Capitolo 14. Aglaophḗmē & Thelxiépeia

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A passo lento mi dirigo verso la scuola, la testa mi esplode per via di tutti i pensieri. 

Oggi, è passata esattamente una settimana dall'incidente con Hanna, ho mantenuto la parola e non le ho più parlato, non ho nemmeno la forza di guardarla quando passa per i corridoi. Non sono stato bersaglio di scherzi o bullismo, segno evidente che ha mantenuto la sua parola non dicendo niente anche se non mi spiego il perché. Ho pensato a lungo a cosa fare ma non riuscito a costituirmi, adesso ho paura a stare con le persone, non solo per via di Hanna ma anche dopo quanto è accaduto con James. Non l'ho più sentito e lui non mi ha più cercato, muoio dalla voglia di chiedergli alcune cose ma al ricordo dei suoi denti e sapendo della persuasione con cui si serve per poter dominare gli altri preferisco restare all'oscuro. Non posso negare i cambiamenti fisici, la mia pelle è più secca, devo idratarmi maggiormente, la comparsa delle venature ametista nelle mie iridi, ora pressoché costanti. Sorprendentemente nessuno ci fece caso, nemmeno Lauren aveva notato il cambiamento, forse soltanto chi come me e James si era "ammalato" poteva percepirne i sintomi negli altri? Stavo ancora lavorando a questa teoria, invece la mia dentatura non presentava segni anomali fortunatamente. A scuola cerco di essere più schivo del solito, alzando il cappuccio della felpa, costringendomi a celare il mio volto, temo di essere contagioso e di perdere il controllo ma se restassi a casa desterei troppi sospetti, inoltre non mi fido della signora Lopez, non più almeno. La sera del primo incontro con James lui aveva le iridi di colore misto e non mi sorprenderebbe affatto se per spiarmi avesse minacciato la mia tenera vicina.

L'umidità si fa strada nel colletto della giacca facendomi rabbrividire, caccio le mani nelle tasche e alzo il volume della musica, per riempire il silenzio che mi circonda.

Avvicinandomi a scuola noto Lauren fuori dalla porta principale, stringe tra le mani due caffè bollenti, oh mon dieu quanto adoro questa ragazza, almeno lei mi è rimasta accanto in questo folle periodo.

<< Con questo caffè ora ho una visione più positiva della vita >> scherzo.

<< Beato te che ti basta un caffè, io avrei bisogno di uno yacht e un principe! >>

<< Io so accontentarmi di poco ma chèrie >> rido.

<< Sono nata leggermente ambiziosa >> ribatte lei.

Ci avviciniamo alla classe, ultimamente mi sembra di essere sempre a lezione di francese ma la compagnia di Lauren rende le lezioni meno interminabili e i suoi appunti rendono tutto più comprensibile.

Peccato non frequenti con me anche altre lezioni, non è il periodo degli esami fortunatamente ma comunque il mio rendimento è basso, sono troppo concentrato sui problemi che mi assillano. Le notti in bianco a guardare fuori dalla finestra accarezzando Merluzzo, non che abbia avuto dei periodi fortemente positivi da dopo l'incidente... il prima resta sempre sfocato, l'amnesia temporanea permane, si prende tanti altri piccoli pezzetti della mia memoria, il buco nero aumenta; prima i ricordi non sembrano più appartenermi, come se fossero quelli di un altro, poi non ricordo le emozioni legate a quel episodio, infine più nulla. Un altro dettaglio omesso durante la visita dal dottore, che sia questa la depressione? Però guardando il mio dolcevita in cashmere verde, sento ancora la felicità, un bellissimo regalo di Alex per il mio scorso compleanno. Concedigli del tempo, fai passare ancora qualche giorno, tornerà continuo a ripetermi. Grazie a Lauren so che non è stato visto né in compagnia di Kyle né di Hanna e questo mi rassicura un po'.

Il mio telefono vibra. Nuovo messaggio

Ho deciso di trasferirmi per motivi di lavoro a Baltimora, tu ed Alex siete sempre i benvenuti. Quando andrai al college venderò la casa probabilmente, non farmi pentire di questa decisione. MOM.

Sul momento non capisco se rallegrarmi o essere disgustato, non dovrei farti pentire di cosa esattamente? Di aver avuto un figlio? Sbuffo sonoramente beccandomi un'occhiataccia funesta da parte della professoressa, ops. No, riflettendoci sono disgustato dalla sua fuga, nonostante sia stata una costante nel nostro rapporto.

Suona la campanella, saluto Lauren ed esco, per un attimo valuto l'opzione di varcare la soglia dell'ufficio della signorina Williams ma cambio idea in fretta. Mi trascino per i corridoi, l'aula di letteratura si trova al secondo piano, occupo il posto accanto alla finestra così da potermi perdere fissando il paesaggio, in lontananza si vede l'oceano, oggi è furioso, il suo grigio si confonde con quello del cielo.

<< Buongiorno ragazzi, quest'oggi vi chiedo di leggere in autonomia il brano tratto dall'Odissea del famoso poeta Omero, un proto filosofo che ha concepito un'opera rivoluzionaria e maestosa per l'epoca in cui si colloca >> ordina il professore.

Apro il libro, convinto di fare finta ma vengo subito catturato dalle immagini del mito delle sirene. Omero descrive le creature a tratti come mostri, conferendo poi loro caratteristiche umane, come affascinanti, seduttrici, ammaliatrici che spingevano i marinai a suicidarsi in mare, posseduti dalla loro voce, ascoltando il richiamo della morte. Dal greco dei nomi delle creature: Aglaophḗmē e Thelxiépeia risultano una volta tradotti come "voce splendida" e "incantatrice".

Omero è stato uno dei primi a introdurre la figura delle sirene nella mitologia e nella letteratura, da sempre rappresentate come bellissime assassine, ma la forma è mutata nei secoli, dai mostri dell'Odissea, a donne con il corpo di uccello, soltanto nel medioevo arriviamo alla figura della donna-pesce che persiste tutt'ora nel nostro immaginario. In tanti cercheranno di continuare il mito delle sirene contenuto nell'Odissea, attribuendo loro altri nomi, aggiungendone una terza, modificando l'opera con maggiori dettagli.
Rabbrividisco, loro hanno il potere di farti gioire nella morte avvolto nell'oscurità degli abissi, geneticamente capaci di resistere alle atmosfere di pressione e di respirare attraverso le branchie. Il fatto che siano sempre descritte come di sesso femminile si attribuisce a ragioni antiche e religiose a dir poco misogine. Da sempre la figura della donna incarna allo stesso tempo aspetti proibiti e irresistibili per l'uomo, spingendo quest'ultimo a compiere l'impensabile, a macchiarsi di delitti. L'uomo soccombe ma non per debolezza ma a causa della corruzione, spesso perpetrata dalla figura del diavolo. Il capitolo commentato poi si dilungava sull'inferno e il paradiso, approcciando poi la situazione creatasi nel medioevo e l'inizio della famosa caccia alle streghe, ma la mia improvvisa attenzione per l'argomento finisce al concludersi del capitolo delle sirene.

Comunque è solo letteratura, nessun esperto e nessuna prova scientifica ha mai provato l'effettiva esistenza delle sirene, né in passato né tanto meno al giorno d'oggi, nonostante in molti ci abbiano provato.

Penso a James, i suoi occhi, la sua mandibola, la voce...

Sto impazzendo, mi sembra ormai comprovata come cosa, arrivare a pensare che lui possa essere in qualche modo non umano.

Mi vibra nuovamente il telefono. Un nuovo messaggio.

Buongiorno, sono da ora disponibili i responsi delle sue analisi del sangue.

Clicco aprendo il link, la connessione è lenta, aumenta l'ansia rendendo ogni fottuto secondo eterno.

Il pdf. si apre, guardo le cifre presenti, il range considerato "in salute" mi sembra tutto nella norma, scorro in fondo cercando il commento del Dott. Keller.

"I risultati del sangue mostrano un basso livello di ossigeno del sangue, sintomo di bassa pressione. Si consiglia l'assunzione di più zuccheri e molto riposo, nessuna infezione presente, il paziente presenta un buono stato di salute fisica".

Secondo internet la bassa pressione spiegava la stanchezza, le forti emicranie, in casi estremi allucinazioni, assolutamente consigliato riposo e attenzione ai colpi di calore, dormire tanto è normale. Mmh, ciò nonostante io non riesco a dormire, forse qualche tisana alla valeriana o cazzate simili potrebbero risolvere l'insonnia.

Bene, a quanto pare non stavo covando alcun virus sconosciuto, mi aggrappo alla scusa della bassa pressione per dare una risposta a molti dei mali che mi affliggono e accantonare tutte le stranezze che mi stanno capitando nelle ultime settimane.

Tornerò a stare bene, devo solo avere fiducia e crederci disperatamente.

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