Welcome to the Jungle

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- E da quando Gracie Lynn Barnes si trucca così e ascolta i Guns 'n' Roses?

Eddie non aveva ricevuto risposta se non il rumore della scopa che cadeva a terra: - E-Eddie?!

- Ciao, principessa – le aveva sorriso sornione.

- Ti prego, non dire niente a nessuno – se era corsa dietro il bancone.

- Perché ti vergogni? Guarda che stai benissimo truccata così.

- Intendo altro.

- Allora, dimmi tutto, piccola – si era appoggiato con entrambi i gomiti sul bancone.

- La vedresti mai una secchia andare in giro con l'eyeliner nero e i jeans strappati?

- Ce l'ho davanti.

- Eddie, per favore...

- Cosa ci sarebbe di male?

- Mi prenderebbero tutti in giro.

- Gracie, ti chiamano geek.

- Meglio geek di weirdo.

Eddie aveva allungato la mano verso di lei: - Piacere, Freak.

- Scemo – gli aveva battuto il cinque girandosi verso gli espositori.

- No, no, proprio freak – aveva riso per stemperare la tensione – Comunque, risulteresti solo intelligente, carina e con gusti musicali pazzeschi.

- No, non rientrerei nei canoni socialmente accettati.

- Scusami? – il ragazzo aveva sbattuto le ciglia come per mettere a fuoco la ragazza davanti a lui – Devo ripetere la scena?

- Tu la fai facile, Eddie, tu sei libero e te ne freghi di cosa pensano gli altri.

- Ah ah ah – aveva messo un piede sul bancone, si era alzato e lasciato scivolare sopra per poi sedersi con le gambe verso la ragazza: così erano alti più o meno uguali e Gracie poteva finalmente guardarlo in faccia senza dover alzare un poco la testa – Ho smesso di fregarmene.

- È uguale, Munson – aveva roteato gli occhi e si era girata per mettere i pacchetti di sigarette negli espositori per evitare lo sguardo di Eddie, che eppure continuava a sentirsi addosso – Ormai mi sono costruita il personaggio della brava ragazza con voti estremamente alti e un carattere un po' schivo.

- E quella non sei tu?

- Sì, sono io – aveva preso un respiro – O meglio, sono io quella che passerebbe la sua vita tra i libri, ma sono anche quella che passerebbe una serata a parlare sotto le stelle con una lattina di...

- ...Mountain Dew.

- Insieme a rum e succo di arancia.

- Oh – l'aveva guardata con la coda dell'occhio – Interessante, me la segno.

- Prego, Munson – era tornata a guardarlo – Ma, Eddie.

- Dimmi.

- Perché sei qui?

- È domenica e tutti i tabacchini sono chiusi – aveva passato con gli occhi l'espositore alle spalle della ragazza – Avrei bisogno delle sigarette.

- Quali?

- Le prime che ti capitano.

- Le più economiche?

- Hai capito tutto, tesoro – aveva afferrato il pacchetto – Quanto ti devo?

- 3,80 $.

- Tieni pure il resto – si era zittito, ma non si era spostato di un centimetro – Hai per caso bisogno di un passaggio per tornare a casa?

- E rischiare di essere uccisa da Eddie "The Freak" Munson? – avevano riso entrambi – No, grazie, Eddie, finisco tardi.

- Non ho grandi cose da fare oggi, posso aspettarti – aveva tirato fuori una sigaretta.

- Se vuoi restare un pochino, fai pure, però per il passaggio, grazie del pensiero, ma passa mio fratello senza problemi.

- Va bene, principessa – si era messo una sigaretta in bocca e l'aveva accesa – Ah, Gracie Lynn.

- Dimmi.

- Canti veramente molto bene, dovresti farti sentire da qualcuno – aveva preso un tiro scomparendo per gli scaffali del minimarket.

Gracie Lynn "The Geek" Barnes, intanto, lo guardava con gli occhi cerchiati di eyeliner.

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