Paura di volare

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Lascia stare.
Ho troppa troppa
paura per correre
in questo mare di stelle,
soglia ai confini del nulla
Vedi come tremo
eppure questo molo
si accorcia
istante dopo istante
ancora un momento
e mi lancerò nel vuoto.
Ho paura di non
saper più volare...

Cara tredicenne, non hai paura di volare. Leggila più come "spiccare il volo". Ti stai chiedendo dove è stata presa questa foto? E' un cartone animato. Non fare quella faccia schifata! Visto da adulta non sarà solo un cartone animato. Ti farà pensare, ma ci vorrà altro tempo... tanto altro tempo. La poesia però non la scriverai tra tanto e molto prima del cartone, quindi in fondo la consapevolezza è già dentro di te.

https://youtu.be/MVcaHiCnR-w


Cara tredicenne , sto scomodando addirittura De Gregori prima di calare quest'asso e non immagini quanto mi pesa posare sul tavolo questa piccola carta! Non ricordo se a tredici anni già conoscevo questa canzone, ma in un certo senso è sempre stata in me. Io sono la donna cannone. E questo vuol dire che le sei anche tu. Tu che vai in giro con una felpa sul sedere per nascondere il tuo sedere , tu che potevi fare la ballerina, ma sei sempre stata la bimba cicciottella. Un enorme mistero. Sola verso il cielo. Tu che sei schiava senza nemmeno saperlo, perchè hai così tanta paura di vivere, così tanta paura che la vita ti prenda a schiaffi , che ti distrugga, tu che hai così paura di non essere in grado. Tu che hai paura di soffrire e allora cosa fai? ... Prendi la tua tristezza, la tua noia, la tua rabbia, la tua angoscia e le chiudi in gabbia, le metti in un cerchio e gli impedisci di uscire. Futuro? Non esattamente, stai già iniziando. Perchè tu sei la bimba che ride sempre e gli altri non devono vedere oltre quella maschera. E quando sei triste, tu mangi. Quando sei arrabbiata, mangi. Quando prendi un brutto voto, mangi, quando ti fanno un torto, tu mangi. Non è una sigaretta , non è alcool, hai ragione. Ma fa male lo stesso perchè poi ti si pianta tutto e non si sta bene col mal di pancia e col senso di colpa di esserci caduti un'altra volta. Mischi roba dolce e salata, mangi sempre in piedi, nascosta. Perchè i tuoi pensieri vanno così veloce e tu non riesci a fermarli.

Ti senti soffocare dai tuoi pensieri , allora li mandi giù come una medicina amara. Li inghiottisci sperando che scompaiano. E invece rimangono li in mezzo alla gola. Non vanno ne su ne giu. Per ore. Ma questo non lo dici nemmeno a tua madre o alla tua migliore amica. Non possono capirti. Loro, così perfette? Impossibile! Tua mamma vede la bilancia che sale, tu che diventi paffuttella e allora ti sgrida. E tu piangi e mangi, di nascosto. E poi ti costringe a fare una dieta e tu non vuoi... e non ti piaci. Odi essere diversa dagli altri , hai paura che scoprano che non puoi mangiare come gli altri. Per un po' funziona. In fondo hai paura: tua mamma ha pagato tanti soldi per la dieta, e la sta facendo anche lei. Ma poi sei stanca, non la vuoi più fare. Stai male e mangi, saboti e smetti di calare. Tua madre si arrabbia e allora abbandoni la dieta, odi la dietista, odi tua madre, odi te stessa per aver fallito... di nuovo. Ti vedi sempre più orribile, sempre più infelice, senza il tuo unico conforto, la tua coccola, il tuo attimo di gioia quotidiana: il cibo.

Non hanno capito niente. Nessuno di loro. Due chili cosa cambiano? Tanto ti fai schifo comunque e i ragazzi non ti guardano lo stesso. Cara tredicenne, poveretta, devo confessarti che non capiranno mai, non possono. Su una cosa, però, hai ragione, una dieta non risolve nulla. Il problema non è il cibo. Il problema è che tu hai paura di vivere, paura di quella parte della vita che non è piacevole e che fa male. Così invece di vivere le tue emozioni le anestetizzi. Il cibo è la tua droga, in un certo senso, è quello che tu usi per disinnescare la bomba prima che esploda dentro di te.

Bene, cara tredicenne, ora pensi che mi presenterò con la più grande delle rivelazioni, col consiglio del secolo. Non è così. L'unica soluzione è non disinnescarle le emozioni. Lasciatele esplodere dentro tutte. Urla , piangi, prendi a pugni il cuscino o il tuo orso gigante, ma non mangiare, ti prego. Abbi il coraggio di viverla quell'emozione, perchè non puoi chiuderla in un cerchio e fingere che non esista. Prima o poi tornerà fuori. Fa parte della vita, fa parte di te. La dieta serve per mangiare sano. E' dura, ma finchè tu userai il cibo per rendere più dolce la vita, per te equivarrà alla scalata del kilimangiaro, perchè ti toglie la tua rete di sicurezza. Per questo non riesci, per questo saboti. Perchè una parte di te non si sente pronta per mollare quella rete e gettarsi nel nulla e volare su nel cielo come quella donna cannone. Prendere il volo si. E fa male prendere il volo....

Non mi soffermerò sul perchè hai paura di certe emozioni, è un discorso difficile per la tua età, con gli ormoni impazziti, ma forse in questo caso il perchè non è la cosa più importante. Tanto anche quando hai capito cosa non va, dopo tocca sempre solo a te provare a sistemare, a cambiare. Se ci credi davvero e se vuoi farlo. Ci sono molte cose nella vita che non saranno nelle tue mani. Molte cose che non hai scelto e che non potrai scegliere. Ma questa ti assicuro che lo è... so che tu ora stai piangendo e scuotendo la testa. So che mi stai odiando. Anche se appena avrai finito di leggere ti piazzerai davanti al frigo pensando cosa ti può aiutare a digerire queste brutte parole. Ti lascio una provocazione:  anche solo per una volta, non mangiare. Tu sei uno scienzato, no? Hai appena fatto la pre-iscrizione al liceo scientifico. Bene: fai un'esperimento per una volta! Solo oggi. Per provare. E poi domani... chissà cosa potresti capire, su te stessa e sul mondo...

Non risolverai in un giorno. Forse ancora non è tempo, ma siamo insieme in questa battaglia. La facciamo passo dopo passo, insieme. Ogni scivolone. Ogni caduta. Ogni traguardo. E il primo è ammetterlo. Calare l'asso. Dire ad alta voce che hai paura. Non c'è nulla di male in questo. Non c'è nulla di male in te. Sei solo splendidamente umana nella tua fragilità e splendidamente forte quando capirai che puoi continuare a respirare anche oltre al pianto. Perchè per quanto il mondo spari, puoi provare a rialzarti e a fare del tuo meglio per essere felice.

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