24.

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HERMIONE

È appena sorto il sole, ma io sono sveglia da un pezzo.
Sono sotto le coperte a pensare a Draco.
A pensare a Ginny.
A pensare a Ron.

Ron, Ron, Ron..... Ron! La lettera!
Se l'incantesimo di Draco ha funzionato, ora Ron dovrebbe avermi risposto.

Mi avvicino alla finestra per vedere se c'è qualche gufo o qualche lettera lasciata sul davanzale.
Ma niente.
Evidentemente non ha risposto.

Riprendo dal cassetto mia la lettera, la quale è ancora intatta.
Sempre quel foglio.

Ho abbandonato le speranze, non funziona, anche se è un incantesimo di Draco.
Per verificare se il discorso sia scorrevole e la punteggiatura messa correttamente, apro il foglietto.
E vedo una scrittura completamente diversa dalla mia. Una scrittura conosciuta, che non potrei mai dimenticare. La scrittura di Ron.

Io quasi sobbalzo dalla gioia. Poi leggo il testo. E mi sembra triste. Come se si fosse ucciso da solo.
Io, presa da un attimo di tristezza e fragilità, grido con tutta la forza che ho in corpo, senza pensare alle altre ragazze che stanno ancora dormendo.
<Ron, non è colpa tua, non ti sei ucciso da solo! È stata tutta colpa mia, te lo giuro sulla tua tomba!> mi accascio a terra e dico il resto della frase con un fil di voce.<Lo so che sei arrabbiato ma ti prego, ritorna da me.....>
E una lacrima cada sul pavimento.

La lacrima prende un colorito rosaceo sulla moquette rossa.
Perciò spalanco gli occhi e sento una mano calda toccarmi la spalla.
<Hermione, io sono qui.>

So perfettamente di chi è quella voce.
<Ron? Sei... sei veramente tu?> gli dico, senza girarmi.
<Si. Sono tornato per te. Ma sono qui solo per poco.>
Quindi io mi ruoto e trovo davanti a me il più bel viso che abbia mai visto.
Il più solare viso con delle lentiggini sul naso che abbia mai visto.

<Non posso crederci. Sei tu?>
<Si che sono io. Sono venuto qui per dirti come sono veramente andate le cose quella mattina. Mi hanno dato giusto qualche minuto.>
Io gli faccio cenno e lui prosegue.
<Ho saputo da un pò di fantasmi che Malfoy si è preso la colpa per te, coprendoti da quel che avevi fatto.>
<Fino a qui c'ero arrivata.> gli dico, interrompendolo.
<Avrai sicuramente pensato che sia stato qualche altro mago a far volare la bacchetta nella tua mano per uccidermi.
Ma non è andata così. Mi sono fatto dire da lui come fabbricare un incantesimo, ed ho capito come fermare il tempo. Prima che dicessi la formula dell'anatema che uccide, ho quindi fermato il tempo e messo la bacchetta nella tua mano. Per poi pronunciare l'incantesimo avverso e farmi uccidere. In un primo momento avevo schivato l'incantesimo, ma poi ho usato la Giratempo in modo che le cose andassero come sono andate. Tutto combacia. E mi dispiace. Anche troppo. Ti prego, odiami, così non soffrirai più.>

Sono rimasta con la bocca aperta tutto il tempo. È stato lui. Io non centro.

<Ma come faccio ad odiarti?> gli chiedo, avvicinandomi alle sue labbra. Appena toccano le mie, lui scompare.

<Hermione, che ti prende?> mi chiede una del quinto anno, della quale non conosco neanche il nome.
Rispondo che sto benissimo.
E mi dirigo dalla McGrannit.
__________________________

Arrivata nel suo ufficio, le spiego tutto.
Ma lei non mi crede: insinua ancora che la Necromanzia non esiste.

<Ma professoressa McGrannit, ho visto veramente Ron!> le grido, mentre lei è di spalle.
<Signorina Granger, se pensa veramente che l'abbia visto procederemo con il Veritaserum e il Legiliment.>
<Si, professoressa, si! Basta che mi crediate!>

Lei manda una lettera d'urgenza al professor Lumacorno, che è nell'ufficio cinque minuti dopo, munito di fiale.

<Signorina Granger, è vero che ha visto il signor Weasley qualche minuto fa sottoforma di fantasma mentre ti diceva tutto quello è successo veramente quel giorno di tre mesi fa?> mi chiede lei facendomi ingerire una sostanza liquida dal sapore amarissimo.
<Si!> rispondo con certezza.

Lei mi guarda preoccupata e si rivolge al professore.
<Horace, è più grave di quanto sembra.>
<Professoressa, io non sono pazza! Provi con il metodo delle fiale di ricordi di Silente!> grido io.
Ceh, non sono pazza! L'ho visto veramente Ron!

Lei acconsente e con la bacchetta estrae il ricordo, per poi prendere la fonte dei ricordi e buttare la faccia dentro.
Dopo un minuto rialza il capo e mi guarda con gli occhi sbarrati.
<Signorina Granger, quindi è stata per metà colpa sua? Il signor Malfoy non centra niente? La signorina Weasley ha avuto fin dall'inizio ragione?>
Le rispondo con un serio si.

E lei inizia a mandare lettere alla prigione e al San Mungo.
Probabilmente Ginny e Draco saranno di nuovo con me.

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