Capitolo 22

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  Avanti Tom, finiamola come abbiamo cominciato... Insieme!   

Harry Potter


Ed eccomi qui: la festa.

Stringo nervosamente la pochette con dentro la piccola fiala di Veritaserum e mi avvicino un po' di più a Ron.

- Ti ho già detto quanto sei splendida stasera?- mi chiede lui con un sussurro, voltandosi verso di me e sorridendomi.

-Questa sarà circa la milionesima volta- rispondo ridacchiando e abbracciandolo per un attimo.

Mi bacia, dopodiché varchiamo i cancelli d'ingresso.

Come ogni anno, la serata si tiene nella villa del Ministro. L'inferriata è sormontata da un grande arco di marmo bianco che ai lati si unisce a delle imponenti mura di pietra che corrono tutte intorno alla proprietà.

Mi guardo intorno incuriosita, anche se, dopo due anni, conosco abbastanza bene tutto: i giardini sembrano perdersi, come sempre, a vista d'occhio, in qualsiasi direzione, mentre di fronte a noi, il viale d'ingresso che stiamo percorrendo termina davanti ad una grande scalinata di marmo che conduce ad una altrettanto imponente casa a tre piani che, viste le dimensioni, sembra più un castello. Le mura sono di pietra anche qui.

Saliti i gradini, ci ritroviamo in un ampio portico circondato da colonne che terminano ad archi e con un grande portone di quercia all'entrata.

Mi sono innamorata di questo posto sin dal primo momento in cui l'ho visto.

-Herm! Ron!-

Ci fermiamo appena superata la porta: Ginny, si sbraccia poco lontano, salutandoci, accanto ad un Harry sorridente, in giacca e cravatta.

Li raggiungiamo: -Herm... Sei stupenda!- mi dice subito il mio migliore amico stupito. Mi porge una mano, che accetto ridacchiando e mi fa fare una giravolta che fa risaltare immediatamente le gemme sul vestito.

-Wow!- continua meravigliato.

-Ehi! Potrei diventare gelosa- interviene Ginny, dandogli un buffetto sul braccio.

Scoppiamo a ridere tutti.

-Buonasera! Benvenuti!-

Ci giriamo: il Ministro si avvicina a noi sorridendo.

Lo salutiamo con una stretta di mano e dopo poco, ci fa accomodare nel salone principale.

Qui, a differenza del resto della casa e del giardino, l'arredamento e i colori della stanza cambiano ogni anno, lasciando però inalterata la struttura di base, composta da due lunghe file di colonne ai lati e in fondo alla sala, da un'ampia porta finestra che dà accesso alla terrazza.

Quest'anno sembra che il colore scelto sia l'argento. Le colonne, le finestre, i tavoli e le sedie, sono ricoperti da lunghi drappeggi che, insieme al bianco che fa da sfondo, conferiscono alla sala un'atmosfera rarefatta.

Il soffitto, incantato come quello della Sala Grande ad Hogwarts, offre l'immagine di un cielo nuvoloso da cui cadono leggeri fiocchi di neve.

Neve.

Chiudo gli occhi per un attimo.

Calma.

-Potter-

Mi blocco: Zabini spunta alla nostra destra, elegantissimo, in un completo verde bottiglia, camicia bianca e cravatta nera.

Ingoio a vuoto, mentre sento un nodo allo stomaco cominciare a farsi sempre più stretto.

-Zabini! Buonasera- lo saluta Harry –Sei solo questa sera?- gli chiede curioso.

-No, Potter. Ci sono anch'io-

Daphne spunta dietro di lui.

E' davvero splendida: i capelli biondi sono sciolti e scendono in boccoli morbidi su un vestito con scollo a cuore, lungo fino ai piedi, color argento, in chiffon, ricoperto da uno strato di pizzo, con brillanti sparsi qua e là.

Verde lui, argento lei: in una parola, Serpeverde.

-Greengrass- la saluta Harry irrigendosi.

Zabini nel frattempo sposta lo sguardo prima su Ginny, ignorandola, e poi su me e Ron. Siamo dietro i nostri amici, quindi non riesce a vederci completamente. Voglio proprio vedere come reagirà appena vedrà il mio vestito.

Ghigna appena i nostri sguardi si incrociano, ma esattamente in quel momento, Harry afferra la mano di Ginny congedandosi.

Non gli tolgo gli occhi di dosso, mentre lo vedo scendere con lo sguardo e squadrarmi: la sua espressione cambia repentinamente. Il ghigno gli si congela sul volto e immediatamente torna serio, per poi rialzare lo sguardo e guardarmi furiosamente.

Stavolta però sono io a sogghignare, volgendo lo sguardo anche su Daphne che sembra essere diventata una statua di marmo.

Vorrei scoppiare a ridere, ma devo seguire il mio piano: mi giro verso Ron.

-Andiamo a prendere qualcosa da bere?- gli chiedo, lasciando che la mia voce assuma un tono divertito.

Lui, distratto, smette di guardarsi attorno e mi sorride: -Si certo! Andiamo-

Afferro un lembo della lunga gonna che, girando, produce di nuovo quei riflessi.

Rialzo lo sguardo solo per un attimo e noto le loro espressioni stupite; subito dopo però, se possibile, si fanno ancora più furiose quando tornano a guardarmi negli occhi.

Sorrido in segno di sfida e mi allontano.

Adesso devo solo fare in modo che bevano dai calici giusti.

Arrivati al tavolo delle bevande, ritroviamo Harry e Ginny e dopo qualche minuto la serata comincia.

Vengono annunciati gli ospiti, perlopiù maghi e streghe stranieri; dopodiché si aprono le danze.

-Ti va?- mi chiede Ron.

Annuisco: non devo dare nell'occhio, quindi sarà meglio comportarsi nella maniera più naturale possibile, nonostante una parte di me vorrebbe agire in questo preciso momento.

Raggiungiamo il centro della sala e sulle note di un brano classico iniziamo a muoverci, abbracciandoci.

Chiudo gli occhi poggiando la testa sulla sua spalla e pian piano sento la tensione scemare; mi lascio cullare dalle sue braccia fin quando il brano finisce.

-Temevo ti addormentassi- mi prende in giro lui, baciandomi sulla guancia.

Gli faccio una piccola linguaccia e insieme scoppiamo a ridere.

Parte un altro brano e gli riafferro la mano per ricominciare a ballare.

-Ehi Weasley-

Un brivido mi corre lungo la schiena.

E' Blaise.

E' dietro di me, quindi io posso solo vedere Ron davanti a me, cambiare espressione.

-Zabini- dice.

Mi giro anch'io e i nostri occhi si incrociano immediatamente: lo guardo con odio.

-Mi concederesti la tua dama solo per questo ballo?-

Ci blocchiamo entrambi.

La mia mente ci mette ben più di qualche secondo a elaborare ciò che ha appena detto.

Mi acciglio, girandomi verso Ron, che sembra essere ancora più confuso di me: -No- risponde, ma Blaise, che si è fatto più vicino, lo ignora, afferrandomi una mano, che sposto di scatto.

-Lasciami- gli intimo.

-E' solo un ballo- risponde lui con un sorriso innocente.

Faccio un passo indietro, mentre sento il mio corpo mettersi sempre più sulla difensiva.

Che cosa vuole fare?

-Ho detto no- ripete Ron nel frattempo.

-Peccato, avrei voluto tanto ballare io con te, mio caro Weasel-

Daphne.

Vorrei allontanarmi adesso, scappare e portare con me Ron, eppure una piccola parte di me è curiosa di sapere fino a che punto vogliono arrivare.

Che devo fare?

Rimaniamo così: fermi ai nostri posti, Zabini e Daphne con un leggero sorriso sul volto e io e Ron sempre più preoccupati, mentre tutto, intorno a noi, ha ripreso a muoversi e la musica scorre tranquilla.

Alla fine sono io a parlare: -D'accordo- dico.

-Ma Herm!- Ron immediatamente mi blocca, mettendosi in allarme.

-Stai tranquillo. E' solo un ballo- gli rispondo sorridendo, anche se in questo momento vorrei solo estrarre la bacchetta e affatturare le due Serpi.

-Già Weasley, per quanto il mio fascino sia innegabile, non credo basterà un semplice ballo per conquistare la tua dolce metà-

"Malfoy"

Somiglia terribilmente a Malfoy in questo momento e questo non fa altro che aumentare la mia voglia di tirargli un pugno in pieno viso.

"Calma"

-Oh sta tranquillo- rispondo -Non è l'apparenza a conquistarmi. Si dice che chi viva di apparenze può essere ingannato a sua volta dalle apparenze- concludo avvicinandomi a lui e sorridendo, divertita dalla sua espressione fintamente tranquilla.

Ha gli occhi in fiamme.

Mi afferra la mano, stringendola, fino a farmi male, ma il mio viso non tradisce alcuna emozione, né tantomeno emetto alcun suono.

Nel frattempo parte un altro brano e ci allontaniamo di qualche passo da Ron e Daphne.

Vedo quest'ultima avvicinarglisi, ma lui le dice qualcosa per poi girarsi e andarsene, lasciandola sola al centro della sala.

Sorrido, anche se sento l'ansia crescere sempre di più. Torno a prestare attenzione a Zabini, che stranamente non mi guarda, ma si limita a girarsi verso di me e passarmi un braccio intorno alla vita, attirandomi verso se, mentre le nostre mani continuano a rimanere unite.

Sono chiusa nella sua morsa, in trappola: il cuore accelera istintivamente, ma lo ignoro e cercando di concentrarmi sulla mia missione, faccio vagare lo sguardo intorno, sulla sala.

-Che diavolo vuoi?- dico, trattenendo la rabbia.

-Carino il tuo vestito-

-Ti ho chiesto che diavolo vuoi Zabini- ripeto.

-Se volevi provocarmi, ti avverto che ci sei riuscita perfettamente- continua lui, stringendomi ancora di più contro il suo torace e quasi mozzandomi il respiro.

Lo allontano immediatamente.

-Lasciami. Ora- dico furiosa.

Lui allenta di nuovo la presa per fortuna, ma non mi lascia andare e continua a ballare.

-Zabini-

-Un ballo, te l'ho detto- risponde e un sorriso maligno si apre sul suo volto.

-Smettila di mentire- continuo, fingendo un coraggio che in realtà non ho.

Rimane in silenzio, mentre continuiamo a ballare e la musica sembra scorrere lentamente... troppo lentamente...

-Tic tac... Tic tac...- dice ad un certo punto.

Cerco di nuovo di staccarmi, mentre il cuore ricomincia a battere più velocemente e il senso di repulsione aumenta sempre di più, ma lui mi trattiene ancora: -Sssh... Ferma-

-Lasciami andare-

-Sai, credevo davvero che tu fossi una serpe... Ma a quanto pare devo ricredermi-

Che...?

-Dicevano tutti che tu fossi brillante e lo credevo anch'io, ma il tuo istinto da leoncino alla fine prevale sempre. Sei una stupida, Mezzosangue, se credi di fregarmi-

Che lo sappia?

Che sappia che ho il Veritaserum?

-Andare alla sua tomba non mi farà cambiare idea- continua.

No, non lo sa.

-Alla fine farai anche tu la stessa fine- continua con un ghigno.

Mi ha minacciata, di nuovo.

Lo respingo un'altra volta e per fortuna mi lascia andare.

Non dico niente, ma mi volto e me ne vado. 

Il suo sorriso malefico è l'ultima cosa che vedo.

E' arrivato il momento. Devo agire. Adesso.

Cerco di mantenere un'espressione normale, mentre raggiungo il tavolo di prima, il più velocemente possibile. So che Ron, Harry e Ginny mi hanno osservata per tutto il tempo e sicuramente non gli sarà sfuggito cos'è appena successo.

Devo far finta che sia tutto apposto, altrimenti rischio di mettere in pericolo anche loro.

Raggiunto il tavolo, mi verso dell'acqua, mentre noto la mia mano tremare.

-Che è successo?!-

Ecco appunto: Ron.

Mi giro con un sorriso: -Nulla, perché?- chiedo con voce calma, afferrandomi le mani tra loro per far cessare il tremore.

Dietro di lui Harry e Ginny mi guardano preoccupati.

-Sei praticamente scappata. Che ti ha fatto?- mi chiede avvicinandosi.

-State tranquilli. E' tutto apposto. Era solo finita la canzone- rispondo.

-Veramente no- interviene Ginny –Mancava ancora qualche secondo-

Conosco quello sguardo: sta valutando se sto mentendo e sono sicura che abbia già la risposta.

-Ti ho promesso che avrei fatto un solo ballo con lui no? La musica stava finendo, quindi gli ho detto che è stato maleducato da parte sua interromperci e mi sono allontanata. Tutto qui- continuo con sicurezza.

L'espressione di Ron si rasserena, come previsto. Harry e Ginny invece continuano a guardarmi sospettosi, ma gli rivolgo un sorriso.

-Che ne dite di bere qualcosa?- propongo.

Loro annuiscono e pian piano sembrano tranquillizzarsi.

La serata prosegue.

Cerco di mostrarmi quanto più serena possibile, anche se la mia mente rimane concentrata e il mio corpo preme sempre di più per agire, ma stavolta non cederò all'istinto. Dimostrerò a Zabini di essere quella che lui crede io non sia.

Gliela farò pagare per tutto.

***

Alla fine passa all'incirca un'ora, che sembra un'eternità, ma che è stata necessaria per far abbassare la guardia a tutti, soprattutto a lui e a Daphne.

Mi trovo ancora al tavolo delle bevande, ma stavolta sono sola: Ron mi ha lasciata un attimo per parlare con il Ministro, sicuramente a proposito del lavoro. Harry e Ginny invece, ballano al centro della sala.

Ok... E' il momento.

Afferro due calici vuoti e verso un po' di punch in entrambi.

Mi guardo intorno con discrezione, ma nessuno sembra accorgersi di me.

Non devo tremare.

Apro la borsetta e sfilo la fiala, dividendola equamente nei due bicchieri.

Ok... Adesso devo solo aspettare che Blaise e Daphne si avvicinino.

Mi giro, tenendo i bicchieri dietro di me, e continuo a guardarmi intorno.

Ci metto un po', ma alla fine li individuo.

Sono vicini ad un altro tavolo e si stanno servendo da bere.

Afferro la bacchetta da una delle pieghe del vestito e mi concentro sui loro calici e su quelli alle mie spalle.

Li vedo avvicinare i boccali alle labbra...

-Reverso- sussurro.

Sento un piccolo rumore, come di acqua rovesciata, e mi giro immediatamente: dentro i miei calici c'è del punch e si sta muovendo, come se fosse stato appena versato. Sorrido. Ha funzionato.

I miei amati libri di Trasfigurazione Avanzata, ancora una volta, si sono rivelati utilissimi: il Reversum(*) serve a scambiare di posizione due o più oggetti tra loro, posti anche ad una certa distanza gli uni dagli altri, ma a patto che il mago che utilizza questo incantesimo abbia la possibilità di vedere bene gli oggetti, in modo da potersi concentrare e scambiarli.

In questo caso, i contenuti dei quattro calici.

Torno a guardare Blaise e Daphne.

"Ci siamo, manca poco stavolta"

Il cuore inizia a battere di nuovo più velocemente.

Sto per farcela, non posso crederci.

Daphne sta per bere e lui la imita.

Improvvisamente però, quest'ultimo le afferra il polso e le sussurra qualcosa, facendola irrigidire.

Lo vedo annusare il bicchiere.

Che ne percepisca l'odore?

No, è impossibile: il Veritaserum non ha odore.

Si blocca del tutto, mentre lei invece si avvicina alla pattumiera più vicina e butta via il suo calice; quando torna indietro, dice qualcosa a Blaise, che le risponde e alza gli occhi, iniziando a guardarsi intorno furente.

Come ha fatto a scoprirlo?!

Il panico si impossessa di me: devo andarmene e subito. Faccio un passo indietro, ma appena un attimo prima che mi giri per andare via davvero, lui mi intercetta e ghigna malignamente.

Rabbrividisco.

Mi indica e Daphne si gira verso di me, anche lei furiosa.

Quello che fa Blaise subito dopo però, mi lascia stupita: alza il calice verso di me, come se stesse brindando e lo avvicina alle labbra. Anche se sono distante, riesco comunque a vedere il suo pomo d'Adamo alzarsi e abbassarsi: lo sta bevendo.

Ma che gli salta in mente?!

Daphne cerca di fermarlo, ma lui si libera dalla sua stretta gentilmente e torna a guardarmi maligno, leccandosi le labbra. Poggia il calice sul tavolo e afferra la mano della bionda, per poi iniziare a camminare nella mia direzione.

"Ok Hermione... Scappa!"

Non lascio neanche finire di prendere forma al pensiero, che ho già praticamente raggiunto la terrazza. Mi guardo intorno, ma non vedo vie di fuga. Sono in trappola. E stavolta davvero. Mi avvicino alla ringhiera, ma purtroppo nei giardini all'interno della proprietà ci sono esclusivamente delle siepi basse, che non riuscirebbero mai a coprirmi.

"Pensa! Calmati!"

Il cuore è in fibrillazione, cosa che mi impedisce di ragionare con lucidità.

Non posso andare a casa, sarà il primo posto in cui mi cercheranno.

E qualsiasi altro posto mi venga in mente, sono sicura che lui lo conosca.

Dove devo andare?

Sento il cuore esplodermi nel petto.

Prendo un respiro profondo e chiudo gli occhi.

Una visione: una luna che si riflette sul mare. Li riapro, mentre inizio ad avvertire una sensazione sempre più pressante: è lì che devo andare.

Richiudo gli occhi: "Ok" penso "Mi fido. Guidami"

Sento uno scalpiccio alle mie spalle, ma non me ne curo.

Un risucchio, un fruscio e riapro gli occhi.

https://youtu.be/RxabLA7UQ9k

Mi sono Smaterializzata.

Sussulto e faccio immediatamente un passo indietro: sono sul bordo di una scogliera. Sotto di me, a più di trenta metri, il mare agitato, si infrange contro le rocce. Stavo per cadere di sotto.

Mi guardo intorno, sperando di non essere stata seguita e cerco di calmarmi.

Sembra tutto tranquillo, ma mi rendo conto di trovarmi in una zona troppo esposta: sono circondata solo da rocce, con qualche ciuffetto d'erba sparso qua e là; niente alberi o colline in lontananza che offrano un riparo.

Dove sono finita?

Torno a guardare avanti e il fiato mi si mozza in gola, stavolta non per lo spavento, bensì per la meraviglia che vedo: l'oceano che, sconfinato si estende in ogni dove, confondendosi all'orizzonte con il cielo stellato. L'unico punto in cui c'è un contrasto è quello in cui la luna, piena anche questa sera, si riflette sull'acqua.

E' uno spettacolo stupendo.

Mi fermo qualche secondo ad osservarla e pian piano sento l'agitazione diminuire.

Qui sarò al sicuro.

"Si, ma dov'è qui?"

Ricordo di non esserci mai stata, neanche nel periodo della guerra, eppure avverto lo stesso senso di familiarità che ho sentito quella volta a casa di Malfoy con il profumo di Daphne.

Che sia un posto in cui veniva lui?

E se fosse così, sono davvero certa di essere al sicuro?

E se lo conoscesse anche Blaise?

"Potrebbe buttarmi di sotto e nessuno lo verrebbe mai a sapere"

Rabbrividisco al solo pensiero e torno a guardarmi intorno nervosamente.

Calma totale.

Non sento neanche un rumore, a parte quello delle onde sotto di me.

Poco lontano noto una pietra abbastanza grande e più alta delle altre, che sembra adatta per sedersi, così mi tolgo le scarpe e la raggiungo.

Inizio a ragionare più lucidamente: non posso credere che l'abbia bevuta veramente! Se solo avessi avvisato anche Harry delle mie intenzioni, forse mi avrebbe dato una mano ponendogli la fatidica domanda, prima che iniziasse ad inseguirmi. Invece ho preferito fare tutto da sola ed ora eccomi qui.

Che sciocca.

"Se l'avessi detto ad Harry ti avrebbe impedito di usarla" mi suggerisce la mia coscienza ed effettivamente sono costretta a darle ragione.

Sospiro: adesso non mi resta che rimanere qui un altro po' e poi tornare a casa. Ron e i miei due migliori amici si accorgeranno presto della mia assenza e sicuramente il primo posto in cui mi cercheranno sarà quello. Devo solo sperare che quando arriveranno lì, non ci sarà Blaise ad attenderli.

Sono in pericolo e la colpa è mia.

Rimango ferma per dieci minuti circa, prestando attenzione ad ogni minimo rumore, quando in lontananza un rombo mi fa sobbalzare: un tuono.

Oh no.

Alzo gli occhi e una goccia d'acqua mi bagna la fronte: perfetto!

Un nuvolone temporalesco si sta avvicinando, oscurando la luna e facendo aumentare l'oscurità. Afferro la bacchetta, mentre la pioggia inizia a scendere sempre più copiosa. Ci mancava solo un temporale.

Creo una piccola cupola intorno a me per proteggermi, ma purtroppo non posso contemporaneamente ripararmi dal vento freddo che ha iniziato a soffiare e che mi investe in pieno.

Rabbrividisco, mentre inizio a percepire una sensazione di disagio espandersi dal centro del petto in tutto il corpo, nello stesso identico modo in cui ho avvertito quella di prima che mi ha spinta a venire qui.

Qualcosa non va, ne sono certa.

Mi rimetto in piedi e afferro le scarpe insieme ad un lembo del vestito, per evitare che si bagni eccessivamente; facendo attenzione a non scivolare sulla pietra sdrucciolevole, cammino quanto più velocemente possibile, addentrandomi in questa landa desolata.

Dopo cinque minuti buoni, il paesaggio non cambia.

Inizio ad avvertire dolore ai piedi, mentre l'abito inizia ad inumidirsi e l'ansia pian piano aumenta di nuovo.

Non ho scelta.

Devo andarmene.

Ora.

Allontano la bacchetta da me, e la pioggia, che nel frattempo è diventata un vero e proprio diluvio, mi inzuppa immediatamente. I brividi iniziano a scuotermi, ma devo mantenere la calma.

Chiudo gli occhi, cercando di concentrarmi, ma quando sto per riuscirci, un dolore improvviso mi riporta alle realtà: grido, colta di sorpresa, cadendo in ginocchio e riapro gli occhi. Sangue misto ad acqua, cola lungo il mio braccio destro, da una ferita abbastanza profonda.

"Mi ha trovata"

La copro subito con l'altra mano e mi guardo intorno terrorizzata.

Immediatamente i miei occhi lo individuano.

E' davanti a me.

La prima cosa a comparire, sono i suoi piedi.

"Era disilluso"

Poi le gambe.

Il busto.

Le braccia.

E infine...

Un brivido lungo la schiena...

... il suo volto, deformato dalla rabbia.

Gli occhi sembrano emanare scintille mentre si posano su di me.

La pioggia cade anche su di lui, ma uno scudo invisibile sembra proteggerlo, perché rimane completamente asciutto.

Nonostante il dolore, il fiatone dovuto allo spavento e il cuore impazzito, non abbasso lo sguardo e anzi sostengo il suo, guardandolo male.

Lui avvicina le mani e inizia a batterle, come se volesse applaudire, ma lo fa molto lentamente come se in realtà stesse scandendo i secondi che mancano alla mia fine.

Un altro brivido mi scuote.

-Avevo ragione. Sei una stupida, Mezzosangue- mi dice con voce piena d'odio.

Estrae la bacchetta repentino e mi attacca con uno Stupeficium.

-PROTEGO!- urlo con tutta la forza che ho e mi rimetto in piedi immediatamente.

Lui ghigna: -Davvero speravi di riuscirci?- chiede malignamente.

Non rispondo, ma continuo a mantenere la guardia alta.

-E sentiamo, cosa diavolo avresti voluto sentirmi dire?- sorride.

-LA VERITA'!- grido.

Lui scoppia a ridere: -La verità? La verità?! Tu vieni a parlare a me di verità?!- risponde adirato mentre un'altra scintilla si libera dalla sua bacchetta.

Di nuovo mi riparo, mentre lui continua a parlare: -Non credevo fossi così sciocca da usare le mie armi contro di me- sogghigna.

Come fa a saperlo?!

-Davvero pensavi che non me ne sarei accorto?! Una boccetta di Veritaserum sparita dalle sue scorte e davvero credevi che non me ne sarei accorto?!-

Digrigno i denti: non ci avevo pensato.

-Era questo che ti dicevo poco fa alla festa: è inutile che provi a fregarmi- continua con un ghigno malefico-Mi sfugge solo un dettaglio: come facevi a sapere dove trovarlo?!- continua sempre più arrabbiato –Sai, me lo sono chiesto per giorni ed è stato proprio questo dubbio che mi ha spinto a venire qui adesso. Sapevi della stanza, conosci questo posto e chissà quante altre cose- Fa un passo avanti –Non sono io quello a dover dire la verità. Sei tu- Alza la bacchetta –E dovrai farlo ora-

Stavolta sorrido io, nonostante il nervosismo per l'essere stata scoperta proprio da lui: -Dovrai uccidermi. Non te lo dirò mai-

-Oh no, non lo farò. Non mi sporcherò le mani col tuo sangue sporco, offrendoti una via d'uscita così semplice. Te la farò pagare per ciò che hai fatto e lo farò... torturandoti- conclude dopo una piccola pausa.

Lancia un altro incantesimo, ma di nuovo mi riparo.

"Un Cruciatus?!"

Iniziamo a duellare: ad ogni mio attacco, lui si difende e viceversa. Siamo praticamente allo stesso livello. Un paio di volte i suoi incantesimi mi raggiungono, procurandomi altri graffi, ma mai ferendomi in modo grave.

-Volevi sapere la verità giusto?- dice ad un certo punto, distraendomi e provocandomi una nuova ferita alla spalla sinistra.

-Bene, te la dirò-

Lo attacco, ma lui lo schiva di nuovo: -Quella pozione non avrebbe funzionato- ghigna.

Che sta dicendo?!

Lo guardo accigliata e lui prosegue, mentre mi attacca: -Conosci... il principio dei veleni... Mezzosangue? Sai che cosa succede... se lo inietti nel tuo organismo a piccole dosi... per molto tempo?-

Oddio... Non vorrà dire che...

-Vedo che hai capito. Non avrebbe funzionato perché ormai... dopo molti anni... sono diventato immune ai suoi effetti- sorride malignamente –E stasera l'ho riconosciuto subito, perché, per un olfatto allenato, il Veritaserum ha un leggero odore...- ghigna –L'odore del sangue di Drago- conclude, abbassando la bacchetta.

-STUPEFICIUM!- sento gridare alla mia sinistra.

Ho appena il tempo di girarmi, che lo Schiantesimo mi colpisce in pieno petto, facendomi volare all'indietro.

Non capisco più niente. Il mio stomaco si rovescia, come se avessi imboccato una strada in discesa; mi sento leggera, poi qualcosa di duro mi colpisce o forse sono io a colpire qualcosa. Un albero? No, impossibile. Uno spuntone di roccia forse.

Un dolore atroce e improvviso mi colpisce contemporaneamente alla schiena, alla testa e all'addome. La vista si offusca, Vedo tutto nero con tanti piccoli puntini luminosi. Un fischio acuto mi trapassa i timpani. Gli occhi mi si chiudono.

Sto per morire?

E' così che me ne andrò?

Adesso sono io la marionetta rotta?

Sento il mio corpo precipitare al suolo: percepisco la pietra scivolosa e fredda sotto di me e la pioggia che continua a cadere sul mio viso.

Non riesco a muovermi e dopo quella che mi sembra un'eternità, riesco solo per un attimo ad aprire gli occhi; il fischio si calma: qualcuno mi sta accovacciato davanti, ma non capisco chi sia.

Cosa ci faccio qui?

Blaise...

Giusto...

E' lui.

Ma questo non è Blaise... è... è... Daphne. Daphne?

Cerco di urlare, ma il mio corpo non reagisce.

-Questo è per ciò che mi hai fatto, sporca Mezzosangue- la sento dire con disprezzo.

Ma che significa?

Vedo una mano afferrarla per il braccio e costringerla a rimettersi in piedi.

Blaise rientra nel mio campo visivo.

Le dice qualcosa... E' arrabbiato?

Non saprei dirlo: di nuovo, non riesco a sentire più niente.

Li vedo fare un passo indietro e sparire.

Se ne sono andati.

Finalmente.

Chiudo gli occhi.

Quindi è questo che significa morire?

Sola e abbandonata da tutti?

Bene.

"Scusa Malfoy. Non ce l'ho fatta"




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(*) Il Reversum è un incantesimo di mia invenzione, per cui coperto da Copyright, così come l'idea che il Veritaserum abbia quel leggero odore. Di conseguenza qualsiasi plagio verrà segnalato.

Spazio Autrice:

BUONGIORNOOOOOOOOOOOO :D BENEEEE eccoci qui finalmenteeee! Che ve ne pare?? Siate sinceri e crudeli se volete, ne ho bisogno! Vi è piaciuto? Non vi è piaciuto? Aspetto i vostri resoconti! 

E adesso? Che succederà? Sono curiosa di conoscere le vostre teorie ;) Anche se immagino già qualcuna delle vostre risposte ;) Ahahaha

Vi avevo promesso una festa con i fiocchi e spero di esserci riuscita. Ho riletto talmente tante volte questo capitolo che ormai non riesco più a capire com'è venuto >.< 

Vi ringrazio come al solito per i voti al capitolo precedente e sono contenta che la nuova copertina vi sia piaciuta :) A quelli a cui piace un po' meno prometto che la cambierò nuovamente, non temete :) E cercherò di migliorarmi :) 

Aspetto tantissimi vostri commenti stavolta :) Forza :) 

E preparatevi per il prossimo capitolo perché... Eh eh... Lo scoprirete ;) 

Vi do appuntamento a domenica prossima :) 

Mi raccomando 

Stay Tuned :*

Iron9208

P.S. Fangirls preparatevi :D

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