19.

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                       HERMIONE

Riguardo il corpo del mio amico per terra, ogni tanto lanciando occhiate alla porta per vedere se entrasse qualcuno.
L'unica persona che voglio vedere è Draco Malfoy.
L'unica persona con cui mi andrebbe di parlare.
Prendo un foglietto e comincio a scrivere una lettera.

Caro Furetto,
sarà mezz'ora che non ci vediamo. Ma se tu sapessi che è successo in questa mezz'ora.....
Vieni qui. Voglio essere consolata.
H. J. G.

Dopo aver attaccato il foglietto alla zampetta del mio gufo e averlo lasciato volare, mi giro di nuovo verso il mio amico. E solo ora penso 'oh mio Dio, ma se entrasse qualcuno? Finirei in un sacco di guai!'
Perciò prendo il piumone del letto da dentro l'armadio, avvolgo Ron dentro e lo metto sotto il mio letto. Della serie 'io non ho fatto niente'.

Dopo una decina di minuti passata a pancia in su sul mio letto, sento bussare alla mia porta.
<Eh? Chi è? Chi sei?!? Non entrare! Dimmi chi sei!> dico saltando dalla paura.
<Hermione, sono Draco. Che è successo di così importante?>
Io mi avvicino alla porta e la apro. Davanti a me c'è un ragazzo biondo platinato che mi guarda con aria preoccupata.
<Che è successo?> ripete.
<Ecco.... io....> e scoppio a piangere.
<Tranquilla Herm, stai calma. Ora prandi un bel respiro e mi racconti tutto, ok?>
Io lo guardo nei suoi bellissimi occhi azzurri e gli rispondo un ok tremolante.

Poi lo prendo per mano e lo faccio sedere sul letto, vicino a me.
<Non so come dirtelo.> gli dico.
<Qualunque cosa sia successa, stai tranquilla. Ti aiuterò.>
Ma non c'è niente da aiutare. In questa stanza c'è il mio migliore amico stecchito chiuso in un piumone arrangiato! Come mi vorresti aiutare, eh? La Necromanzia non esiste, è solo una semplice favola per bambini della tua età (scherzo, ovviamente).
<Draco..... quando sono tornata.... in questa stanza ho trovato Harry, Ginny e.... Ron.>
<L'ha scoperto? Tranquilla, gli farò tenere la bocca chiusa.> mi dice, con il suo solito ghignetto stampato sulla faccia. Che questa volta però non è antipatico. È invece un sorrisetto che mi piace, che mi consola, è uno di quelli con cui so che mi proteggerà sempre.

                          DRACO

Devo perforza andare incontro ad Hemione. Devo scontrarmi con Weasley.
Mentre sono immerso nei miei pensieri lei mi abbraccia.
<No Draco. Non fare niente. Ho già r-risolto i-io....> e scoppia a piangere di nuovo <Ron mi ha cominciato a parlare, a criticare, mi ha detto che i miei genitori sono morti e.... sono andata su tutte le furie. Mi ero dimenticata di avere la bacchetta in mano. E gli ho scagliato quella maledizione senza perdono. Quella, capisci??!?!> conclude sempre in una valle di lacrime.
<L'hai.... ucciso?> dico sussurrando.
Lei mi fa cenno con la testa. Ed io non posso crederci.
Il suo migliore amico?!?
<Dov'è il corpo?> chiedo, senza volerlo.
Lei mi squadra, poi si guarda intorno e tira da sotto al letto un enorme fagotto avvolto in un piumone.
<Ecco. È qui. Come facciamo?>  mi chiede.
Io, come sempre, ho la risposta pronta.
<Insceniamo la sua morte. Buttiamolo dalla torre di Astronomia davanti alla McGrannit, lei penserà che sia stato un grave incidente.>
Lei mi guarda sbigottita. Anche io nel profondo sono stupito. Non avevo mai fatto certi ragionamenti fino ad ora.

<Dobbiamo fare questo ora. Prima che il corpo si decomponga.>
<Aspetta.> mi prende il polso, fermandomi <Il mantello. Dov'è?>
<Hermione.... non ne ho idea.>
Così mi prende per il colletto e mi sbatte al muro.
<Malfoy, dove hai messo il mantello?!!?> mi dice, arrabbiatissima
<Non lo so!> insisto.<Non è colpa mia se perdi le cose!>
<Lo so che menti. Che il mantello ce l'hai tu, e che stavi qui quando ho ucciso per sbaglio Ron.>
Come può pensare questo? Ceh, come ha fatto, intendo.
Giuro sui miei genitori che non c'ero! Lo giuro! Non avrei mai fatto qualunque cosa che lei stia pensando al suo amico. Non l'ho ucciso io, ne tantomeno le ho fatto scagliare io quell'incatesimo. Non sono stato io.

<Hermione, non so cosa dirti. Io non c'ero, ma comunque il mantello è qui. L'ho portato con me per sbaglio. Ma non mi accusare. So che sei in preda al dolore ma ti devi controllare. Andiamo?> ed indico il corpo.

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