UN ADDIO STRUGGENTE Capitolo 8

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'Il taxi è arrivato...andiamo, su' Billy spronò Rafflesia, pallido in volto, sulla veranda dove tutto aveva avuto inizio e dove tutto stava pure finendo. Era persino vestita nello stesso modo, jeans e camicia bianca.

'Porto giù le valigie' Thor si offrì.

'Allora, ciao' Nat baciò la Tyler, in difficoltà...non sapeva che dirle, era a pezzi e non ci sapeva fare con le parole.

Seguirono i baci di Bruce, Tony e Steve.

Fury li osservava, a distanza. Aveva già salutato Billy, in separata sede.

Clint la fissò...uno sguardo vacuo, sofferente...mentre si avvicinava e lo baciava, nello stesso modo delicato e sensuale della prima volta che lo avevano fatto...senza una parola...gli occhi violetti di lei, umidi, pesti dalle notti insonni e dal pianto, intensi, che valevano più di milioni di parole.

La vide salire sul taxi, col cuore in frantumi.

L'auto gialla si allontanava, come il loro maledetto futuro assieme.

'Raggiungiamoli!' Romanoff propose, di getto, la solita idea geniale nella testa.

'Come, scusa?' fece Tony.

'Sì, scortiamoli fino in aeroporto, pure se non vogliono. Dai, andiamo!' Nat insistette, sgomitando Banner.

'Buona idea!' il norvegese appoggiò la sua proposta.

'Andiamo così, al volo, prendo le chiavi...Steve? Clint?' domandò Bruce.

I due Avengers erano entrambi imbambolati, sotto choc.

'Su! Muoversi!' gridò la russa, isterica, per scuoterli. E ci riuscì, destandoli da un sonno profondo.

'Io vado con la mia moto, Thor vieni con me!' ordinò Rogers.

'Noi altri, via, tutti sulla station wagon; chiaramente, Falco, tu starai seduto al posto del passeggero, al mio fianco!' Stark li esortò a muoversi, suggerendo che Clint evitasse di mettersi al volante.

Così fecero, in fretta. Il traffico era molto regolare e raggiunsero il taxi, veloci.

Steve, con la Ducati, si posizionò alla destra della vettura, lato da cui poteva vedere chiaramente Billy.

Invece Tony tallonava l'auto gialla a sinistra, dove Clint, dal finestrino, era limitrofo alla sua ragazza.

'Cristo Santo, guarda!' Billy avvisò l'amica, sentendo il rombo della motocicletta di Rogers e vedendo, al contempo, la giardinetta con gli altri quattro che si sbracciavano.

'Sono pazzi' Rafflesia, commossa, rideva e piangeva insieme, gli occhi in quelli del Falco. Certo che voleva che la accompagnasse, che stessero insieme fino all'ultimo secondo...voleva solo rendere il tutto meno difficile e meno doloroso, per entrambi...ma aveva sentito una felicità pazzesca nel petto, quando li aveva visti: erano stati un lampo di luce, di gioia immensa, i suoi amici ed il suo amore, lì per lei, per loro!

'Gli Avengers Saranno dei combattenti fantastici perché sono delle persone fantastiche, è il motivo per cui Fury li ha scelti, al di là del talento professionale' Billy fu laconico mentre li scortavano fino all'aeroporto, lo sguardo color del cielo di Steve puntato addosso.

'Come vi è venuto in mente? Siete fuori di testa!' Billy era esaltato, quando si incontrarono.

'Un'idea della Vedova, che ne sa sempre una più del diavolo' Banner fece i complimenti alla fidanzata.

'Sei fantastica, Nat, sei grande!' Rafflesia, dopo averla ringraziata, aveva subito gettato le braccia al collo di Barton; se doveva soffrire, lo avrebbe fatto appiccicata a lui, che l'aveva immediatamente sbaciucchiata su guance e collo.

'E su, che pallosi, sempre uniti con la colla...' Tony li prese in giro.

'Ho voglia di un caffè. Lì hanno delle ottime ciambelle...mi sono avanzati un po' di soldi, offro io!' Bruce propose di pagare la seconda colazione e Thor, Romanoff e Stark accettarono, per lasciarli soli.

Steve e Billy si erano spostati a parlare fitto fitto, in piedi, vicino al desk, Rafflesia ed il Falco erano seduti limitrofi, mano nella mano.

'Non sopravvivrò, senza di te!' lui si lamentava.

'Devi...sei così bravo, in ciò che fai, te l'ho detto mille volte. Sei Occhio di Falco, sei un Avenger, proteggerai il mondo da molte minacce. In fondo, ti stai allenando per difendere anche me. Rifletti su questo, quando ti preparerai e combatterai' provò a consolarlo.

'Mi penserai?' le domandò.

'Sempre, amore mio! Ogni secondo della mia vita, ogni respiro che farò sarai con me, in ogni cellula del mio corpo, in ogni pensiero...sei parte di me, e io la donna del Falco' lo ammonì. Lo baciò sulle labbra, sentendo in quel momento chiamare il suo nome al desk del volo.

'Non devi andare per forza...non farlo, resta con me, ti scongiuro!' Clint aveva gli occhi pieni di lacrime e la teneva per un polso.

Il dolore la attanagliava...sarebbe voluta solo restare, solo restare assieme.

'Devi lasciarla andare, Falco, adesso' Billy era sopraggiunto e tentava di convincerlo. Erano arrivati anche gli altri, ma Barton non la mollava e sembrava impazzito.

'Facciamo così: siamo tanti e loro due devono salire alla svelta su quell'aereo, diamoci un grande abbraccio, tutti insieme' propose Steve, stringendosi a Billy, che avvinghiò Rafflesia e Clint, a cui si aggrappò Tony, insieme a Nat e Bruce, ed a chiudere il norvegese, che aveva delle braccia tanto ampie da contenere il gruppo.

'Vi voglio bene, non scordatevelo mai; Clint, ti amo da impazzire, sarà sempre così' disse la Tyler, in lacrime.

'Io ti amo di più' controbatté Barton.

'Rafflesia, sei l'unica vera amica che abbia mai avuto!' Nat si era messa a piangere come una fontana.

'Ed hai un cuore grande...siete delle belle persone, rimanete così' fece Bruce.

'Sarete dei Vendicatori eccezionali...è stato il periodo più bello della mia vita, non vi dimenticherò!' Billy ripeté concetti già espressi.

'Siete gli amici migliori che si possano desiderare!' aggiunse Steve.

'Vi adoro, tutti' persino Tony era commosso.

'Anche io' concluse il norvegese, sintetico.

Si staccarono, emozionati.

Rafflesia si unì a Clint, in un unico lungo, profondo, appassionato bacio, sperando di renderlo più speciale possibile. 'Addio, Falco, amore mio...' scappò di corsa al banco, seguita da Billy e passò velocemente il controllo, senza voltarsi indietro. Se si fosse girata, non sarebbe mai salita su quell'aereo!

Lui la fissò, fin quando non sparì dalla sua vista, pallido come un cadavere.

Tony era preoccupato e lo reggeva per un braccio, temendo seriamente che sarebbe morto in quell'istante.

Lui morì davvero, nel corpo, nella mente e nell'anima, osservandola andar via; cominciò a singhiozzare, disperatamente, molto peggio di quando erano allo S.H.I.E.L.D.!

Steve dette un'occhiata agli altri, che compresero al volo il messaggio...si avvicinarono al Falco, cingendolo tutti insieme, in un fortissimo abbraccio consolatorio.

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