Capitolo 60

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  Non c'è niente di più ingannevole di un fatto evidente

Arthur Conan Doyle 


Lo fisso, anzi, ci fissiamo per qualche secondo.

-No nessun problema- mi ricordo di rispondere a Narcissa. Il suo nervosismo è palpabile ed anch'io sto iniziando ad innervosirmi molto velocemente.

Lucius Malfoy se ne sta seduto sulla poltrona: la sua postura è rigida; indossa un completo nero da mago, che mi fa irrimediabilmente rabbrividire ripensando a quando, quelle vesti nere, erano quelle da Mangiamorte, mentre i capelli sono tirati indietro, in una coda bassa e ordinata.

Come mai è qui?

Che abbia capito come siano andate le cose? Ma come?

Nessuno può saperlo.

"Nessuno a parte Blaise" mi ricorda la mia coscienza.

Certo, ovvio, a parte Blaise, ma di lui, ormai, mi fido ciecamente: sono sicura che non abbia detto nulla a nessuno, specialmente a Malfoy Senior.

Blaise.

I miei occhi si spostano subito da un lato all'altro della stanza: se è mattino, come suppongo che sia, dovrebbe arrivare da un momento all'altro.

Devo spiegargli come prendere la piuma e soprattutto raccontargli cos'è successo stanotte nel limbo e ciò che ho intuito sul libro Lumen.

E magari, insieme, riusciremo a trovare un modo per far arrivare quest'ultimo a Draco.

Sollevata al pensiero di questa prospettiva, sposto lo sguardo ancora ed ecco che incrocio di nuovo quelle maledette iridi grigie.

Mi irrigidisco, tornando alla realtà: -Vuole sapere cos'è successo, non è così?- chiedo quindi decisa, e la mia voce risulta leggermente fredda.

Non mi mostrerò mai intimorita da lui. Non l'ho mai fatto, né mai lo farò.

Avrò anche potuto superare ciò che è successo in passato. Sarò anche potuta andare avanti con la mia vita, ma superare non significa dimenticare e andare avanti non presuppone il perdonare.

"Hai perdonato Draco"

Si è fatto perdonare.

Ho perdonato anche Narcissa, perché so che il suo modo di agire durante la guerra è stato interamente dettato dall'amore per la sua famiglia.

Ma per Lucius Malfoy è diverso; molto diverso.

Come ho già detto una volta, una persona può cambiare il proprio modo di agire, ma non necessariamente il proprio modo di pensare.

Ed io so, lo sento, che in fondo, il suo pensiero sulla purezza del sangue e sul fatto che noi nati Babbani siamo... non so neanche come ci definirebbe esattamente... inetti (per dirla con un eufemismo), non è assolutamente cambiato.

"Se solo sapesse la verità"

Se sapesse la verità...

Rabbrividisco.

Ma per fortuna... Non dovrà mai saperla.

-Si signorina Granger- interviene Narcissa –Vorrei che fosse lei stessa a spiegare come siano andate le cose- risponde Narcissa al suo posto.

Annuisco: -Certo, nessun problema- rispondo, mantenendo la calma.

Dovevo immaginare che prima o poi mi sarei ritrovata ad affrontare anche lui.

Inizio così il mio racconto, non staccando mai gli occhi dai suoi. Non voglio che pensi che stia mentendo, anche se è così. Cerco di ricordare esattamente le stesse parole che ho già detto alla signora Malfoy, ma ben presto sono costretta a fermarmi: una fitta mi colpisce al capo, come se avessi battuto la testa al muro.

Forte a tal punto dal farmi interrompere il contatto visivo, abbassare lo sguardo e smettere anche di parlare: mi porto una mano alla tempia, massaggiandola.

Che succede?

Perché non posso raccontare nulla senza che il legame si intrometta?

Lascio che le mie dita formino dei piccoli cerchi sulla pelle, ma la situazione sembra essere già tornata alla normalità.

Rialzo lo sguardo, tossicchiando.

Narcissa mi guarda preoccupata: -Sta bene?-

Annuisco: -Si, tutto apposto- rispondo, senza che la mia voce tentenni.

Riprendo immediatamente a parlare, tornando a guardare l'uomo sulla poltrona, che continua a rimanere in silenzio e a studiarmi attentamente.

Ed ecco che di nuovo accade qualcosa: il mio petto inizia a bruciare.

Il legame si fa risentire.

Ma perché?

Per fortuna il bruciore non è così forte da farmi smettere di parlare, ma sembra diventare un sottofondo costante.

Ciò che invece ricomincia a far male, è la testa.

Di nuovo avverto quella fitta, ancor più forte e decisa della precedente e nello stesso momento in cui si scaglia contro la mia mente, anche il bruciore sembra aumentare per un secondo. Lo sento risalire lungo il collo e arrivare fino al capo: dopodichè sono costretta a chiudere gli occhi e a zittirmi davvero, perché... è da pazzi, ma è così... mi sembra che il bruciore vada a cozzare contro quella stilettata che sta cercando di farmi scoppiare la testa.

E la sensazione è assolutamente terribile.

Stringo le palpebre e anche le labbra, nel tentativo di non emettere neanche un lamento, ma sento che non resisterò a lungo.

Che diavolo sta succedendo ancora?

Che sia Draco che cerca di richiamarmi?

O magari è il legame che cerca di dirmi qualcosa?

La fitta si fa martellante, e l'unica cosa che riesco a focalizzare davanti ai miei occhi ancora chiusi, sono un paio di iridi grigie che mi fissano in maniera inquietante.

E capisco sin da subito che non sono quelle di Draco.

-Signorina Granger, cosa le succede?- sento dire a Narcissa, ma la sua voce mi giunge da lontano e non credo che riuscirò a rispondere, a meno che non voglia mettermi a gridare qui, davanti alle uniche persone che non devono assolutamente vedermi in difficoltà.

Il bruciore continua a cozzare ripetutamente contro quella fitta e il dolore ben presto si espande dalla testa a tutto il corpo, iniziando a farmi tremare.

Basta.

Basta.

"Draco, basta! Per favore!"

Ma niente sembra funzionare.

Niente.

Provo a respirare profondamente, ma ben presto mi accorgo di essere a corto di fiato.

Mi manca l'aria, così spalanco le labbra.

Non resisto... voglio urla...

-Basta così Lucius!-

Tutto si interrompe.

La fitta alla testa, le immagini di quelle iridi spariscono e il bruciore al petto si affievolisce molto velocemente.

Prendo finalmente un respiro profondo, piegando ancor di più la testa verso il basso.

Riapro gli occhi, battendo le palpebre più volte per scacciare le lacrime involontarie che mi offuscano la vista.

Mi rendo poi conto che il mio respiro profondo si è appena trasformato in tanti piccoli respiri corti e veloci.

-Potresti... - sento dire da quella stessa voce, ma sono così confusa al momento, da non capire di chi si tratti.

Percepisco qualcuno avvicinarsi a me ed una mano poggiarsi sulla mia spalla sinistra, ma ancora non alzo gli occhi.

Mi sento completamente svuotata da ogni briciolo di energia.

In lontananza nel frattempo sento dei fruscii e, dopo qualche secondo, la porta della stanza viene sbattuta violentemente, facendomi sobbalzare.

E' per questo che, col cuore in gola, mi forzo a rialzare lo sguardo per capire cosa stia succedendo e mi ritrovo a fissare un paio d'occhi verdi, appartenenti ad una delle ultime persone che mi sarei mai aspettata di vedere.

-Tu?- chiedo quindi stupita con un filo di voce.

-Che ti prende?- mi chiede per tutta risposta.

-Non lo so. Mal di testa...- inizio a dire, ma vengo interrotta subito.

-No Hermione, quello non era un semplice mal di testa-

Rialzo lo sguardo, stupita che Narcissa sia tornata a chiamarmi per nome.

-Cosa?- chiedo quindi, mentre anche la persona che ho accanto si gira verso di lei.

E solo adesso mi accorgo che la poltrona è vuota: Lucius Malfoy è sparito.

Che sia stato lui a sbattere la porta uscendo?

Probabile.

-Lucius stava utilizzando il Legilimens su di lei-

Mi sento raggelare.

Sgrano gli occhi: -Cosa?!-

Lei annuisce dispiaciuta: -Ne è sorpresa? Mi sembrava se ne fosse accorta. Si stava opponendo o sbaglio?-

-Io... Ehm... Si... Si... Avevo capito che si trattasse di un Legilimens- mento.

Non avevo mai provato una cosa del genere. Nessuno lo aveva mai usato prima su di me, ma adesso che riesco finalmente a ragionare lucidamente, capisco ciò che è successo.

Non sono stata io ad oppormi a Lucius Malfoy, ma Draco.

Il bruciore che cozzava contro quella terribile fitta non era altro che lui che proteggeva la mia mente.

A differenza mia, è un ottimo Occlumante.

Adesso so cosa si prova... Adesso so cos'ha provato Harry quando Piton tentò di insegnargli Occlumanzia.

Adesso... capisco tutto.

Sposto di nuovo lo sguardo verso la poltrona: -Se n'è andato?- chiedo quindi, sperando che non decida di tornare indietro e magari questa volta torturarmi.

Non me ne stupirei.

-Si, Blaise l'ha seguito- risponde Narcissa.

Blaise è qui?

Torno ad incrociare lo sguardo di colei che mi sta di fronte: Astoria.

Mi guarda seria, ed io faccio lo stesso, per poi abbassare lo sguardo sul suo addome, dove la pancia ormai diventa sempre più pronunciata.

Ormai siamo quasi al quinto mese.

Sento la porta riaprirsi di scatto: sussulto, ma mi impongo di mantenere la calma e mi giro in quella direzione per capire chi sia tornato indietro.

Ma per fortuna davanti l'entrata c'è solo Blaise.

La sua espressione è indecifrabile.

Astoria accanto a me, si risolleva, avvicinandosi a lui, leggermente preoccupata.

Si prendono per mano e lei gli accarezza il braccio destro, come a volerlo rassicurare.

Blaise a sua volta, le stringe la mano, ma tiene gli occhi fissi su Narcissa.

-Dov'è andato?- gli chiede quindi quest'ultima e non so per quale motivo, ma intuisco che la sua domanda non si riferisca ai soli confini della proprietà.

-Non lo so, è volato via- risponde Blaise, molto seriamente.

Sembra quasi arrabbiato.

Narcissa sospira mesta, abbassando lo sguardo: -Sarà meglio che io vada a cercarlo. Scusate. Voi rimanete pure Blaise. Astoria, se hai bisogno di qualsiasi cosa non esitare a chiamare Triny- dice poi.

-Grazie signora Malfoy- risponde l'interessata, ma senza un accenno di sorriso, come se anche lei fosse tesa per ciò che è appena successo.

In realtà, credo di sapere il vero motivo ed è sicuramente legato alle nozze con Draco.

Narcissa nel frattempo si avvicina a loro, che si fanno da parte per farla uscire e quando la porta si richiude, entrambi si guardano.

Blaise cambia espressione immediatamente: diventa preoccupato, ed immediatamente solleva la mano libera, passandola poi attorno alla nuca di lei e tirandola a sé.

Lo sento mormorarle qualcosa, e lei per tutta risposta annuisce, dopodichè le lascia un bacio sulla fronte e con un'ultima carezza tra le loro mani intrecciate, si separano, girandosi nella mia direzione.

Blaise mi lancia solo un breve sguardo, per poi voltarsi e avvicinarsi alla scrivania, iniziando come al solito ad armeggiare con le pozioni che vi sono riposte. Astoria invece si siede sulla poltrona, poggiandosi allo schienale, e chiudendo gli occhi per poi portare una mano sulla pancia, probabilmente in un gesto istintivo.

Noto Blaise lanciarle un'occhiata, ma dopo qualche secondo si gira nuovamente verso di me, avvicinandosi con un bicchiere in mano.

Me lo porge e lo trangugio senza dire una parola.

Il silenzio si allarga, ma finchè Astoria rimarrà qui, non potrò dire molto.

-Le ho raccontato tutto sul caso-

Mi blocco, con il bicchiere a mezz'aria, mentre stavo per riporgerglielo.

Tutto sul caso.

Ha specificato sul caso.

Non devo temere.

Giusto?

Rialzo lo sguardo, guardandolo dubbiosa.

-Sa che siamo di nuovo in alto mare-

Astoria alle sue spalle, ha riaperto gli occhi e mi osserva.

-Già...- mi affretto a commentare –A questo punto non c'è più nulla da nascondere. Non abbiamo niente di concreto- dico, con finto tono mesto.

Lui, forse sollevato che abbia capito, si sblocca qualche secondo prima di me, riafferrando il bicchiere e tornando indietro.

-Dev'esserci qualcosa. Deve per forza esserci qualcosa che può esservi sfuggito- commenta lei, guardando Blaise.

-Astoria...- risponde lui, in un tono che sembra quasi un ammonimento.

Mi acciglio leggermente, facendo passare lo sguardo dall'uno all'altra.

-Per forza Blaise!- insiste lei.

-Non ricominciare-

Mi acciglio maggiormente: credo che ci sia qualcosa che mi sfugge.

Lei lo guarda storto e lui ricambia.

-Che succede?- chiedo quindi, incapace di trattenermi.

-Niente Granger- mi risponde lei stizzita.

-Succede che la qui presente vorrebbe darci una mano, non avendo alcuna qualifica per poterlo fare- interviene Blaise indignato.

-Non ancora! Ma sto studiando! Lo sai!- gli grida lei.

-Cosa? Stai... studiando per diventare Auror?- le chiedo sorpresa.

-Si! Che c'è Granger, credi anche tu che non possa farcela?!- mi risponde lei, infiammandosi sempre di più.

-Non ho mai detto che tu non possa farcela! Voglio solo che tu e lui siate al sicuro!- interviene Blaise.

Lui?! Quindi è un...

-Lui?!- chiedo sorpresa.

-E' un maschio, si- mi risponde velocemente Blaise, come se fosse un dettaglio poco importante.

Sorrido: -Ma è fantastico! Auguri!- rispondo, incapace di trattenermi.

Sono arrabbiati lo so, ma forse il mio entusiasmo smorzerà la tensione.

Si bloccano entrambi, guardandosi ancora in cagnesco tra loro, ma dopo qualche secondo, Blaise sospira, girandosi di nuovo verso di me: -Grazie- dice, un po' più tranquillo.

E' emozione quella che sento nella sua voce e lo capisco perfettamente.

Astoria si gira verso di me, accarezzandosi la pancia e abbassando lo sguardo per poi sorridere leggermente.

Rimaniamo in silenzio, fin quando sono io a riprendere la parola: -Dovresti lasciarla partecipare-

La reazione di Blaise è immediata: -Cosa?! Sei forse impazzita?! GRANGER!-

Sapevo che non l'avrebbe presa bene.

Astoria invece torna a guardarmi, visibilmente meravigliata.

-Smettila Zabini! Non sto dicendo che dovrà partecipare in prima linea! Può sempre agire nell'ombra e fornirci informazioni che da soli non saremmo in grado di recuperare!-

Entrambi mi guardano scettici, ma non replicano.

Stavolta sono io a sospirare: -Lei e Draco erano legati da un contratto di matrimonio, no?-

Vedo Astoria irrigidirsi: sicuramente non si aspettava di sentirmi chiamarlo per nome.

-Continua- risponde Blaise.

-Beh è semplice! Le vostre famiglie sono state legate per molto tempo, giusto? Quindi magari potrebbero esserci dei dettagli che noi non conosciamo- spiego, rivolgendomi a lei.

-Dettagli che non conosciamo?- mi chiede Blaise ancor più dubbioso.

-Si! Accordi particolari su delle proprietà magari, o comunque accordi economici. Sappiamo perfettamente che il movente dell'omicidio sono i suoi genitori giusto? Abbiamo dato per assodato che possa trattarsi di una vendetta per il contributo che hanno dato subito dopo la guerra, no? Ma se invece potesse trattarsi anche di una questione economica?-

-Granger, non ci credi neanche tu, quindi smettila per favore-

-Mi sembra poco probabile, è vero, ma indagare anche nelle finanze dei Malfoy non mi sembra una cattiva idea Zabini. E solo Astoria potrebbe farlo- replico.

Blaise ha ragione: non ci credo neanch'io, ma mettendomi per un attimo nei panni di lei, posso solo immaginare come possa sentirsi. E quando io e lui rimarremo da soli, cercherò di spiegarglielo.

Lo vedo assottigliare le labbra e fulminarmi con lo sguardo, ma lo ignoro e mi rivolgo ad Astoria: -Credi di poterci aiutare in questo modo? Non possiamo lasciarti fare altro. E' troppo pericoloso, Blaise ha ragione-

dico con voce seria.

Lei ricambia il mio sguardo, senza rispondermi.

Dopo qualche secondo, anche Blaise torna a guardarla.

Rimane ancora in silenzio, ma subito dopo si decide a parlare: -Oh, per Salazar! Va bene!-

Blaise stringe i pugni, per poi voltarsi nuovamente verso la scrivania e continuare ad armeggiare con qualcosa che non riesco a vedere.

Lei invece si rimette in piedi: -Torno a casa. Vedrò di ritrovare i documenti del matrimonio. Il contratto è stato annullato, ma non credo che mio padre se ne sia liberato-

Blaise torna a guardarla, con una ruga di preoccupazione sulla fronte.

-Sto bene- lo rassicura lei, in tono di protesta –Smettila di trattarmi come un'invalida. So badare a me stessa!-

Distolgo lo sguardo, vagamente in imbarazzo.

Vorrei lasciarli soli, ma non posso alzarmi purtroppo.

Sento Blaise sospirare: -Va bene...- dice improvvisamente più accondiscendente –Andiamo, ti accompagno-

-Posso...-

-Di sotto, poi tornerò qui- specifica lui, con ancora una nota di fastidio nella voce.

Silenzio, poi si avviano verso la porta: -Arrivederci Granger- mi saluta lei.

Sollevo una mano, senza dire nulla e non appena sento la porta chiudersi, butto fuori l'aria, e mi ridistendo nel letto, fissando il soffitto.

Sarà difficile continuare a mentirle.

Soprattutto per Blaise.

"Dovreste dirglielo"

No.

Assolutamente no.

E' già molto che io l'abbia detto a Blaise.

Non posso e non voglio dirlo a nessun altro.

Metterei a rischio l'incolumità di troppe persone.

E Astoria è incinta.

Significherebbe mettere a rischio la vita di un bambino non ancora nato.

E se dovesse succedergli qualcosa, non me lo perdonerei mai.

Rabbrividisco al solo pensiero, focalizzandomi per un secondo sul nascituro.

Un maschio.

Wow!

Chissà come lo chiameranno!

E' strano pensare a come nel dolore che proviamo tutti quanti in questa faccenda, ci sia comunque una nota positiva, portata da un nuovo essere umano che tra poco nascerà.

Già...

Tra poco.

A Febbraio saranno cinque mesi, quindi...

Mi blocco.

Oddio... che coincidenze.

Sollevo le mani, contando sulle dita i mesi, giusto per essere maggiormente sicura, ma so che la mia mente non ha sbagliato i calcoli.

Il bambino nascerà a Giugno.

A Giugno: lo stesso mese di Draco.

Mi porto una mano al petto: -Nascerà a Giugno, non è strano?- dico sottovoce.

Mi do della stupida, sto parlando di nuovo da sola.

Sorrido amaramente.

Ci sono solo io...

"Per adesso"

Sento la porta riaprirsi e ho appena il tempo di realizzarlo, perché Blaise ricomincia a gridare: -ADESSO TU MI SPIEGHI CHE DIAVOLO TI E' PRESO!-

Sospiro nuovamente, rimettendomi seduta: -Calmati Zabini- dico stancamente.

-CALMATI UN CORNO! VUOI FARLI UCCIDERE?!-

Mi si avvicina a grandi passi.

-Zabini...-

-VUOI CHE PERDA IL BAMBINO?!-

-Blaise...-

Si ferma accanto al letto, sbattendoci contro.

-VUOI VENDICARTI DI DAPHNE USANDO LEI?!-

Sto per richiamarlo, ma le parole mi si bloccano in gola: cos'ha appena detto?! Non può averlo detto seriamente.

Non...

Al diavolo il fatto che non posso alzarmi.

Scatto in piedi, ignorando il dolore lancinante alla coscia.

Lo fulmino con lo sguardo, dandogli uno spintone: -CHE COSA CAZZO STAI DICENDO ZABINI?! SEI FORSE IMPAZZITO?!-

-TU LO SEI! SE LE SUCCEDE QUALCOSA...-

-E' PROPRIO PER TENERLA AL SICURO CHE HO DETTO...-

-AL SICURO?! AL SICURO?! TU VIENI A PARLARE A ME DI SICUREZZA?! CREDI CHE NON MI SIA ACCORTO DI QUEI VESTITI SUL DIVANO TRE GIORNI FA?!-

Mi blocco: si riferisce forse a...

-VEDO CHE HAI CAPITO! Credevi che non me ne sarei accorto?! Un mucchietto di vestiti neri poggiati in un angolo del divano, nello stesso pomeriggio della festa! Sapevo che avevi in mente qualcosa Granger!-

Oddio...

Mi torna in mente una scena...


"-Devo tornare-

-Certo, va pure-"


Ma lui, non si è allontanato subito...

Si era fermato a guardarmi, pensieroso.


"-Cosa c'è?-

"-Niente-"


Aveva distolto lo sguardo subito, ma ora capisco! Stava cercando di capire cos'avessi intenzione di fare!

Sono stata una stupida!

Avrei dovuto lasciarli in camera di Draco! Magari dentro l'armadio!

In una casa immacolata come quella, è normale che un dettaglio fuori posto, venga notato immediatamente!

E dei vestiti su un divano sono decisamente più che un dettaglio fuori posto!

"Sei una stupida"

Grazie coscienza... Lo so.

-CHE C'È HAI PERSO LA LINGUA?!-

Mi riprendo immediatamente: -Non avrei dovuto farlo, lo so benissimo! Ma non voglio mettere in pericolo Astoria, né il bambino!-

-Non vuoi metterli in pericolo?! GRANGER E' QUELLO CHE HAI APPENA FATTO!-

-NO! NON CAPISCI?! SE AVESSE PARTECIPATO ALLE NOSTRE INDAGINI SAREBBE STATA IN PERICOLO! MA NON COSI'!-

Non gli lascio il tempo di replicare perché continuo: -SOLO IO E TE SAPPIAMO TUTTA LA VERITA'!-

Mi impongo di abbassare la voce, perché se Narcissa o Lucius dovessero sentirci, succederebbe il finimondo.

-Solo io e te sappiamo che il movente sono i suoi genitori e solo io e te sappiamo che è sicuramente una vendetta per il loro tradimento ai Mangiamorte! Tu l'hai detto a lei, ma io ho detto che non possiamo averne la certezza assoluta! Perché in circostanze normali nessuno potrebbe averla!-

Lui respira ancora affannosamente, ma sembra non voler replicare.

-Mettiti nei panni di Astoria! E' incinta! Ed è stata uccisa una delle persone più importanti della sua vita! Non so come lo considerasse, se come un fratello o il suo migliore amico, ma sicuramente gli è sempre stata grata per averle permesso di stare con te e averla aiutata in ogni momento. Anzi avervi aiutati. E' stato un duro colpo per lei, esattamente come lo è stato per te! Ma a differenza tua che ti sei subito messo a lavoro per capire cosa fosse successo, lei non ha potuto fare niente! Era incinta, quindi tutti hanno iniziato a trattarla con i guanti! E lei si sarà sicuramente sentita impotente! E fidati, non poter far niente per qualcuno che si ama, è la cosa più terribile che possa capitare!-

Lui sussulta.

-Non intendo quel tipo d'amore Zabini, tranquillo- lo rassicuro spazientita -Dico solo che lei adesso ha bisogno di sentirsi utile in qualche modo! Tu stai facendo qualcosa. Io, che secondo lei odiavo Draco, sto facendo qualcosa. Harry sta facendo qualcosa e persino sua sorella che non è neanche un Auror si è subito prodigata. Quindi, prima di sparare cazzate e dire che voglio vendicarmi di Daphne, prova a pensare al perché lo abbia fatto. Le ho dato una falsa pista su cui indagare, è vero, ma almeno così sarà al sicuro. Se ci fossimo opposti, sarebbe andata a finire peggio. Avrebbe iniziato ad indagare da sola, e si sarebbe messa in qualche guaio. Quindi, rifletti!- lo rimprovero.

Mi guarda ancora rabbiosamente.

Ricambio con lo stesso sguardo furibondo, ma ben presto sembra tornare in sé.

Le mie parole sembrano aver sortito il loro effetto, perché stringe i pugni e fa un passo indietro, avvicinandosi poi alla scrivania.

Cercando di non gridare, provo a spostarmi di nuovo indietro per raggiungere il letto e mi ci lascio praticamente cadere sopra.

Sento la gamba pulsare di dolore, ma non emetto un suono.

Ci sono cose più importanti a cui pensare.

Devo raccontargli tutto.

-Blaise stanotte...-

E così inizio a raccontargli tutto ciò che c'è di nuovo. Lui mi ascolta attentamente, non interrompendomi mai per fortuna, e cambiando posizione solo per avvicinarsi alla poltrona e sedersi.

Concludo il mio discorso con le mie intuizioni sul libro Lumen e sulla stanza del Mausoleo che stranamente sembra non funzionare.

-Credi che possa esserci un modo per farglielo avere?-

Studio attentamente la sua espressione, ma lui non mi guarda, tenendo le mani giunte davanti il viso e la testa appoggiata sui pollici.

Fissa il pavimento.

-Un modo ci sarebbe-

Sgrano gli occhi: -Quale?!- chiedo di getto.

Lui respira a fondo e quando torna a guardarmi, abbassando le mani, il suo sguardo non lascia presagire nulla di buono.

-Lo sai anche tu- risponde.

Mi acciglio: -Anch'io? No, Blaise. Non lo so-

-Deve tornare qui Granger-

Cosa?!

-No! Assolutamente no! Te lo scordi Zabini!- rispondo quasi gridando.

Possessione.

E' questo che intende.

Ma no.

Non lascerò che si impossessi di nuovo della mia mente. Ci abbiamo già provato ed è finita in maniera disastrosa.

-Granger...-

-No! Non se ne parla! Finirebbe male! Lo sai!-

-E' l'unico modo se vogliamo capirci qualcosa di più!- inizia ad alzare la voce anche lui.

-No! Non è l'unico modo! Ci dev'essere qualcos'altro!- dico con convinzione, ma in fondo so che ha ragione. L'unico modo è quello.

-Momentaneamente ci riconcentreremo sul caso, ma cercheremo anche altri modi per poter decifrare quel libro. Se ci riuscissimo, non avrebbe importanza se Draco potrebbe o meno leggerlo- continuo.

Il senso di colpa, mio vecchio amico, mi pervade, ma non posso fare altrimenti.

Le mie parole lasciano intendere che mi importa poco di lui, ma non è assolutamente così, anzi, è tutto il contrario e se voglio agire in questo modo è solo e soltanto per tutelare lui e me stessa.

Non so quanto, questa volta, il mio corpo riuscirebbe a resistere.

E se succedesse qualcosa al contenitore, il contenuto andrebbe perduto.

Ed il contenuto non sono solo io.

"E' lui"

Blaise non ribatte: si vede perfettamente che si sta trattenendo, forse per evitare di litigare ancora.

Non importa: anche se dovesse provare a riprendere il discorso più tardi, o domani, o tra qualche giorno, la mia risposta non cambierà di certo.

-Dimmi come prendere la piuma- dice poi di punto in bianco.

Giusto.

La piuma.

-E' a casa mia, nel mio studio al piano di sopra...-

E così continuo a spiegargli come aprire lo scompartimento segreto e quali incantesimi utilizzare.

Non appena concludo, si alza in piedi.

-Ci vediamo tra poco-

-Aspetta Zabini-

Lui si ferma poco prima di giungere alla porta.

-Rivoglio la mia bacchetta-

-Sei ancora debole-

-Non farò magie, ma se dovessi aver bisogno anche solo di un bicchiere d'acqua, dovrei alzarmi-

-Chiamerai Triny-

-Zabini- lo ammonisco. Sa perfettamente come la penso sugli elfi domestici.

Mi guarda visibilmente infastidito, ma per fortuna si sposta verso la scrivania, aprendo uno dei cassetti ed estraendone la mia bacchetta.

Me la restituisce senza tante cerimonie, per poi uscire in totale silenzio. Così mi concentro totalmente sul pezzo di legno che ho finalmente di nuovo tra le mani.

Non appena le mia dita si chiudono attorno al manico, avverto una piccola scossa percorrermi il braccio.

Sorrido: almeno qualcosa non è cambiato.

Almeno per lei, sono ancora io.

***

-Wingardium Leviosa-

Il bicchiere riprende a levitare placidamente verso la scrivania.

Alla fine ho davvero avuto bisogno di un po' d'acqua, o forse è stata la mia incapacità di rimanere con le mani in mano ad aspettare il rientro di Blaise, che mi ha spinta a voler provare alcuni incantesimi semplici, giusto per assicurarmi che stia recuperando le forze correttamente.

E con grande sollievo ho appurato che è così.

Il bicchiere è quasi arrivato a destinazione e si sarebbe anche poggiato con delicatezza sulla scrivania se non fosse per la porta che si è appena aperta di scatto, o per meglio dire, è quasi stata divelta dai cardini, facendomi sobbalzare e di conseguenza interrompere l'incantesimo, facendo sì che l'oggetto s'infrangesse sul pavimento, distruggendosi in mille pezzi.

Ma non posso prestarvi attenzione perché c'è una cosa sicuramente più urgente: capire cosa sia successo.

E' stato Blaise a spalancare la porta, entrando come una furia, e a correre dentro la stanza come se un Dissennatore lo stesse inseguendo.

E' fuori di sé.

-Zabini che succede?- chiedo agitata, ma non ricevo risposta.

Si dirige alla scrivania immediatamente, poggiando da un lato la piuma e... un pezzo di pergamena?

Poi afferra il libro Lumen e lo apre frettolosamente sulla prima pagina dove c'è non solo la poesia, ma anche il foglio di pergamena su cui entrambi abbiamo trascritto ciò che vedevamo. Riafferra l'altro pezzo che ha portato con sé e lo dispiega.

Per qualche secondo l'unica cosa che riesco a vedere è la sua figura chinata in avanti e la sua testa che si sposta da un lato all'altro.

Dopodichè richiude il libro, rimanendo con i fogli accostati l'uno all'altro.

-Blaise!- lo richiamo e finalmente sembra riprendersi. Si gira verso di me con il viso completamente stravolto: ansia, sconcerto e sorpresa si mescolano sul suo viso.

-Che sta succ...-

-Cos'aspettavi a dirmelo?!- mi interrompe.

Rimango basita: -Cosa?-

-Sapevo di aver ragione Granger! Ma perché non me l'hai detto subito?!- mi chiede alzando la voce, visibilmente arrabbiato.

Lo guardo non capendo: -Blaise, che stai dicendo? Spiegami!-

-Spiegamelo tu Granger!-

Si avvicina a me, lanciandomi sulle gambe i due pezzi di pergamena.

Afferro immediatamente quello che ha portato e lo osservo.

E ciò che vedo mi fa spalancare gli occhi.

-Cos'aspettavi a dirmelo?!-

-Blaise! Aspetta! Io...-

Oddio...

Non può essere successo di nuovo!

-Cosa?! Hai dimenticato a dirmelo?!-

-Si! Cioè no!- mi correggo, non staccando mai gli occhi dal foglio, perché più lo guardo, più nella mia testa ogni tassello va al suo posto.

Come ho potuto non ricollegare immediatamente le due cose?!

-La mia mente non ha collegato le due cose!-

-Che stai blaterando?! E' una cosa semplicissima! Non ti credo Granger!-

-Ti dico che è così! Devi credermi! E' come per i libri! Li avevo dimenticati e solo quando li ho rivisti li ho ricordati! Dev'essere stato il legame! Te lo giuro Blaise!- grido tornando a guardarlo.

Assottiglia le labbra, studiandomi.

-Mi hai detto dell'ultima meno di un'ora fa! Come diavolo hai fatto a non collegarlo?! E' stata la prima cosa che ho pensato e quello ne è la prova!- mi accusa indicando la pergamena tra le mie mani.

-NON LO SO!- urlo fuori di me.

Ed è vero. Non ne ho la più pallida idea.

Guardo il foglio: come ho potuto?! Come?!

Era semplice.

Blaise ha ragione.

Un collegamento semplicissimo.

Perché il foglio che ho davanti è un foglio che ho creato io stessa mesi fa.

E' il foglio dove ho appuntato tutto ciò che sapevo sul caso.

Tutto ciò che vedevo comparire nei miei sogni.

Comprese...

Le frasi...

Frasi comparse ovunque, senza un apparente senso logico.

Frasi di cui fa parte anche l'ultima, comparsa proprio stanotte.

Frasi...

Scritte in latino.





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Spazio Autrice: 

MA BUONASERAAAAAAAAAAAAAAAAAA :D SONO TORNATAAA :D Oggi il capitolo è un po' più corto, mi dispiace :( Vi avevo promesso due colpi di scena, ma... sapete come sono, mi piace TROPPO la SUSPANCE ;) Ahahahaha xD Beh... Scommetto che su questo avete già capito tutto, non è vero? ;) Mi sono fatta scoprire? Beh... Chissà xD Forse per una volta vi ho lasciati indovinare ;) Non dico nulla (quindi non chiedetemi se avete ragione), ma vi prometto che al prossimo capitolo lo saprete ;) 

Dunque, inizio come prima cosa, con lo scusarmi per il "falso allarme" dell'aggiornamento lanciato su Instagram un paio di giorni fa :( Pensavo di riuscire a finire il disegno e pubblicare nella stessa serata, ma purtroppo non è stato così :( E ieri ho lavorato troppo per avere anche solo la forza di aprire il coperchio del pc :(

Mi scuso anche con quelli di voi a cui ho risposto che speravo di aggiornare entro domani (Sabato), ma volevo farvi una sorpresa ;P Spero sia stata gradita <3 

Dunque... Ritornando al capitolo: piaciuto il colpo di scena? Cosa pensate a tal proposito? E di Astoria che ve ne pare? Vi sembra coerente ciò che ho pensato per lei? E per il nostro CARISSIMO mister Swish, che ne dite? ;) Mi sono divertita moltissimo a scrivere questo capitolo ve lo giuro ;) 

Un appunto è doveroso: come ho già detto all'inizio di questo S.A., i colpi di scena previsti erano due, ma siccome il secondo riguarda qualcos'altro che abbiamo momentaneamente accantonato, preferisco dedicargli un capitolo a sè... Non so se sarà inserito nel prossimo o se dovrete aspettare ancora, perché, come vi ho sempre detto, nella maggior parte dei casi è la storia a dettarmi ciò che devo scrivere e non posso decidere autonomamente (fidatevi è così, non sono ancora del tutto pazza). Quindi... Vedremo ;) 

Ma... Fidatevi...

VI PIACERA' ;) E credo partiranno i primi aerei per raggiungermi qui in Alaska ;) Ahahaha xD

Per il resto... Che dire?

Vi ringrazio come al solito per i voti, le visualizzazioni e i commenti al capitolo precedente :) Do il benvenuto ai nuovi lettori che, WOW, siete adorabili *-* E dico anche a voi, se Lumos vi è piaciuta, fate passaparola ;D Ripeto a tutti quanti, nessuno escluso, vecchi e nuovi, che siete i migliori lettori che un autore possa mai trovare *-* Mi state "stalkerizzando" davvero, ma ne sono felice perchè significa che forse qualcosina riesco a trasmettervela <3 Grazie per il vostro affetto di ogni giorno, e non del solito "Quando aggiorni?" e stop. Siete fantastici <3 Stiamo crescendo anche su Instagram *-* VI ADORO <3 Vi ricordo il mio nome utente "arlenb.owen" se volete seguirmi per aggiornamenti e news che riguardano Lumos, e non solo <3 

Quasi dimenticavo... Proprio su Instagram qualche giorno fa vi avevo detto che in questo capitolo avrei dato un annuncio... Ma... Purtroppo... Scusatemi, ma per il momento preferisco non dire nulla :) E' una cosa importante e vi prometto che ve la dirò al momento giusto <3

Secondo appunto e poi concluderò questo S.A. infinito: mi scuso infinitamente con @_belle_21 per non averlo detto anch'io quando l'ha detto lei. La nostra Dramione arriverà, ma con un evidente ritardo. Non vi sappiamo ancora dare una data (per chi di voi ce l'ha chiesto), ma in linea di massima, vi possiamo dire che uscirà non appena i nostri impegni reciproci ce lo permetteranno. E fidatevi, non sono pochi ;) 

Adesso non mi resta che darvi la buonanotte ;) E lasciarvi con un ultimo quesito...

Cosa succederà adesso?? 

Attendo i vostri pareri a tutte le mie domande (spero di ricevere vostre risposte). 

E vi do appuntamento al prossimo capitolo <3 

Buonanotte e mi raccomando

Stay Tuned :*

Iron9208 (Arlen)


P.S. Nihil est ut videtur <3 Manca poco alla fine <3

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