3.3

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Percorro quel minuscolo corridoio come una matta, destra, sinistra, avanti, indietro.
Brianna mi conosce, sa che devo sbollire.
Ben invece continua a guardarmi con quello stupido sguardo ammonitore, come a dirmi "io te lo avevo detto", e me lo immagino dire quelle parole con il suo tono saccente.

«Non osare!» Sussurro verso lui, puntando i miei occhi nei suoi attraverso lo specchio.

Mi fermo poggiando le mani sul lavello, sospiro.
E lui sta continuando a guardarmi.
Mi osserva intensamente come se volesse riuscire a leggermi dentro.
Ed io non riesco più a staccare i miei occhi dai suoi.
Lo vedo muovere dei passi verso me, avvicinandosi alle mie spalle, ma i suoi passi son talmente piccoli e lenti che potrei persino pensare di essermeli immaginati.
Impiega un'eternità per raggiungermi.
Ed io credo di star tremando.
Tremo, lottando contro l'impulso di poterlo anche soltanto sfiorare.
Tremo bramosa di avere quelle sue mani su di me, e lui sembra capirmi, lui riesce sempre ad intuire i miei pensieri.
O forse muore anche lui dalla voglia di sfiorarmi.
Continua ad avvicinarsi lentamente fino a giungere alle mie spalle.
Siamo così vicini che le punte dei suoi piedi toccano volutamente il dietro delle mie scarpe, facendo sfiorare le sue gambe con le mie.
E lo avverto poggiare il suo mento spigoloso sulla mia testa, data la differenza d'altezza.
E mi stringe a sé, avvolgendomi tra quelle lunghe e confortevoli braccia.
Ed io non riesco più a sostenere il suo sguardo.
Non lo guardo, chiudo gli occhi, ancora stretta tra le sue braccia.
Ed il suo corpo si fonde col mio, così tanto che li sento coincidere perfettamente.

"Sono forse finita in paradiso?"
Penso su di giri e poi improvvisamente un colpo di tosse ci riporta entrambi sul pianeta terra.

«Scusate ragazzi, non volevo interrompere questo momento...
m-magico.» Balbetta. «Ma la campanella è suonata da un pezzo
e credo proprio che dovremo tornare tutti in aula.»
Brianna, con un sorriso accennato, ci guarda dispiaciuta.
Ben ha ancora le sue braccia avvolte attorno a me e non accenna a volerle smuovere da lì.
Così mi stacco controvoglia da quell'abbraccio che sapeva tanto di casa.
Ricambio il sorriso imbarazzato di Brianna per tranquillizzarla, e con un 'ciao' sussurrato verso la sua direzione ci lasciamo Ben alle spalle."
Fine flashback

«Riley ci sei... A cosa stai pensando, son ore che provo a parlarti.» Ascolto le lamentele di Brianna seduta ancora al mio fianco, e sorrido perché la pazienza non è mai stata il suo forte.
«Stavo divagando nel passato.» Sorrido risvegliandomi dal mio ricordo.
«Ti ricordi la mia lite con CindyLe chiedo, e lei sorride.
«E come potrei dimenticarla, quella era, anzi mi correggo, è tutta matta.» Ride perdendosi anche lei nel ricordo: «Ti usciva il fumo dalle orecchie per la rabbia.» Sì prende gioco di me.
«Ma smettila, che non è affatto vero.» Mento difendendomi.
«Si certo menti pure a te stessa, ma sappiamo entrambe che quel giorno chiuse dentro a quel bagno, se avessi potuto mi avresti uccisa per aver interrotto il "vostro momento magico".»

E si ostinava ancora a chiamarlo così: "il vostro momento magico" anche se ormai era trascorso molto tempo, anche se ormai ci parlavamo appena, anche se ancora continuavamo a stuzzicarci, a guardarci da lontano, anche se adesso stavo con una persona e quella persona non era Ben Roberts.

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Angolo Autrice:

Mi raccomando
scrivetemi cosa ne pensate
e lasciate una stellina
se avete apprezzato
questo nuovo capitolo.

Baci♡

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