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Isabel una volta tornata a casa vide "Estrella" -sua amica e coinquilina- aprire i cartoni della pizza appena arrivata e posizionarli ai propri posti.
Si erano conosciute durante uno dei primi incarichi di Isabel, solo che Estrella si era specializzata in foto paesaggistiche per le guide, ella aveva i capelli castano dorato e gli occhi marroni e tendenti al verde e un sorriso da illuminare una stanza buia.
La raggiunse a tavola e iniziarono a mangiare dopo un po' Estrella osservò: <<sei silenziosa di solito mi racconti come erano vestiti gli sposi o se erano dolci o insopportabili>> <<scusa stavo pensando>> <<agli sposi? È venuto male il servizio, non gli è piaciuto!?>> Isabel interruppe l'amica che era un fiume in piena. <<No, no. C'era una bambina al parco, ma era da sola, mi sono avvicinata a lei una volta finito il servizio e solo allora è arrivata la donna pensavo essere  sua madre>> <<e invece?>> <<Invece era la direttrice dell'orfanotrofio in cui l'hanno portata ieri sera>> <<wow, giornata intensa>>  <<già.>>
L'indomani era domenica e Isabel stava pensando ancora a quella bambina così propose a Estrella di fare una passeggiata al Parc Guell, l'amica l'assecondò anche se non era convinta che avrebbero rivisto la bambina.

Maya aveva portato i ragazzi al parco per giocare, nella speranza che così Luce non sarebbe scappata nuovamente. Infatti non scappò, ma mentre gli altri bambini giocavano tra loro lei era andata a sedersi sulla scalinata con lo sguardo perso davanti a sé. Nel frattempo Isabel e Estrella avevano raggiunto il parco e Maya avendole notate le salutò, <<ciao Isabel che piacere rivederti>> <<grazie Maya, lei è la mia amica Estrella>> <<piacere Estrella io sono Maya>> <<piacere mio, come vi siete conosciute voi due?>> <<Isabel mi ha aspettata fino a che non sono riuscita a raggiungere Lucinda>> <<è qui con te?>> <<Insieme agli altri bambini, solo che invece di giocare con loro,  se ne sta seduta sulle scale>> <<posso provare a parlarle?>> <<Prova ma... il padre mi ha detto che non parla da un mese, da quando è morta la madre>> <<Ma se ha un padre perché...>> intervenne Estrella <<oh, non se la sentiva.  Sembrava un automa, credo si sia reso conto da solo che non poteva occuparsi adeguatamente della piccola>> <<quanto tristezza!>> Esclamò Isabel. <<Sì>> le rispose Maya <<vuoi ancora provare?>> <<Mi piacerebbe, ma ha bisogno di stabilità, se mi avvicino non potrò più allontanarmi >> <<È questo ti spaventa?>> <<Un po' non sicura di esserne in grado. Ma c'è qualcosa che mi spinge a provare>> <<e allora prova, io vado dagli altri bambini>> <<va bene, Maya?>> <<Si?>> <<grazie della fiducia>> <<si vede che sei una giovane donna di buon cuore >> <<grazie!>> Si sorrisero.
La piccola Luce vide avvicinarsi Isabel e non si mosse. Quest'ultima le chiese: <<Ti piace molto questo parco?>> la bimba annuì, Isabel le sorrise poi continuò: <<Non ti va di giocare con gli altri bambini? >> Scosse la testa <<come mai?>> Si strinse nelle spalle <<sei una bella bambina lo sai?>> Annuì di nuovo, lo sapeva, ricordava le volte in cui suo padre e sua madre glielo dicevano. <<È stato un piacere conoscerti>> Luce le sorrise.
Isabel tornò da Estrella e Maya, entrambe le chiesero come fosse andata, rispose loro che a parlarle non le aveva parlato, però che le aveva annuito e scosse la testa in risposta è che una volta le aveva sorriso. <<come prima volta non c'è male, anche io avevo ottenuto qualche risposta così, ma non mi aveva ancora sorriso, grazie di averci provato>> <<di niente.>> Si salutarono e tornarono a casa.

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