Cap. 10

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P. V. Rosalba

Micheal e i Jacksons erano tornati dal loro tour il 9 dicembre 1984.

Appena erano tornati a Los Angeles io ero corsa tra le sue braccia:

<< Micheal mi sei mancato da impazzire! >>

<< Anche tu Rosy >>

Ora che eravamo insieme mi sentivo di nuovo bene.

Two years later

Io e Micheal non ci stancavamo di passare il nostro tempo insieme al parco giochi insieme ai suoi fratelli.

Di recente avevamo scritto un singolo, " We are the world", per raccogliere fondi destinati alle popolazioni dell'Africa orientale, colpite in quel periodo da una grave carestia.

Il 25 febbraio 1986 avevamo partecipato ai Grammy Awards e ne eravamo usciti vincitori con quattro premi.

Quello era stato anche l'anno di Capitan EO, una pellicola realizzata da  George Lucas e Francis Ford Coppola.

Mentre io mi divertivo insieme a Micheal i Queen, il 7 giugno, avevano ricominciato con la loro tournée europea.

La mia salute grazie a un nuovo medicinale era notevolmente migliorata e avevo voluto assistere ai loro concerti.

Il 7 giugno ero partita per Stoccolma e appena ero arrivata ero saltata tra le braccia di Freddie:

<< Guarda chi è di nuovo in forma! >>

<< Ehi tesoro ti vedo in gran forma, sei venuta per assistere ai nostri concerti? >>

<< Esattamente, non potevo mancare >>

Bri:

<< Ciao Rosy, diventi più bella ogni giorno che passa. Ogni volta quando penso che potevamo stare insieme anche senza fare l'amore mi sento male. Ho dei figli bellissimi e una moglie adorabile ma ci sto litigando spesso . Lo sai perché non riesco a trovare una donna fissa? Perché il mio cuore può essere solo tuo >>

Io:

<< Ma tu avresti voluto mettere su famiglia, dare dei nipoti a tuo padre, insomma cose che io non potevo darti >>

Bri:

<< Veramente tu pensavi che per me era importante avere dei figli? Ti eri sbagliata di grosso. Per me la cosa più importante eri tu >>

Io:

<< Oh Bri lo pensi veramente? >>

Bri:

<< Sì, è la pura e semplice verità >>

Io:

<< Ma tu ora sei sposato non possiamo stare insieme >>

Bri:

<< Lascerò Chrissie e mi metterò con te pur di trovare la felicità >>

Queste parole mi avevano colpito profondamente e, vincendo il timore di poterlo ammalare, lo avevo baciato.

Era stato il bacio più bello di tutti anche perché c'era tutto l'amore che provavo verso di lui.

Quando ci eravamo staccati lui aveva detto:

<< Non sai che esiste anche il sesso sicuro? >>

<< Cosa? >>

<< Non hai mai sentito parlare dei preservativi? >>

<< Ehm... No? >>

<< Davvero? Sei veramente così ignorante in materia? >>

<< Da quando mi avevano diagnosticato l'AIDS mi avevano proibito di baciare le persone e di fare sesso, quindi non mi ero posta il problema del preservativo >>

<< Ma ora ti voglio e non posso aspettare di più >>

Bri aveva detto a Freddie di uscire dalla stanza e aveva ricominciato a baciarmi.

I baci diventavano sempre più passionali e quando ormai eravamo impossibilitati dal fermarci, Bri aveva preso un preservativo e mi aveva penetrato con passione.

Ero così felice di aver donato la mia verginità a lui.

Avevamo continuato fino a quando eravamo venuti insieme.

Era stata la mattinata più bella della mia vita.

E la serata lo era stata altrettanto.

Per due giorni i Queen, 11-12 luglio, si erano esibiti al Wembley Stadium.

La folla andava in delirio per loro e soprattutto per Freddie perché era lui che creava la magia.

Il 27 luglio ci eravamo spostati a Budapest.

Durante le prove, il pomeriggio, Freddie si divertiva con noi a imparare l'inno ungherese per fare una sorpresa ai suoi fan.

Il 9 agosto si erano esibiti a Knebworth.

Ormai vedevo che la malattia stava prendendo il sopravvento su Freddie: durante questo suo ultimo concerto gli andava via la voce e si stancava facilmente.

Una volta terminato mi aveva chiesto di accompagnarlo a casa e lo avevo fatto.

Mentre era nella sua limousine si era addormentato appoggiando la testa sul mio grembo: " so quello che stai provando, ci sto passando anch'io. Ma non ti preoccupare io mi occuperò di te e ti aiuterò a sopportare i dolori che la nostra malattia ci procura. È una promessa".

Giunti a Garden Lodge io lo avevo aiutato a scendere e lui si era diretto in bagno per fare una lunga doccia dopodiché me la ero fatta io e ci eravamo addormentati insieme.

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