3.2

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Osservo Angel prendere posto difronte a me e Brianna, lasciando liberi i due posti a capo tavola. 
Seguo ogni movimento del ragazzo che sta camminando verso me cercando di non farmi beccare, e credo di non essere l’unica a divorarlo con lo sguardo. 
Di fianco a noi sento il tavolo delle “Tre Grazie” parlottare infastidito. 
«Ben, perché non vieni a sederti al tavolo con noi?» Chiede civettuola Cindy.
«Sì Ben avvicinati a noi, non stare nel tavolo insieme a quelle sfigate.» Continua l’amica al suo fianco.
Lo vedo voltarsi e lanciargli uno sguardo malizioso, camuffando il suo rifiuto dietro uno dei suoi soliti sorrisi ammaliatori.
Le ascolto lamentarsi, ma riesco a cogliere solo pochi sprazzi di conversazione, proprio come il ragazzo al mio fianco, dato che ogni volta che sente pronunciare il mio nome alza la testa per rivolgermi uno sguardo ammonitore: ‘ignorale’ suggerisce. 
Ed io giuro, sto cercando di far finta di niente, ma non è semplice, non lo è per niente. 
Brianna posa una mano sopra il mio ginocchio, sa benissimo che potrei scoppiare da un momento all’altro. 
«Come fa a stare con quella.» Sento dire.
«Oggettivamente, guardatemi. Cosa ci vedrà poi... Guardatela, è bassa, brutta, maleodorante ed è pure grassotta.» Sì vanta quella stolta di Cindy.
Alzo la testa, Ben ha gli occhi puntati su di me, mentre Brianna già consapevole di ciò che sto per fare prova a dissuadermi stringendo saldamente la mano posata sul mio ginocchio.
«Ti dai tutte queste arie di superiorità, cara Cindy, ma in realtà sei piccola così.» Mi alzo per avvicinarmi alla diretta interessata, e continuo il mio monologo gesticolando come una matta.
«Siamo tutti bravi a farci grandi e a parlare alle spalle delle persone.»
In mensa regna il silenzio, tutti si son girati ad assistere alla scena.
«Ma quando si tratta di avere le palle di dire quello che pensi in faccia alla persona interessata, sai solo tirarti indietro, come la codarda che sei.» Termino, finendo faccia a faccia con lei, e non so nemmeno quando è stato il momento in cui si sia alzata, tanto ero annebbiata dalla rabbia mentre le parlavo. 
Mi guarda con odio per l’affronto che le sto riservando, e si avvicina ancora di più verso me. 

Naso contro naso. 

Ben ormai, insieme a Brianna, sono in piedi alle mie spalle, pronti ad intervenire.
«Sarò anche grassa, e tutti gli aggettivi sgradevoli che vuoi additarmi tu, ma preferisco vivere nella mia IMPERFEZIONE che essere anche un minimo perfetta come te, Cindy.»
Mi allontano di un passo per terminare questa patetica scenetta dicendo, «E se una ragazza deve essere trattata così, solo perché il ragazzo che ti piace non ti dedica delle attenzioni beh, stai messa proprio male cara.»
Il suo volto è colmo di rabbia, ed urlando…
«Tu sei soltanto un’invidiosa.»
Mi si butta addosso. 
Continua a dimenarsi, ma io non la ascolto più, provo soltanto a spingerla lontano da me.

“Questa è matta.”
Penso guardando Brianna in piedi al mio fianco scioccata dalla scena.

Ben notando il mio sguardo accorre in mio soccorso, mi stringe a sé, e mentre qualcuno allontana Cindy dalla parte opposta, con Brianna alle spalle ci incamminiamo verso i bagni della mensa.
«Tutto questo per un cavolo di ragazzo Cindy, sei ridicola!»
Continuo ad inveirle contro.
Ben avvolge maggiormente le braccia ai miei fianchi e stringendomi in un abbraccio mi chiude dentro facendo terminare definitivamente il mio monologo.

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Angolo Autrice:

Salve ragazzi miei :)
Cosa ne pensate?

Simpatica Cindy, vero?
Simpatica come un pugno
dritto sui denti.😁😁

Baci♡

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