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«Dai! Sbrigati! Altrimenti lo mancheremo! Brune, cosa stai facendo?!»
Sbraita Elenda, impaziente di uscire.

«Dammi solo un secondo, sto solo risciaquando la mia tazza!»
Risponde Brune con fare affrettoso.

«Se non riusciamo a causa tua, non ti perdonerò mai! Beh, forse non mai...Ma per molto tempo!»
Elenda sta già aspettando impaziente davanti alla porta da ormai cinque minuti. Ha sentito parlare di Castiel, il cantante della band Crowstorm, che dovrebbe trovarsi al Cosy Bear Cafè proprio a un passo da dove lavoriamo.
Dopo aver sentito molte delle loro canzoni, posso capire il loro successo. Elenda ha insistito che andassimo tutti. Devon vuole assolutamente provare a mettersi in contatto con lui, quindi ha accettato volentieri. Una cosa ha tirato l'altra, ed è diventata improvvisamente un'attività di gruppo senza che io capissi come. Roy e Amanda sono già pronti, mentre io e Thomas ci stiamo finendo di preparare. Devon è partito prima di noi in bicicletta per assicurarsi che avessimo un tavolo.

«Io sono pronta!»
Annuncio, avvicinandomi a loro.

«Anch'io sono qui!»
Aggiunge subito dopo Thomas avvicinandosi anche lui a noi.

«Grazie! Brune, ti aspettiamo!»
Elenda dà un'occhiata a Brune.

«Rilassati, rilassati ecco, sono qui!»
Brune si affretta a raggiungerci mentre Elenda sta già aprendo la porta. Ci siamo affrettati tutti ad uscire dal luogo di lavoro. Arrivati, ci siamo seduti tutti al tavolo dove Devon ci sta aspettando. Elenda continua a dare un'occhiata continua all'interno del bar.

«Devon, hai visto se è già qui?»
Chiede Elenda, impaziente.

«Non ne ho avuto il tempo. Ho aspettato che il tavolo fosse libero e da allora sono sempre stato qui. »

«Ma pensi che il Cantante Dei Crowstorm stia qui?»
Chiede Roy ad Elenda

«Di sicuro, ho visto una foto.»

«Ok... Ma perché? Crowstorm è davvero in una situazione di stallo?»
Chiede Roy, guardandosi intorno alla facciata del bar.

«Sicuramente non sono in tournée.»
Risponde Devon.

«Probabilmente è una trovata pubblicitaria.»
Aggiunge Amanda

«Da qui ecco la mia domanda... Mi piace questo bar, ma in termini di impatto....»
Aggiunge Roy abbassando un po' la voce. In realtà non è male, la sua caratteristica sono sicuramente i dipinti che si trovano all'interno. Non sono un'amante dell'arte ma non mi dispiace, l'atmosfera che emette è piacevole.
Amanda, in risposta a Roy, stringe le spalle, incapace di rispondergli.
Elenda, nervosa, fa muovere la sua sedia producendo un rumore continuo.

«Mi dispiace ragazzi... Ma gli voglio bene, lo seguo fin dall'inizio.»
Ammette Elenda dopo che ci stavamo chiedendo da dove provenisse quel continuo ticchettio della sedia.

«Aspetta, quindi siamo qui solo per vedere qualche star?»
Thomas, come se scendesse dalle nuvole, prese la parola, a quanto pare non ne sapeva niente.

«Non è solo una star! È Castiel! È la più grande star della città!»
Alza il tono Elenda guardando irritata Thomas.

«Oh si, è un bravo ragazzo, se la mia memoria non mi inganna. È un po' scontroso...»

«Scusa? Perché lo conosci?»
Chiede Elenda guardando fisso Thomas.

«L'ho incontrato un paio di volte, faceva parte del gruppo di amici di mia sorella al liceo. Ma non credo che siano rimasti davvero in contatto...»
Risponde Thomas con nonchalance.

«...È stata la montagna russa emotiva più triste della mia vita...»

«Ma Elenda...Non vuoi entrare direttamente per incontrarlo?»
Gli chiedo. Dopotutto che senso ha aspettare qui?
Elenda fa una smorfia mentre si dimena sulla sedia.

«Io...Non credo di averne il coraggio...»
Mi risponde, un po' intimorita.

«Oh! Pensavo che volevi goderti la suspense!»
Devon una volta detto questo, si alza ed entra nel bar senza esitazione. Elenda si blocca sulla sedia, con gli occhi spalancati. Tre secondi dopo, Devon torna e si siede sospirando. Ci ha detto che Castiel se n'era andato già da un pezzo, e la colpa non era di Brune che aveva tardato lavando la tazza. Elenda ci è rimasta un po' male ma Devon le ha promesso che avrebbero avuto altre occasioni anche perché gli piacerebbe che collaborassero insieme.

«Nel frattempo perché non esaminiamo i nostri casi attuali? Ho pensato che avremmo potuto approfittare di questo ambiente insolito....»
Prende la parola Devon chiedendoci conferma

«Sapevo che era una buona idea portare il mio tablet!»
Entusiasta, Amanda ha iniziato a sistemare le sue cose e Brune l'ha guardata in modo indecifrabile. Proprio in quel momento una giovane donna si avvicina al nostro tavolo, con un vassoio in mano.
Ha dei bellissimi capelli castano cenere con degli occhi molto chiari; azzuri come l'oceano. Non li avevo mai visti prima d'ora. Immagino che debba essere la proprietaria visto che non ha una divisa.

«Ciao, cosa posso prendere per voi?»
Ci chiede in maniera molto cortese.

«Per me un americano, per favore.»
Risponde Amanda
Brune e Devon alzano la mano.

«Tre americani...»

«Prendo il cappuccino del giorno. Sembra così buono!»
Aggiunge Elenda

«Per me un succo di mango, per favore.»
Aggiunge Roy

«Per me un tè al limone, grazie.»
Dico alla ragazza che in risposta mi sorride scrivendo tutto nel suo taccuino.

«Ok... Qualcos'altro ?»
Chiede, guardandoci.

«Oh, io una cioccolata calda con panna montata sopra.»
Risponde Thomas alla ragazza che in risposta lo fissa.

«Thomas? Sei tu? È passata un eternità!»
Risponde la ragazza dagli occhi azzurri, entusiasta.

«Vi conoscete ?»
Chiede Elenda, incuriosita.

«Si beh, conoscevo sopratutto la sorella, Iris. Andavamo al liceo insieme. E Thomas si univa a noi un paio di volte. Non ti ricordi di me?»
Chiede la ragazza continuando a guardare Thomas.

«Amita! Si certo, ho cercato di seguire Iris il più possibile. Ero innamorato di te. Beh, pensavo di esserlo, almeno.»

Ci fu un attimo di esitazione. Quindi il nome della ragazza è Amita e Thomas a quanto pare aveva una cotta per lei... Tutti fissiamo Thomas con occhi spalancati. In parte perché la sua dichiarazione non è esattamente appropriata, considerando il contesto. Ma anche perché ci ha sorpreso un pò tutti.

«Non me l'aspettavo. Spero che tutto vada bene con te. »
Risponde Amita, non facendosi troppi problemi.
Ho notato che porta la fede al dito, a quanto pare è sposata.

«Si. Soddisfo i criteri di una normale vita adulta. Ho un lavoro, un appartamento e una moto»
Risponde Thomas in tranquillità. Ci fece un vago cenno.

«Questi sono i miei colleghi e il mio capo.»
Aggiunge indicandoci. Amita annuì.

«Bene! È stato un piacere conoscervi! Allora, torno subito con i vostri drink!»
Dopo aver detto queste parole, Amita si allontana ritornando all'interno del bar.
Tutti abbiamo guardato Thomas, che ci ha sorriso innocentemente.

«Bene! Eravate innamorati?»
Chiede Amanda ancora sorpresa.

«Ho detto che "pensavo" di essere innamorato. Avevo nove anni, ok... Non sono più innamorato di lei nel caso avessi bisogno che te lo chiarissi. Immagino che fosse solo nuovo e intrigante. È un classico processo di sviluppo per i bambini piccoli. »
Risponde Thomas senza troppi problemi.

«Da allora hai avuto altre fidanzate? o solo una cotta...?»
Chiede Elenda guardando fisso Thomas, incuriosita.

«Ho avuto alcune relazioni piuttosto brevi. Essenzialmente per curiosità, per un esperienza. Perché lo facevano un pò tutti»
Thomas parla senza vergogna, ma anche senza passione; Impassibile, come il suo solito.

«Assolutamente no! L'amore è una cosa seria e ne vale la pena!»
Risponde Elenda, determinata. Thomas in risposta, stringe le spalle apparentemente non convinto.

«Sapere se ne vale la pena o meno è caso per caso...»
Aggiunge Roy, aggiungendosi così alla conversazione.

«Senza arrivare a parlare di problemi, ci vuole tempo e fatica perché possa funzionare. Da entrambi i lati.»
Risponde subito dopo Devon. Non me l'aspettavo...

«Dipende, le cose possono essere...Semplici. Non lo so... Non dovrebbe essere così faticoso, se trovi la persona giusta.»
Anche Amanda dice la sua. A quanto pare sembra toccare un po' tutti questo argomento...

«Non sapevo che fossi così sentimentale....»
Risponde Brune in risposta ad Amanda.

«Non sono sentimentale, sto solo facendo una dichiarazione, tutto qui. Conosco persone in una relazione che trovano molto di quello che "costa" loro.»
Risponde Amanda in direzione di Brune.

«Penso che in realtà sia più complicato di così. Penso che anche con la persona giusta, una relazione richieda impegno. Sono d'accordo con Devon ci vuole del tempo. Anche se i momenti sono piacevoli, e ne può valere la pena...»
Devon e Thomas in risposta a ciò che ho detto, hanno annuito insieme. Amita è tornata per mettere il nostro ordine sul tavolo. Ci sorride prima di andarsene. Brune la guarda, prima di voltarsi di nuovo verso Thomas.
«Allora Thomas hai intenzione di provare di nuovo l'esperimento? Se non con la proprietaria del bar o con qualcun altro?»

«Mi sarebbe piaciuto vedere Thomas nei panni di un giovane rubacuori.»
Scherza Roy, ridacchiando.

«Oh ! Ma sarebbe stato così romantico! Una cotta d'infanzia che si trasforma anni dopo in una magnifica storia d'amore! »
Aggiunge Elenda, e una scintilla maliziosa appare nell'occhio di Thomas.

«No grazie, ma visto che l'hai menzionato...Non sono l'unico ad aver avuto una cotta d'infanzia a questo tavolo.»
Sorride Thomas. Elenda, accanto a me, si muove sulla sedia.

«Bene, ora sento che impareremo delle cose oggi...»
Scherza Roy, come sempre.

«Non ti starebbe meglio a te questa fantasia, Elenda?»
Risponde Thomas sorridendo in direzione di Elenda, in risposta, lancia una breve occhiata a Devon, con le guance arrossate. L'attenzione si è spostata da Thomas a Elenda. Ci ha ammesso che aveva una cotta per Devon quando erano piccoli, in quanto sua madre le faceva da babysitter e loro passavano molto tempo insieme. Devon, non aveva idea che Elenda in passato avesse una cotta per lui, ma Elenda gli spiegó che fu abbastanza breve fino a quando alle elementari non incontrò un altro bambino di cui si prese una cotta.

«E tu Devon? Nessuna cotta d'infanzia?»
Chiede Brune in direzione di Devon.

«No non proprio...Ho sempre visto tutti i bambini che andavano da mia madre come fratelli e sorelle di una grande tribù...»

«E dopo? Ora che ci penso, non ho saputo se tu avessi una relazione da quando sono a Devenementiel.»
Chiede Brune.

«Devon non è esperto di relazioni.»
Rispose Roy.

«Non è una questione di essere esperti o meno: non ne ho il tempo. Sono anni che mi dedico completamente a Devenementiel.»
Risponde Devon.

Amanda ha ribadito che una relazione non è a tempo pieno come un lavoro, e Roy scherzando, le ha chiesto se non avesse qualcuno in segreto, Amanda ha ammesso di non avere nessuno nella sua vita, per scelta.
Tutti, a questo, si zittirono e ci siamo concentrati sulle nostre rispettive bevande.

Dopo qualche secondo Amanda riprende la parola:
«Tu fai tante domande Roy, e tu? Stai vivendo la vita amorosa perfetta con Brune?»

Cosa!? Roy e Brune stanno insieme?! Ho dovuto fare uno sforzo tremendo per non sputare il mio drink sul tavolo. Non ne avevo idea. Eppure, a quanto pare, lo sapevano già tutti a giudicare dai loro volti non sorpresi... A mia discolpa, sono stati molto bravi a nasconderlo.

«Si...Beh, sta andando...bene? Giusto, Roy?»
Brune farfuglia una risposta poco convincente. Perché?

«Si, è molto bello. Si, sta andando...bene.»
Risponde Roy anche lui non troppo convinto. Li abbiamo guardati tutti, un po' confusi. Non sembrano affatto entusiasti.

«Ma...Cosa significa? Perché lo dici come...»
Devon prese la parola.

«È strano detto così...Non siete felici insieme?»
Chiede Elenda, guardandoli.

«Certo. Si, siamo felici. Andiamo molto d'accordo, ed è...»
Farfuglia Roy

«È molto meglio di quello che eravamo prima. I miei ex sono sempre stati troppi invasivi. Mi conoscete, mi piace fare quello che voglio. E Roy mi fa fare quello che voglio, non c'è gelosia...»
Risponde Brune, un po' esitante.

«È lo stesso nell'altra direzione, in realtà. A Brune non importa se ci sono tifose alle mie gare di nuoto. Ed è contenta che io sia molto impegnato... Vero?»
Risponde Roy guardando nella direzione di Brune.

«Si, completamente. Mi piace avere momenti per me. Quando si allena, colgo l'occasione per fare le mie cose.»
Conferma Brune

«Ok, quindi a parte il lavoro che cosa condividete ?»
Chiede Devon ai due ragazzi.

«Siete sicuri di stare davvero...insieme?»
Chiede di sbotto Amanda

«O sono i feromoni, e siete selvaggi voi due in camera da letto?»
Aggiunge Elenda con una nota scherzosa. Brune e Roy si guardono l'un l'altro prima di ridere, imbarazzati.

«Ora che ci penso, in realtà, non abbiamo davvero...»
Risponde Roy.

«No, in realtà non abbiamo dormito insieme.»
Aggiunge Brune, imbarazzata. Tutti noi li abbiamo guardati confusi.

«Vi siete...baciati almeno?»
Chiede Elenda un po' sorpresa. In effetti è un po' strano...
Roy ride nervosamente mentre si gratta la testa.

«In realtà, non...non proprio...»
Risponde Roy un po' nervoso.

«Mi dispiace, ma a volte mi perdo...Sono l'unico che non capisce? »
Chiede Thomas di sbotto anche lui, non ha tutti i torti!

«No anch'io mi sento persa. Quindi state insieme, ma non vi toccate, non condividete nulla insieme e so che vivete sotto lo stesso tetto...»
Aggiunge Elenda concordando con Thomas.

«Abbiamo guardato la TV un paio di volte insieme...E tu eri tra le mie braccia, vero Brune?»
In risposta a ciò che ha chiesto Roy, Brune stringe le labbra.

«In realtà, ora che ne stiamo parlando...È strano, sono un po' a disagio.»
Continua Roy

«Non avresti potuto dirlo prima? Anch'io mi sento a disagio, come se fosse...non lo so... non è normale.»
Risponde subito dopo Brune, sollevata.

«Non volevo farti stare male...Ma avresti potuto dire qualcosa anche tu!»
Commenta Roy

«Mi permetto di farti notare che tu sei il più sensibile dei due!»
Risponde Brune, Elenda scuote la testa confusa.

«Da questo passo possiamo concludere che non siete...innamorati?»
Non è timida quando si tratta di domande. Brune e Roy fissano il vuoto per un momento, poi si voltano l'uno verso l'altro. Rimangono così per un po', guardandosi negli occhi... Prima di scoppiare a ridere.

«Hai ragione Elenda. È vero, non facciamo niente come una coppia...Eppure, in generale sono più un tipo tattile...»
Prende la parola Roy

«Non ti sbagli, è vero andiamo d'accordo ma...»
Aggiunge Brune

«Ma alla fine ci vediamo faccia a faccia come amici! I sentimenti, la chimica, non so voi ma...»
In risposta a ciò che ha detto Roy, Brune continua la frase.

«Ma non ci sono.»
Si sono zittiti di nuovo.

«Meglio fermarsi qui, è ridicolo. È stato ridicolo fin dall'inizio, che ne pensi?»
Chiede Brune guardando in direzione di Roy, si mostra d'accordo con lei. Siamo tutti sbalorditi. C'è silenzio. Gli occhi di tutti sono spalancati.

«Io...Mi dispiace...Vi siete appena lasciati?»
Farfuglia un po' preoccupata e sorpresa Elenda. Brune si stringe le spalle.

«Sembra proprio così. Perché è un problema?»
Chiede Brune.

«No, non è un problema, è... Beh... Così?»
Risponde Elenda.

«È noioso. In genere ci aspettavamo qualche urlo che accompagni la rottura. Almeno da uno dei due. O almeno che diventi emozionante»
Aggiunge Thomas annoiato.

«È vero che è stato un po'...»
Aggiunge Devon ancora un po' sorpreso.

«Beh, è successo e basta.»
Risponde Roy tagliando corto.

«Puoi guardare le serie televisive o un drama.»
Risponde di getto Brune.

«Oh no, vabbene. Penso che tutti abbiamo la maturità riguardo a una rottura, molte persone stanno meglio dopo.»
Si certo ma non tutti... Devon prese la parola e in risposta ho sospirato rumorosamente.

«Si, mi sarebbe piaciuto che la mia rottura fosse stata così tranquilla...»
Senza che me ne rendessi conto le mie parole sono uscite da sole. Avevo parlato di me, ma dicendo questo... Tutti gli sguardi si voltano lentamente verso di me. Mi concentro sul mio té e bevo lentamente.

«Vuoi condividere anche tu le tue esperienze di amore, Shura?»
Chiede Amanda, guardandomi.

«Oh si dicci! Se vuoi...»
Aggiunge Elenda

«Le mie esperienze con l'amore...? Se stiamo ancora parlando delle nostre cotte per la scuola elementare...Si, ne ho avuti anche diversi... Ma il fatto è che la mia unica vera relazione ha cambiato tutto... In una catastrofe. Una relazione marcia. Con grande sussulto. Per dirla in modo educato... La mia unica vera storia d'amore... Se così si può chiamare. Ma si, ero davvero innamorata. Si trovava nel mio precedente lavoro. È un cliché, come nei film. Il figlio del capo. Mi ha fatto credere e sentire come se fossi speciale... Che avevamo un futuro insieme...Mentre dall'altro lato, dormiva con l'intero dipartimento. Un po' le ragazze al piano di sotto. Il tutto mentre si è fidanzati con qualcun altra, ovviamente...Quindi si è così, più o meno senza entrare troppo nei dettagli...»
Il volto di Thomas si fece serio.

«È orribile! Mi dispiace davvero!»
Risponde Elenda, non aspettandosi tale seguito.

«Anch'io.... Vale davvero la pena di fare un'indagine privata sulla persona con cui vuoi uscire in questi giorni...»
Aggiunge Amanda, non avendo tutti i torti.

«Ragazzi, merita una bella lezione. Spero che il karma se ne occupi.»
Aggiunge Roy, ancora irritato.

«Non è molto... ma se mai si presentasse l'occasione, prometto di rifiutarmi di lavorare con loro. E ti assicuro che qui le cose non andranno così. »
Mi risponde Devon. Gli ho sorriso. È davvero carino da parte sua.

«Prima di tutto, c'è bisogno di un piano!»
Concorda Brune, non ho potuto fare a meno di ridere.

«In ogni caso, alla fine di tutto questo sono finita qui con voi.»
Dico, mantenendo il sorriso.

«Riassumendo le cose, significa che ci sono solo single sexy a questo tavolo. Solo cuori in cerca di amore
Aggiunge Elenda divertita. Mi sono appoggiata allo schienale della sedia. Ho guardato ciascuno dei miei colleghi, osservandoli uno ad uno. È fuori questione prendere in considerazione l'idea di uscire di nuovo con un collega. Porta solo guai. Lo so.

«Comunque... Che dire di questi casi?»
Decido di cambiare argomento.

«Si stiamo chiacchierando e il lavoro non va da nessuna parte...»
Amanda agita le sue dita eccitata, mentre riaccende il tablet. All'improvviso sento Elenda irrigidirsi sulla sedia accanto a me. Come? È tornato Castiel? Alzo lo sguardo. Tutti l'hanno notato e hanno seguito i nostri sguardi.

«Sembra che Jason sia qui.»
Ci dice Thomas, infatti si sta dirigendo verso il bar. Sembra che non si sia accorto di noi. Brune scuote la testa, un'espressione di stanchezza le passa sul suo viso.
Devon stringe il pugno sul tavolo, infastidito della sua presenza.

«Sta giocando con noi... Ci sta seguendo dappertutto o cosa!?» Chiede Devon corrugando la fronte.

«Perché? L'hai visto di recente?»
Chiede Elenda.

«Al centro commerciale. Quando io e Shura siamo andati a fare shopping l'altro giorno.»
Risponde Devon, Thomas ha annuito lentamente.

«Forse sta solo seguendo Shura.»
Risponde Thomas. Tutti in risposta, mi guardano. Che senso avrebbe seguirmi?

«Io...Non vedo davvero perché dovrebbe farlo.»
Rispondo, anche se un po' esitante.

«Davvero?»
Brune stringe le spalle.

«Penso che abbia individuato una nuova facile preda in Shura.»
Aggiunge Brune.

«Una "facile preda" Grazie per il complimento Brune.»
Le dico.

«Per farci del male, come fa lui ogni volta.»
Mi risponde, rassegnata.

«Pensavo che avresti detto che si era innamorato di lei... In realtà non sta nemmeno con nessuno, giusto ?»
Elenda è quella che ha parlato. Cosa? Innamorato di me? Seriamente?

«Quando tratti le persone come oggetti e pensi sempre di poter prendere quello che vuoi...Immagino che sia difficile sistemarsi, o anche rimanere fedeli...»
Risponde Devon, ancora irritato.

«Possiamo considerare anche che non è nemmeno molto fedele al suo celibato... Sta con una donna dopo l'altra.»
Risponde Thomas.

«Come fai a saperlo, Thomas? Te l'ha detto?»
Chiede Elenda subito dopo.

«A sua insaputa, lo seguo su instagram con un account falso. Il suo account è Jason-Goldreamz. Pubblica quasi solo foto di sé stesso agli eventi che ha contribuito a creare. E non credo di aver mai visto la stessa ragazza due volte, a più di tre o quattro giorni di distanza l'una dall'altra. »
Risponde Thomas, non me l'aspettavo comunque.

«Lo segui su Instagram? Sei un fan o cosa?»
Chiede irritato Roy.

«No, lo faccio mentre sono in orario lavorativo. Mi sembra normale conoscere bene il nostro principale rivale...»
Risponde Thomas non battendo ciglio.

«Si beh, le sue storie da camera da letto non ci riguarda davvero...»
Aggiunge Elenda di sbotto, sono d'accordo con lei.

«Sono d'accordo, è la sua vita privata.»
Dico, non mi va di sapere di più anche se dentro di me una parte vorrebbe saperlo. Ma che dico?

«Tecnicamente no, l'ha caricato lui stesso. Quindi ha accettato che fosse pubblico, visto, condiviso o commentato»
Risponde Thomas.

«Si è online ma non è così semplice...»
Rispondo a Thomas. Con lui non è la prima volta che siamo in disaccordo su ciò che si posta sui social, anche con la foto del tesserino era accaduta una cosa simile, anche se le circostanze e la situazione erano diverse...

«Inoltre, non è questo il punto, non ho detto che era un segreto. Solo che è una cosa privata, non ha nulla a che vedere con il lavoro.»
Aggiungo

«E anche al di là di questo, non è molto interessante...»
Aggiunge Amanda.

«Devo ammettere che non so come prenderlo...»
Io e Amanda siamo saltate nello stesso momento. Assortiti alla nostra discussione, non abbiamo visto Jason arrivare.

«Suppongo di dovermi congratulare con voi per il livello delle vostre conversazioni. Raramente io e i miei colleghi raggiungiamo tali latitudini di conversazioni. Ora per quanto riguarda la mia vita privata, e il numero delle mie relazioni sentimentali... Ci sono ragioni che non mi interessa spiegare sul perché preferisco non impegnarmi in qualcosa a lungo termine... E anche se potreste capire queste ragioni, non vi riguardano.
Tuttavia, se volete passare il pomeriggio a speculare... Immagino che ne avete di tempo, e state cercando di tenervi occupati nel miglior modo possibile... Per quanto mi riguarda, ho del lavoro da fare. Immagino che ci incontreremo di nuovo....»
Risponde Jason con la sua nota sempre affilata, ma non ha tutti i torti, parlare di lui alle sue spalle non è stato molto 'professionale' ecco. Anche se però mi dà sui nervi che ogni volta cerca un modo per buttarci giù di morale... Ma non gli lascerò prendere in mano la situazione.

«Si, certo facciamolo. A dopo!»
Jason mi guarda con un'occhiata indecifrabile, un po' sorpreso... Non si aspettava una mia risposta. Ammetto che non so davvero cosa volevo dire..Dal punto di vista del tono, volevo essere un po' sarcastica, ma a quanto pare non si è visto... Quasi suo malgrado, Devon lo osserva allontanarsi. Ogni volta è la stessa cosa.

«Odio quel ragazzo. Prima non mi importava, ora è viscerale.»
Ammise Amanda, infastidita.

«Si, è antipatico. Beh, poco fa, non aveva però tutti i torti...»
Aggiunse Roy

«Mia sorella ti direbbe che non è mai la scelta giusta essere sgradevoli.»
Commenta Thomas.

«Va bene, ma stavamo comunque parlando di lui.»
Ribatte Roy.

«Perché sospettavamo che ci stesse perseguitando.»
Continua Thomas.

«Non abbiamo detto "pedinamento" abbiamo solo detto che forse ci stava seguendo.»
Elenda si aggiunge alla conversazione. Il mio drink è quasi finito ormai.... Approffitando che siamo sull'argomento ho deciso di fare una domanda che mi frullava molte volte in testa, ma avevo paura della loro reazione... Ora o mai più.

«Forse questo è un buon momento per spiegarmi esattamente perché odiamo Jason?»

«Tutto è iniziato con la fondazione di Devenementiel. Forse ve l'ho già detto e vi risparmio i dettagli, ma ho partecipato a una specie di concorso. Il municipio ha indotto un concorso per aiutare la creazione di nuove start up. I vincitori hanno ricevuto un aiuto per la creazione e il finanziamento del loro progetto. Ho presentato un file solido per Devenementiel. L'ho abbinato a un altro progetto del municipio, il bando di gare per il Summer Festival. Un'idea originale e audace. Ero sicuro che mi sarei fatto notare. Solo che ho saputo che un file identico al mio, è stato presentato pochi giorni dopo. Come potete immaginare, era di Jason. All'epoca era un assistente del municipio e aveva accesso ai fascicoli. La giuria lo ha eliminato dal concorso. E poi...dal suo lavoro. Il progetto di Devenementiel ha vinto a mani basse.»
Devon ci ha spiegato l'accaduto.

«È stato eliminato, ma è stato ancora in grado di creare Goldreamz?»
In un attimo i miei pensieri sono stati uditi da tutti. Non mi sono accorta che ho parlato ad alta voce.

«Grazie agli investitori privati.
Con il suo dossier e la sua personalità affascinante, non sarebbe stato difficile. Comunque almeno ad oggi, siamo totalmente indipendenti! Anche se siamo molto vicini al municipio attraverso il nostro debito finanziario e il nostro contratto, possiamo ancora fare quello che vogliamo. Jason ha degli azionisti a cui deve riferire. Anche se di conseguenza, ha anche più mezzi.»
Ho annuito. Capisco meglio l'atteggiamento di Devon nei confronti di Jason. Il suo piccolo trucco avrebbe potuto costargli caro.

«Ora capisco meglio....»
Dico.

«Dopo la gara ho provato ad andare a trovarlo per chiedergli spiegazioni...Volevo lasciarmi tutto alle spalle. Ma mi buttó fuori, giurando che avrebbe distrutto Devenementiel. E da allora ha fatto tutto ciò che era in suo potere per rovinare le nostre vite.»
Devon scuote la testa, infastidito. Roy si schiarisce la gola.

«Bene, ora che sapete tutto... Vogliamo parlare di qualcos'altro?»
Domanda Roy, anche lui disturbato dall'argomento in questione.

«Si, è meglio che ci rimettiamo a lavoro.»
Concorda Amanda

«Ordiniamo un altro giro e poi andiamo a lavoro?»
Chiede Devon, è sempre molto premuroso.

«Va bene. Nel frattempo dó una rapida occhiata alla mostra all'interno. »
Risponde Amanda, alzandosi per dirigersi all'interno del bar-galleria.
Presto anche gli altri si sono alzati, chi come Roy e Thomas per dare una mano a Devon con le bevande e chi come Elenda e Brune per andare in bagno. Mi sono offerta di tenere d'occhio le borse rimanendo sola al tavolo. Ho preso meccanicamente il mio telefono per scorrere le notifiche durante l'attesa. Ho approfittato del mio riflesso sullo schermo per ispezionare il mio outfit.

È vero che siamo tutti single sexy a questo tavolo...Ho ancora il mio telefono in mano. A proposito di single sexy.... Ammetto che sono curiosa di vedere l'account Instagram di Jason ora...Ho digitato sullo schermo il più velocemente possibile. Com'è che ha detto Thomas? Si, Jason-Goldreamz, credo... Ho dato un occhiata all'entrata del bar prima di procedere... È ridicolo, mi sento come se stessi facendo qualcosa di sbagliato, quando in fin dei conti non è così...Ho digitato "Jason-Goldreamz" nella barra di ricerca. Un po' curiosa, un po' nervosa ho iniziato a scorrere le foto. Thomas non ha mentito... Dove trova il tempo di incontrare così tante ragazze?! Una diversa in quasi tutte le foto.E sempre durante le belle serate, i begli eventi... Ma mai una foto personale di lui o con loro... Ma questo non è l'unico interesse del suo account. Jason non si limita a postare foto di se stesso con le ragazze. In effetti, pubblica anche molte foto di sé stesso agli eventi di lavoro. In ufficio, al lavoro, in riunione... Chiaramente non ha paura di mettersi in mostra. E devo ammettere che non ha torto a farlo... Ha un bell'aspetto in tutte le foto... In questa, la luce dello schermo di un computer sottolinea discretamente il contorno dei muscoli dell'avambraccio... In questa, il suo sguardo concentrato gli dà uno sguardo impenetrabile, misterioso...In un altra immagine, i volti dei suoi colleghi e clienti che lo ascoltano con ammirazione. Foto per foto dipinge il ritratto di un uomo carismatico e affascinante. Sopratutto, nessuno di loro mi ha dato l'impressione che stesse posando. Naturalmente, deve postare solo le foto che lo fanno fare bella figura... Ma anche sapendo questo, sembra che abbia sempre un bell'aspetto. Come se fosse sempre pronto a farsi fotografare. È sempre in una buona posizione, facendo la posa giusta. Non dovrebbe essere una sorpresa. Avendolo effettivamente incontrato di persona, questa è proprio l'impressione che dà nella vita reale. Sempre controllato, e in controllo della sua immagine. Anche nel modo in cui parla, molto calmo, molto sicuro... In una certa misura, sempre alla ricerca del tono giusto. Non è molto sorprendente che il suo Instagram sembri una gigantesca pubblicità per... se stesso. Nemmeno per la sua compagnia, o per la sua personalità. Solo lui, o la sua immagine. Quella di un uomo in movimento. Sono ossessionata dalla pagina Instagram del nostro rivale....? È salutare...? Conoscere il tuo nemico, e tutto il resto... Ho continuato a scorrere le foto. Devo raccogliere il massimo di informazioni, altrimenti potrei anche non farlo affatto. In questa, sorride vittorioso. Dovrei odiare quel sorriso, ma...devo ammettere che gli sta piuttosto bene... Questa potrebbe essere una foto spontanea. Sta parlando con qualcuno, sembra che stia spiegando qualcosa. Deve essere a un cocktail party o qualcosa del genere; ha un bicchiere in mano. Sembra assorto in quello che sta dicendo. Non ho idea di cosa stia parlando, ma lo trovo già convincente. Al dire il vero, penso che se non lo conoscessi, lo troverei anche molto attraente... e anche conoscendolo, al dire il vero... non posso dire che mi lascia indifferente. Al dire il vero...più lo guardo, e più...

Devo smettere, devo riprendermi. Stringo le labbra. È una bandiera rossa su tutti i fronti. È altezzoso, arrogante, imbroglione e sprezzante. Mi guarda e mi parla come se fossi un animaletto. Chiaramente ho bisogno di togliermi questi pensieri dalla testa il prima possibile...Ho fatto del mio meglio per farmi credere di non aver ingrandito la foto di proposito. Ma c'è qualcosa... magnetico su di lui...

«Ehi Shura! Spero di non averti fatto aspettare troppo!»
Ho fatto un salto. Elenda è arrivata e in preda al panico, Ho toccato due volte lo schermo: un cuore ha coperto la foto. Uffa! Beh, comunque, lo toglierò più tardi... Spero che passi inosservato...

«Tutto bene Shura?»
Mi chiede Brune, venuta subito dopo Elenda. Ho annuito vigorosamente. Spero che non abbiano notato nulla. Ho messo via il telefono cercando di non sembrare colpevole. Tutti si sono seduti poco dopo, Elenda mi porge il mio nuovo drink.

«Ok. Siamo pronti per metterci a lavoro?»
Chiede Devon guardandoci.
Ho annuito mentre mi sono stiracchiata. È ora di lavorare! Abbiamo ripreso da dove abbiamo lasciato dopo che Jason ci ha interrotto. Il pomeriggio è passato tranquillamente Devon aveva ragione: è divertente lavorare all'aperto di tanto in tanto. Il tempo è passato in un lampo, ognuno si è diretto con il proprio mezzo a casa propria. Devon mi ha offerto un passaggio con la sua bici, e ammetto di esserne tentata! Ci siamo salutati e ognuno di noi ha preso la propria strada, ho seguito Devon nel vicolo dove ha parcheggiato la bici. Devon mi ha raccontato che questa bici l'ha comprata per sé stesso dopo il primo contratto con Devenementiel. Ne è molto affezionato, a giudicare dallo stato in cui la tiene: come se fosse nuova di zecca!

«Hai ancora voglia di guidare sul manubrio? »
Mi chiede sorridendomi

«Ammetto che pensavo fosse un scherzo...»
Gli dico, non pensavo che dicesse sul serio prima!

«Vuoi che chiami un taxi o?»
Mi chiede come sempre premuroso

«No no! Sono aperta a nuove avventure! »
Gli dico, dopotutto perché no? Ha scavalcato la bici per sedersi sul sedile e sollevare il cavalletto.

«Dai, ti aiuto. Devi metterti davanti...»
Mi dice, mi sono posizionata davanti al manubrio come lui mi ha detto dandogli così le spalle.

«Ok metti le mani lì, così...»
Le sue mani afferrano delicatamente le mie per appoggiare sul manubrio, accanto alle manopole... La sua mano è delicata, ma con una sorta di autorità.

«E ora devi spingere con le braccia! Aspetta, se non ti dispiace...»
Mi afferra i fianchi per aiutarmi ad alzarmi. Ho seguito ciò che mi ha detto e ho spinto verso l'alto con le braccia per sedermi sul manubrio.

«Ecco! Perfetto! Ora l'unica cosa che devi fare è non cadere!»
Le mani di Devon sono ancora sui miei fianchi.

«Più facile a dirsi che a farsi secondo me...»
Gli dico, anche se con le sue mani ben ferme non sarei preoccupata. Alla fine le sue mani hanno lasciato i miei fianchi. Mi ha consigliato a non guardare in basso e di tenere stretto il manubrio. Ho emesso un piccolo urlo quando ha iniziato a pedalare.

«Stai bene, non vado troppo veloce?»
Mi chiede

«Si! No, tutto... Va tutto bene, nessun problema!»
Gli dico, in effetti è divertente! Ha iniziato leggermente ad accelerare quando siamo usciti sulla Main Street. Mi sono lasciata trasportare per la città senza dire una parola. Quando siamo arrivati verso il mio quartiere ho cominciato a rilassarmi, ha rallentato quasi a passo d'uomo. Per la prima volta da quando c'è ne eravamo andati, ho osato voltarmi verso di lui. Un grande sorriso gli illumina il suo viso.

«Stai acquistando fiducia! Suppongo che vada tutto bene?»
Mi chiede anche se sa già la risposta.

«Sta andando tutta alla grande è molto più divertente di quanto pensassi!»
Dico entusiasta.

Si è fermato davanti alla mia porta. Mi ha aiutato a scendere, ho appoggiato i piedi a terra un po' disorientata. Con un po' impacciata l'ho invitato a prendere qualcosa, ma ha educatamente rifiutato. Mi ha salutato con la mano e l'ho guardato allontanarsi in bicicletta. Non appena non vedevo più la sua figura, sono entrata dentro, e mi sono seduta sul divano ricca di quella che è stata questa giornata! Ho ricominciato a ripensare a tutto ciò che è successo, le conversazioni che abbiamo avuto, le opinioni così diverse sulle relazioni romantiche... Non sono sicura di voler un opinione a riguardo, preferisco lasciare che le cose accadano e vedere come vanno a finire. Se si presentasse l'occasione...Mi piacerebbe ricominciare qualcosa? Alcuni momenti ben precisi di questa giornata mi portano a pensarlo... In realtà dovrei anche rimuovere il Mi Piace su quell'account Instagram. È magari fare un esplorazione più Profonda. È ridicolo. Ma ehi! Una ragazza può sognare un po' ... giusto?

Il Giorno Dopo
VVVVRRRRR

Jason Mendal
22:06:24 13:45
Allora, ti sono piaciute le foto?
Sai che potresti essere in alcuni di loro, se volessi.

22:06:24 13:47
Non è troppo difficile. Metà delle ragazze della città sono sul tuo Instagram.

Jason Mendal
22:06:24 13:50
Eppure nessuno di loro ha mai attirato la mia attenzione.Quindi probabilmente è un po' più complicato per me di quanto pensi...


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