché rappresenta ciò che la madre è riuscita ad ottenere;

Un mostro.

Una persona che non si fa alcuno scrupolo a giocare sporco, ad abbandonare le persone che ama pur di ottenere ciò che desidera.


[Cognome]:

The other woman has time to manicure her nails
The other woman is perfect where her rival fails
And she's never seen with pin curls in her hair, anywhere.

The other woman enchants her clothes with French perfume
The other woman keeps fresh cut flowers in each room
There are never toys that's scattered everywhere

And when her old man comes to call
He finds her waiting like a lonesome queen
'Cause to be by her side
It's such a change from old routine

But the other woman will always cry herself to sleep
The other woman will never have his love to keep
And as the years go by the other woman
Will spend her life alone
Alone
Alone

Kaminsky. 

Essere un membro della famiglia del boss è sempre stato un motivo di vanto per sua madre, dato che sia lei che i suoi figli ricoprivano una posizione agiata all'interno della società.

Avevano abbastanza denaro per vivere senza dover lavorare un solo giorno della loro esistenza, lontano dalla miseria e dalla povertà che avvolgeva i gradini più bassi della società.

Potevano continuare a sperperare la loro fortuna senza alcun rimorso, indossando abiti firmati e cenando con costoso caviale senza alcun rimpianto.

Violet, così come i suoi fratelli, avrebbe potuto ottenere tutto ciò che desiderava senza faticare, a differenza della maggior parte dei suoi coetanei che, al contrario, non avevano alcun aiuto alle spalle.

Ma se da un lato tutti quei privilegi ammaliavano la più giovane dei Kaminsky, dall'altro Violet ne era intimidita, addirittura quasi impaurita.

Più i privilegi della famiglia erano grandi, più sentiva il peso delle proprie responsabilità crescere sulle proprie spalle e le aspettative di sua madre non facevano altro che soffocarla.

Lei doveva essere perfetta.

Impeccabile.

Non doveva far altro che suscitare l'invidia e l'ammirazione degli altri.

Violet odiava tutte quelle aspettative, detestava dover vivere nella costante insoddisfazione di non aver accontentato la sua famiglia;

Sua madre voleva un burattino da controllare, suo padre desiderava che la figlia fosse più simile a sé stesso.

Ha passato la sua infanzia a farsi dire dagli altri ciò che doveva e non doveva fare, ad isolarsi perennemente dagli altri e a desiderare di avere una vita normale.

Kaminsky.

Un cognome che racchiude tutta la sua infanzia, fatta da ricordi malinconici e tristi e costellata da qualche attimo di pura felicità, euforia.

Con il tempo ha imparato a non fare più caso alle liti dei suoi genitori, a non ascoltare più le parole velenose di sua madre e a non cercare più di avere un rapporto con suo padre.

Anton le vuole bene e questo Violet lo sa, ma i due non sono mai riusciti ad avere un vero e proprio rapporto;
Raramente parlavano e quelle poche volte era solo per scambiarsi parole futili e senza alcun valore.

Non riuscivano a creare un rapporto stretto, probabilmente perché nessuno dei due voleva abbassare le proprie difese;

Anton voleva una vita felice al fianco dell'uomo che amava, lontano da tutto ciò che gli ricordava Yasemin e Violet non era altro che la prova lampante, l'incarnazione dell'infelicitá della sua vita.

Per quanto Anton ami la figlia, Violet non riuscirà mai ad esternare l'amore che prova per suo padre ma non per cattiveria, semplicemente lei non è più   in grado di dimostrare affetto a nessuno.

Per di piú, Violet ha passato gran parte della sua infanzia nell'ombra della famiglia, seduta silenziosamente in un angolo ad osservare quanto il rapporto tra i suoi genitori fosse così disastroso.

Non c'era mai stato amore tra loro due.

Lo sapeva.

Non era un mistero per nessuno.

Eppure la Violet bambina continuava a sperarci.

Desiderava dei genitori che si amassero veramente, proprio come quelli delle sue amiche e che riuscissero ad accettarla per quello che era.

Voleva una famiglia felice, unita.

Perché non poteva averla? 

Perché suo padre continuava a soffrire per lui?  Che cosa aveva Lucifer più della sua mamma?

Poi capì.

Crescendo comprese quanto sua madre fosse cattiva e quanto suo padre odiasse quel matrimonio.

Per questo rimase sollevata quando scoprì della loro separazione.

Era sollevata.


[Età]:

All the things she said
All the things she said
Running through my head
Running through my head
Running through my head
All the things she said
All the things she said
Running through my head
Running through my head
All the things she said (all the things she said)
This is not enough (enough, enough, enough)

I'm in serious shit, I feel totally lost
If I'm asking for help it's only because
Being with you has opened my eyes
Could I ever believe such a perfect surprise?

I keep asking myself, wondering how
I keep closing my eyes but I can't block you out
Want to fly to a place where it's just you and me
Nobody else so we can be free
Nobody else so we can be free

All the things she said
All the things she said
Running through my head
Running through my head
Running through my head
All the things she said
All the things she said
Running through my head
Running through my head
All the things she said
This is not enough
This is not enough

All the things she said
All the things she said
All the things she said
All the things she said
All the things she said
All the things she said
All the things she said

And I'm all mixed up, feeling cornered and rushed
They say it's my fault but I want her so much
Want to fly her away where the sun and rain
Come in over my face, wash away all the shame
When they stop and stare, don't worry me
'Cause I'm feeling for her what she's feeling for me
I can try to pretend, I can try to forget
But it's driving me mad, going out of my head

All the things she said
All the things she said
Running through my head
Running through my head
Running through my head
All the things she said
All the things she said
Running through my head
Running through my head
All the things she said (all the things she said)
This is not enough
This is not enough

All the things she said
All the things she said
All the things she said
All the things she said
All the things she said
All the things she said
All the things she said
All the things she said
She said
All the things she said
All the things she said

Mother looking at me
Tell me what do you see?
Yes, I've lost my mind

Daddy looking at me
Will I ever be free?
Have I crossed the line?

All the things she said
All the things she said
Running through my head
Running through my head
Running through my head
All the things she said
All the things she said
Running through my head
Running through my head
All the things she said (all the things she said)
This is not enough
This is not enough

All the things she said
All the things she said
All the things she said
All the things she said
All the things she said
All the things she said, she said

20 anni.

Violet ha compiuto vent'anni da qualche mese, anche se ancora non riesce a credere di essere riuscita ad arrivata a quest'età senza la presenza di Victor al suo fianco.

Dalla morte del fratello, Violet ha iniziato a nutrite un profondo desiderio di vendetta, che pian piano si sta mutando in una vera e propria ossessione.

Nonostante siano passati due anni dalla morte del fratello, Violet non riesce ancora a togliersi dalla mente l'immagine del suo corpo esamine, lo sguardo perso nel vuoto, il sangue sui suoi vestiti ed il dolore procurato dalla sua perdita.

Victor più che un fratello, per lei era un gemello;

Sempre insieme, così uniti da sembrare quasi un'unica persona.

Quando uno aveva bisogno, l'altro non tardava mai ad arrivare.

Victor era la forza di Violet e Violet era la forza di Victor.

Sapere che qualcuno ha fatto del male a suo fratello, che abbia osato strappargli la vita, non fa altro che alimentare la rabbia della Kaminsky.

Il solo pensiero di non averlo più vicino fa sentire piccola ed indifesa la giovane, come se effettivamente ella fosse sola.

Violet non ha solo perso un fratello quel giorno ma una parte di sé, come se avessero assassinato anche lei.

Ha vent'anni.

Un'età in cui non dovrebbe pensare ad altro se non ai propri studi, a divertirsi con i suoi amici e a riparare un cuore spezzato.

Eppure, a vent'anni, Violet si ritrova a dover lottare contro i suoi demoni, le sue fragilità e ad odiare sé stessa e tutto ciò che è diventata.

Ha vent'anni ma si ritrova ad avere paura non solo del futuro, ma anche del suo presente.

Non riesce più ad assaporare la vita come faceva prima.

Ogni giorno si sente vuota.

Come se dentro di lei non ci fosse più nulla, come se Violet Vanja Aisling Kaminsky non avesse più nulla da mostrare agli altri.

Ha vent'anni ma si sente ancora insicura, non riesce a controllare la propria rabbia, non accetta ancora di essere un sassolino nella scarpa della sua famiglia.

Ha vent'anni eppure si comporta come se ne avesse quattordici;

Risponde male ai suoi genitori, litiga per qualunque stupidaggine con la famiglia, non sopporta la presenza della madre all'interno della sua vita e fa di tutto pur di attirare l'attenzione.

Si comporta come una ragazzina immatura, ma se si osserva bene il suo sguardo si potrà capire quanto sia distrutta dentro.

Quanto il suo odio verso il mondo, verso i suoi genitori, verso gli assassini di suo fratello e verso sé stessa stiano consumando la sua anima.


[Aspetto fisico]:

Quando parliamo di Violet Kaminsky, la prima cosa che spesso viene in mente alle persone è la sua somiglianza con la madre.

La ragazza, fisicamente parlando, non ha praticamente ereditato nulla dal padre, risultando essere una copia sputata della madre.

La Kaminsky è una ragazza (fisicamente parlando) meravigliosa, una bellezza che risalta immediatamente, sia che si trovi da sola o in compagnia. 

Ella possiede una lunga chioma ramata caratterizzata da riccioli ribelli, i quali vengono (spesso e volentieri) lasciati liberi da ogni genere di pettinatura, solamente in poche occasioni la ragazza preferisce legarli o portare qualche acconciatura particolare.

L'incarnato roseo della giovane è costellato da piccole e numerose  lentiggini, che conferiscono un'aria più dolce ed innocente al suo viso.

I tratti del volto sono delicati ed armoniosi, anche se ancora acerbi rispetto a quelli della madre.

Le labbra chiare non sono né troppo sottili né troppo carnose, perfettamente equilibrate sul suo viso. 

Gli occhi hanno una forma a mandorla, messa in risalto dalle lunghe e folte ciglia chiare.

Le sue iridi sono di un meraviglioso verde bosco, anche se all'interno dell'occhio sinistro vi è presente una piccola macchiolina castana, che ha sempre detestato la curiosità della ragazza.

Da bambina, credeva che quella piccola macchiolina fosse un simbolo, un segno che aveva solamente lei e che indicava la sua importanza, ovviamente con il tempo questa sua credenza sfumò sempre di più.

Ci sono però due segni particolari che segnano l'attenzione della ragazza;

Il primo è un piccolo neo che si trova sotto l'orecchio della ragazza, talmente minuscolo da risultare quasi invisibile agli occhi altrui.
Quest'ultimo, non è stato ereditato dalla madre ma, secondo Yasemin, il nonno materno di Violet aveva lo stesso segno.
Anche se, onestamente parlando, la ragazza non ha mai visto dalle foto del nonno un segno simile.

Il secondo, invece, è una lunga e sottile  cicatrice che parte dalla caviglia e termina poco più sotto del polpaccio, procurata durante una delle sue solite spericolatezze da ragazzina.

Ogni volta che la giovane guarda la sua cicatrice, nella sua mente riaffiorano i ricordi della sua adolescenza e di tutte le sciocchezze che ha commesso durante quel periodo.

Odia quella cicatrice e cerca sempre di nasconderla, anche se alle volte non le risulta semplice farlo.

Violet, contrariamente a quello che suo padre affermava quando era bambina, è una ragazza abbastanza alta, infatti la giovane arriva perfettamente al 1,75 centimetri senza tacchi.

La sua altezza non le ha mai procurato alcun complesso, anzi, le piace essere così alta e si trova completamente a suo agio.

~PV: Morgan Crabtree/ Emblu~

(NDA: Comunque glielo vogliamo fare un complimento ai genitori?).

[Ruolo]:

Figlia di Anton Kaminsky.

Violet ricopre una posizione spigolosa all'interno del clan.

Essendo, infatti, la figlia del boss non può permettersi assolutamente di compiere alcuna sciocchezza che possa, in un modo o nell'altro, danneggiare od oltraggiare l'immagine della sua famiglia.

Fin da bambina ha imparato a convivere con gli affari che toccano il clan, cercando (una volta cresciuta) di aiutare a risolvere ogni piccolo problema.

Per quanto Violet sia una persona non particolarmente onesta o altruista, vuole rendersi utile per il clan, specialmente adesso che è a conoscenza del fatto che il giorno in cui Eriks prenderà il posto del padre è sempre più vicino.  

Ella confida nelle capacità del fratello, anche se oramai vive con la costante preoccupazione che un giorno qualcuno possa riuscire ad ucciderlo e, di conseguenza, mandare in fumo tutti gli sforzi dei loro predecessori.

Violet non desidera prendere le redini della famiglia, semplicemente perchè non si reputa una persona abbastanza forte da poter sopportare, anche se per poco, un peso del genere.

E non ha tutti i torti, del resto Violet ha passato tutta la propria vita a dover accontentare le aspettative dei suoi genitori, proprio a causa di questo ella non riesce più a gestire le sue emozioni come vorrebbe.

Si fa dominare dalla rabbia, dall'invidia, spesso persino dal dolore che ha accumulato per anni, risultando così agli occhi del padre come una "bambinetta viziata incapace di crescere".

Affidare un tale incarico a lei sarebbe una follia.

Nonostante ciò, Violet non è quel tipo di persona da tirarsi indietro di fronte a questo genere di richieste;

È il suo orgoglio che glielo impone.

[Carattere]:

 I wake up to the sounds of the silence that allows
For my mind to run around with my ear up to the ground
I'm searching to behold the stories that are told
When my back is to the world that was smiling when I turned

Tell you you're the greatest
But once you turn, they hate us

 Oh, the misery

Everybody wants to be my enemy
Spare the sympathy
Everybody wants to be my enemy
(Look out for yourself)
My enemy (look, look, look, look)
(Look out for yourself)
But I'm ready

Your words up on the wall as you're praying for my fall
And the laughter in the halls and the names that I've been called
I stack it in my mind and I'm waiting for the time
When I show you what it's like to be words spit in a mic

Tell you you're the greatest
But once you turn, they hate us (huh)

 Oh, the misery
Everybody wants to be my enemy
Spare the sympathy
Everybody wants to be
My enemy (look, look, look, look)
(Look out for yourself)
My enemy (look, look, look, look)
(Look out for yourself)

Uh, look
Okay, I'm hoping that somebody pray for me
I'm praying that somebody hope for me
I'm staying where nobody 'posed to be
P-P-Posted, being a wreck of emotions
Ready to go whenever, just let me know
The road is long, so put the pedal into the floor
The enemy on my trail, my energy unavailable
I'ma tell 'em hasta luego
They wanna plot on my trot to the top
I've been outta shape, thinkin' out the box, I'm an astronaut
I blasted off the planet rock to cause catastrophe
And it matters more because I had it not
Had I thought about wreaking havoc on an opposition
Kinda shocking they wanted static with precision, I'm automatic
Quarterback, I ain't talkin' sacking
Pack it, pack it up, I don't panic
Batter, batter up, who the baddest?
It don't matter 'cause we at your throat

 Everybody wants to be my enemy
Spare the sympathy
Everybody wants to be
My enemy

 Oh, the misery
Everybody wants to be my enemy
Spare the sympathy
Everybody wants to be my enemy

Pray it away, I swear
I'll never be a saint, no way
My enemy
Pray it away, I swear
I'll never be a saint

Fin da bambina Violet ha dimostrato di non aver ereditato solamente l'aspetto esteriore della madre, di non assomigliare solo fisicamente ma anche caratterialmente.
La giovane Kaminsky possiede un carattere abbastanza particolare, che raramente riesce a trovare qualcuno con cui non andare in disaccordo.
Violet è una persona estremamente schietta, cosa che non ha mai giocato a suo favore durante l'arco della sua vita, specialmente per quanto riguarda le amicizie.
La ragazza non si fa alcuno scrupolo a sbattere in faccia agli altri ogni suo misero pensiero, a rivelargli cosa pensa delle persone che le stanno accanto senza nemmeno provare un minimo ad essere delicata, risultando così agli occhi degli altri come una stupida ragazzina saccente e troppo schizzinosa per stare con gli altri.
Ciò non è del tutto sbagliato, se constatiamo la natura narcisista ed egocentrica della ragazza;
Non le importa dei sentimenti degli altri.
Non le importa di nessuno se non di sé stessa e se ha qualcosa da dire, sapendo che farà così del male agli altri, non starà in silenzio.
Preferisce rimanere sola piuttosto che dover continuare a recitare una parte per cui non è tagliata;
Lei non è buona e nemmeno altruista, quindi perché dovrebbe farsi vedere come un tenero angelo sceso dal paradiso?
Lei è una vipera, una persona egoista che non si farebbe alcuno scrupolo pur di ottenere ciò che desidera.
L'ambizione è una delle sue caratteristiche più evidente della sua personalità, un'arma che giorno dopo giorno è riuscita ad affilare sempre di più rendendola talmente tagliente da poterla ferire.
Vuole ricoprire un ruolo adatto a lei, che sia fatto per la sua personalità e per il suo desiderio di rivalsa contro tutte quelle persone che per anni non hanno fatto altro che sottovalutarla, ignorarla o riempirla di odio verso sé stessa.
Ed in cima a queste persone vi è proprio suo padre;
Non ha fatto altro che ignorarla, scegliendo di rincorrere una stupida fantasia adolescenziale piuttosto che stare con la propria figlia.
Per quanto Violet ci provi, non riesce a perdonarlo e sente ancora dentro di sé tutto il proprio dolore e rancore ardere.
Non riesce a lasciarsi il proprio passato alle spalle, proprio perché si è sentita per anni umiliata dell'egoismo dei propri genitori.
Anton non ha mai pensato veramente a lei e Yasemin, seppur in modo totalmente sbagliato e dannoso per i suoi figli, ha provato ad essere presente nella vita della terzogenita.
Nutre un profondo senso di frustrazione che negli anni ha iniziato ad emergere sempre di più, in particolare dalla morte di Victor.
Da quando suo fratello è stato ucciso, Violet ha iniziato a vivere in uno stato di paranoia continuo, non lasciando alla sua mente nemmeno un attimo per poter pensare a qualcosa di più leggero, felice, tranquillo.
Vive nella costante paura di non riuscire a vendicare suo fratello e di perdere anche Eriks, l'unico membro della famiglia con cui ha un rapporto normale, e di morire per mano degli stessi assassini di Victor.
Proprio per questo, Violet si ritrova a non sapere gestire le sue emozioni come un tempo;
Si fa dominare dalla rabbia, dalla tristezza, dalla frustrazione, lasciando solamente che dentro di lei rimanga un vuoto, un qualcosa che lei stessa sa di non poter riempire.
La Kaminsky è una persona che vive per essere sempre al centro dell'attenzione, proprio per riavere quelle attenzioni che da bambina le sono mancate.
Lei odia stare da sola ed essere ignorata dagli altri è una cosa che riesce a farla agitare, quasi mandandola in delirio.
Violet vuole primeggiare sugli altri, anche al costo di ricorrere a metodi "poco etici";
Che sia una gara o una semplice partita,ella non vuole perdere.
Perché lei odia i perdenti ed essere considerata tale vorrebbe solamente dire di non aver fatto abbastanza, di non aver dato il meglio di sé.
Lei non vuole essere una delusione per sé stessa, desidera essere ammirata ed invidiata al tempo stesso;
Vuole che gli altri non facciano altro che pensare a lei, sia nel bene che nel male.
Persino il suo atteggiamento non è altro che un continuo provocare, come se fosse una gara, un duello dove solo lei può primeggiare.
Alla base di questi comportamenti irritanti, vi è sicuramente una grande fragilità che rende la ragazza una persona per nulla empatica;
Non riesce a mettersi nei panni degli altri e anche se ci provasse, non riuscirebbe a farlo.
Del resto, non è cresciuta nell'ambiente giusto per potersi perdere in "stupidi sentimentalismi".
Questo suo aspetto si riflette perfettamente nelle sue "relazioni"(o meglio, avventure) in cui, volente o meno, Violet non fa altro che far del male alle sue partner.
La Kaminsky è una persona arrogante e a tratti saccente, proprio come sua madre.
Essere così simile a sua madre ha comportato negli ultimi anni un crescente odio verso sé stessa, un disgusto verso la sua personalità e l'aspetto fisico, arrivando persino ad essere nauseata dall'idea di dover essere grata ad Anton e Yasemin per essere venuta al mondo.
Nonostante la sua personalità decisamente irritante, Violet nasconde anche delle caratteristiche positive;
È una ragazza intelligente, che non si lascia facilmente ingannare dagli altri, cosa che l'ha sempre resa estremamente sospettosa nei confronti delle altre persone.
È una persona che non si fa scoraggiare dagli ostacoli che la vita le mette di fronte, cercando sempre un escamotage per aggirarli o abbatterli, senza arrendersi.
È una ragazza determinata, cosa che ha sempre aiutato la giovane Kaminsky a non essere reputata inutile o debole, che ha aiutato la ragazza a compiere tutto nella maniera corretta.

(NDA: Mi scuso per il carattere cortissimo, è un periodo che non riesco a farne di più lunghi e dettagliati.
Spero proprio che vada bene, anche se non è lunghissimo).

[Punti di forza]:

•Armi:

Violet ha sempre dimostrato di saper maneggiare alla perfezione tutte quelle armi che richiedono, in un modo o nell'altro, una mira ben precisa.

In particolare con le armi da fuoco, specialmente con le pistole.

Infatti la ragazza almeno una volta al giorno non fa altro che allenarsi con le pistole, sparando a dei bersagli creati appositamente per i suoi allenamenti.

In assenza di essi, la ragazza utilizza delle lattine o delle bottiglie di vetro.

La ragazza, al contrario, sembra non essere molto brava con le armi che richiedono una certa forza, proprio come coltelli e pugnali, in quanto li trova estremamente scomodi e poco funzionali.

•Osservare:

Nonostante si pensi il contrario, Violet è un'ottima osservatrice, fin da bambina è stata abituata a cogliere anche i più piccoli dettagli, memorizzarli ed analizzarli, per poi successivamente utilizzarli a propria convenienza.

Ella non fa altro che osservare e valutare gli altri, stare attenta ai loro comportamenti e alle azioni che le sembrino più sospette;
Una parola di troppo, un sospiro, un battito troppo accelerato portano la ragazza a voler indagare, a scoprire cosa ci sia sotto tutto l'alone di mistero che ricopre quella persona.
Vuole sapere cosa nasconde, vuole raccogliere tutti i suoi segreti e punti deboli per soddisfare la sua curiosità.

Grazie a questa sua abilità, la ragazza è riuscita ad ottenere ciò che desiderava, a primeggiare sugli altri e a sapere di chi fidarsi e di chi no.

•Organizzazione:

Nonostante Violet sia una persona superba e i suoi problemi nel gestire le emozioni negative, la giovane Kaminsky è una persona precisa, anzi, puntigliosa, che si ritrova sempre a dover organizzare tutto all'interno della sua quotidianità;
Dalle cose più inutili a quelle importanti.

Per lei l'organizzazioè tutto e reputa che una persona che non si sappia organizzare, in fin dei conti, non sa veramente cosa desideri dalla vita.

[Punti deboli]:


•Rabbia:

In seguito alla morte del fratello, Violet ha incominciato ad avere dei veri e propri problemi nella gestione della rabbia o, in generale, di tutte quelle emozioni o sentimenti reputati "negativi".

Ogni volta che Violet si ritrova vittima di questa sua rabbia, anche il suo corpo inizia a sentirne il peso;

Le sue braccia tremano così come la gambe, lo stomaco sembra attorcigliarsi su sé stesso, la gola inizia a bruciarle e la sua testa diventa sempre più pesante, confusa, come se ci fosse qualcosa che le impedisca di poter reagire nel migliore dei modi.

Odia sentirsi in tale modo.

Odia sentire la sua testa che si riempie di pensieri negativi, di ricordi che lei stessa vorrebbe cancellare.

Ovviamente ciò non accada OGNI volta che si arrabbia, ma solo in determinate volte in cui sente di essere sul punto di crollare.

La stessa identica situazione accade quando sente la tristezza, la paura, la frustrazione invaderla completamente ed impedirle di poter portare la corazza fatta di superbia.

•Superbia.

Già, proprio l'elemento che caratterizza la minore dei Kaminsky è anche uno dei suoi punti deboli:

Essendo una persona superba spesso Violet non si rende conto di stare sottovalutando gli altri e di sopravvalutare, al contrario, le proprie abilità.

Per carità non è una ragazza stupida, ma alle volte le succede di non riuscire a vedere oltre il suo naso e di pensare di avere ragione anche quando ha EFFETTIVAMENTE torto.

Questa sua caratteristica pare averla ereditata non solo gran parte dalla madre, ma anche dal padre.

•Testardaggine:

Essendo una persona estremamente testarda, Violet spesso non riesce a non far prevalere il pensiero degli altri sopra il suo e a non riuscire a condividere con loro un punto di vista vagamente simile.

Violet è talmente testarda che quasi nessuno riesce a farle cambiare idea, facendo ciò che vuole senza nemmeno pensare alle parole degli altri.


[Storia]:

When I'm away from you, I'm happier than ever
Wish I could explain it better
I wish it wasn't true
Give me a day or two to think of something clever
To write myself a letter
To tell me what to do, mm-mmm

Do you read my interviews?
Or do you skip my avenue? (My avenue)
When you (when you) said you were passing through
Was I even on your way?
I knew when I asked you to (when I asked you to)
Be cool about what I was telling you
You'd do the opposite of what you said you'd do (what you said you'd do)
And I'd end up more afraid

Don't say it isn't fair
You clearly weren't aware that you made me miserable
So if you really wanna know

When I'm away from you (when I'm away from you)
I'm happier than ever (happier than ever)
Wish I could explain it better (wish I could explain it better)
I wish it wasn't true (wish it wasn't true), mmm-hmm

You call me again, drunk in your Benz
Driving home under the influence
You scared me to death, but I'm wasting my breath
'Cause you only listen to your fucking friends
I don't relate to you
I don't relate to you, no
'Cause I'd never treat me this shitty
You made me hate this city

And I don't talk shit about you on the internet
Never told anyone anything bad
'Cause that shit's embarrassing, you were my everything
And all that you did was make me fucking sad

So don't waste the time I don't have
And don't try to make me feel bad
I could talk about every time that you showed up on time
But I'd have an empty line 'cause you never did
Never paid any mind to my mother or friends
So I shut 'em all out for you 'cause I was a kid

You ruined everything good
Always said you were misunderstood
Made all my moments your own
Just fucking leave me alone

Prima di narrare la storia di Violet Vanja Aisling Kaminsky, è giusto accennare un minimo agli eventi accaduti prima della sua nascita.

Quando Yasemin scoprì di essere rimasta incinta per la terza volta, non si aspettava che la situazione tra lei e suo marito degenerasse così tanto;
Era vero che Anton non provava un briciolo d'amore per lei e che il loro matrimonio non era frutto del vero amore, al contrario, la loro unione era stata concordata tra i genitori dei due.
Eppure, pretendeva che le cose con la nascita della terzogenita si calmassero  e che magari Anton dimenticasse il suo amato Lucifer, finendo magari poi per dimenticarlo.

Ma Anton di quella notizia non era contento e come dargli torto? Era intrappolato in un matrimonio infelice, incatenato ad una donna che mai nella sua vita avrebbe amato.

Non era felice.

Inizialmente però sembrava stare bene, non sentirsi a disagio vedendo il ventre della moglie crescere sempre di più, sembrava essersi abituato alla presenza di quella piccola vita non ancora nata.

Sembrava andare tutto bene.

Fino a quando Yasemin non commetteva il terribile errore di aprire la bocca ed iniziare a sparare cattiverie, in quei momenti Anton non riusciva nemmeno a percepire la presenza della figlia.

Vedeva in Yasemin una serpe, un parassita di cui sbarazzarsi al più presto.

Ma Anton non avrebbe mai tolto la vita alla moglie, semplicemente perchè non voleva privare i figli della madre.

Con l'avvento del nono mese, Yasemin diventava sempre più nervosa, non riusciva a calmarsi né a stare ferma.

Diventando sempre più insopportabile agli occhi altrui.

Per di piú la morte della madre, aveva reso la (ex) signora Kaminsky più agitata, in preda a crisi di pianto improvvise.

Fortunatamente però, dopo qualche settimana la situazione sembrò calmarsi e finalmente la famiglia poteva accogliere l'arrivo della nuova arrivata: Violet Vanja Aisling Kaminsky.

Una bambina tranquilla, che passava le sue giornate o a riposare dentro la carrozzina o a giocare con i suoi pupazzetti, ignorando totalmente tutto quello che accadeva in casa.

Tale situazione durò fino al compimento degli otto, forse anche nove mesi.

Dopo la piccola Violet iniziò prepotentemente a farsi sentire, strillando quando qualcosa non dava come voleva e facendo tutto il giorno i capricci, fino a quando qualcuno non esaudiva uno dei suoi desideri.

Voleva sempre stare in braccio, iniziando persino a sganciarsi dal passeggino e gettandosi a terra, pur di liberarsi da quelle cinte così strette.

All'età di tre anni iniziò il suo incubo peggiore: La scuola materna.

La ragazza odiava andare a scuola, detestava alzarsi presto e lasciare la sua casa per dover andare in un posto dove non stava bene.

Ed ogni mattina, quando la tata andava a svegliarla, c'era sempre una scusa da parte della bambina;
Una volta le faceva male la pancia, un'altra la testa ed un'altra ancora fingeva di non sentire la voce della donna e di non svegliarsi.

Era sempre un'impresa portarla all'asilo.

Eppure Violet riuscì ad integrarsi totalmente, passando più tempo lì dentro che con i suoi genitori.

Con l'inizio delle scuole elementari, le responsabilità si facevano sempre più grandi:
Sua madre voleva che fosse la più brava della classe, facendola studiare tutti i giorni, non risparmiandole nemmeno i weekend o i festivi per potersi dedicare ad altro.

Ogni estate, Yasemin obbligava la figlia a leggere più di un libro e a farle anticipare ogni pomeriggio il programma dell'anno successivo, in modo che Violet fosse preparata.

Ciò per la bambina era una fonte di stress incredibile, portandola sempre al punto di non riuscire a trovare la voglia di studiare.

Studiava solo per non sentire le lamentele di sua madre, prendeva voti alti perché voleva accontentare Yasemin, sperando anche di poter strappare qualche complimento dal padre.

Eppure Anton preferiva fare altro.

Concentrarsi sul suo ruolo da boss piuttosto che da padre, la sera tornava tardi e la mattina si alzava presto e quelle poche volte che stava a casa, era impegnato.

Violet detestava quella situazione.

Voleva avere lo stesso rapporto che tutte le sue amiche avevano con i loro padri;
Voleva passare del tempo con lui, parlare o anche semplicemente giocare.

Eppure nella routine di Anton sembrava non esserci uno spazio per la figlia.

Al contrario, Yasemin tendeva ad essere fin troppo presente nella vita della piccola Violet;
Proprio come se fosse la sua ombra, quella donna sembrava sapere tutto di lei.

Sembrava quasi seguirla.

Yasemin era ovunque.

Yasemin non le lasciava un attimo libero per respirare, riempiendo la testa della bambina di parole velenose verso la figura paterna.

Le diceva che suo padre non teneva alla famiglia, che li odiava  e che Anton si tenesse lontano dalla figlia perché non provava un briciolo d'affetto nei suoi confronti.

Cosa che nella mente della bambina, iniziò ad aver senso ogni giorno, proprio come se iniziasse a vedere il mondo con gli occhi di sua madre.

Dai 12 fino ai 18 anni, Violet iniziò ad avere degli atteggiamenti sempre più incompatibili con le regole dei genitori;
Usciva di casa senza avvertire e tornava verso l'alba, metteva la musica alta, lasciava la stanza in disordine e spesso non tornava a casa.

I genitori non ne potevano più. 

Violet non faceva altro che combinare guai dalla mattina fino alla sera.

Anton non faceva altro che metterla in punizione, vietandole di uscire e rimproverandola ogni volta.

Ma non serviva a nulla: Violet trovava sempre un modo per scappare.

Che fosse quello di uscire attraverso la finestra o di nascondersi dentro il montacarichi ed uscire dalla lavanderia poco importava. 

E per quanto Victor provasse a fermarla, cercando di far riflettere la sorella sulle sue azioni, Violet sembrava proprio  non voler capire.

Lui era preoccupato per lei.

Insomma, una ragazzina che vagava da sola per le strade di Lost City di notte non era proprio una bella situazione.

Specialmente quando in giro potevano esserci persone pericolose.

Così, al posto di rimproverare la sorella e chiamare i genitori, decise di uscire insieme a lei in piena notte.

I due quella sera iniziarono a parlare, a sfogarsi, a ricordare quanto la loro vita non fosse tutta rose e fiori come gli altri affermavano.

E quella sera, suo fratello decise di confessare alla sorella la sua relazione con Achlys, il figlio di Lucifer Ueyama.

Violet rimase per un attimo sorpresa dalle parole di Victor, certo sapeva che suo fratello avesse una "relazione segreta"(insomma, non ci voleva molto a capirlo, dato che Victor era praticamente un libro aperto per lei) con un ragazzo ma non aveva mai capito chi fosse il fortunato.

Violet non reagì male, certo era sorpresa ma a lei importava la sua felicità.

Così, pian piano Victor raccontò tutta la storia della sua relazione alla sorella minore, la quale ascoltò ogni singola parola.

Il fratello, infine, le confessò di voler sposare il suo ragazzo e Violet, schiettamente, rivelò la sua opinione.

Per lei era prematuro sposarsi, forse perché lei stessa non ha mai accettato l'idea di un matrimonio o forse perché sua madre ha sempre cercato di trovarle un buon partito già da quando aveva quindici anni, rifilandole la solita scusa che "nel clan funziona così".

Però nonostante questo, disse al fratello di fare quello che si sentiva e che sarebbe venuta molto volentieri alle nozze di Victor ed Achlys.

I due passarono tutta la notte insieme, fino a quando Victor decise di dirigersi verso casa:
Erano già le sei e mezza, sicuramente a casa tutti erano svegli.

Violet disse che avrebbe raggiunto il fratello dopo, aveva una cosa da fare.

Seppur Victor non credeva alle parole della sorella, decise di andarsene e di ritornare indietro.

Violet passò l'intera mattinata fuori, camminando per la città.

Solamente al suo ritorno verso casa, apprese la terribile notizia: Suo fratello era stato assassinato.

Violet rimase scioccata.

Perchè suo fratello era morto?

Chi aveva osato strappargli la vita?

Iniziò a sentirsi in colpa.

Pensava che fosse colpa sua, che se fosse stata insieme a lui forse avrebbe potuto proteggerlo.

Per la prima volta dopo anni, la sua famiglia vide Violet piangere:

Era distrutta.

Non riusciva a parlare, figuriamoci a formulare una frase che avesse un senso logico.

Non poteva credere che suo fratello fosse morto, non era giusto.

Perché lui?

Perché proprio lui?

Si sentiva morire.

Passò quasi due settimane chiusa in camera sua senza voler vedere nessuno.

Non faceva altro che riflettere sulla morte del fratello, tormentandosi di non essere stata con lui quel giorno e di non aver potuto fare nulla per salvarlo.

Cercava di capire chi ci fosse dietro, chi fosse il bastardo che aveva programmato tutto.

Fino a quando suo padre entrò nella sua stanza e le rivelò il nome dell'organizzazione che aveva fatto ciò:
I Black Panthers.

Da allora, Violet nutre un desiderio viscerale di vendicarsi su di loro e su chi aveva non solo eseguito l'omicidio, ma sulla persona che aveva dato gli ordini per farlo.

Dal giorno della morte del fratello,Violet è pronta a tutto pur di ottenere la sua vendetta.

[Famiglia]:

•Anton Kaminsky, padre:

Per quanto Anton voglia bene alla figlia, i due non sono mai riusciti ad avere un buon rapporto.

Nemmeno quando Violet era bambina, suo padre riusciva a passare il suo tempo libero con lei.

Da un lato perché doveva pensare lui stesso agli affari di famiglia, impiegando tutta la giornata a gestire le attività all'interno dei Death Riders.

Alle volte Anton provava ad avvicinarsi alla figlioletta ma ogni volta che ci provava Yasemin era sempre lì, a rovinare ogni singolo momento.

Violet prova dei sentimenti contrastanti nei confronti del padre;
Da un lato prova affetto per lui, ma dall'altro non riesce a stargli accanto senza discutere con lui.

Anton le vuole bene e lei lo sa, ma non riuscirà mai ad avere un rapporto equilibrato con la figura paterna.

•Yasemin Kaminsky, madre:

Un tempo, Violet vedeva la madre come una figura fondamentale nella sua vita;

Voleva essere sempre la migliore solo per lei, solamente per non deludere l'unica figura genitoriale che sembrava interessata a lei, dandole le proprie attenzioni (seppur nella maniera sbagliata).

Ma pian piano questo mito che si era creata, iniziò a sfumare;

Sua madre non le voleva realmente bene, desiderava solo che la figlia fosse come lei, proprio come se la vita che aveva dato alla luce non fosse altro che un'arma da usare contro il marito.

Gli atteggiamenti di Yasemin sono sempre stati tossici, ma solamente da pochi anni Violet è riuscita ad accorgersene.

Da quando Yasemin ha divorziato con Anton, continua ad essere presente nella vita della figlia anche se Violet cerca in tutti i modi di starle lontana.

•Eriks Kaminsky, fratello maggiore:

Violet vuole bene a suo fratello, anche se non le piace il fatto che lui sia così vicino a sua madre.

Tiene davvero tanto ad Eriks ed è l'unico membro della famiglia con cui va completamente d'accordo;

Certo capita che litighino, sono pur sempre fratelli, ma questo non ha mai rovinato il loro rapporto.

•Victor, fratello maggiore:

Violet e Victor hanno sempre avuto un bel rapporto, un po' perché i due avevano solamente un anno di differenza, quindi costretti a dover condividere tutto, dalle cose più piccole come i giochi a quelle più grandi come i segreti.
La morte di Victor ha avuto un grande impatto nella sua vita e Violet sembra essere rimasta bloccata a quel giorno;
Non riesce più ad andare avanti.

Le manca.

Le manca così tanto che appena può, va a visitare la sua tomba e passa qualche minuto della sua giornata al cimitero, sperando di sentirsi meglio, di essere più vicina a lui.

[Curiosità]:

•Arco:

La Kaminsky possiede un arco, con il quale si allena nel weekend, quando appunto non ha nulla di importante od impegnativo da fare.

Ha imparato a tirare con l'arco all'età di dodici anni e da allora ha una vera e propria passione per questa attività.

La ragazza possiede un vero e proprio talento nel tiro con l'arco, anche se si è mai unita ad una squadra sportiva.

•Allergia:

La ragazza è allergica alle fragole ed ha scoperto di esserlo all'età di cinque anni, durante la sua festa di compleanno.

Fortunatamente le cose sono andate per il verso giusto, anche se la ragazza quel giorno stava rischiando di morire.

Da allora, la ragazza si tiene lontana dalle fragole, proprio perché non vuole nuovamente rischiare di morire.

•Relazioni:

Violet non ha mai avuto delle relazioni durature, più che altro perché la giovane Kaminsky non si ritiene adatta per una relazione seria.

Semplicemente lei non sta cercando qualcuno da sposare o con cui passare tutta la vita, ma solamente qualche breve avventura.

Non è tagliata per avere delle relazioni, varie volte è stata fidanzata ma non è durato tantissimo.

La sua relazione più lunga è durata appena un anno e due mesi.

[Pronomi e orientamento]:

Pronomi: She/Her.

Orientamento sessuale: Omosessuale.

[Tags]:

RE1N3R-W1F3 -winterhunter giulibeat  and others che non ricordo perché la mia memoria è la stessa di un pesce rosso.

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