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Quando arrivarono da Amelia e Alejandro Hector e Carlos erano già arrivati e abbracciarono Isabel, quando quest'ultima fu di nuovo libera li presentò a Lucinda come amici di famiglia. Che dopo averli osservati domandò: <<sono una coppia?>> <<Sì>> le rispose Bel. I due uomini volsero i loro sguardi sorpresi sulla bambina che disse: <<l'intensità nei vostri occhi quando vi guardate, non può essere spiegata altrimenti>> <<una piccola osservatrice, sicura non sia figlia tua?>> <<Papà!>>  Esclamò Isabel rivolta a Carlos <<avevo capito che Alejandro fosse tuo padre>> intervenì Luce <<ecco lo è, perché è stato lui a crescermi insieme a mia madre, ma sono la figlia di Carlos, che ho conosciuto solo a diciotto anni>> <<va bene...>> <<un giorno ti racconterò tutta la storia.>> <<Bene, basta imbarazzo Hector con me in cucina>> <<Con piacere Amelia>> <<posso dare una mano?>> domandò Juan <<puoi aiutare ad apparecchiare poi rivolgendosi a Luce <<vuoi venire con noi?>> La seguì senza esprimere una propria preferenza. Aveva visto Hector e Carlos solo quella mattina a Parc Guell in cui dopo essere scoppiata in lacrime tra le braccia di Isabel aveva riparlato. Che avesse seguito Amelia o meno sarebbe stata con uno di loro e nei confronti chi ancora non conosceva bene aveva una leggera timidezza, ma il fatto che ci fossero persone che conosceva meglio le restituiva sicurezza.

Luce osservava Hector,  e con quale grazia e sicurezza si muoveva in cucina insieme ad Amelia sembravano ballare, suo padre era bravo ma c'era qualcosa di diverso nella bravura di Hector si riusciva a vedere il muscolo tendersi sotto la camicia bianca, e le gambe scattare sembrandando al contempo naturali sotto il pantalone nero. Juan entrò in cucina e gli fu affidato il primo giro di pietanze insieme a Luce, rimasti soli Hector poté chiedere ad Amelia da quanto tempo conoscesse la bambina e lei gli raccontò del pomeriggio in cui Isabel aveva capito che Juan aveva bisogno di uno sfogo "violento" e che non ci sarebbe riuscito con sua figlia nei paraggi così le aveva chiesto se potessero occuparsi loro della bambina affinché ricevesse le attenzioni che merita. Poi concluse: <<Quando sono venuti a riprenderla era quasi l'ora di cena, e ho insistito perché rimanessero qui, soprattutto perché Luce, rivedendo Bel ha usato l'appellativo "mamma" e dopo che l'ha calmata non ho voluto che se ne andassero subito>> <<l'unica cosa certa è che non vi annoiate>> <<ho parlato troppo! Se esce l'argomento a cena fai finta di niente, non stava a me raccontarti questa storia...>> <<Tranquilla Ami>> le diede un bacio sulla testa e le disse: <<raggiungiamo gli altri>> lei annuì.

Carlos e Hector vedendoli entrare in soggiorno si alzarono, presero le pietanze dalle loro mani e si accomodarono a tavola. Amelia e Alejandro erano ai due capotavola, Carlos e Hector erano l'uno di fronte all'altro, Juan e Bel erano uno di fianco all'altro e Luce sedeva di fronte al padre. Carlos guardando il compagno gli chiese -unicamente con il movimento delle labbra- perché ci avessero messo tanto e lui rispose scrivendogli sul dorso della mano "dopo". Il pranzo trascorse con tranquillità, Lucinda ebbe modo di conoscere i nuovi membri della famiglia che all'improvviso sembrava anche aver adottato lei e suo padre e quando toccò a lei raccontarsi disse che le piaceva leggere -qualsiasi cosa trovasse nella libreria di casa propria-  e che si considerava una "ladra di emozioni" perché tendeva a starsene in silenzio ad osservare i piccoli comportamenti di chi aveva intorno,  che li custodiva, e che le piaceva vedere l'espressione delle persone quando le restituiva.

Era di nuovo sabato stavano andando dai nonni "Garcia y Delgado" di Isabel. Durante il viaggio in macchina Luce si era addormentata e Bel ne approfittò per chiedere a Juan se avesse risentito i genitori di Laura. Le rispose: <<non dopo avergli comunicato l'accaduto e avergli chiesto di badare a Luce quel giorno.>> <<E non vi siete più risentiti?>> <<No, credo volessero viversela da soli. Infondo era la loro figlia>> <<potresti riscrivergli per incontrarvi, magari rivedere Lucinda potrebbe aiutarli>> <<forse...>> quando scesero dalla macchina Bel gli strinse entrambe le mani <<Se non te la senti vado da sola>> <<andiamo>> <<forse avrei dovuto aspettare la via del ritorno per tirare in ballo l'argomento>> <<non preoccuparti quel che è fatto è fatto>> la baciò poi sciolse l'intreccio delle loro mani e svegliò Lucinda. <<Luce, tesoro siamo arrivati>> aprì gli occhi e scese  lasciandosi prendere la mano dal padre. Bel suonò i campanelli e si aprì la porta dei Delgado con tutti e quattro già riuniti. <<Tomas e Beatriz Delgado, Manuel e Soledad Garcia, loro sono Juan e sua figlia Lucinda>> <<piacere>> dissero e si strinsero la mani. <<Bene noi donne in cucina e Juan se vuoi puoi raggiungere quei due sul divano>> si pronunciò Beatriz <<non mi sembra giusto, mi faccia strada se posso darvi una mano>> <<mi sei già simpatico, puoi apparecchiare se ti va>> <<con piacere>> Luce aiutò il padre ma poi tornò in cucina ad osservare le signore. Soledad le chiese: <<che ne pensi della nostra ragazza?>> <<Penso che vi sappia fare con i bambini>> <<davvero Luce, non è stata solo fortuna con te?>> <<Isabel ricordi come ci siamo conosciute?>> <<Certo!>> <<È pensi che sia stata solo fortuna? O l'intuito e l'istinto che ti hanno guidata con una particolare bambina con lo sguardo perso nel proprio passato, e con i pensieri che non riuscivano ad uscire ad alta voce?>> Isabel non le rispose si accoccolò alla sua altezza e l'abbracciò, complimentandosi con se stessa per non essersi truccata perché le parole di Lucinda l'avevano commossa. Juan entrò guidato dall'odore che gli era arrivato alle narici e le trovò ancora così <<Bel>> si rialzò <<va tutto bene?>> <<Sì, mi ha solo fatto commuovere>> le asciugò le lacrime e la baciò nei punti in cui le aveva fermate. <<Vi ricordo che non siete soli!>> Esclamò Luce guardandoli <<scusami tesoro>> la prese in braccio e le stampò due baci sulle guance. <<Ecco, adesso sei coinvolta anche tu>> <<bene, portiamo le pietanze in tavola>> si inserì Beatriz e gli altri seguirono. Il pranzo trascorse con l'ormai familiare scambio di interessi e qualche aneddoto di Isabel bambina. E si accordarono per vedersi il sabato successivo.

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