14- Him or me?

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Davor's pov

Siamo nella stessa posizione da dieci minuti, Allyson è appoggiato con il capo sulla mia spalla e sento i nostri cuori battere all'unisono. Vanno alla stessa velocità.

Non so cosa le sia successo, ma qualcosa mi dice che riguarda suo padre. Quando ha urlato quelle parole a casa sua ho avuto la conferma, suo padre la picchia. Ho sentito una rabbia invadermi ma ho finto di non aver ascoltato, se vorrà parlarne io sarò qui solo voglio che si senta pronta per farlo.

La allontano di poco giusto per guardarla bene in viso, i suoi occhi sono gonfi e le guance arrossate, sposta le mani dalla mia schiena alla sua faccia, la copre e io sorrido.

«Perché ti copri?» Le chiedo senza riflettere.

«Perché avrò sicuramente la faccia uno schifo» dice con voce ovattata.

Le prendo le mani e gliele sposto dal viso e poi finalmente la guardo negli occhi, riesco ancora a sentire il mio cuore battere impazzito, non riesco a capire l'effetto che mi fa questa ragazza. «Dovresti smetterla di dire tutte queste sciocchezze» le nostre mani sono ancora unite, gliele lascio solo per poter sfiorare il suo viso e accarezzarlo.

Vorrei poter sfiorare le sue labbra con le mie, ma Allyson come se mi avesse letto nel pensiero si allontana dal mio tocco e mi dà le spalle.

«Facciamo un altro giro?» Chiede anche se si è già incamminata lasciandomi indietro. Tiro un respiro rumoroso e la seguo.

Dopo aver perlustrato tutto il Luna Park decidiamo di uscire, Allyson infine non è voluta salire su nessun'altra giostra. La aiuto a salire di nuovo su per il cancello e poi faccio lo stesso io.

Mi avvicino alla mia moto e noto che sono le undici e mezza «Vuoi andare a casa?» Le chiedo salendo già in sella.

Lei ci pensa su un attimo «Veramente vorrei camminare.»

«Camminare?» Prima ha fatto un casino che non voleva neanche uscire ed ora vuole camminare?

«Sì» mi guarda in modo strano «Ma se vuoi accompagnarmi ok» abbassa lo sguardo in imbarazzo.

«No no -quasi urlo- facciamo un giro» scendo dalla moto e la affianco iniziando a camminare. Non parliamo, restiamo in silenzio. Non saprei cosa dirle onestamente, non so come comportarmi con lei, non so cosa posso o non posso dire.

«Mia madre è andata via da me circa un anno fa» le sento dire d'un tratto, mi blocco in mezzo alla strada e lei fa lo stesso «Non ne poteva più, quindi ha deciso di andarsene per poter avere una vita migliore, ma non ha pensato a me e a cosa potesse succedermi, semplicemente si è comportata in modo egoistico pensando solo a se stessa.»

«Perché mi stai dicendo questo?»

«Perché non voglio che tu possa pensare che io sia pazza.»

«Non lo penso» perché dovrei?

«Sicuro? Sono scoppiata a piangere senza alcun motivo mentre mi trovavo su una giostra» mi guarda alzando le sopracciglia.

«Aly -appoggio le mani sulle sue spalle- non sei scoppiata a piangere senza motivo ma perché dentro di te hai del dolore, tanto dolore e l'ho capito dalla prima volta che ti ho vista.»

Si morde le labbra probabilmente per non scoppiare di nuovo in lacrime e poi abbassa il viso sulla strada «Io voglio solo stare bene Davor» lo dice in un sussurro, come se non volesse realmente che io la sentissi.

Sposto la mia mano destra dalla sua spalla al suo mento alzandole così il viso verso me, la guardo in modo intenso negli occhi e come sempre sono così spenti e vuoti e... tristi «Ti prometto che farò di tutto perché ciò accada» non so perché io abbia detto ciò, non so neanche come si faccia a far star bene una persona, ma quello che so è che non voglio che lei stia così.

La sento quasi tremare sotto al mio tocco e poi accade tutto in un attimo, non ho neanche il tempo di assimilare la cosa che la sua bocca finisce sulla mia in un piccolo bacio a stampo. Sento il mio cuore esplodere e quando si allontana di poco in imbarazzo, sono io a far riscontrare le nostre labbra, la bacio con dolcezza, in modo delicato e quando la sua bocca si schiude lascio che le nostre lingue si incontrino mentre il mio cuore ormai sta uscendo dal petto per le troppe emozioni che sto provando.

Le mani di Allyson finiscono tra i miei capelli, mentre io la stringo a me facendo scontrare i nostri petti, solo una volta che restiamo senza fiato ci stacchiamo, il suo sguardo è intenso ma nonostante ciò riesco a vedere un bagliore di imbarazzo nei suoi occhi.

«Aly» provo a dire ma la suoneria di un cellulare mi interrompe, lei si scosta da me come se si fosse bruciata e prende il telefono dalla tasca dei jeans.

«È Blivius» dice più a se stessa che a me.

«Vuoi rispondere?» Le dico quasi con rabbia, non sopporto il fatto che lui ci interrompa ogni volta, sembra quasi che sappia quando sta per succedere qualcosa tra noi.

Allyson alza i suoi occhi dal cellulare per puntarli su di me, sembra quasi che io la stia supplicando di non farlo e di godersi questo momento con me ma lei mi ignora e senza pensarci una seconda volta risponde allontanandosi da me.

Quindi è così che andrà sempre a finire?
Tra me e lui sceglierà sempre lui?

🌷🌷🌷

SCIAO!

Eccomi qui con il nuovo capitolo di My Superhero, anche questa volta è passato un po' di tempo ma se ci riesco proverò ad aggiornare una seconda volta in questa settimana.

Allora rullo di tamburi 🥁🥁🥁
DAVOR E ALLYSON SI SONO BACIATI.

È stata lei a baciare lui, forse sono state le sue parole a spingerla a farlo o forse ne aveva solo voglia, ma comuqnue l'ha fatto.

Come sempre cosa è successo? Blivius senza neanche saperlo li ha interrotti, e Allyson ha risposto alla sua chiamata senza pensarci due volte. Penso si sia capito che Bliv per lei è davvero importante, quindi ci sta rispondere.

Onestamente non so che dire, spero solo che il capitolo vi sia piaciuto, ho davvero il terrore di non riuscire più a scrivere qualcosa di decente, quindi se vi va fatemi sapere come vi è sembrato questo capitolo.

Grazie di cuore a tutti coloro che stanno continuando la lettura, vi ringrazio tantissimo, perché sono consapevole che la storia non è un granché ma voi siete comuqnue qui.

Instagram: iamsaravincenti

I love you girls❤

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