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Un angelo dalle ali nere

 
«Ci siamo lasciati, lasciati per davvero adesso.» Confesso guardando i miei tre migliori amici seduti in spiaggia vicino al vecchio castello. 
Oggi io e Brianna abbiamo deciso di prenderci un giorno di pausa, una giornata libera da dedicare completamente a noi stesse insieme ai nostri amici. 
Joseph ed Alex in piedi di fianco a noi ascoltano la nostra conversazione fingendo indifferenza, lanciando sassolini in acqua, inscenando una mini gara a chi riesce a tirare il sasso più lontano. 
Brianna ed Angel alle mie spalle mi ascoltano silenziosamente con la faccia ancora impiastricciata dal sonno perso.
«Non c’è nulla da mangiare al bar vicino al castello.» accorre verso di noi e ci informa deluso Bruno, spezzando la tristezza del momento.
«Quindi mi stai dicendo niente colazione?» Chiede infastidito Rafael alzandosi per raggiungerlo. 
È sempre stato la classica persona che per svegliarsi e prendere possesso di tutte le sue capacità motorie ha bisogno di una bella, sana e completa colazione.
«No, ho semplicemente detto che non si fa colazione al bar vicino al castello.» Si difende Bruno per non scatenare la furia del nostro amico.
«Potremo andare al “Rose Coffe” e fare una signora colazione.» Suggerisce tranquillamente Joseph. 
Sono giorni ormai che obbligo Brianna a non metter piede dentro quel posto. 
Da quando la mia storia con Chris è volta al termine mi son chiusa un po’ in me stessa ed ho trascorso le giornate spesso sola in casa.
Avevo semplicemente bisogno di riordinare le idee.
Abbiamo provato a rimanere in buoni rapporti, per compensare la mancanza della quotidianità e stranamente stava andando bene, la sera stavamo ore a telefono, ci raccontavamo le nostre giornate, mi confidava le sue uscite, le amiche che a volte ci provavano con lui, ma poi tutto è cambiato
Aveva davvero voltato pagina, con una nuova fidanzata, una nuova persona al suo fianco che colmasse la mia assenza. 
Così ci siamo semplicemente persi di vista.
«Andiamo allora? Il 31b passa tra quindici minuti e se perdiamo questa corsa la prossima sarà tra più di mezz’ora.» Ci avverte Rafael, facendomi tornare con la mentre tra i vivi e raccogliendo le sue cose inizia una leggera corsetta fino alla fermata del bus.
Scendiamo dall’autobus con in mente un solo pensiero fisso.
«Sai già cosa vuoi mangiare?» Chiedo a Rafael prendendolo in giro per il suo appetito.
«Voglio un cappuccio con un bel cornettone alla crema.» Confessa facendomi ridere.
«Hai già le idee chiare vedo.» Interviene Brianna, sorridendo anche lei di fianco a noi.
Ci fermiamo davanti la porta d’ingresso del locale aspettando che tutti gli altri ci raggiungano per entrare.
Rafael mi osserva, mentre volto la testa verso Brianna per lanciargli una silenziosa domanda.

Lui è qui?

E lo vedo percepire la mia tacita domanda, guardare all’interno del locale e voltare lo sguardo di nuovo verso la nostra direzione.
«So che te lo stai chiedendo, ma Brianna è troppo nana per guardare oltre il portone d’ingresso e poter dare una risposta alla tua prevedibile domanda, sorella! Quindi, per essere chiari, LUI È QUI. Ahh, a che servono gli amici alti se no?» Si prende gioco di me, atteggiandosi come una prima donna e stringendoci sottobraccio ci obbliga con la forza delle sue braccia ad entrare, fregandosene altamente del resto del gruppo, ancora lontano, alle nostre spalle.

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