25.2

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Mi volto e Duncan in divisa da cameriere si ferma sorpreso proprio difronte al nostro tavolo a guardarci.

«Ciao, non sapevo lavorassi qui. Siamo venute a fare colazione, è per caso vietato l'ingresso alla sottoscritta?» Chiedo sarcastica e stranamente sicura di me.

Sorride.

«Io non vieterei mai l'ingresso a due belle fanciulle come voi.» Parla sottovoce, mentre sul suo volto prende forma un ghigno accennato. «Ma ci sarà davvero da ridere tra non molto.»

«Cosa vuoi dire? Parla.» Lo osservo con un'espressione imbronciata e sopracciglia inarcate.

«Ben sa che sei qui?» Chiede.

«No, non ci siamo ancora sentiti. So che dorme a quest'ora, non volevo svegliarlo.» Borbotto diventando sempre più seria.

«Beh cara mia, allora lo scoprirà presto.» Confessa con tono saccente.

Odioso, proprio come suo fratello.

Fratello che vedo entrare come se fosse stato richiamato dai nostri discorsi.

Il tintinnio dei sonagli sopra la porta avvertono il suo ingresso all'interno del locale.

Il solito passo da ragazzo svogliato, trascina i suoi piedi sul pavimento, continuando ad avanzare verso il bancone alla ricerca del fratello, passo dopo passo.

I soliti jeans aderenti a vita bassa, strappati un po' sulle ginocchia, una maglia nera con lo stemma dei Guns N' Roses e le sue amate drunknmunky grigie.

Aggrotta le sopracciglia notando la mia presenza al fianco del fratello, ed io insieme a lui.

«E tu cosa ci fai qui?» Chiediamo all'unisono una volta uno di fronte all'altra.

«Credevo dormissi!» Aggiungo in mia difesa.

«Potrei dire ugual cosa di te!» Borbotta fissando i miei occhi nervosamente.

«Ho un colloquio di lavoro.» Confessa con voce arrendevole. «Te lo avrei detto non appena avrei saputo il suo esito, sai quanto cavolo è importante per me lavorare, non dover chiedere soldi a mio padre o non farmi offrire tutte la santissime volte da te il pranzo.»

«Non osare rivolgerti a me con questo tono Ben, sai che per me non è affatto un problema pagarci di tanto in tanto il pranzo o qualsiasi altra cosa sia. Non sei un peso per me, toglitelo dalla testa.» Dico furiosa per la piega che questa conversazione sta assumendo.

«Non puoi sapere cosa realmente penso.» Sussurra con voce greve.

«Si che posso, li vedo sin da qui quegli stupidi ingranaggi del tuo cervello che si azionano per farti pensare chissà quale assurdità.» Lo fisso con sguardo infastidito, mentre lui in tutta risposta mi sorride.

Sorride, di un sorriso che non coinvolge gli occhi.

«Vai a casa patata, che ho da fare e non posso tenerti d'occhio...» Ordina con voce bassa e roca, schioccando un lieve bacio sulla mia fronte, guardando con sfida i pochi ragazzi presenti all'interno del locale. «Più tardi ti porto al mare.»

«Vuoi dire che io porto te al mare, lo scooter è il mio.» Lo prendo in giro, spingendo il dito nella piaga.

«Vuoi dire quell'obbrobrio arancione?» Sussurra stando al gioco, provocandomi.

«Ehi..» Squittisco tirandogli una leggera pacca, che non lo scalfisce minimamente, sullo sterno, facendolo sorridere ancor di più.

«Migliori le mie giornate Riley Cohen.» Sussurra avvicinandosi sempre più, per posare le sue labbra sulla mie.

E come tutte le volte che le nostre labbra si uniscono, ci dimentichiamo del mondo che ci circonda, esistiamo solo noi e le nostre labbra che continuano a fondersi mentre in sottofondo sentiamo le battutine stupide di Duncan che fanno sorridere a gran voce Brianna.

E forse riesco davvero a migliorare le sue giornate penso, mentre mi stacco di malavoglia dalla sue labbra e prendendo con forza il braccio della mia amica ci trascino fuori, con alle spalle l'eco dei risolini di Duncan e se solo osassi voltarmi saprei già che sul suo volto, un perfetto sorriso aleggerebbe sulle sue labbra.

«Che siete coccolosi.» Sussurra con voce smielata Brianna al mio orecchio.

«Smettila!» Borbotto con uno splendido sorriso sulle labbra, facendo la finta offesa.

«Andiamo a casa.» Sorride legando le nostre mani e continuiamo a camminare dirette dritte verso casa.

"Scendi"

Ordina per messaggio, una semplice parola.

Uno strano sorriso prende vita sul mio volto.

È qui.

Balzo giù dal letto, spengo lo stereo che trasmetteva in ripetizione la nostra canzone, e sistemato un po' il mio aspetto sono giù pronta ad aprire il portone di casa per fiondarmi letteralmente tra le sue braccia.

«Sei qui.» Urlo mentre stringendo le mie braccia al suo collo inizio a riempire di baci il suo volto, con dedizione, senza dimenticarne alcun tratto, il naso, gli occhi, le sue labbra sorridenti, la sua mandibola definita.

Inspiro il suo profumo, bloccando il mio naso proprio sotto al suo orecchio.

E la sua pelle odora di menta e tabacco.

Sollevo il mio volto, piantando i miei occhi nei suoi.

«Ti amo così tanto.» Sussurro, facendo allargare ancor di più il suo dolce sorriso.

«Ti amo tanto anch'io patata. Voglio portarti in un posto, ti va?» Chiede con occhi luminosi.

«Sarei disposta ad andare ovunque sapendo di avere te al mio fianco Ben Roberts.»

Mi guarda, ed il suo sorriso si allarga ancor di più inconsapevolmente.

«Cosa ho fatto di buono per meritare che un simile angelo faccia parte della mia vita.» Sussurra sulle mie labbra ed i nostri nasi si sfiorano.

«Adulatore.» Sorrido sulle sue labbra e lui pizzica il mio labbro inferiore con i denti.

«Sono serio Riley.» Borbotta con voce greve, cercando di assumere un'espressione seria.

Ma il sorriso presente sulle sue labbra continua a tradirlo.

«Anch'io, mai stata più seria di così adulatore.»

Sorride, pizzicando il suo labbro inferiore tra i denti per camuffare il suo sorriso.

Mi guarda, sembra riflettere.

Fissa il mio volto.

Un ghigno provocante prende vita sul suo viso, mentre avvicina i nostri nasi, le nostre labbra.

E siamo mente e cuore uniti in un unico respiro.

E quando penso che le sue labbra stiano per posarsi sulle mie, lui si allontana, per poi avvicinarsi subito un attimo dopo per leccare letteralmente tutto quel che resta del mio volto imbambolato, e preda in balìa delle emozioni che il mio abile cacciatore riesce tutte le volte a provocarmi.  

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro