Ci sono estati che ci porteremo addosso per sempre, estati che ricorderemo, estati che sogneremo di vivere ancora.
(Dal film L'estate addosso)

Charlie Brown cita "le estati volano sempre, gli inverni camminano!"

Ed era proprio vero.

Luglio aveva già lasciato spazio al caldo afoso di Agosto.

«È periodo di rotture, eh?» Brianna scherza provando a sdrammatizzare, mentre siamo sedute sotto i raggi di sole sul vialetto di casa sua.

«Stai zitta te.» Le pizzico una gamba sorridendo.

La storia tra Bruno e Brianna era già volta al termine.

Con Rafael avevamo messo su dinuovo persino una scommessa, non erano del tutto fatti per stare insieme.

È stata lei a mollarlo, Bruno non l'aveva presa proprio benissimo, ma per il quieto vivere del gruppo tra loro è rimasto un buon rapporto.

«Terra chiama Riley, passo!» Sento Brianna chiamarmi prendendosi gioco di me.

«Ti sto ascoltando scema.» Mento.

«Sì, come no!» sussurra.

Per quanto riguarda me e Chris, abbiamo provato a risentirci, senza etichettarci, soltanto per vedere come andasse, ma ormai le crepe del nostro rapporto erano davvero troppo evidenti.

<<Terra chiama Riley, passo!>> sento Brianna chiamarmi prendendosi gioco di me.

<<Ti sto ascoltando scema.>> mento.

<<Si, come no!>> sussurra.

Avvertiamo degli strani rumori alla porta, dopo aver chiuso il portone d'ingresso cantando una strana canzoncina, vediamo sbucare la testolina di Serena fuori in gardino.

<< Bellissima, unica, formidabile ed inimitabile Serena a rapporto. Immaginavo fosse questa la scena che avrei avuto davanti gli occhi una volta salita in stanza. Quindi, ho fatto proprio bene a portare tutto questo.>>  esclama vittoriosa uscendo da dietro le sue spalle un grosso sacchetto pieno di leccornie che riversa ai nostri piedi.

<<Chiamasi cibo terapeutico.>>  ci avverte continuando il suo monologo e facendoci ridere.

Davanti ai nostri occhi sparsi un po' per tutto la "Bellissima, unica, formidabile ed inimitabile Serena", parole sue, ci ha portato nel magnifico mondo del cibo, cosiddetto spazzatura, ma che di spazzatura ai nostri occhi non ha proprio un bel nulla.
Perché non c'è migliore medicina della nostra amata CIOCCOLATA.

Perché il cioccolato ti ascolta, il cioccolato non ti giudica.

<<Scorpacciata di zuccheri...>> sento Brianna urlare, mentre sto ancora venerando le due stecche di cioccolato bianco poste davanti ai miei occhi.

Che il lungo viaggio verso
le porte del paradiso abbia inizio.