Capitolo 49 (PARTE IV)

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  Remiamo, barche controcorrente, risospinti senza sosta nel passato

F. Scott Fitzgerald  

https://www.youtube.com/watch?v=7wOEYL_DQu0

La sua voce è strana.

Inquieta.

-Che ci facciamo qui?- chiedo stupidamente, come se lui potesse darmi risposta –E' un altro tuo ricordo? Siamo ancora dentro il Pensatoio?- continuo.

Lui scuote la testa, guardando il pavimento, dove il Pensatoio che aveva evocato, giace innocuo.

Ci rifletto su e l'unica spiegazione che mi viene in mente è che il limbo possa aver assunto un'altra forma.

Sto per dirglielo, quando sopra di noi avverto un tonfo.

Spalanco gli occhi spaventata e guardo Draco che si porta un dito alle labbra e mi fa segno di tacere.

Sentiamo due persone iniziare a mormorare, dopodichè una figura si muove nell'oscurità e scende di corsa la scala a chiocciola, avvicinandosi ad una porta.

Estraggo la bacchetta e gliela punto contro, ma chiunque sia sembra non vederci, forse per via del buio.

Ed è proprio grazie a quest'ultimo che noto un bagliore: lo sconosciuto indossa degli occhiali.

Mi giro di nuovo verso Draco e ciò che vedo mi spaventa: ha gli occhi spalancati e fissi sulla figura che si sta muovendo alle mie spalle. Sembra terrorizzato. Non l'ho mai visto così.

-Dra...- inizio a sussurrare, avvicinandomi, ma la mia attenzione viene irrimediabilmente attirata da un boato alle mie spalle. La figura con gli occhiali è sparita, la porta è spalancata e sembra che qualcosa, o meglio qualcuno, stia risalendo la scala di corsa.

Draco non ha cambiato espressione neanche per un secondo, ma ha spostato lo sguardo verso l'alto.

Sto per riparlare, quando ciò che sento mi fa bloccare sul posto.

-EXPELLIARMUS!-

Questa voce.

Questa voce.

Questa voce io la conosco perfettamente.

Questa voce è la stessa che fino a pochi minuti fa mi ha rassicurata.

Questa voce è... la voce di Draco.

Strabuzzo gli occhi anch'io e mi avvicino a lui, seguendo il suo sguardo e guardando verso l'alto.

Cosa sta succedendo?

-Buonasera Draco-

E questa... questa... questa... oddio... Mi sento mancare il terreno sotto i piedi.

Questa è la voce di Silente.

Afferro immediatamente il braccio di Draco, col cuore che mi batte all'impazzata, ma lui non reagisce. E' completamente bloccato sul posto, come congelato.

-Chi altro c'è?- sento chiedere a Draco dal piano di sopra.

-E' la domanda che potrei fare io. O agisci da solo?-

Silenzio per un secondo: -No. Ho dei rinforzi. Ci sono i Mangiamorte nella sua scuola, stanotte-

Il mondo mi precipita addosso, mentre ricollego finalmente tutto.

E' un altro ricordo.

E'...

Rabbrividisco.

Questa è la notte in cui è morto Silente.

E la persona che ho visto poco fa scendere le scale era Harry, che adesso si trova da qualche parte qui sotto insieme a noi, coperto dal Mantello dell'Invisibilità.

Trattengo il fiato e riabbasso lo sguardo terrorizzata.

Draco accanto a me è completamente immobile.

Mi avvicino a Draco accanto a me e lo abbraccio: -E' un ricordo- sussurro terrorizzata e basta questo per farlo riprendere.

Sussulta: -Dobbiamo uscire di qui- dice, iniziando a muoversi velocemente per la stanza.

-Draco- lo richiamo.

Lui mi ignora, estraendo la bacchetta e accendendola, ma nulla viene illuminato, perché siamo come fantasmi qui dentro.

-Draco-

Non mi ascolta, continuando a spostarsi e iniziando a toccare le pareti velocemente.

Mi riavvicino e lo fermo per un braccio: -Ascoltami!-

-NO! Granger dobbiamo uscire!- si strattona, guardandomi fuori di sé.

Riesco ad avvertire la sua agitazione e la capisco perfettamente; sta rivivendo qualcosa che ormai credeva superato: il suo errore più grande.

Si allontana, continuando la sua ricerca frenetica e lo osservo dispiaciuta.

Non possiamo uscire.

E lui lo sa.

Lentamente infatti, dopo quelli che sembrano minuti interminabili, lo vedo rallentare.

Provo a riavvicinarmi e per fortuna non si sposta.

Gli arrivo davanti e gli afferro di nuovo il braccio: lui guarda dritto davanti a sé e, nonostante il mio tocco, non abbassa lo sguardo.

Di nuovo si paralizza sul posto.

Lo abbraccio, sempre con molta lentezza, per evitare che mi respinga e lo guardo di sbieco.

Ha alzato la testa e osserva ciò che sta inevitabilmente succedendo sopra di noi.

Ha il respiro pesante, lo sento, così inizio ad accarezzargli la schiena per rassicurarlo, anche se so che è inutile: in questo momento è completamente perso nei suoi ricordi.

Sposto lo sguardo anch'io: adesso vedrò quello che fino ad oggi ho sempre saputo solo attraverso i racconti di Harry...

-Draco, Draco, tu non sei un assassino- sta dicendo Silente.

-Come fa a saperlo?- gli risponde il Draco sedicenne sopra di noi con rabbia –Lei non sa di cosa sono capace... Lei non sa che cosa ho fatto!-

-E invece si- La voce di Silente è tranquilla –Hai quasi ucciso Katie Bell e Ronald Weasley...-

A sentir nominare Ron rabbrividisco, mentre la sua immagine nel letto dell'infermeria di Hogwarts, mi ritorna vivida nella mente. Batto le palpebre più volte: devo rimanere lucida.

-E' tutto l'anno che, con crescente disperazione, cerchi di uccidermi. Perdonami, Draco, ma sono stati deboli tentativi... così deboli, in verità, che mi chiedo se tu ci metta davvero tutto te stesso...-

Draco accanto a me, rabbrividisce: lo stringo più forte.

-Ma certo! E' tutto l'anno che ci lavoro e stanotte...-

Si sente un urlo in lontananza e Draco sopra di noi si interrompe per un secondo.

-Qualcuno sta proprio dando battaglia- interviene Silente –Ma stavi dicendo... si, sei riuscito a far entrare i Mangiamorte nella mia scuola, cosa che, lo devo ammettere, ritenevo impossibile... Come hai fatto?-

Silenzio: Draco non risponde. Così è Silente a riprendere la parola: -Forse ti conviene continuare la tua missione da solo. E se i tuoi rinforzi sono stati fermati dalla mia guardia? Come avrai capito, stanotte ci sono anche Membri dell'Ordine della Fenice. E del resto non hai veramente bisogno d'aiuto... Non ho la bacchetta al momento... Non posso difendermi-

Ancora silenzio.

-Capisco. Hai paura di agire finché loro non sono con te-

-Io non ho paura!- Draco torna a parlare, ancora una volta adirato –Dovrebbe averne lei!-

-Perché? Non credo che mi ucciderai Draco. Uccidere non è nemmeno lontanamente facile come credono gli innocenti... Quindi dimmi, mentre aspettiamo i tuoi amici... come li hai fatti entrare? Sembra che ci sia voluto molto tempo, a trovare un modo- chiede Silente.

Silenzio per un attimo: -Ho dovuto aggiustare quell'armadio Svanitore rotto che nessuno usava da anni. Quello nel quale si è perso Montague l'anno scorso-

-Aaah!- dice Silente, ma il suo stupore sembra più un lamento di dolore –Ce n'è una coppia, suppongo-

-L'altro si trova da Magie Sinister. Formano una specie di passaggio. Montague mi ha detto che quando è rimasto chiuso in quello di Hogwarts era come intrappolato in una specie di limbo. Non riusciva a farsi sentire da nessuno, ma a volte ascoltava quello che succedeva a scuola e altre volte quello che succedeva nel negozio, come se l'Armadio viaggiasse dall'una all'altro. Alla fine è riuscito a Materializzarsi e a venir fuori, anche se non aveva mai dato l'esame. Per poco non ci lasciava le penne. Hanno pensato tutti che fosse una bellissima storia, ma io sono stato l'unico a capire cosa significasse... nemmeno Sinister lo sapeva... l'unico a capire che si poteva raggiungere Hogwarts attraverso gli Armadi, se avessi aggiustato quello rotto-

Draco tra le mie braccia, rabbrividisce ancora.

-Molto bene- risponde Silente –Così i Mangiamorte passando da Magie Sinister sono riusciti a entrare nella scuola per aiutarti... Un piano astuto, un piano molto astuto... E, come hai detto tu stesso, proprio sotto il mio naso...-

-Esatto!- gli risponde Draco fieramente –Proprio così!-

-Ma ci sono stati momenti in cui non eri più sicuro di riuscire a riparare l'Armadio, vero? E sei ricorso a mezzucci volgari e sconsiderati come mandarmi una collana maledetta che è finita nelle mani sbagliate... avvelenare un idromele che aveva pochissime probabilità di essere bevuto da me...-

-Si, bè, ma lei comunque non ha capito chi c'era dietro, no?- la voce di Draco sembra divertita, mentre avverto un leggero rumore dal punto in cui si trova Silente.

Draco accanto a me è ancora fermo nella stessa posizione e lo sento ingoiare a vuoto. Ha il battito completamente impazzito.

-A dire il vero si. Ero sicuro che fossi tu-

-Perché non mi ha fermato allora?-

-Ho provato, Draco. Il professor Piton ti tiene d'occhio per mio ordine...-

A sentir nominare Piton, un brivido mi corre lungo la schiena: questa è la verità... anche se allora, ancora nessuno lo sapeva, mentre io invece so perfettamente quello che sta per succedere...

-Non esegue i suoi ordini, ha promesso a mia madre...-

-Naturalmente è quello che ha detto a te, Draco, ma...-

-Fa il doppio gioco, stupido vecchio, non lavora per lei!-

-Dobbiamo rassegnarci a dissentire su questo punto, Draco. Si dà il caso che io mi fidi del professor Piton...-

-Beh, allora sta perdendo colpi!- risponde Draco e anche da qui posso immaginare il ghigno che ha sul viso –Piton mi ha offerto aiuto... perché vuole tutta la gloria per sé... perché vuole partecipare... "Che cosa stai combinando? Sei stato tu con la collana, è stato stupido, avrebbe potuto far saltare tutto quanto..." Ma io non gli ho detto cosa facevo nella stanza delle Necessità: domani si sveglierà e sarà tutto finito e non sarà più il prediletto del Signore Oscuro, non sarà nulla in confronto a me, nulla!-

-Una vera gratificazione. A tutti noi piace essere elogiati per il nostro duro lavoro... Ma tu devi aver avuto comunque un complice, qualcuno ad Hogsmeade, qualcuno che ha consegnato a Katie la... la... aaah!-

Silente si interrompe: giro la testa per capire cosa succede, ma lo sento continuare a parlare immediatamente -...Ma è ovvio... Rosmerta. Da quanto tempo si trova sotto la Maledizione Imperius?-

-C'è arrivato finalmente, eh?- gli chiede Draco, prendendolo in giro.

In lontananza si avverte un altro urlo, stavolta più forte che mi fa trasalire.

-E così la povera Rosmerta è stata costretta ad appostarsi nel suo stesso bagno per passare quella collana alla prima studentessa di Hogwarts che fosse entrata da sola? E l'idromele avvelenato... Beh, naturalmente Rosmerta è riuscita ad avvelenarlo prima di mandare la bottiglia a Lumacorno, convinta che dovesse essere il mio regalo di Natale... Si, perfetto... perfetto... il povero signor Gazza non ha pensato di dover controllare una bottiglia di Rosmerta... Dimmi, come facevi a comunicare con lei? Credevo che avessimo sotto controllo tutti i canali da e per la scuola-

-Monete stregate... Io ne avevo una e lei l'altra, e potevo mandarle dei messaggi...-

Sussulto: questo è... alzo gli occhi a guardare Draco, che però continua a mantenere lo sguardo fisso verso l'alto. Ha usato lo stesso metodo che ho... che ho...

-Non è il sistema usato l'anno scorso dal gruppo che si faceva chiamare Esercito di Silente?- chiede il Preside praticamente dando voce al mio pensiero.

-Si ho preso l'idea da loro. Ho preso anche l'idea di avvelenare l'idromele dalla sporca Mezzosangue Granger, l'ho sentita dire in biblioteca che Gazza non sa riconoscere le pozioni...-

Sussulto ancora una volta: sentire quella maledetta parola uscire dalle sue labbra... fa male... anche se è solo un ricordo... Fa male perché adesso... adesso di lui mi importa molto di più...

Inoltre non posso impedirmi di pensare ad un'altra cosa: se non avessi detto quella maledetta frase in biblioteca... lui non avrebbe mai avuto l'idea dell'Idromele, che non sarebbe mai arrivato ad Hogwarts e non sarebbe mai stato bevuto da... Ron...

E allora arrivo all'unica conclusione possibile: Ron stava per morire a causa mia.

Gli occhi mi diventano lucidi, mentre questa consapevolezza si insinua tra i miei pensieri prepotentemente.

Vorrei che Draco mi abbracciasse, che mi dicesse che non è così, ma in questo momento devo essere forte... Perché quello che ha più bisogno di supporto adesso è lui, costretto a rivivere qualcosa che non vorrebbe.

Devo concentrarmi: è passato. Tutto quello che sto vedendo è ormai passato.

Lui mi odiava... E' vero...

Ron stava quasi per morire... E' vero...

Ma alla fine si è salvato...

E Draco non mi odia più.

Si, devo concentrarmi solo ed esclusivamente su questo.

-Ti prego di non usare quel linguaggio davanti a me- dice nel frattempo Silente e il Draco sopra di noi scoppia a ridere: -Le importa che io dica "sporca Mezzosangue" quando sto per ucciderla?- gli chiede e io mi sento male ancora di più.

-Si... Ma quanto a uccidermi, Draco, stai lasciando passare molti lunghi minuti. Siamo soli. Sono indifeso oltre le tue più rosee previsioni e non hai ancora agito...-

Silenzio.

-Ora, per tornare a stanotte, non capisco bene com'è andata... Sapevi che avevo lasciato la scuola? Ma certo... Rosmerta mi ha visto andar via e ti ha informato con le tue ingegnose monete...-

-Infatti... Però pensava che stesse solo andando a bere qualcosa, che sarebbe tornato...-

-Beh, ho bevuto qualcosa... e sono tornato... in un certo senso. Così hai deciso di tendermi una trappola?- chiede Silente.

-Abbiamo deciso di mettere il Marchio Nero sopra la Torre e di costringerla a tornare subito per scoprire chi era stato ucciso. E ha funzionato!- risponde Draco.

-Beh... si e no... Ma devo comunque dedurre che non è stato assassinato nessuno?-

-Qualcuno è morto...- risponde lui agitato –Uno dei suoi... non so chi, era buio... Ho scavalcato il corpo... Dovevo aspettare quassù il suo ritorno, solo che la sua fenice si è intromessa...-

-Si, hanno questa abitudine- interviene Silente.

Si avverte un'esplosione e altre urla da fuori la porta.

E' orrendo.

-Resta poco tempo, a ogni modo. Quindi consideriamo le tue alternative, Draco-

-Le mie alternative!- grida Draco in risposta –Sono qui con una bacchetta... sto per ucciderla...-

-Mio caro ragazzo, smettiamo di prenderci in giro. Se fossi in grado di uccidermi, l'avresti fatto subito dopo avermi Disarmato, non ti saresti fermato a fare questa piacevole chiacchierata- risponde Silente e io non posso che dargli ragione... Draco non è mai stato un assassino...

-Io non ho alternative! Devo farlo! Lui mi ucciderà! Ucciderà tutta la mia famiglia!-

Ed eccola qui: quella verità a cui ho creduto, ma alla quale mi sono sempre opposta, continuando a ripetermi che lui avrebbe potuto fare scelte diverse. Avrebbe dovuto essere come Piton...

Ma non ho mai tenuto in considerazione il fatto che a quei tempi... Lui aveva solo sedici anni... Che si è ritrovato invischiato in una situazione più grande di lui, non rendendosi conto del gioco psicologico e spregevole a cui, un pazzo maniaco omicida, lo ha sottoposto, soggiogandolo con promesse di vana gloria e minacce alla propria vita e a quella dei suoi cari.

Perché purtroppo, se c'è una cosa che Voldemort sapeva bene, era che l'amore, nella maggior parte dei casi, è il nostro punto debole e che, se ci lasciamo coinvolgere troppo, esso ci trascinerà giù con sé in una spirale pericolosa.

-Mi rendo conto della gravità della tua posizione. Perché credi che non ti abbia affrontato prima d'ora se no? Perché sapevo che saresti stato ucciso se Lord Voldemort avesse compreso che sospettavo di te-

Silenzio.

-Sapevo della tua missione, ma non ho osato parlartene nel caso che usasse la Legilimanzia contro di te. Ma ora possiamo parlare chiaro... non è stato fatto alcun male, non hai ferito nessuno, anche se devi solo alla fortuna se le tue vittime sono sopravvissute... Io posso aiutarti Draco...-

-Non può invece. Nessuno può aiutarmi. Mi ha detto che se non lo faccio mi ucciderà. Non ho scelta-

-Passa dalla parte giusta Draco. Possiamo nasconderti meglio di quanto tu possa immaginare. E, cosa più importante, manderò dei membri dell'Ordine da tua madre stanotte, per nascondere anche lei. Tuo padre per ora è al sicuro ad Azkaban... Quando verrà il momento potremo proteggere anche lui... Passa dalla parte giusta Draco... Tu non sei un assassino...-

Un attimo di silenzio, poi Draco riprende a parlare: -Ma sono arrivato fino a qui, no?- dice lentamente –Credevano che sarei morto e invece sono qui... e lei è in mio potere... Ho la bacchetta in pugno... Lei è qui, a chiedermi pietà...-

-No, Draco. E' la mia pietà, non la tua, che conta adesso-

Silenzio, poi un'altra esplosione ed ecco che la porta poco lontano da noi si spalanca ancora una volta, lasciando entrare... i Mangiamorte.

Sono in quattro. Si precipitano di sopra e vedo Draco venire spintonato.

-Silente in trappola! Silente disarmato, Silente solo! Ben fatto Draco, ben fatto!- sento dire da uno di loro. E' un uomo.

-Buonasera Amycus- dice Silente.

E allora capisco di chi si tratta: è Amycus Carrow.

-E hai portato anche Alecto... incantevole-

Alecto Carrow... sua sorella, anche lei Mangiamorte.

-Credi che le tue battutine ti aiuteranno sul letto di morte?- risponde Carrow.

-Battutine? No, no, queste sono buone maniere- gli risponde Silente.

-Fallo- interviene qualcun altro. E lo riconosco.

-Tu, Fenrir?- chiede Silente.

E' Fenrir Greyback.

-Proprio così. Contento di vedermi, Silente?- gli chiede di rimando quest'ultimo.

-No, non posso dire di esserlo...-

-Però sai quanto mi piacciono i ragazzi, Silente-

-Devo dedurre che adesso attacchi anche senza la luna piena? Questo è del tutto insolito... hai sviluppato un gusto per la carne umana che non può essere soddisfatto una volta al mese?-

Ricordo perfettamente chi venne morso quella notte: Bill Weasley, il fratello di Ron, che però non si è mai trasformato in un Lupo Mannaro, perché Greyback stesso era in forma umana quando lo ha attaccato.

-Già. Ti sconvolge questo, Silente? Ti terrorizza?-

-Beh, non posso fingere che non mi disgusti. E si, mi sconcerta un po' che il nostro Draco abbia portato proprio te nella scuola dove vivono i suoi amici...-

-Non sono stato io. Non sapevo che sarebbe venuto...- interviene Draco con un filo di voce.

-Non mi perderei una gita ad Hogwarts per nulla al mondo, Silente-ribatte Greyback –Non quando ci sono gole da lacerare... buonissime...-

Rabbrividisco ancora una volta, con un leggero senso di nausea a fare da sottofondo.

-Potrei averti come dessert, Silente...-

-No-

A parlare è un altro. Una voce che non riconosco.

-Abbiamo ricevuto degli ordini. Deve farlo Draco. Ora, Draco, sbrigati-

Silenzio.

Sento Draco accanto a me agitarsi leggermente, così mi limito a stringerlo un attimo.

Sembra calmarsi.

-Non gli resta molto da vivere, comunque, mi pare!- esclama Amycus, mentre sento Alecto ridacchiare in sottofondo –Guardatelo... Che cosa ti è successo Silly?-

-Oh, meno resistenza, riflessi più lenti, Amycus. La vecchiaia insomma... Un giorno forse succederà anche a te... se sarai fortunato...-

-Che vuol dire, eh, che vuol dire?- ribatte Amycus aggressivo, gridando –Sempre lo stesso, eh, Silly? Parli parli e non fai niente, niente, non so nemmeno perché il Signore Oscuro si prenda la briga di ucciderti! Avanti, Draco, fallo!-

Sento un urlo provenire da dietro la porta: -Hanno bloccato le scale... Reducto! REDUCTO!-

Draco accanto a me si agita nuovamente, facendo un passo indietro.

Alzo lo sguardo preoccupata: -Sssh... Stai calmo... Non è reale... Non è reale Draco...- cerco di rassicurarlo, per quanto sia agitata anch'io. Alzo una mano e gli accarezzo la guancia, ma lui sembra non sentirlo.

Il suo viso è una maschera di paura e terrore: è semplicemente sconvolto.

Torno a concentrarmi su ciò che sta succedendo, mentre mi premuro di tornare ad abbracciarlo.

-Ora Draco! Presto!- sta dicendo il quarto Mangiamorte presente.

Silenzio.

-Lo farò io!- ringhia Greyback e lo vedo avvicinarsi a Silente.

-Ho detto no!-

Un lampo di luce, appartenente ad uno Schiantesimo, illumina tutto e Greyback viene colpito, volando via contro i bastioni, ma non sviene.

-Draco, fallo o spostati. Uno di noi...- grida nel frattempo Alecto Carrow, ma si interrompe, perché la porta si riapre ancora una volta.

Piton fa la sua comparsa.

Sento il cuore balzarmi in gola: ci siamo.

Draco accanto a me si irrigidisce, abbassando lo sguardo e osservando il nuovo arrivato ancor più terrorizzato.

Fa un altro passo indietro e lo assecondo.

Piton nel frattempo raggiunge il gruppo.

-Abbiamo un problema, Piton- dice Amycus –Il ragazzo non sembra in grado...-

-Severus-

La voce di Silente mi fa rabbrividire...

Il suo tono è dolce e carezzevole.

Conosco perfettamente la verità, ma posso solo immaginare che effetto abbiano avuto, quella parola e le successive, su un Harry e su un Draco allora sedicenni...

Draco, accanto a me, nel frattempo inizia a camminare all'indietro, come se volesse allontanarsi quanto più possibile. Il suo respiro si fa sempre più affannato, il suo cuore inizia a battere ancora più velocemente.

Stiamo per assistere all'inevitabile, e lui lo sa bene.

Lo seguo, finchè sbatte la schiena contro la parete ed è costretto a fermarsi. Lo lascio andare per un attimo, mettendogli però le mani sul petto: -Draco... Draco... Guardami... Per favore... Per favore... Guardami...- lo imploro in un sussurro.

Lui, forse in un attimo di lucidità, abbassa lo sguardo su di me e ciò che vedo nei suoi occhi mi fa contorcere lo stomaco: terrore, paura, pentimento, dolore. Le sue iridi sono un cielo in tempesta e io non so cosa fare.

-Sssh... Ricordi cosa mi hai detto? Non è reale... Non è reale...- gli dico.

Sopra di noi sento dei rumori.

-Credimi... Tutto questo finirà...- lo imploro con voce spezzata. Gli accarezzo il viso ancora una volta, ma mi rendo conto che i suoi occhi non mi stanno realmente osservando. Non mi vede. E' completamente assuefatto da questo maledetto incubo.

-Severus... Ti prego-

Alza di nuovo gli occhi, mentre io rabbrividisco ancora.

Silente che implora...

Harry aveva ragione... Quel sussurro non sembra appartenere a lui... Al preside più grande che Hogwarts abbia mai avuto...

Non ho il tempo di girarmi, perché sento urlare: -Avada Kedavra!-

Ed ecco che quel maledetto colore torna a impossessarsi dei miei occhi, riempiendoli per un secondo e accecandomi del tutto.

Li chiudo, trattenendo il fiato.

E' orrendo.

Avverto un tonfo, un unico terribile tonfo... un tonfo che segnala che la vita di Silente è inevitabilmente spezzata.

Gli occhi mi diventano lucidi e nel frattempo, al mio fianco, sento Draco crollare.

Mi giro immediatamente: -Draco!- grido spaventata.

E' caduto in ginocchio, scosso da spasmi incontrollati, mentre alle mie spalle sento uno scalpiccio e un gran trambusto. I Mangiamorte, Piton e la copia di Draco stanno scappando.

Mi butto accanto a lui: -Draco- sussurro. Gli afferro il volto e lo risollevo per costringerlo a guardarmi.

E ciò che vedo mi fa bloccare: sta piangendo.

Sta piangendo davanti a me.

Sento il mio cuore esplodere: gli occhi mi si riempiono di lacrime, ma mi trattengo. Devo fare qualcosa:

-Ssssh... Ti prego... Ti prego calmati... Era... era un ricordo... Ti prego... Ti prego. E' tutto finito. Non era reale- inizio a dire velocemente, mentre continuo ad accarezzargli il volto.

Non so cosa fare.

Gli asciugo le lacrime, ma è tutto inutile, perché ecco caderne altre, sempre più copiosamente.

-Draco... Sssh... E' finita... è finita- cerco di dirgli rassicurante –E' finita. Ascoltami... Ti prego... Calmati...-

Gli accarezzo la fronte: sta sudando freddo.

-Draco ti prego... Calmati...- dico, ma la mia voce si spezza e scoppio a piangere anch'io -Per favore... Per favore... Ascoltami...-

Gli accarezzo di nuovo il viso: -Calmati... Calmati... Ci sono io...-

Lui alza una mano e mi afferra il braccio: -Io... Io... Avrei dovuto ascoltarlo... Avrei dovuto fare qualcosa...- dice disperato.

-Non potevi fare niente... capito? Niente!- gli rispondo immediatamente –Non è colpa tua! La colpa è di Voldemort!- gli dico afferrandogli di nuovo il volto per costringerlo a tenere il viso fermo di fronte al mio –Hai capito? Draco, non è colpa tua. Ascoltami!- continuo, stavolta cercando di mantenere un tono fermo, nel vano tentativo di farlo ragionare.

-No! Io dovevo ascoltarlo! Avrei dovuto nascondermi e proteggere la mia famiglia! Invece... Invece... Ho permesso che i Mangiamorte... Entrassero... E...- la sua voce si spezza ancora, e le lacrime lo sopraffanno.

Sento una fitta al petto improvvisa, che mi fa chiudere un occhio per il dolore improvviso: è lui.

E' ciò che sta avvertendo lui ed è tremendo.

Senso di colpa, rabbia, paura e dolore si mescolano in un tutt'uno, generando una sfera di negatività che si attacca al mio cuore, fin nelle profondità e sembra quasi che riesca a fermarlo. Mi manca il respiro.

Sposto le mani sulle sue spalle, avvicinandomi un po' di più e cerco di tirarlo a me: -Non è colpa tua...- gli dico affannata -Non è colpa tua... Non potevi fare niente... Ti prego... Calmati... Draco... Calmati- gli riafferro il viso, ma la morsa che mi stringe il petto non accenna a diminuire.

E sapere che questa è solo una minima parte di ciò che sta avvertendo... mi fa stare ancora più male.

Piange ancora, fuori di sé, come un bambino. Non l'avevo mai visto così. Nemmeno quando l'ho spiato di nascosto dentro il mausoleo.

Il suo era un pianto composto, controllato, come se, nonostante la sofferenza che stesse provando, riuscisse a conservare un briciolo di lucidità, un briciolo della sua freddezza che gli suggeriva di non lasciarsi andare completamente.

Ma questo... questo è... questo non... non riesco... non ci sono parole per definirlo.

E' pura distruzione.

Pura auto-distruzione, che però si sta ripercuotendo su di me.

Sussulta ancora una volta, e si accascia in avanti, quasi cadendomi addosso.

Lo accolgo immediatamente, come lui ha fatto con me, facendogli poggiare la testa sul mio petto e circondandola con le braccia.

Lo bacio sulla fronte: -Calmati... E' tutto finito... Non era reale... Non era reale... Era un incubo... Sta calmo... Adesso ci sono io... Ci sono io con te... Non... Non sei solo...- Il fiato continua a mancarmi, le lacrime continuano a scendermi sulle guance, dovute al dolore che sto provando, sia fisico che emotivo.

Lui ha un altro sobbalzo; si aggrappa a me, ma non smette di piangere. Continuo ad accarezzarlo, cercando di risultare rassicurante, anche se le lacrime mi tradiscono.

Alzo gli occhi, ma lo abbraccio più stretto: -Non sei solo... Non sei solo...- gli dico.

-Dovevo ascoltarlo... Avrei dovuto... Avrei dovuto fare qualcosa!- continua a dire.

-Ssh... Non potevi fare niente... Draco... Va tutto bene... E' finita- ripeto, ma mi blocco subito dopo.

Tutto intorno a noi inizia a tremare.

Le pareti che ci circondano iniziano a farsi sfocate e poi a tornare a fuoco, come se stessi guardando attraverso un obiettivo.

Il tremore aumenta e vedo formarsi delle crepe sulle pareti che si diramano ovunque. E, attraverso quelle crepe vedo passare della luce: bianca, pura e accecante.

Continuo ad accarezzare Draco, disperata: che sta succedendo?

-Sssh...- lo stringo a me spaventata, poggiando una guancia sulla sua fronte, quasi come a coprirgli gli occhi per impedirgli di vedere cosa stia accadendo.

Lui non mi lascia andare.

-Calmati... Calmati...-

Torno a guardare avanti: le crepe si diramano sempre più velocemente, il tremore e la luce aumentano sempre più, finchè la scena si blocca.

"E' finita" penso immediatamente, ma ho solo il tempo di pensarlo perché ecco che tutto sembra muoversi un'ultima volta in un tutt'uno, come un unico cuore pulsante, e infine esplode.

Esplode, ma senza fare alcun rumore.

La stanza si frammenta e sparisce e la luce bianca invade tutto, accecandomi.

Abbasso la testa immediatamente, terrorizzata, chiudendo gli occhi. Proteggo anche quella di Draco, che sta ancora piangendo e sembra non accorgersi ancora di nulla. Rimango stretta a lui: -Ssshh... Andrà tutto bene... Tutto bene... Te lo prometto...- gli dico, col cuore impazzito.

Torno a riaprire gli occhi e sollevo la testa lentamente.

Ciò che vedo mi lascia senza fiato.

Draco tra le mie braccia continua a sussultare.

Continuo ad accarezzarlo e gli bacio ancora una volta la testa.

Continuo a sussurrargli parole di conforto, ma non posso impedire ad una parte di me di concentrarsi su ciò che ci circonda.

Il nulla.

Il nulla più assoluto.

Tutto sembra fatto di quella luce bianca e purissima che potevo vedere attraverso le crepe.

Siamo circondati dal bianco.

Ovunque.

Non riesco neanche a distinguere il terreno dal resto, perché non esiste una linea di confine a dividerlo.

Tutta questa luminosità quasi mi acceca.

Il mio cuore inizia ad accelerare e la paura si impossessa di me.

Dove siamo?

Dove siamo finiti?

Mi guardo intorno, ma per quanto cerchi di distinguere qualcosa, anche un minimo dettaglio, non vedo niente se non il bianco più candido.

Un improvviso pensiero fugace mi attraversa la mente: è forse questo il vero aspetto del limbo?

Il nulla?

Rabbrividisco.

No... Non può essere... Non potrebbe mai essere così... No?

Draco singhiozza ancora una volta.

Abbasso lo sguardo verso di lui.

Ha gli occhi chiusi.

Mi metto in allarme: -Draco! Draco! Cos'hai?-

Lo scuoto leggermente, ma non reagisce.

-Draco... Ti prego, ti prego rispondimi!-

Il nodo al petto lentamente inizia a sciogliersi.

Che sia...

Oddio no!

-Draco! Draco! Ti prego non...- dico disperata. Non riesco a pronunciare quella parola.

Mi avvicino a lui, stringendolo a me e improvvisamente lo sento.

Il suo cuore.

Il suo respiro.

E' ancora con me.

Non è...

Torno ad osservarlo: ha gli occhi gonfi e chiusi e la bocca semiaperta.

L'espressione è rilassata.

Si è solo addormentato.

O forse è svenuto.

Prendo un respiro profondo, chiudendo gli occhi anch'io e cercando di calmarmi.

Lo tengo stretto a me e gli accarezzo ancora la testa, anche se non può sentirmi.

Mi guardo di nuovo intorno, cercando di capire come fare per uscire di qui.

E'... Tutto... Terribilmente... Vuoto.

Poi riposo gli occhi su Draco tra le mie braccia.

La sua espressione è serena.

Finalmente ha trovato un po' di pace nel sonno.

Sorrido involontariamente e gli sfioro la guancia col dorso della mano.

Mi abbasso leggermente, lasciandogli un bacio veloce sulla tempia.

Quando mi risollevo lo vedo accigliarsi, ma per fortuna non si sveglia.

-Riposa... Riposa... Ci sono io qui con te...- gli sussurro –Te lo prometto... Andrà tutto bene- dico.

Rialzo gli occhi, mentre il nodo nel mio petto si scioglie completamente.

E capisco che, stranamente, ho smesso anch'io di agitarmi.

Dovrei preoccuparmi di capire dove mi trovi, ma non ci riesco.

E so benissimo perché.

Perché lui è qui con me.

E finchè c'è lui, mi sento al sicuro.

Anche se siamo bloccati in mezzo al nulla.

Torno a guardarlo, ma non lo sfioro.

Mi prendo tutto il tempo che ho per osservarlo da vicino, perché adesso, non può vedermi.

Avevo sperato di potermi risvegliare accanto a lui e di poterlo vedere dormire.

Non è esattamente così, ma non importa.

E' comunque accanto a me, completamente indifeso, completamente abbandonato tra le mie braccia.

Sorrido, mentre i miei occhi iniziano a scattare istantanee dei suoi lineamenti.

I suoi zigomi, così affilati...

La sua mandibola squadrata...

Il naso sottile...

Le sopracciglia così chiare da confondersi con la sua pelle, altrettanto chiara che, con tutta questa luce che ci circonda, sembra risplendere.

I suoi occhi chiusi, ma che so già, non potrò mai dimenticare.

Le ciglia lunghe che gli sfiorano la pelle.

E infine... Arrossisco... Le sue labbra... piene, morbide... e gentili.

Gentili ed esigenti allo stesso tempo.

Vorrei baciarlo, ma mi trattengo.

Sorrido ancora una volta, mentre lentamente riprendo ad accarezzargli la testa, passando le dita tra quei filamenti dorati e lisci.

Chiudo gli occhi, sedendomi a terra e facendo attenzione a non muovermi troppo per non farlo svegliare.

Improvvisamente sento un rumore leggero.

Alzo la testa di scatto, ma non vedo nulla.

Il rumore aumenta: sembra quasi...

Ascolto ancora...

Non so definirlo... però... sembra il rumore di carta che brucia.

Mi guardo intorno, ma non vedo ancora niente.

Mi acciglio e istintivamente mi stringo Draco contro.

Poi finalmente... eccola...

Davanti a me, in alto, inizio a vedere una scintilla.

Mi torna in mente quella che vidi la prima volta che mi ritrovai dentro il mausoleo: si spostava lungo la parete di pietra, formando la prima scritta.

"Responsa invenies si autem in luce te verto"

Quindi continuo ad osservarla, quasi ipnotizzata, mentre il rumore si fa sempre più forte.

Forse si sposterà ancora? Forse quelle parole ricompariranno?

E come ho appena supposto, la scintilla inizia a spostarsi e a disegnare qualcosa nell'aria.

Delle parole.

Ma stavolta sono diverse...

"Tenebris est aliquid nostrum"

La scritta rimane sospesa nel vuoto, rossa, come se fosse stata incisa col fuoco.

"L'oscurità fa parte di noi" traduco.

Vorrei tanto che lui fosse sveglio affinchè potesse leggerlo.

Affinchè capisse che ognuno di noi ha un lato oscuro.

E che non sempre quel lato oscuro prende il sopravvento su di noi per nostra scelta.

Spesso, troppo spesso, non abbiamo altra scelta.

E c'è una grande differenza in questo.

Perchè il lato oscuro che lui ha appena visto è quello che Voldemort non gli ha dato altra scelta che mostrare.

Torno a guardarlo e nel frattempo mi accorgo che la luminosità che abbiamo intorno diminuisce. Rialzo la testa e com'è già successo prima, tutto inizia a sfocare: il bianco viene sostituito dall'oscurità delle mura, che compaiono e scompaiono più volte, ed ogni volta si fanno sempre più nitide.

Ma per fortuna non si tratta delle pareti della torre, ma delle mura del mausoleo.

E di fronte a me, ciò che appare a scompare, proprio sotto la scritta, è il camino con il fuoco acceso.

I secondi passano, finchè finalmente, tutto torna alla normalità.

Siamo tornati nel mausoleo.

Sospiro di sollievo e mi riabbasso di nuovo su di lui.

-Siamo tornati... Siamo tornati... Va tutto bene- gli sussurro.

Lui si agita brevemente, accigliandosi ancora e girando la testa, spostando un braccio, che gli ricade inerme sul lato del corpo che non è a contatto con me.

-Perdonami...madre-

Due parole... Due parole, appena sussurrate, lasciano le sue labbra.

Mi blocco, spalancando gli occhi.

Ha chiesto... Ha chiesto perdono a sua madre...

Forse... Forse la sta sognando?

O forse... forse ha sentito le mie parole e nel sonno... le ha scambiate per quelle di sua madre...

Le ha chiesto perdono... Ma perché?

Stringo le labbra, mentre sento le lacrime iniziare a bruciare in fondo alla gola.

Gli accarezzo la testa un'ultima volta, lo stringo a me e poi lentamente lo faccio distendere a terra, prestando attenzione a non compiere movimenti bruschi.

Chiudo gli occhi, pensando ad una coperta, ed eccola comparire al mio fianco.

La afferro e lo copro per bene.

Quando finisco, mi riabbasso, incapace di non accarezzarlo ancora una volta.

-Va tutto bene... Non è stata colpa tua... Adesso riposa-

Vedo la sottile linea tra le sopracciglia, sparire lentamente e lui torna a rasserenarsi.

Sorrido, per poi incrociare le gambe e restare a guardarlo.

Non mi muoverò di qui finché non si sveglierà.

-Mezzosangue-

Trasalisco.

Oddio... è di nuovo il serpente...

E di nuovo ha la voce di... Voldemort.

-Mezzosangue-

Devo sbrigarmi.

Chiudo gli occhi, pensando ad un pezzo di pergamena.

Sto per sparire, quindi quando lui si sveglierà non mi troverà.

Deve sapere perché.

-Mezzosangue-

Li riapro e per fortuna eccolo comparire accanto a me.

Prendo la bacchetta, lasciando che delle parole si formino velocemente.

"Serpente. Torno presto"

-Mezzosangue-

Lo richiudo con mani tremanti, per poi incastrarlo nella sua mano, poggiata sullo stomaco sotto la coperta.

-Mezzosangue-

Gli lascio un ultimo bacio sulla tempia e poi faccio un respiro profondo.

Ci siamo.

Mi rimetto in piedi, continuando a guardarlo.

Lascio la bacchetta sguainata.

Un altro respiro e mi giro di scatto.

Ma ciò che vedo non è il serpente: è quella maledetta finestra, attraverso la quale filtra quella luce bianca di poco fa.

Il vetro è sempre rotto e dai frammenti cola sempre del sangue... il suo sangue...

Ingoio, e lentamente mi avvicino.

-Mezzosangue-

Ancora una volta, allungo una mano, inevitabilmente attratta e le mie dita si tingono di rosso.

Abbasso lo sguardo ed ecco che quel sangue inizia ad espandersi sul pavimento.

-Mezzosangue-

Lo seguo con lo sguardo, mentre mi giro di nuovo verso il camino e verso Draco.

La macchia si espande in tutte le direzioni e con mio orrore, anche verso di lui.

"No"

Faccio un passo avanti, rischiando di scivolare sulla pietra viscida.

-Mezzosangue-

Inizio a muovermi più cautamente, ma quella macchia si espande troppo velocemente.

Devo raggiungere Draco.

Devo fare in modo che...

Non voglio che quel sangue lo raggiunga.

No...

No...

No...

Accelero il passo, incurante del rischio, ma sfortunatamente il sangue lo raggiunge, iniziando a sporcare la coperta...

Un senso di nausea si impossessa di me.

No...

No...

No...

-Mezzosangue-

Il sangue raggiunge la sua testa.

No...

No...

No!

Lo circonda...

-Mezzosangue-

"Una marionetta rotta"

Rabbrividisco.

-Draco! Svegliati!- grido.

-Mezzosangue-

E ancora una volta quella voce si è focalizzata in unico punto.

E' dietro di me.

Mi blocco, col respiro affannato e il cuore impazzito.

Chiudo gli occhi.

Sparirò, ma lui lo sa.

Non ho scelta.

Mi giro.

E come sempre, l'ultima cosa che vedo sono delle zanne affilate...







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Nota: I dialoghi tra Draco e Silente e successivamente i Mangiamorte, presenti nella prima parte di questo capitolo sono di proprietà di J.K. Rowling, essendo la trascrizione fedele della scena della Torre presente ne "Il principe Mezzosangue". Tutti i diritti su quei dialoghi appartengono a lei e la mia vuole solo essere una riproduzione per rendere quanto più veritiero possibile il ricordo.

Spazio Autrice: 

BUONASERAAAAAAAAAAA :D LO SO, SONO IN TERRIBILE RITARDO E MI SCUSOOOO! MA SONO APPENA PASSATI 45 MINUTI DALLA MEZZANOTTE ;) 

Scusateeeee :D

Ebbeneeee! Eccomi qui con l'ultima parte di questo capitolo lunghissimo che è il 49 ;) Che ne pensate? Piaciuto questo finale?? Piaciuta la scena della Torre rivissuta da parte di Herm? Io adoro il sesto libro ;) Vi piace come si incastra "quasi perfettamente" con Lumos? A me molto e spero tanto che abbia avuto lo stesso effetto su di voi ;) Spero che rileggere quella scena vi abbia comunque fatto piacere (soprattutto a chi, come me, non legge la saga da un po' di tempo ;) ), anche se so che purtroppo è una scena non molto piacevole :(
Se sono riuscita a scriverla è grazie a Proi89 ❤❤ Grazie di cuore per l'aiuto cara 😘

Avete notato qualcosa? Dettagli? Secondo voi cos'è quel grande bianco che li ha circondati? E quella scritta? xD Supposizioni? Aspetto i vostri pareri ;)

Vi ringrazio tantissimo come al solito per i voti e i commenti al capitolo precedente :D Crescete ogni giorno di più e sono felicissima *-*  

Vi do appuntamento a domenica prossima e... Secondo voi che succederà? xD

Mi raccomando

Stay Tuned :*

Iron9208 (Arlen)

P.S. La canzone è durata fino alla fine?



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